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- sono un'artista o sono una libera professionista?
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@Cont@bile said:
L'artista come tale e come sembra essere il tuo caso è un libero professionista. Non devi pertanto iscriverti alla CCIAA.
Innanzitutto grazie per la consulenza
vorrei aggiungere altre domande:
E' vero che esistono dei codici identificativi della partita iva a seconda del proprio profilo professionale(nel mio caso artista)?
Gira anche voce tra noi "colleghi"che in realtà non si dovrebbe pagare l'inps o per lo meno ha dei costi inferiori rispetto ad un artigiano,possibile?
grazie di nuovo anticipatamente
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@gattomiaow said:
Innanzitutto grazie per la consulenza
vorrei aggiungere altre domande:
E' vero che esistono dei codici identificativi della partita iva a seconda del proprio profilo professionale(nel mio caso artista)?**Si ogni attività è identificata da uno specifico codice tecnicamente chiamato codice ATECO.
** Gira anche voce tra noi "colleghi"che in realtà non si dovrebbe pagare l'inps o per lo meno ha dei costi inferiori rispetto ad un artigiano,possibile?
Il "libero professionista" deve iscriversi alla Gestione separata INPS e versare i contributi in rapporto al proprio reddito.
Risposte in neretto nel quote
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Il concetto di artista, almeno dal punto di vista fiscale e giuridico, non è mai stato ben definito, per prassi comune spesso gli artisti gli associano ai lavoratori dipendenti quindi senza avere partita iva...esempio il Dee Jay viene spesso assunto dai locali come lavoratore dipendente che presta la sua qualità creativa come dj o animatore dietro compenso. E' difficile dare una definizione a quello che fai comunque, da quello che dici sembrerebbe che tu svolga la tua professione a richiesta del commitente, e partanto potresti (secondo me) rientrare nella figura di lavoratore autonomo cioè come colei che dietro un corrispettivo svolge un'opera (scolpisco pendenti in pietra) o un servizio (dipingo murales) con lavoro prevalentemente proprio, e quindi potresti richiedere partita iva come lavoratore autonomo.
Nulla toglie che le tue qualità artistiche e creative vengano esercitate sotto forma d'impresa ovvero artigiano. Tutto da valutare!!
Non sembreresti rientrare, invece, nella figura dei liberi professionisti in quanto per queste figure e richiesta l'iscrizione ad albi professionali, salvo chè non occorrano anche nel tuo caso.Spero di essere stato chiaro..alla prossima!
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@Jofog said:
Il concetto di artista, almeno dal punto di vista fiscale e giuridico, non è mai stato ben definito, per prassi comune spesso gli artisti gli associano ai lavoratori dipendenti quindi senza avere partita iva...esempio il Dee Jay viene spesso assunto dai locali come lavoratore dipendente che presta la sua qualità creativa come dj o animatore dietro compenso. E' difficile dare una definizione a quello che fai comunque, da quello che dici sembrerebbe che tu svolga la tua professione a richiesta del commitente, e partanto potresti (secondo me) rientrare nella figura di lavoratore autonomo cioè come colei che dietro un corrispettivo svolge un'opera (scolpisco pendenti in pietra) o un servizio (dipingo murales) con lavoro prevalentemente proprio, e quindi potresti richiedere partita iva come lavoratore autonomo.
Nulla toglie che le tue qualità artistiche e creative vengano esercitate sotto forma d'impresa ovvero artigiano. Tutto da valutare!!
Non sembreresti rientrare, invece, nella figura dei liberi professionisti in quanto per queste figure e richiesta l'iscrizione ad albi professionali, salvo chè non occorrano anche nel tuo caso.Spero di essere stato chiaro..alla prossima!
mmmmhsii...:o
seistato chiaro ma,cosa deve avere il lavoratore autonomo?
io artigiana non sono perche non produco lavori in serie...
ogni oggetto da me creato(dalla scenografia al gioiello,dalla pietra scolpita al murales)è unico.
quello che mi chiedo è...
il lavoratore autonomo che costi deve avere?
tipo:
1)partita iva e basta..
2)partita iva + inps(e in che percentuale)
3)partita iva+inps + camera dicommercio...
scusate la mia confusione ma veramente non esco da questi labirinti di definizioni.
a parte che in teoria io sarei un grafico diplomato...(ma odio quel settore)
a che albo deve essere iscritto un più o meno denominato artista?(diversamente da artista come potrei definirmi,creativa?ovviamente prescindendo dalla più o meno bravura eh)...
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Allora, per certo ti posso dire come stanno le cose per un pittore :
Se l'attività è occasionale, vedi altri post che riguardano l'occasionalità di una attività, pochi lavori e non superi i 5000 euro, rilasci ricevuta per vendita occasionale se vendi tu direttamente a privati che non hanno i.v.a. e paghi le tasse nei redditi diversi.
Se invece è continua e prevalente allora, prima era i.v.a al 10%, ritenuta d'acconto se vendi a chi ha i.v.a, irap, commercialista, tenuta dei registri contabili e pure entravi negli studi di settore (roba da matti un pittore negli studi di settore), inizi l'attività come libero professionista, c'e' un codice ateco apposito per i pittori, non è vero che bisogna essere iscritti ad albi professionali per essere configurato come libero professionista, poi inps gestione separata, la maggioranza comunque dei pittori o evade e secondo me fa bene, oppure fa il saltimbanco con le vendite occasionali evitando di emettere troppe ricevute, il deputato Folena della maggioranza durante un'audizione alla camera aveva chiesto di configurare queste professioni come in altri paesi civili nella finanziaria 2008 ma hanno fatto gli indiani ancora una volta, per fortuna che adesso c'e' la possibilità di entrare nei contribuenti minimi e marginali fino a 30.000 euro, quindi le cose dovrebbe migliorare niente iva, niente irap, niente commercialista, inps gestione separata si, solo dopo che hai superato i 5.000 euro, forse ritenuta d'acconto, 20% di tasse da pagare sui ricavi detratti i costi, comunque vai alla agenzia delle entrare della tua zona e fai domande, ti presenti per conto di un'altro così per chiedere informazioni ad un consulente, te le devono dare è loro dovere.
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@sitoqui said:
Allora, per certo ti posso dire come stanno le cose per un pittore :
Se l'attività è occasionale, vedi altri post che riguardano l'occasionalità di una attività, pochi lavori e non superi i 5000 euro, rilasci ricevuta per vendita occasionale se vendi tu direttamente a privati che non hanno i.v.a. e paghi le tasse nei redditi diversi.
Se invece è continua e prevalente allora, prima era i.v.a al 10%, ritenuta d'acconto se vendi a chi ha i.v.a, irap, commercialista, tenuta dei registri contabili e pure entravi negli studi di settore (roba da matti un pittore negli studi di settore), inizi l'attività come libero professionista, c'e' un codice ateco apposito per i pittori, non è vero che bisogna essere iscritti ad albi professionali per essere configurato come libero professionista, poi inps gestione separata, la maggioranza comunque dei pittori o evade e secondo me fa bene, oppure fa il saltimbanco con le vendite occasionali evitando di emettere troppe ricevute, il deputato Folena della maggioranza durante un'audizione alla camera aveva chiesto di configurare queste professioni come in altri paesi civili nella finanziaria 2008 ma hanno fatto gli indiani ancora una volta, per fortuna che adesso c'e' la possibilità di entrare nei contribuenti minimi e marginali fino a 30.000 euro, quindi le cose dovrebbe migliorare niente iva, niente irap, niente commercialista, inps gestione separata si, solo dopo che hai superato i 5.000 euro, forse ritenuta d'acconto, 20% di tasse da pagare sui ricavi detratti i costi, comunque vai alla agenzia delle entrare della tua zona e fai domande, ti presenti per conto di un'altro così per chiedere informazioni ad un consulente, te le devono dare è loro dovere.
Io esercito nei vari mercatini/mostre ma purtroppo rimanendo in nero non riesco ad ottenere la maggior parte dei lavori...
per esempio non mi è possibile vendere nei negozi i miei oggetti,non posso realizzare i murales nei locali...insomma è un cane che si morde la coda.
tutti mi dicono che devo emettere fattura.
io propongo la ritenuta d'acconto ma,solo con il mio pseudo datore di lavoro fisso,ottengo..
possibile che una persona debba pagare tantissimo per poter lavorare e ,al contrario,non paga ma non lavora?
vie di mezzo?
io confidavo in questa prerogativa degli artisti che però qui a cagliari dicono che non esiste.:x
grazie mille come sempre.
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@gattomiaow said:
Io esercito nei vari mercatini/mostre ma purtroppo rimanendo in nero non riesco ad ottenere la maggior parte dei lavori...
per esempio non mi è possibile vendere nei negozi i miei oggetti,non posso realizzare i murales nei locali...insomma è un cane che si morde la coda.
tutti mi dicono che devo emettere fattura.
io propongo la ritenuta d'acconto ma,solo con il mio pseudo datore di lavoro fisso,ottengo..
possibile che una persona debba pagare tantissimo per poter lavorare e ,al contrario,non paga ma non lavora?
vie di mezzo?
io confidavo in questa prerogativa degli artisti che però qui a cagliari dicono che non esiste.:x
grazie mille come sempre.Puoi optare per il regime dei redditi minimi marginali sino a 30.000 euro mi sembra una buona opzione, sei in regola ed emetti fatture senza iva.
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Ciao come ti hanno detto nel post sopra se la tua attività è occasionale potresti emettere ricevuta con il tuo codice fiscale, altrimenti potresti avvalerti del regime dei contribuenti minimi se ritieni che il tuo fatturato sia inferiore ai 30.000 euro annui. E stai in regola!
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@sitoqui said:
Puoi optare per il regime dei redditi minimi marginali sino a 30.000 euro mi sembra una buona opzione, sei in regola ed emetti fatture senza iva.
ah....e dove posso avere maggiori informazioni in merito?(nuove speranze all'orizzonte!!)
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In primis da un commercialista ma anche su questo forum ce una sezione dedicata
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@Jofog said:
In primis da un commercialista ma anche su questo forum ce una sezione dedicata
Ma perché mai da un commercialista a tirare fuori soldi per un'informazione del genere, vai all'agenzia delle entrate della tua città, la ti daranno le informazioni più fresche (tanto i commercialisti vanno sempre all'agenzia a chiedere lumi quando hanno dei dubbi o problemi da risolvere).
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@sitoqui said:
Ma perché mai da un commercialista a tirare fuori soldi per un'informazione del genere, vai all'agenzia delle entrate della tua città, la ti daranno le informazioni più fresche (tanto i commercialisti vanno sempre all'agenzia a chiedere lumi quando hanno dei dubbi o problemi da risolvere).
è questo il punto...:?
qui a cagliari sembra che esista solo la ditta individuale..
a tutte le domande che pongo mi dicono
ditta individuale,
pagamento inps 4000 euro all'anno fisse
iscrizione obbligatoria camera di commercio/artigianato
gli artisti sono artigiani
infatti poi arriva il simpatico suggerimento:
costi troppo alti per te?
ma rimani in nero.
sigh
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@gattomiaow said:
è questo il punto...:?
qui a cagliari sembra che esista solo la ditta individuale..
a tutte le domande che pongo mi dicono
ditta individuale,
pagamento inps 4000 euro all'anno fisse
iscrizione obbligatoria camera di commercio/artigianato
gli artisti sono artigiani
infatti poi arriva il simpatico suggerimento:
costi troppo alti per te?
ma rimani in nero.
sighAllora tanto per essere chiari io mi riferisco al pittore da cavalletto e basta, le cose stanno cosi :
eosarte.it/2007/ARTICOLI 2007/art matassi tavolo lavoro/sistema arte italia.htm
al link trovate "Appunti per il Presidente della ?Commissione Cultura? della Camera dei Deputati, On. Pietro Folena".
se non fai il vasaio oppure il decoratore o i tromp dell'occhio etc... non fai l'artigiano, sei libero professionista punto e basta. iva 10% irap ritenuta d'acconto e commercialista per le balle varie etc..., ripeto ma con il nuovo regime dei minimi se stai nei 30.000 euro annui, niente iva, niente irap, forse ritenuta d'acconto, inps gestione separata che puoi dedurre completamente, comunque se non arrivi a guadagni che si aggirano ai 25.000 euro annui e hai molte spese, e non puoi dipingere a casa tua ma hai bisogno di uno studio, la vedo dura, c'e' sempre la vendita occasionale ...... ed il nero.
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@Jofog said:
Il concetto di artista, almeno dal punto di vista fiscale e giuridico, non è mai stato ben definito...........
Non sembreresti rientrare, invece, nella figura dei liberi professionisti in quanto per queste figure e richiesta l'iscrizione ad albi professionali, salvo chè non occorrano anche nel tuo caso.
Spero di essere stato chiaro..alla prossima!Ciao Jofog.
Anche il termine libero professionista sta assumendo una connotazione non più definita. Di norma viene inteso come libero professionista chi esercita un lavoro essendo iscritto ad uno specifico albo (commercialista, avvocato, ingegnere etc etc); tuttavia il termine "libero professionista" è ormai entrato nell'uso comune anche in quelle tipologie di attività che non sono regolamentate da iscrizione ad albi.
Sarei per una rigidità nell'utilizzo di detto termine ma finché non interviene il legislatore abbiamo poco da fare.
Buona giornata.
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@Cont@bile said:
Ciao Jofog.
Anche il termine libero professionista sta assumendo una connotazione non più definita. Di norma viene inteso come libero professionista chi esercita un lavoro essendo iscritto ad uno specifico albo (commercialista, avvocato, ingegnere etc etc); tuttavia il termine "libero professionista" è ormai entrato nell'uso comune anche in quelle tipologie di attività che non sono regolamentate da iscrizione ad albi.
Sarei per una rigidità nell'utilizzo di detto termine ma finché non interviene il legislatore abbiamo poco da fare.
Buona giornata.Per favore, un chiarimento su quello che significa "ditta individuale". A me è stata detta la cosa seguente: a monte esiste la ditta individuale e tutti gli operatori unici sono ditta individuale, la quale poi si divide in due sottocategorie, e cioè le imprese da una parte e i lavoratori autonomi (anche detti liberi professionisti) dall'altra. E' vero o è tutto sbagliato?
Grazie a chi vorrà dire una parola chiara.
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@OldMan said:
Per favore, un chiarimento su quello che significa "ditta individuale". A me è stata detta la cosa seguente: a monte esiste la ditta individuale e tutti gli operatori unici sono ditta individuale, la quale poi si divide in due sottocategorie, e cioè le imprese da una parte e i lavoratori autonomi (anche detti liberi professionisti) dall'altra. E' vero o è tutto sbagliato?
Grazie a chi vorrà dire una parola chiara.Buongiorno.
E' corretta la distinzione che è stata data.
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CIAO PIACERE MIO!ANCHE IO SONO UN'ARTISTA CHE PRODUCE CREAZIONI DEL LIBERO INGEGNO E MI FAREBBE PIACERE SAPERE COME HAI INVESTITO POI I TUOI SOGNI, CI SEI RIUSCITA AD APRIRE UN LABORATORIO? SON MOLTO CURIOSA
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Dunque la discussione è arcaica ma ancora molto attuale purtroppo, sono un'artista-libero professionista, inquadrato male con commercialisti poco competenti riguardo a ciò,compresi errori e spese supportate pesanti ed inutili.
Iscritta con regime minimi, fatture diversificate tra privati e possessori di P IVA-mi risulta nessun obbligo di registrazione annuale P_IVA se inferiore ai 25.000 il reddito-presentazione modello unico.
Nessuna iscrizione a Camera.
tra i codici per libero professionista si trova opere nel campo della pittura e disegnatore.
Devo dire che dopo anni di esperienza so per certo che come artista polivalente pittura,disegno,illustrazioni,sculture , insegnamento etc è impossibile gestire in regola la vita.
Per l'acquisto di poco materiale nessuno ti fa fattura, come pure nei mercatini usato per tutte quelle cose che un creativo usa per appunto creare!!!Se si fanno molte fatture seppur basse di importo o si portano fatture di acquisto numerose, il commercialista ti spenna vivo etc etc per chi abbia esperienza nel campo se si vuole fare vivo su questo forum,mi risultava pure che con regime dei minimi non servisse commercialista,perché?
speriamo che qualcuno sappia come un artista del genere possa essere inquadrato al meglio.Grazie a tutti
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Normalmente per un cliente che opera nel regime dei minimi le parcelle dei Commercialisti sono piuttosto basse, proprio per via delle semplificazioni del regime. Altro che "spennare" i clienti. Nonostante le semplificazioni, però, il fai-da-te appare sempre rischioso, proprio perchè ognuno ha le sue competenze. Saluti
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Salve, mi unisco a questa discussione
come da titolo ho un dubbio, o meglio mi viene posto.
Ho fatto domanda a INVITALIA per un finanziamento come lavoratore autonomo, nella fattispecie per l'apertura di uno studio di animazione e grafica tridimensionale (in sostanza faccio previsualizzazione 3d per architetti e animazioni).
Nella domanda ho presentato il progetto come libero professionista, proponendo anche un business plan facendo riferimento ad un pressione fiscale da libero professionista.
Il progetto è stato accettato, ho ricevuto l'anticipo per l'acquisto dei beni (PC e software) ma adesso, alla richiesta del saldo (per altro in ritardo di quasi un mese da parte loro), ricevo la notizia che devo presentare l'avvenuta registrazione come artigiano altrimenti non riceverò la seconda parte del contributo.
Il codice ateco presentato, consigliato da loro (nel senso che dal loro database non potevo scegliere altro perché, parole loro, non è aggiornato, quindi scegliere quello che più si avvicinava) è quello di 74.10.29, anche se sarebbe stato più indicato quello relativo a produzioni cinematografiche e televisive (credo). Sia la mia commercialista, che il tutor di INVITALIA che ha seguito in prima battuta la mia domanda mi hanno detto che è possibile che sia tutto registrato come libero professionista (almeno fino ad un certo tot di reddito se non ho capito male), mentre dalla sede centrale INVITALIA, solo ora, insistono per l'apertura della posizione come artigiano (che in prima battuta comporta una spesa di quasi 500 euro per la registrazione oltre ai dovuti importi annui fissi di imps e inail). In altri termini, a me non converrebbe più aprire l'attività.
Che vi risulta, si sbagliano quelli di INVITALIA, oppure la mia commercialista e il mio tutor? Se si sbagliano quelli di INVITALIA, come posso dimostrare il loro errore per sbloccare la pratica? Se il problema sta nel codice ateco, con cui ho registrato la partita IVA, posso cambiarlo?
Un grazie anticipato a tutti quelli che mi dedicheranno parte del loro (prezioso) tempo .Altra piccola aggiunta:
allora, a quanto pare non ci sono problemi per aprire come libero professionista invece che artigiano, credo che l'inghippo stia nel fatto che loro fanno rientrare animazione e grafica 3d sotto "grafica pubblicitaria" che è, in effetti, nell'artigianato.
Adesso, mi è stato detto che per la legge 443 dell'8 agosto 1985 le produzioni audio video non rientrano in questa categoria, ma a quanto pare, secondo loro non rientrerei in questa categoria.
Adesso mi chiedono di citargli una qualunque legge che mi consenta di non iscrivermi alla camera di commercio e artigianato.
Qualche aiuto?