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Assuzione come libero professionista
Ciao a tutti, spero che questo sia posto giusto dove chiedere!
Attualmente lavoro come programmatore dipendente in un azienda che produce software.
Dato che mi capitano spesso diversi lavoretti extra da fare, e sempre più spesso mi capita di perderli perchè non posso emettere fattura, volevo porvi qualche domanda.
Premetto che i lavori che faccio fuori si collocano in una DIVERSA area tematica rispetto a quello di cui mi occupo in azienda, quindi non sussistono problemi legati alla concorrenza.
Comunque ecco le mie domande:- Sarebbe mossa sensata aprire partita IVA e proporre all'azienda in cui lavoro di assumermi come libero professionista?
- Se si come posso fare a capire quale cifra dovrei chidere ai miei datori di lavoro perchè a fine anno mi "rimangano in tasca" gli stessi soldi netti che prendo ora, e quindi non perderci? Se qualcuno può aiutarmi possiamo parlare di cifre in PVTGrazie a tutti, Ciao
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ciao khamel e Benvenuto nel Forum GT.
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Per quanto riguarda la tua domanda, è tua facoltà richiedere alla tua azienda di collaborare con partita iva; ti consiglio comunque di farti i dovuti calcoli, magari con un commercialista di fiducia (qui nel forum non possiamo fare calcoli di questo tipo), considerando che perderai numerosi privilegi, come la 13° e 14°, le ferie pagate, il tfr, la malattia, ecc.
Naturalmente, se tu vuoi, potrai mantenere il rapporto da dipendente e contestualmente fatturare altri lavori con partita iva.
ciao
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devi prevedere una tariffa che compensi la perdita di malattia, tfr, 13° e 14°...
io ho fatto la stessa cosa e mi trovo molto bene. tra l'altro facendo due conti guadagno più ora da libero professionista che da dipendente (escludendo i lavori con altre società) al netto di tasse/spese che sostengo.
però dipende se vi trovate d'accordo sulla tariffa... altrimenti rischi che non ti rimanga in tasca la stessa cifra di prima. ed in ogni caso anche prendere gli stessi soldi di prima è riduttivo, in quanto c'è un "rischio" maggiore rispetto ad essere dipendente, quindi bisogna tenere conto anche di questo.
ovviamente non si può fare un calcolo preciso, dipende anche dalle spese che puoi andare a dedurre/detrarre ecc ecc.ciao.
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Grazie a tutti per le risposte, scusate per il discorso del PVT ma era solamente per non pubblicare il mio stipendio qua sopra tutto qua.
In ogni caso andrò da un commercialista ad informarmi bene e sopratutto a farmi fare qualche calcolo che mi permetta di capire quando devo "strappare" all'azienda per non rimetterci.
Ciao
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al limite puoi sempre restare in azienda come dipendente e avere la partita iva per altri lavori (mi pare che si possa fare....).
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Si si può fare ma penso che sia dura coprire le spese di una partita iva solo con i lavoretti extra...
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Ciao khamel
Beh... questo valutalo col tuo commercialista di fiducia...
Infatti considera che il nuovo regime dei minimi, in vigore da gennaio 2008, non si discosta molto dal trattamento fiscale di una prestazione occasionale oltre i 5000 euro.
Se sarai inquadrato come professionista pagherai i contributi previdenziali in proporzione al tuo reddito (senza pagamento di contributi minimi), e per le tasse sarai soggetto solo al pagamento di un'imposta sostitutiva del 20%, senza essere assoggettato a tenuta dei libri contabili, iva, irap, studi di settore.
Ma ripeto, ti serve un proficuo consulto con un commercialista di fiducia che possa consigliarti per il meglio.
ciao
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magari puoi rientrare nel cosidetto "forfettino" o in qualche regime agevolato se il fatturato è in certi limiti