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    Società estera operante in Italia

    Salve a tutti.
    Negli ultimi nove anni io e un mio collega abbiamo lavorato nel settore pubblicitario e avremmo intenzione di metterci in proprio offrendo servizi di consulenza professionale in questo settore ad agenzie e privati.
    Dal momento che io intenderei lasciare l'attuale lavoro presso una importante agenzia mentre il mio amico e socio non si sente ancora di fare il grande passo, abbiamo pensato che per tutelare entrambi la soluzione migliore sarebbe di costituire una società in accomandita semplice.
    Ho letto un po in giro in internet varie informazioni e mi sono recato anche all'agenzia delle entrate per qualche informazione senza tuttavia avere molta chiarezza.
    Le mie domande dunque sono:

    1. l'atto costitutivo deve essere redatto presso un notaio oppure possiamo usare la formula della scrittura privata?
    2. l'apertura della posizione IVA ha dei costi oppure è gratuita?
    3. dal momento che forniamo esclusivamente servizi di consulenza, dobbiamo registrarci al registro delle imprese oppure dobbiamo semplicemente inviare una "denuncia" alla stessa? Questa denuncia in cosa consiste?

    Ho anche altri due quesiti un po più complessi e quindi chiedo di avere risposta solo da chi è veramente al corrente di come funziona la cosa.
    a) abbiamo un mezzo accordo, come si suol dire, con una società estera (agenzia di pubblicità) che ha espresso interesse nel agganciarsi alla società dopo un certo periodo investendo anche in essa. E' possibile avere tra i soci accomandatarii una società di capitali estera?
    b) abbiamo anche un terzo collega, anche questo estero (non UE) che amerebbe entrare nella società come socio accomandante e prestare dunque la sua vasta competenza in un settore specifico e strategico. E' possibile includerlo nella società? e se si, di quali documenti abbiamo bisogno ai fini legali (es. passaporto, social security number...posizione VAT)?

    Grazie mille per le vostre risposte.


  • Super User

    Ciao e benvenuto,
    vado in ordine alle tue domande:

    1. atto redatto da notaio
    2. apertura partita iva grauita presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate
    3. obbligo di iscrizione alla CCIAA che farà già il notaio.

    Per le altre domande passo a chi a già visto e affrontato il caso.

    Fabrizio


  • Bannato User Attivo

    @fab75 said:

    Ciao e benvenuto,
    vado in ordine alle tue domande:

    1. atto redatto da notaio
    2. apertura partita iva grauita presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate
    3. obbligo di iscrizione alla CCIAA che farà già il notaio.

    Per le altre domande passo a chi a già visto e affrontato il caso.

    Fabrizio

    In riferimento alla risposta cui al punto 3 si precisa che il notaio si limita alla sola iscrizione della società al Registro delle Imprese presso la CCIAA di competenza. E' cura dell'amministratore della società procedere alla denuncia dell'inizio dello svolgimento della attività vera e propria.