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Come farsi pagare il servizio di posizionamento
Salve a tutti,
Innanzi tutto complimenti per questo forum dove sto trovando infiniti spunti di riflessione e spero presto anche di poter apportare il mio contributo.
Per ora devo iniziare chiedendo qualche parere circa un argomento non tecnico ma comunque fondamentale, che sicuramente tutti ci troviamo ad affrontare.
Vorrei avere qualche idea su come farmi pagare il servizio di posizionamento sui motori di ricerca dei siti da me realizzati.
Farsi pagare una sola volta stabilendo un compenso per la consulenza quando poi il lavoro tra ricerca back links, promozione su blog e forum, aggiustamenti vari al codice... non mi pare sia l'ideale per di piu non è legato ai risultati ottenuti.
Farsi pagare mensilmente a seconda dei posizionamenti ottenuti in relazione alle keywords scelte pure è un impresa.
Il problema nasce dal fatto che molto spesso creando pagine web ottimizzate per alcune parole chiave trovate tramite gli appositi strumenti (AdWords esempio), seppure poi si riesca a posizionare nelle prime posizioni delle SERP la pagina realizzata per la parola kiave scelta, non sempre le statistiche dimostrano che gli accessi vengono proprio per quelle parole kiave. A volte infatti si verifica che molti accessi vengano da SERP su parole kiave varianti della stessa ma non per quella specifica scelta.
Come legare quindi i risultati ottenuti al giusto corrispettivo che dovrebbe spettarci come SEO?
Farsi pagare gli accessi ottenuti da SERP prendendo come riferimento GOOGLE e un altro paio di motori principali potrebbe essere una soluzione ma rischia di confonderci con i vari servizi PayperClick...
Insomma ho le idee molto confuse e spero che qualcuno mi dia qualche spunto per chiarirle.
Grazie a tutti anticipatamente.
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@massimo1974 said:
Vorrei avere qualche idea su come farmi pagare il servizio di posizionamento sui motori di ricerca dei siti da me realizzati.
Ciao Massimo e benvenuto sul forum GT.Esistono molti modi per costruire un preventivo, ed ognuno di questi ha una sua logica
Personalmente mi viene da suddividere la cosa in due gruppi distinti in base alla risposta a questa domanda:
Esattamente, che cosa vendi?
1) Vendo un piazzamento
Se quello che vendo è il piazzamento significa che il compito è portare traffico qualificato sul sito del cliente, se poi questo traffico converte o meno non è affar tuo (in quanto può dipendere da mille fattori).Logica vorrebbe che si concordino con il cliente un gruppo di keyword (composte da una o più parole) e che la tua attenzione si rivolga solo su queste (quindi anche i compensi).
2) Vendo le conversioni
Quindi si concorda con il cliente non le keywords, ma il risultato vero e proprio (es. vendita di un bene; iscrizione ad un servizio; ecc.).
Quindi il pagamento (fisso o percentuale che sia) avviene al raggiungimento di questo obiettivo.Ovvio che sia il metodo 1, che il metodo 2 hanno le loro teste e le loro croci
Per esempio, nel momento in cui vendi un servizio, cioè durante la trattativa con il cliente, spesso è più semplice vendere una conversione piuttosto che il piazzamento, ma nel medesimo momento questa scelta ti lega anche a dei livelli su cui non puoi intervenire (es. il costo del bene).
Viceversa quando tu eroghi il servizio, è più semplice lavorare solo sul piazzamento, piuttosto che su questo e sulla conversione.....
Aggiungo una nota:
Secondo me è preferibile NON lavorare a percentuali, ma a compenso fisso; ed è più lungimirante proporsi vendendo le conversioni e non il piazzamento.
Questo per una serie di motivazioni un po lunghette da spiegare.A presto e in bocca al lupo.
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@Stefano said:
Secondo me è preferibile NON lavorare a percentuali, ma a compenso fisso; ed è più lungimirante proporsi vendendo le conversioni e non il piazzamento.
Questo per una serie di motivazioni un po lunghette da spiegare.Mi interessano le motivazioni lunghette da spiegare
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@niubbo said:
Mi interessano le motivazioni lunghette da spiegare
Se lavori a percentuale condividi in sostanza il rischio imprenditoriale del cliente.... in altre parole.... immagina di essere suo socio
E' piu lungimirante proporsi con le conversioni perchè se ne hai le competenze e la voglia puoi:
- Fidelizzare i clienti. Se i tuoi clienti guadagnano di più grazie a te puoi star sereno che non ti lasceranno mai andar via .
- Procurarti una rendita costante. Guadagni costantemente in base alle conversioni che procuri per mezzo del tuo lavoro.
- Aumentare notevolmente i tuoi introiti: ovvio.
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Quoto tutto quello che dice il mitico Alex e aggiungo:
Lavorare a percentuale non significa solo condividere il rischio imprenditoriale del cliente (cosa che ad un certo livello fai in ogni caso), ma significa anche attirare clienti che NON credono ad internet, o alle tue potenzialità.Lavorare a percentuale (o a risultato) significa che l'investimento iniziale per il cliente è basso, più è tendente a zero e più sarà alta la probabilità di beccare clienti che pensano: "ci provo, costa tanto poco...".
Questo è, di solito, il cliente che NON viene conquistato dai risultati ottenuti/ottenibili, ma vede il web come una cosa che sta' lì, in cui ci sono tutti e allora c'è anche lui....
Un pò come le tasse, le devi pagare ma meno paghi e più sei contento.
Mentre lavorare sulle conversioni e non sul traffico/piazzamento ti da, a mio avviso, una marcia in più.
Ti costringe a crescere, cioè ha ragionare a 360 gradi su un progetto web.
Ovvero non sei più (solo) un tecnico che si occupa di "cose strane e dalle logiche contorte", ma un marketer che si occupa di aumentare i profitti dell'azienda.
Il cliente percependoti come (web) marketing e non come informatico si aspetta da te altre cose, e ti valuta in altro modo.Giusto per fare un esempio solo indicativo: un laureato in informatica qualificato (quindi a stipendio pieno) prende circa 1.200 euro mensili......
mentre chi si occupa realmente di marketing (non intendo l'impiegato o lo stagista), quanto prende?Voglio sottolineare che il mio NON è un discorso di soldi, ma di come il cliente ti percepisce, cioè parlo del valore che da a te ed ai consigli che gli dai.
Poi voglio inserire un altro piano del discorso.
Un SEO in senso stretto è colui che lavora primariamente per il piazzamento del sito, cioè è un lavoro che ha senso solo se lo leghiamo ai motori di ricerca.
A parte il fatto che in ogni caso una SERP è costituita solo da 10 risultati, chi lo dice che il grosso del traffico continuerà a venire dai motori anche domani?I motori di ricerca non sono internet, ma solo un pezzetto.
Il traffico di internet all'inizio non era veicolato dai MdR e con tutta probabilità in futuro il loro valore verrà pesantemente ridimensionato:
oggi cerchi sui motori quando ancora non conosci le risorse che ti servono.... se le conosci le digiti direttamente!
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Grazie intanto per la bella piega che state facendo prendere a questa discussione!!!!
Effettivamente lavorare a percentuali è di difficile attuazione anche per problemi pratici nonchè di fiducia reciproca.
Il problema di relazionare il compenso alle conversioni (per quanto più giusto come approccio) credo sia il controllo dei fatturati.
Già sarebbe difficile in caso di ecommerce (richiederebbe comunque fiducia vedi chessò il caso di eventuali ordini ricevuti che magari vengono DISDETTI ma in realtà consegnati) per non parlare nel caso in cui uno venda frigoriferi al suo negozio o fa assistenza a caldaie e tu semplicemente gli procuri POTENZIALI clienti.
Credo che il parametro accessi qualificati (associato ovviamente alla reale soddisfazione del cliente in termini di vendite) potrebbe essere un discreto metro di giudizio ...
Beh ragazzi...è venerdi sera...sono le 23 e mi sa che è ora che mi vada a fare una birra ...
Un abbraccio a tutti ...
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@massimo1974 said:
Il problema di relazionare il compenso alle conversioni (per quanto più giusto come approccio) credo sia il controllo dei fatturati.
Forse non sono stato chiaro su questo punto: le conversioni possono messere qualsiasi cosa!Quali sono gli obiettivi del cliente?
Dipende..... c'è business e business, e ci sono fasi e fasi all'interno della vita di un'azienda o di un mercato.Ammettendo che l'obiettivo finale sia sempre quello di guadagnare, il mio business può anche essere completamente off-line.
Ad esempio un gruppo musicale che vede il proprio sito come modo per vendere CD nei negozi, o forse meglio far andare i propri fans ai loro concerti.Oppure il sito potrebbe anche essere un modo per fidelizzare i propri clienti o per dare ai clienti (già acquisiti) alcuni servizi aggiunti (es. aggionamenti software; servizi di assistenza; ecc.).
Un sito può essere una risorsa molto importante anche per tenere rapporti con la propria forza vendita (es. la gestione degli ordini tra la casa madre ed i vari negozi in giro per l'italia o il mondo).
Il sito potrebbe anche essere un modo per vendere ovetti di cioccolata, perchè all'interno dell'ovetto trovi un codice attraverso cui poter giocare online sul sito stesso.
Un'azienda può creare e mantenere un progetto web anche solo per immagine, ed in quel caso il traffico diretto a quel sito potrebbe pure essere percepito come un inutile costo.
Quello che intendo stà proprio qui:
Un SEO viene percepito come quel professionista che è utile solo ed esclusivamente in un caso (il piazzamento), cioè NON è un esperto di internet (nel suo complesso), come non è una figura che può consigliare ad un'azienda quali investimenti fare (non ha una visione marketing o business oriented).Il SEO è colui che interviene solo quando i giochi sono già fatti: l'azienda ha già deciso di investire sul web, e vuole farlo attraverso il piazzamento sui motori di ricerca!
Dico semplicemente che può essere limitativo proporsi in questo modo.
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Io sono perfettamente daccordo con tutto quello che dici.
Tra l'altro non mi presento ai clienti esclusivamente come SEO e anzi rifiuto categoricamente il solo posizionamento di siti realizzati da altri.
Mi occupo di sia di grafica, xhtml css programmazione in php e myslql e ho realzzato diverse applicazioni web tra cui una di ecommerce etc...e sto facendo del mio meglio per migliorare le mie competenze di web marketing (e difatti qui siamo no?...:-) senza limitarle come fatto fino a poco tempo fa al solo posizionamento... (gia immagino che state pensando...ao fai troppe cose...ma le farai bene?...:-)...Vabbeh scusate la presentazione ma era giusto per conoscerci e sopratutto per farvi capre come la vedo...cioè OFFRIRE una consulenza a 360 gradi al cliente!
Per cui non solo sono daccordo con te di non presentarci solo come POSIZIONATORI di siti web per tutte le ragioni che hai spiegato e avevo capito che conversione non è solo ecommerce ma proprio nei casi che hai riportato tu continuo a non capire come relazionare praticamente l'incremento di fatturati che apportiamo alle attività in cui interveniamo alla nostra remunerazione.
A questo punto o me ce mandi...:-) e te lo consento perchè mi piace come ragioni...o mi fai un esempio pratico che io sono un pò di coccio!...:-)
Chessò...un tuo cliente vende FRIGORIFERI e vuole fare un sito per presentarsi on line e acquisire nuovi clienti però come giustamente dici anche tu l'attività alla fine diventa off line cioè i clienti lo chiamano perchè tramite ricerche sono finiti sul suo sito ma in effetti il frigo "se" lo comprano lo comprano dopo essersi incontrati col tuo cliente al suo negozio etc.
Infine un ultimo spunto...ma quando smetteremo di fare siti per altri e offiremo in collaborazione con specilisti del settore bei contenuti e venderemo eventualmente spazi pubblicitari etc etc...
Ciao e buona domenica a tutti!!!!!