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Ammortamento SOFTWARE
Vorrei esaminare con voi la questione dell'ammortamento o meno dei software applicativi acquistati da professionisti (intesi come lavoratori autonomi e non impresa).
La ris. 117/E del 12-4-2002 ha affermato l'analogia con la disciplina del reddito di impresa: ossia principio di competenza e non di cassa e aliquote di ammortamento pari al 50% (prima del Decreto Bersani erano del 33,33%). Inoltre il software è stato assimilato a beni immateriali (art. 103 TUIR) e non a beni strumentali, implicando l'impossibilità alla deduzione integrale nell'anno di acquisto anche in caso di prezzo inferiore a Euro 516,46.
La ris.n. 72/E del 25-5-2006 sembra mettere in discussione tali affermazioni. In essa si sostiene che una banca dati su cd-rom, acquistata da un commercialista, date le sue caratteristiche, sia da considerarsi un bene materiale strumentale all?attività di lavoro autonomo, poiché ha un'utilità pluriennale e, pertanto, il relativo costo deve essere ammortizzabile (aliquota pari al 15%) oppure deducibile integralmente per cassa se di importo inferiore ad Euro 516,46.
Considero il software applicativo diverso da una banca dati su cd-rom e dunque un bene immateriale e ammortamento del 50% anche se il costo è inferiore ad Euro 516,46, ma le motivazioni presenti nella ris. del 2006 contraddirebbero anche la ris. del 2002, riguardante tutti i software.
Che ne pensate?
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Una risposta su questo punto interesserebbe anche me: mi sembra una inutile complicazione mettere in ammortamento software da 20/30 euro per anni.
Se c'è qualche esperto in materia, ci illumini! Grazie
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@ing.ca said:
Vorrei esaminare con voi la questione dell'ammortamento o meno dei software applicativi acquistati da professionisti (intesi come lavoratori autonomi e non impresa).
Considero il software applicativo diverso da una banca dati su cd-rom e dunque un bene immateriale e ammortamento del 50% anche se il costo è inferiore ad Euro 516,46, ma le motivazioni presenti nella ris. del 2006 contraddirebbero anche la ris. del 2002, riguardante tutti i software.
Che ne pensate?E' questa una problematica sulla quale si è divisi nonostante alcune interpretazioni fornite dall'amministrazione.
Il software applicativo può essere anche un bene di immediato consumo ed utilizzo (es. software per la compilazione della dichiarazione dell'anno xxxx) che non può essere utilizzato l'anno successivo per lo stesso tipo di lavoro per la dichiarazione relativa all'anno xxxx+1.
Cosa i devo ammortizzare in questo caso?
Il problema non si limita solo a questa considerazione.
Spesso, le case produttrici di software, al fine di invogliare i professionisti ed indirizzarli all'acquisto dei propri pacchetti, stipulano col professionista stesso contratti pluriennali dove a fronte del pagamento di un unico corrispettivo vengono inseriti diversi software e per i quali non vi è distinzione di costo.
Ed in questo caso come ci si deve comportare?
Una buona dose di buon senso negli accertatori dovrebbe eliminare problematiche che sul campo non hanno ragione di essere.