• User

    imposta sostitutiva per giovani professionisti

    ciao a tutti,

    avrei una nuova domanda da porvi. Posso usufruire dell'IMPOSTA SOSTITUTIVA DELL'IRPEF per giovani professionisti? Secondo le mie conoscenze, nei primi tre anni di attività libero-professionale invece di pagare l'IRPEF con la tassazione a scaglioni, si dovrebbe pagare questa imposta sostitutiva del 10%.
    Essendo alla mia prima esperienza, ritengo di poterne usufruire ma vorrei la certezza.
    Grazie.

    Gianluca


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Gianluca76 e Benvenuto nel Forum GT
    Certo che puoi usufruirne, a patto che la tua attività non sia mera prosecuzione di altra attività svolta precedentemente in altro modo!
    Questa è la caratteristica del regime agevolato.

    Per maggiori informazioni guarda qui

    ciao:ciauz:


  • User

    Scusa, ma non mi è ancora chiara una cosa.
    Dal mio reddito devo pagare il 10% di IVA e sul restante il 10% di imposta sostitutiva?


  • Consiglio Direttivo

    No, l'iva che esporrai in fattura, salvo casi particolari, è al 20% e non al 10%.
    Il 10% è soltanto l'imposta sostitutiva dell'irpef.
    Ricordati che c'è inoltre l'irap che per un libero professionista mi pare rimane al 4,25%.

    Ciao :ciauz:


  • User

    Su Wikipedia ho trovato:

    Fermi restando l'obbligo di conservare, ai sensi dell'articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni, i documenti ricevuti ed emessi e, se prescritti, gli obblighi di fatturazione e di certificazione dei corrispettivi, i soggetti ammessi al regime agevolato previsto al comma 1 sono esonerati dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili, rilevanti ai fini delle imposte dirette, dell'IRAP e dell'imposta sul valore aggiunto (IVA), nonché dalle liquidazioni e dai versamenti periodici rilevanti ai fini dell'IVA previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 100.

    Questo vuol dire che non devo pagare NIENTE di IVA e di IRAP??? E comunque, sempre su Wikipedia, parla di IVA agevolata al 10% sempre per i neo-professionisti.
    Insomma quello che vorrei capire è: mi verseranno sul conto in banca 2600 euro al mese. Con tutte le agevolazioni dovute al fatto che è la mia prima attività lavorativa come libero professionista, quanto di questi soldi mi resterà in tasca (considerato che non ho familiari a carico o beni immobili)?


  • Bannato User Attivo

    Caro Gianluca76 quanto di seguito dovrebbe chiarirti il tutto:

    Il regime fiscale agevolato per le nuove iniziative economiche è previsto per le persone fisiche che avviano una nuova attività, imprenditoriale (anche sotto forma di impresa familiare), o di lavoro autonomo (professionisti).
    E’ applicabile per il primo anno dell’iniziativa e per i due successivi.
    Quindi, la durata dell’agevolazione è al massimo di tre anni.
    Chi l’utilizza non paga l’IRPEF e le relative addizionali (comunali e regionali), bensì un’imposta sostitutiva, nella misura fissa del 10% sul reddito conseguito (ricavi meno costi al netto di IVA).

    REQUISITI

    • Il richiedente deve essere una persona fisica che intende iniziare un’impresa (ditta individuale) o un’attività di lavoro autonomo (professionista).

    • I compensi (per i professionisti) o i ricavi (per le imprese) annuali non devono superare i seguenti limiti:

    • € 30.987,41 per i lavoratori autonomi;

    • € 30.987,41 per le imprese che hanno per oggetto la prestazione di servizi;

    • € 61.974,83 per le imprese che hanno per oggetto altre attività.
      In particolare, nel caso di superamento dei suddetti limiti è prevista la decadenza dell’agevolazione ed il reddito conseguito viene tassato nei modi ordinari:

    • dall’anno successivo, se i limiti sono superati, ma non oltre il 50%;

    • dallo stesso anno d’imposta, se i limiti di cui sopra sono superati di oltre il 50%.

    • L’attività che si vuole svolgere deve essere nuova in senso assoluto e cioè:

    • l’interessato non deve aver esercitato nei tre anni precedenti attività d’impresa, professionale o artistica, neppure in forma associata o familiare;

    • l’attività che si va ad iniziare non deve essere il proseguimento di un’altra attività svolta in precedenza, anche sotto forma di lavoro dipendente, collaborazione o lavoro autonomo.

    • È necessario che siano osservati tutti gli adempimenti di carattere previdenziale (iscrizione all’INPS, etc…), assicurativo (INAIL, etc…) ed amministrativo (licenze, autorizzazioni, etc…). Agevolazioni
      Facilitazioni che spettano a chi comunica l’adesione, avendone i requisiti, al regime fiscale agevolato per le nuove attività:

    • Tassazione ridotta. Il regime speciale prevede un’imposizione fissa del 10% in luogo del pagamento dell’IRPEF e delle sue addizionali (comunali e regionali). Il 10% è calcolato sul reddito d’impresa o di lavoro autonomo e, quindi, sui ricavi (o compensi per i professionisti) al netto delle spese e dei costi. La tassazione ridotta del 10% avviene nella normale dichiarazione annuale dei redditi ed il versamento dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF si esegue con il modello F24 presso Banche e Poste, indicando il codice tributo 4025. Il reddito d’impresa o di lavoro autonomo, essendo tassato con aliquota sostitutiva del 10%, non va incluso nel reddito complessivo calcolato ai fini IRPEF, sfuggendo in tal modo all’ordinaria (e più gravosa) imposizione fiscale delle persone fisiche.
      Attenzione però, perché questa speciale tassazione di favore, sostitutiva di quella ordinaria, impedisce l’utilizzo in dichiarazione delle detrazioni fiscali (per carichi di famiglia e per oneri) previste per l’IRPEF. Pertanto, il risparmio fiscale è più accentuato qualora il contribuente possa comunque far valere le suddette detrazioni dichiarando altri tipi di reddito, diversi da quello d’impresa o di lavoro autonomo per il quale beneficia della riduzione del carico fiscale.

    • Versamento in unica soluzione dell’IVA. La tassazione ridotta di cui al punto precedente riguarda solo l’IRPEF, per cui le altre imposte vanno regolarmente versate. Tuttavia questo regime agevolato consente di versare l’IVA dovuta, anziché alle ordinarie scadenze periodiche, in unica soluzione in sede di dichiarazione annuale. Inoltre, si è esonerati anche dall’obbligo del versamento annuale dell’acconto IVA, la cui scadenza è fissata, per tutti gli altri contribuenti, il 27 dicembre di ogni anno.

    • Semplificazione degli obblighi contabili. Il regime agevolate per le nuove attività esonera dalla registrazione e tenuta delle scritture contabili obbligatorie per:

    • l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF);

    • l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP);

    • l’imposta sul valore aggiunto (IVA). E’ comunque sempre obbligatoria l’emissione, se prevista, di fatture, ricevute e scontrini, nonché la conservazione dei documenti emessi e ricevuti.

    • Eliminazione della ritenuta d’acconto. Il sostituto d’imposta che paga ricavi o compensi all’impresa o professionista in regime agevolato per nuove attività non deve assoggettare a ritenuta d’acconto gli importi pagati. Chiaramente, per comunicare al sostituto d’imposta questa condizione, il contribuente rientrante nel regime agevolato deve rilasciare allo stesso una dichiarazione dalla quale risulti la loro particolare situazione di tassazione ridotta e sostitutiva dell’IRPEF.

    • Tutoraggio. Chi gode del regime agevolato per nuove attività può (non c’è l’obbligo) chiedere all’Agenzia delle Entrate assistenza per gli adempimenti fiscali formali cui è soggetto. Quest’assistenza richiede l’espletamento dei seguenti passi fondamentali:

    • presentazione istanza d’assistenza e tutoraggio;

    • richiesta del codice PIN d’accesso e della password;

    • installazione del necessario software;

    • invio periodico dei dati fiscali all’Agenzia delle Entrate (tutor);

    • recepimento dei modelli e delle indicazioni predisposte dal tutor.

    • Credito d’imposta. I richiedenti il tutoraggio, avendo necessità di un personal computer per assolvere le incombenze di comunicazione che esso implica, beneficiano di un credito d’imposta, per l’acquisto di computer, modem e stampante, pari al 40% del loro costo, con un massimale di € 309,87.


  • User

    scusate se sono "scemo" ma vorrei un esempio pratico.

    Io dovrei prendere 2600 euro al mese.
    Di questi 2600 devo lasciare il 10% di IVA, cioè 260 euro. Poi, sui restanti 2340, devo pagare il 4,5% di IRAP, cioè circa 99 euro, e 10% di tasse, cioè 234 euro. Mi restano in tasca 2007 euro. E' così?
    Altra domanda: mi hanno detto che esiste una legge per la quale sempre nei primi tre anni posso non pagare l'IRAP. E' vero? Ecco i links:
    http://www.altalex.com/index.php?idstr=73&idnot=29182
    http://www.unioneconsulenti.it/article.php?sid=1326
    Ultima domanda: è vero che l'anno dopo posso richiedere il rimborso dell'IVA?

    Grazie!

    Gianluca


  • Consiglio Direttivo

    *l'iva è al 20%; ricorda 😄

    *magari fosse al 10

    non confondere l'irpef e l'iva

    ciao:ciauz:


  • User

    ok sì l'IVA è al 20%!

    Mi sai dire se è vero che non devo pagare l'IRAP? Io avrei un contratto libero-professionale con una ONLUS e quindi credo di rientrare tra i beneficiari di cui a questi links:

    http://www.altalex.com/index.php?idstr=73&idnot=29182
    http://www.unioneconsulenti.it/article.php?sid=1326

    vorrei capire: devo pagare l'IRAP e poi chiedere il rimborso o posso direttamente non pagare l'IRAP?


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Gianluca76
    Il regime agevolato è assoggettato ad irap, quindi dovrai pagarla.
    I link a cui fai riferimento riguardano l'istanza di rimborso che tu potrai di certo chiedere, indipendentemente dal fatto che hai lavorato per una onlus (questo fatto non ti da nessuno sconto).
    C'è qualcuno che, in virtu della ormai famosa sentenza sull'irap, ha iniziato a non pagarla.
    Purtroppo sta a te a decidere se pagarla o no.

    Ciao :ciauz:


  • User

    Per usufruire dell'imposta sostitutiva del 10% devi avere dei compensi inferiori a 30.000 ?, oppure un' utile inferiore? ovvero ricavi meno costi..


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Vid e Benvenuto nel Forum GT.

    I compensi (per i professionisti) o i ricavi (per le imprese) annuali non devono superare i seguenti limiti:

    • ? 30.987,41 per i lavoratori autonomi;
    • ? 30.987,41 per le imprese che hanno per oggetto la prestazione di servizi;
    • ? 61.974,83 per le imprese che hanno per oggetto altre attività.

  • User

    Buonasera, vorrei delle risposte in merito ai costi di un'agente di commercio.
    Facciamo un'esempio:
    Il mio ipotetico fatturato lordo annuo è di 33.000 ?.
    Il mio ricavo (ricavi-costi) è di 26.000 ?.

    • imposta sostitutiva Irpef al 10%;? 2600
    • poi avrei l'IRAP 4,25%: ? 1105
    • poi l'INPS dati da 2874 (calcolato sul minimale) + 2470 circa (calcolato sulla differenza tra 26.000 - 14.343).
      ENASARCO: al 6,75%. ? 1755 al'anno.

    Totale da pagare ? 10.800.
    Saranno anche conti della serva, ma tra quello che fatturo e quello che poi mi metto effettivamente in tasca devo togliere più di un 50%.? Io SONO ANCHE A REGIME AGEVOLATO. C'è qualche agente o contabile esperto che mi ha aiuta a capire? GRAZIE