- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Sportello Impresa: dalla Partita Iva alle PMI
- Sbaglio o nel regime dei minimi c'è una grossa incongruenza?
-
Sbaglio o nel regime dei minimi c'è una grossa incongruenza?
Ieri sera stavo riflettendo tra me e me sul regime dei contribuenti minimi, al quale ho aderito come artigiana. Ed ho scoperto una cosa un po' strana!
Ora, sappiamo tutti che il limite di fatturato è 30.000 euro /anno ("Il regime dei contribuenti minimi è riservato alle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato esercenti attività di impresa, arti o professioni, che nell?anno solare precedente hanno conseguito ricavi o compensi in misura non superiore a 30.000 euro."). Dalla circolare si evince quindi che non posso fatturare più di 30.000 euro.
Come artigiana, la mia fattura sarà:
Lavori su vs commissione 1000,00 ?
Totale 1000,00 ?Un libero professionista avrà invece:
Lavori su vs commissione 1000,00 ?
Ritenuta d'acconto 200,00 ? -
Totale 800,00Quindi, se non erro, un libero professionista potrà fatturare molto più di un artigiano, dovendo detrarre subito in fattura una ritenuta d'acconto, mentre l'artigiano la paga a fine anno.
Non vi sembra poco equo?!
-
No perchè nel calcolo del fatturato non si tiene conto delle ritenute.
-
Come giustamente detto da cobolo, per il professionista il fatturato è sempre al lordo della ritenuta.
La ritenuta, che subisce il professionista (incassa 800 e non 1000) è un anticipo sulle imposte.
Non mi sembra equo che il professionista versi subito il 20% di imposta (finanziando lo Stato) calcolata sul fatturato, mentre le imprese verseranno a giugno successivo l'imposta dovuta calcolata sul reddito conseguito.
Il professionista, proprio a causa delle ritenute subite, si trova spesso a credito nei confronti dello Stato e, se chiede il rimborso deve aspettare anni!!!!!!!