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Alcune domande (IVA, spese, ...) sul nuovo regime agevolato 2008
Buongiorno a tutti,
sono un libero professionista attualmente in RFA (con scadenza il prossimo 31/12/2007) e sono molto interessato al nuovo regime previsto dalla finanziaria 2007/8, il cosiddetto "forfettone". Avrei alcune domande/segnalazioni in merito.- Nella guida che è stata ottimamente predisposta in questo forum
http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/60528-nuovo-regime-per-i-contribuenti-minimi-finanziaria-2008-a.html
c'è un'affermazione iniziale che potrebbe fuorviare:
"Al regime possono accedere le persone fisiche che iniziano l?attività a far data dal 1 gennaio 2008".
In realtà il regolamento riguarda anche chi già possiede partita IVA, come scritto peraltro al punto 2.3.1 della circolare 73/E del 21/12/2007
http://www.agenziaentrate.gov.it/ilwwcm/resources/file/eb97f84fde5de50/circ_73e_21_12_2007.pdf
Il mio dubbio però è: visto che il mio RFA scade il 31/12/2007, devo fare qualcosa o sarò già automaticamente inserito in questo nuovo regime?
Io propendo per la seconda ipotesi.- Riguardo l'indetraibilità dell'IVA sugli acquisti, non sono sicuro di aver capito bene:
- nelle fatture emesse non si addebita l'IVA al cliente, nel senso che non si calcola la maggiorazione del 20%, e fin qui ci siamo (tutti i clienti privati ne saranno felici)
- nelle fatture di acquisto invece cosa succederà? Chi ci vende qualcosa (bene o servizio) applica l'IVA regolarmente, noi la paghiamo e poi? Non la possiamo detrarre? Sembrerebbe di sì visto che non ne abbiamo incassata e non ci può essere conguaglio...
Mi sembra che questa regola attenui di molto la convenienza di questo nuovo regime, o sbaglio? Beh, probabilmente dipende dall'entità degli acquisti che si faranno.
E per gli acquisti all'estero (UE e non), per i quali solitamente si ricevono fatture senza IVA, sembra (punto 3.1.3 della citata circolare) che occorra versare direttamente allo Stato l'imposta dovuta (ma non corrisposta al venditore) entro il 16 del mese successivo. Giusto?
- Conseguenza del punto precedente: ai fini del calcolo del reddito, per le spese si devono sottrarre gli importi comprensivi di imposta?
Mi sembra logico fare così, altrimenti sarebbe troppo penalizzante.
E come ci si comporterà nel caso - ad esempio - delle spese telefoniche, per le quali normalmente si detrae il 100% dell'imposta, ma si deduce l'80% dell'imponibile?
- "Principio di cassa per le spese" (legge art. 104 e circolare punto 4.1) significa anche che non si farà più differenza tra le spese superiori o meno ai 516 euro e che quindi qualsiasi acquisto lo si ammorterà in un solo anno?
Grazie e Buone Feste.
Marco M.
- Nella guida che è stata ottimamente predisposta in questo forum
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Ciao MarcoM e Benvenuto nel Forum GT
ti rispondo per punti:
- Nella guida che è stata ottimamente predisposta in questo forum
http://www.giorgiotave.it/forum/cons...ia-2008-a.html
c'è un'affermazione iniziale che potrebbe fuorviare:
"Al regime possono accedere le persone fisiche che iniziano l?attività a far data dal 1 gennaio 2008".
In realtà il regolamento riguarda anche chi già possiede partita IVA, come scritto peraltro al punto 2.3.1 della circolare 73/E del 21/12/2007
http://www.agenziaentrate.gov.it/ilw...21_12_2007.pdf
Beh, proseguendo la lettura c'è scritto che sarà regime naturale per chi ha già partita iva.
Il mio dubbio però è: visto che il mio RFA scade il 31/12/2007, devo fare qualcosa o sarò già automaticamente inserito in questo nuovo regime?
Io propendo per la seconda ipotesi.
Anche io immagino che sia così - entrerai automaticamente nel tuo regime naturale- Riguardo l'indetraibilità dell'IVA sugli acquisti, non sono sicuro di aver capito bene:
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nelle fatture emesse non si addebita l'IVA al cliente, nel senso che non si calcola la maggiorazione del 20%, e fin qui ci siamo (tutti i clienti privati ne saranno felici) OK
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nelle fatture di acquisto invece cosa succederà? Chi ci vende qualcosa (bene o servizio) applica l'IVA regolarmente, noi la paghiamo e poi? Non la possiamo detrarre? Sembrerebbe di sì visto che non ne abbiamo incassata e non ci può essere conguaglio...
Mi sembra che questa regola attenui di molto la convenienza di questo nuovo regime, o sbaglio? Beh, probabilmente dipende dall'entità degli acquisti che si faranno.
Infatti tutto quello che hai detto è giusto; non si avrà la possibilità di detrarre l'iva da noi pagata per gli acquisti, ma dovremo considerarla un costo
E per gli acquisti all'estero (UE e non), per i quali solitamente si ricevono fatture senza IVA, sembra (punto 3.1.3 della citata circolare) che occorra versare direttamente allo Stato l'imposta dovuta (ma non corrisposta al venditore) entro il 16 del mese successivo. Giusto? OK
- Conseguenza del punto precedente: ai fini del calcolo del reddito, per le spese si devono sottrarre gli importi comprensivi di imposta? OK
Mi sembra logico fare così, altrimenti sarebbe troppo penalizzante.
Infatti, vorrei vedere! In qualche modo l'iva non detratta dovremo aver la possibilità di recuperarne un pò, no?E come ci si comporterà nel caso - ad esempio - delle spese telefoniche, per le quali normalmente si detrae il 100% dell'imposta, ma si deduce l'80% dell'imponibile?
**Ti dedurrai l'80% dell'intera spesa **- "Principio di cassa per le spese" (legge art. 104 e circolare punto 4.1) significa anche che non si farà più differenza tra le spese superiori o meno ai 516 euro e che quindi qualsiasi acquisto lo si ammorterà in un solo anno?
Per il principio di cassa gli acquisti e le prestazioni diventano rispettivamente deducibili e imponibili dal punto di vista fiscale soltanto quando le relative spese sono pagate e i relativi compensi incassati - ciò è cosa diversa dagli ammortamenti, se continueranno a seguire il loro corso (sempre se in qualche comma della finanziaria siano intervenuti anche su questi) - considera infatti che i professionisti (per esempio) hanno sempre seguito il principio di cassa, pur dovendo ammortizzare i beni strumentali sopra i 516 euro in più annualità
ciao
- Nella guida che è stata ottimamente predisposta in questo forum
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Tutto molto chiaro, grazie, solo un appunto:
E per gli acquisti all'estero (UE e non), per i quali solitamente si ricevono fatture senza IVA, sembra (punto 3.1.3 della citata circolare) che occorra versare direttamente allo Stato l'imposta dovuta (ma non corrisposta al venditore) entro il 16 del mese successivo. Giusto?**
OK**In realtà rileggendo la circolare (punti 3.1.3) mi sembra che il versamento specifico dell'IVA sia previsto solo per gli acquisti intracomunitari, ma non per il resto del mondo.Mi interesserebbe scoprirlo perchè molto presto dovrò fare un acquisto di software dagli USA e se fossi obbligato a versare dell'IVA, allora forse mi converrebbe anticipare la spesa entro la fine dell'anno corrente (-2 giorni!).
Saluti, Marco M.
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Beh, sul discorso degli acquisti all'estero (teniamoci così sul generico) attendiamo magari l'intervento di qualcuno più competente - anche se tale regime è un pò una novità per tutti.
Volevo aggiungere che, a seguito della tua segnalazione in merito alla guida in evidenza, ho provveduto a farne un restyling, sperando di aver fatto cosa gradita a tutti gli utenti.
ciao
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@lorenzo-74 said:
Volevo aggiungere che, a seguito della tua segnalazione in merito alla guida in evidenza, ho provveduto a farne un restyling, sperando di aver fatto cosa gradita a tutti gli utenti.
Ottimo lavoro.
M.
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@mm.it said:
Tutto molto chiaro, grazie, solo un appunto:
In realtà rileggendo la circolare (punti 3.1.3) mi sembra che il versamento specifico dell'IVA sia previsto solo per gli acquisti intracomunitari, ma non per il resto del mondo.
Mi interesserebbe scoprirlo perchè molto presto dovrò fare un acquisto di software dagli USA e se fossi obbligato a versare dell'IVA, allora forse mi converrebbe anticipare la spesa entro la fine dell'anno corrente (-2 giorni!).
Saluti, Marco M.
Per gli acquisti extra-UE l'assolvimento dell'IVA avviene direttamente in dogana, tanto è vero che tra gli adempimenti a cui il contribuente in regime dei minimi è tenuto vi è quello di conservare le bollette doganali (punto 3.1.2 circolare 73/E).
Il versamento dell'IVA, quindi, riguarda solo gli acquisti intracomunitari.
Saluti.
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- "Principio di cassa per le spese" (legge art. 104 e circolare punto 4.1) significa anche che non si farà più differenza tra le spese superiori o meno ai 516 euro e che quindi qualsiasi acquisto lo si ammorterà in un solo anno?
Per il principio di cassa gli acquisti e le prestazioni diventano rispettivamente deducibili e imponibili dal punto di vista fiscale soltanto quando le relative spese sono pagate e i relativi compensi incassati - ciò è cosa diversa dagli ammortamenti, se continueranno a seguire il loro corso (sempre se in qualche comma della finanziaria siano intervenuti anche su questi) **- considera infatti che i professionisti (per esempio) hanno sempre seguito il principio di cassa, pur dovendo ammortizzare i beni strumentali sopra i 516 euro in più annualità
**Considerata questa risposta e analizzando il seguente paragrafo estratto dalla circolare dell'Agenzia delle Entrate in merito al regime dei minimi:
*"Proprio in applicazione del principio di cassa, deve ritenersi ? come
preciserà il decreto - che anche il costo sostenuto per l?acquisto di beni
strumentali concorra alla formazione del reddito nel periodo d?imposta in cui è
avvenuto il pagamento e che la plusvalenza realizzata per la cessione di un bene
strumentale acquistato nel periodo di vigenza del regime sarà pari all?intero
corrispettivo di cessione."*1) Il quesito che si pone è: cosa si intende per beni strumentali? Non sono i beni ammortizzabili? Dalla circolare sembrerebbe di capire che anche i beni ammortizzabili seguiranno nel nuovo regime il principio di cassa, per cui rappresenteranno un costo per l'intero importo del bene acquistato e non solo per la quota di ammortamento dovuta nell'anno.
Vi sarei enormemente grata se mi chiariste questo dubbio!
- Inoltre in riferimento alla "Rettifica di detrazione" della suddetta circolare, nel caso io abbia acquistato un PC (bene ammortizzabile superiore ad euro 516,46) nell'ultimo trimestre del 2007 , l'iva relativa che dovrei detrarre nel versamento del mese di febbraio 2008 (versamento Iva IV trimestre 2007), se volessi aderire al Regime dei minimi, non dovrei più detrarla e diventerebbe un costo per l'anno successivo? Quindi dovrei eseguire la rettifica per l'intero importo dell'Iva o c'è un calcolo specifico da fare? Poi l'importo dell'Iva rettificata in detrazione, và inserito nella dichiarazione dei redditi dell'anno 2008 (relativa ai redditi 2007)?
La rimanenza da ammortizzare sarebbe quindi un costo deducibile per intero nel 2008 o si continuerà ad ammortizzare il costo al 20%?
Grazie mille per l'attenzione. Spero soprattutto di essermi spiegata e mi scuso per la domanda articolata, ma trovandomi nell'urgenza di decidere se aderire o meno al nuovo regime, ho la necessità di chiarire tutti i dubbi.
Un cordiale saluto.
- "Principio di cassa per le spese" (legge art. 104 e circolare punto 4.1) significa anche che non si farà più differenza tra le spese superiori o meno ai 516 euro e che quindi qualsiasi acquisto lo si ammorterà in un solo anno?