• User

    @manuelina said:

    Insomma la situazione non è rosea ma cerchaimo di essere ottimisti.....e non accettare ingaggi per 30 centesimi....no more!!!

    Quoto pienamente tutto quello detto da Manuelina!

    Con un po di impegno si trova chi paga in modo decente. Non sono molti e chi ce li ha se li tiene ben stretti. Però cercando e mandando richieste e mail si trova.

    E credo 200 euro al mese sia buono per arrotondare.

    Rinnovo l'invito di non accettare "pagamenti" per 30 centesimi, anche se sono poche battute. Ricordatevi che i contenuti devono sempre essere "unici" e almeno per questo fatevi pagare. Per 30 centesimi neanche il copia-incolla farei.
    :nonono:
    Per guadagnare 300 euro dovrete fare 1000 articoli. Regolatevi un po'voi. :nonono:


  • User

    @ErVilla said:

    :nonono:Per guadagnare 300 euro dovrete fare 1000 articoli. Regolatevi un po'voi. :nonono:

    eh già, il calcolo che ho fatto io...e per questo ho rifiutato 🙂
    purtroppo gli sfruttatori che ti fanno lavorare per cifre assurde ci sono in tanti campi...ne so qualcosa! tutto sta nell'avere il "coraggio" di dire no, consci del fatto che altrove ci sarà sicuramente qualcuno che offre di meglio e che è conveniente investire il proprio tempo per questi ultimi.

    Come dice una pubblicità,
    perchè noi valiamo! 😄


  • User

    Grazie erVilla:fumato:

    visto che ci sono volevo scrivere un'appunto sulla controversa faccenda del giornalista pubblicista. I portali che offrono collaborazioni gratuite sostenendo nefandezze del tipo "ma gli articoli saranno pubblicati a vostro nome e sono quindi valevoli per entrare nell'albo dei pubblicisti" la sparano grossa che più grossa non si può. Le condizioni per diventare pubblicista variano da regione a regione d'Italia, ognuno deve rispondere alla propria ma comunque le condizioni di base sono le stesse ovvero 1) ci dev'essere una collaborazione continuativa di 24 mesi con una o più testate regolarmente registrate in tribunale e dirette ma un giornalista iscritto all'albo, anche pubblicista va bene 2) si deve essere pagati e non andare sotto una certa quota nell'arco di questi 2 anni, nel caso della Toscana sono 1033 euro 3) esiste un minimo di guadagno ma non un massimo, quello sta alla fortuna di ognuno 4) il tutto va provato al momento della domanda con fotocopie degli articoli pubblicati nei 2 anni (e si deve vedere bene nome e cognome, niente pseudonimi) e controfirmati dal caporedattore e soprattutto vogliono vedere gli estratti conto con nome di chi versa, date e cifre. Suggerisco quindi di aprire un conto apposito, io ho aperto un conto bancoposta (costa 10 euro e un po' di tempo in fila alloa sportello, fattibile) e si fa presto. Insomma senza paga niente tesserino, diteglielo a chi scrive "non ti pago ma se scrivi per me diventi giornalista"....seeeeeeee
    Per qualsiasi info, cercate l'odg (Ordine dei Giornalisti) della vostra regione in rete, ogni regione ha un sito ufficiale con tutte tutte le info e giornalisti con indirizzi e-mail che si mettono a disposizione per qualsiasi domanda (ci mettono un po' a rispondere ma lo fanno). Insomma gente, semo precari ma mica scemi noooo
    zao zao Manu :quote:


  • User

    Mitica Manu,
    grazie per le utilissime informazioni 🙂


  • User

    de nada anzi!

    siccome l'arma per sfruttare è proprio la disinformazione, più siamo informati e consapevoli, e meno ci possono fregare!:o

    La buona notizia è che non c'è obbligo di essere sotto contratto per farsi accettare la domenda per entrare nell'albo, e questo rende il tutto possibile.

    Quindi il mio consiglio è cercare cercare cercare, che gli onesti non abbondano ma ci sono:yuppi:

    Anzi chi ha info aggiuntive mandi tutto, che più ne sappiamo e meglio è!!:fumato:

    Manu


  • User Attivo

    Quoto anche io con quanto detto da manuelina, pochi giorni fa ho chiamato all'ODG Toscana e mi hanno detto che non sono molte le persone che cercano di avere il tesserino perchè in giro ci sono paghe da miseria e iscriversi all'albo comporta delle spese non indifferenti . Solo se hai una collaborazione presso una rivista famosa ne vale la pena altrimento no. Certo poi e sempre meglio tentare perchè cmq hai un titolo in piu'. in ogni caso sono pochi quelli che ci campano con un lavoro cosi , solo se lavori per quotidiani e siti importanti riesci un minimo a viverci.Io se devo collaborare prima voglio fare un mio blog , farlo crescere e farmi un nome alemeno cosi guadagni piu' credito per eventuali collaborazioni con altri siti web. 😉


  • User

    Giusto perchè poi se ti iscrivi all'albo ogni anno devi pagare la quota di partecipazione. giusto? (oltre alle spese iniziali di iscrizione all'albo intendo)

    Quindi serve solo se ti conviene sul serio.


  • User Attivo

    @ErVilla said:

    Giusto perchè poi se ti iscrivi all'albo ogni anno devi pagare la quota di partecipazione. giusto? (oltre alle spese iniziali di iscrizione all'albo intendo)

    Quindi serve solo se ti conviene sul serio.

    Non solo ma devi versare anche i contributi a una sorta di imps che ora non ricordo il nome. Quindi non conviene al 100 % ma solo se lavori per sito importante e sei pagato il giusto.


  • User

    mamma mia ragazzi.....quante informazioni utili!!!grazie grazie!!!

    Ci vorrebbe un albo dei blogger....naturalmente quelli seri....con un regolamento per scremare .....in maniera da regolarizzare il settore...e farlo diventare più serio.....non credete?


  • User

    Nooooooooo

    basta albi 😉


  • User Attivo

    @stefanostefano said:

    mamma mia ragazzi.....quante informazioni utili!!!grazie grazie!!!

    Ci vorrebbe un albo dei blogger....naturalmente quelli seri....con un regolamento per scremare .....in maniera da regolarizzare il settore...e farlo diventare più serio.....non credete?

    Basterebbe regolarizzare dal punto di vista lavorativo chi scrive sui blog e genera contenuti , ormai sono la maggioranza rispetto ai giornalisti 🙂


  • User

    Stavo per aprire una nuova discussione, ma ne approfitto per divulgare al mondo la mia esperienza?non so neppure io come definirla. Stamattina, mentre confrontavo gli annunci di questo e di altri forum per cercare nuovi lavori, mi ha contattata un tale a cui serviva qualcuno che gli scrivesse alcuni articoli, mi lascia la sua mail pregandomi di contattarlo e io non ci penso due volte. Siccome non mi aveva detto granché e voleva sapere quanto chiedevo, mi informo se voleva la ricevuta di prestazione occasionale ( testuali parole sue: pago con Paypal e via...), di che tipo di articoli siano, lunghezza degli stessi, ecc per capire se valeva o meno la pena . Alla fine mi ha chiesto se avevo esperienza di scrittura su siti tipo Melascrivi, mi ha detto solamente di fare un articolo di prova di 800 parole e appena sapeva quanto potesse costare mi avrebbe mandato il materiale. Io gli ho sparato 15 Euro con consegna entro stasera dopo cena, sapendo benissimo in cuor mio che mi avrebbe mandata, ma volevo vedere la sua reazione, oltre a dirgli che su Melascrivi ho sempre scritto poco per mancanza di lavoro e che ho usato di più Scribox. Oltre a dirmi che sono carissima e che manco chi ha Partita IVA fa certi prezzi, mi ha pure scritto che c?è gente che 800 parole le fa per 4 Euro e non capisce come faccia io ad avere giro avendo queste tariffe.....Io sono rimasta interdetta per i primi 5 secondi, poi ho sfoderato la mia arma, la tastiera. Questo è il testo della mia mail di stamattina: ?Non metto in dubbio che ci sono persone che chiedano 4 Euro per 800 parole (0,005 Eurocent/parola, non arrivano manco a 1 cent), come non dubiti che ho i miei clienti con cui lavoro da anni, che mi danno lavori concordando anche dei prezzi forfettari, anche per traduzioni e redazione d E-book. Rispetto la Sua decisione, non è assolutamente per fare polemica e non è questo il caso, è ovvio che per pacchetti da 10 o da 30 faccio cifre forfettarie, non mi reputo mica da premio Nobel da chiedere 1000 Euro, ma in questa situazione ho semplicemente valutato il prezzo secondo l'urgenza, la lunghezza del testo, la consegna rapida e l'eventualità di non essere più chiamata da Lei dopo un unico articolo. Esiste gente che prima chiede dei testi di prova a poco, se non addirittura a zero e poi liquida la faccenda tenendosi e pubblicandosi i testi a nome suo.?

    Quindi siamo a un nuovo livello: non solo si va a ribasso, ma si sminuisce il lavoro di un?articolista con cui hai scambiato due mail, senza avere la riprova di come lavora e se ne vale la pena. Della serie: la volpe e l?uva. E se dicevo di sì, pure senza ricevuta, Paypal e via? Ed è per questo che vorrei tanto esistesse un tariffario fisso per noi articolisti, sia per chi ha Partita IVA sia per chi come me non ce l?ha perché per ora faccio solo collaborazioni occasionali. Sono in questo mondo da 4 anni e vedo che si sta peggiorando, ormai scrivono e traducono tutti grazie al copia e incolla, a Google Translate e ai programmi che se serve e per farti figo ti convertono il testo in HTML come niente, basta tirare al ribasso e ottieni il lavoro: lo capite che chiedendo pochi centesimi sminuite una categoria? E magari questi cosiddetti ?datori di lavoro? non sono manco soddisfatti dell?operato: parlando del mondo reale, dove abito io ho visto spuntare per la prossima stagione estiva annunci di lavoro e cartelli del tipo ?cercasi stagista o apprendista commessa con esperienza pluriennale?. Non è una battuta, purtroppo.
    Concludo col dire che a questo tale comunque gli ho augurato di trovare quello che cerca, ho dimostrato pure molto self control, perché la tentazione di mandarlo ?al mare? è stata grande?.Scusate se mi sono dilungata, ma sfogarsi ci vuole ogni tanto.


  • User Attivo

    Classico problema del lavoro autonomo, troppa offerta (a fronte di poche richieste interessanti) e assenza di minimi di legge (nel lavoro subordinato trovano applicazione i ccnl). Il risultato è questo. E' da dire che un buon 3/4 di articoli sono rielaborazioni di notizie con aggiunta di un pizzico di originalità (quindi è necessario distinguere la rielaborazione dall'opera originale).


  • User Attivo

    Salve, mi unisco al coro degli ultimi due post pubblicati. Purtroppo dopo 5 anni di lavoro, da questo mese di gennaio ho deciso di prendermi una pausa con questo lavoro, anche perchè mi sto occupando a pieno ritmo dei miei libri. Scrivo racconti e romanzi e negli anni precedenti, ho tolto tempo a questa passione per scrivere articoli. Un lavoro, lo voglio dire, che ho molto amato, mi h aiutato tanto nel crescere con la scrittura, ho fatto pratica e appreso tante cose nuove. Ho trattato ogni genere di argomento e se all'inizio, ho accettato di fare la gavetta, col tempo, ho deciso che il mio lavoro valeva molto più di 0,50 centesimo o di un euro per 300 o 500 parole. Ho cercato e fatto una buona selezione e negli ultimi due anni ho preso solo lavori con un remunerazione, quasi dignitosa e giusta al lavoro. Però adesso ho staccato, lavoro, scrivo tanto e ogni fine mese arrivo sempre con poche centinaia di euro; è vero che ho anche avuto una bimba, per cui il tempo si è ridotto, ma so bene che devi scrivere tanto, non meno di 6 o 8 ore al giorno, se vuoi ricevere a fine mese qualcosa, non posso parlare di stipendi, sarebbe irreale, ma qualcosa di, ripeto, dignitoso per il lavoro.
    Io sono un'autrice, come tale non copio, realizzo testi dal nulla, non scopiazzo, ovviamente, da professionista, studio l'argomento da trattare. Non prendo testi e li revisioni a modo mio, non è nel mio stile, non mi sembra giusto. Eppure ci sono tanti che fanno così, per cui questa gente può anche accettare lavori per pochi centesimi, tanto in mezz'ora si può rielaborare un testo, senza magari capirci nulla o quasi. A volte si vuole dare importanza alla scadenza, e si tralascia la qualità, questo lo fanno anche i committenti che cercano i collaboratori. Talvolta hanno davvero pretese importante presentando pochi spiccioli. Per cui adesso, scrivo e pubblico da me, nel mio modesto blog dedicato ai libri e pubblico storie con amazon e qualche editore quando capita. Amazon, un mondo proveniente da chissà dove. Paga sempre puntuale e le vendite confortano il conto corrente ogni fine mese. Perchè deve esserci questo dislivello nel mondo del lavoro? Possibile che non si comprenda la qualità dalla scopiazzatura?
    Saluti
    T.


  • User

    Ho iniziato a lavorare come freelancer circa due anni fa, dopo aver tentato disperatamente per più di un anno di immettermi nuovamente nel mondo del lavoro, dopo aver dato le dimissioni per trasferimento (di 600km, quindi impossibile mantenere il lavoro). Io sono un'informatica e per più di 12 anni ho lavorato come programmatrice gestionale in banche ed assicurazioni. Dopo il trasferimento, più nulla... e allora ho tirato fuori dal 'cilindro' una mia antica passione: la scrittura. Di certo non sono Umberto Eco, e non mi permetto di pubblicare dei libri miei, non sono a tali livelli... però sono riuscita, mese dopo mese, a crearmi una schiera di clienti abbastanza gentili e disponibili a spendere qualche euro in più, pur di ottenere dei buoni risultati per il loro blog, sito, trattato, brochure ecc ecc.
    Devo dire che per il momento non mi lamento... di certo mi sono imbattuta in casi avvilenti e sconcertanti... c'è chi non mi ha mai pagata... chi voleva articoli da 1000 parole con tanto di immagini, formattazione, regole SEO e via dicendo... per 5? (:():), chi voleva 3 articoli di prova non retribuiti (:eheh:) o chi mi ha, purtroppo, lasciato un feedback negativo ad 1 stella (ne ho sempre 5-sulle piattaforme online) perchè mi sono rifiutata di fornire una traduzione "di prova" di 800 parole senza retribuzione, così, solo per vedere se il cliente finale potesse in qualche modo esserne soddisfatto... :ciauz:... ed io ho comunque sempre risposto garbatamente, lasciando che le parolacce MERITATE mi scivolassero giù per la gola, senza passare alle dita.. e sulla tastiera... o in una call conference via skype...
    Vabbè, tante parole per dire a tutti e a tutte di non abbattersi... cercando nella melma si trovano anche dei clienti intelligenti che amano la buona scrittura e le cose fatte per bene!:figo2: