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Forte miglioramento dei Conti Pubblici (Standard&Poor's)
Tra tanti drammi e sventure, arriva anche qualche buona notizia.
I Bilanci dello Stato, dopo i severi interventi che come cittadini in qualche modo abbiamo pagato, sembrano decisamente migliorati e tesi a muoversi nella direzione di un forte risanamento.
Ne hanno dato l'annuncio sia Standard & Poor's che Il Commissario europeo agli Affari Economici Joaquin Almunia:
«Dai conti italiani un'ottima notizia il deficit migliora più di quanto previsto», ed il tutto viene confermato dalla BCEAlmunia ritiene che i dati sui conti pubblici e sul deficit del 2007 per l'Italia sono una notizia molto buona non solo per l'Europa e per il patto di stabilità, ma soprattutto per l'economia e i cittadini italiani.
Il Commissario europeo agli Affari Economici Joaquin Almunia promuove dunque a pieni voti l'attuale fase della finanza pubblica italiana dopo la valutazione estremamente positiva dell'agenzia di rating Standard & Poor's.Trevor Cullinan, primary analist di Standard and Poor's per il rating della Repubblica d'Italia ritiene « i*mpressionante il miglioramento dei conti pubblici italiani *» ed invita ad insistere e produrre ulteriori sforzi nel contenimento e nella riforma della spesa pubblica.
Secondo Cullinan, i dati di martedì scorso sul deficit/pil italiano, sceso nei primi nove mesi del 2007 all'1,3%, (era oltre il 4% all'inizio del 2006) sono il risultato migliore dal 1999 e «sono il segnale di una performance impressionante in termini di bilancio generale; oltre ad essere il risultato di lodevoli sforzi compiuti dal Governo nella lotta contro l'evasione fiscale».
Molto positivo poi viene ritenuto il dato sul saldo primario, salito al 3,5% del pil nei primi nove mesi del 2007, (era praticamente zero all'inizio del 2006).Da molte parti arrivano questi inviti a non allentare la presa sul controllo dell'inflazione e della spesa pubblica, e mi sembra si debba tenere duro così dunque, con politiche economiche e fiscali rigorose e severe.
Penso che se i sacrifici davvero servono a superare fasi difficili e ad uscirne, possano essere benvenuti.
Almeno quando sopportati e condivisi da tutti.
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Dopo Almunia e Standard & Poor's anche Moody's esprime un giudizio molto positivo sull'andamento della finanza pubblica, giudicando positivamente sia l'azione sulle entrate, prettamente ottenuta con la lotta all'evasione fiscale, sia per il contenimento della spesa pubblica, grazie all'introduzione del spending review e promuove quindi l'Italia sui conti.
Recente l'annuncio del Ministero dell'Economia:
- " l'erario nei primi 11 mesi del 2007 ha incassato l'8% in più rispetto allo stesso periodo del 2006 con un incremento delle entrate fiscali di 27,8 mld" dovuto al recupero di evasione fiscale.
Alexander Kockerbeck auspica che il trend positivo continui e si consolidi stabilmente vedendo un ostacolo a questo processo virtuoso nella pressione fiscale che resta forte e ritiene che "L'outlook potrebbe passare da stabile a positivo" [Ansa].
Kockerbeck, il capo-analista dell'agenzia di rating Moody's per i Paesi europei, sottolinea che la lotta all'evasione fiscale è un forte potenziale per l'Italia anche per il prossimo futuro, non presente in altri Paesi (solo in Italia abbiamo questo livello massiccio di evasione) ed auspica che i prossimi risultati positivi possano essere usati per il contenimento della pressione fiscale, che diverrebbe immediatamente un forte stimolo alla crescita economica.
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A me pare che il dato fondamentale sia il recupero, finalmente attuato in maniera piuttosto seria, di grosse "fette" di evasione fiscale.
Credo che questa sia una grossa conquista per i cittadini tutti, indipendentemente che siano elettori dell'uno o dell'altro...
Credo inoltre che questo dovrebbe suonare, alle orecchie dei contribuenti Italiani, come un ottimo segnale, nel senso che, anzichè tartassare sempre più i lavoratori dipendenti e le classi sociali più deboli con nuovi balzelli (che sono comunque stati messi in parte in atto), si è finalmente intaccato quel muro di evasione totale e di fortissima elusione a cui siamo tutti abituati da tempo. (chi non ha mai pagato in nero l'idraulico o il meccanico alzi la mano)
E' bene che gli italiani capiscano che le tasse servono (se giuste e se ben spesi gli introiti derivanti) e che vanno pagate da tutti, non sempre e solo dai più deboli mentre chi può evade il fisco con residenze fittizie in paesi esteri o intestando società al nonno di 95 anni nullatenente...
E lo dico pur ritenendo che gli "studi di settore" a cui mi devo sottoporre annualmente siano una grandissima scocciatura, ma se servono a fare emergere il nero, ben vegano...
In precedenza invece cosa era stato fatto? Come al solito gli ennesimi condoni parziali, totali e tombali, di fatto autorizzando l'evasione, "tanto prima o poi scatta qualche condono"...
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Quoto autodafe.
Il problema è anche proprio la mentalità italiana, speriamo si continui su quella strada.
Son contenta che ogni tanto arrivi qualche notizia positiva anche per l'Italia!