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Ammortamento software per professionisti
Vorrei esaminare con voi la questione dell'ammortamento o meno dei software applicativi acquistati da professionisti (intesi come lavoratori autonomi e non impresa).
Nella discussione:
http://www.giorgiotave.it/forum/ammortamento-autocarro-e-altri-beni/29663-ammortamento-computer-2.html ,
il moderatore i2m4y, ha affermato l'analogia con la disciplina del reddito di impresa, in coerenza con la risoluzione 117/E del 12-4-2002. Ossia principio di competenza e non di cassa e aliquote di ammortamento pari al 50% (prima del Decreto Bersani erano del 33,33%). Inoltre il software è stato assimilato a beni immateriali (art. 103 TUIR) e non a beni strumentali, implicando l'impossibilità alla deduzione integrale nell'anno di acquisto anche in caso di prezzo inferiore a Euro 516,46.
La risoluzione n. 72/E del 25-5-2006 sembra mettere in discussione tali affermazioni. In essa si sostiene che una banca dati su cd-rom, acquistata da un commercialista, date le sue caratteristiche, sia da considerarsi un bene materiale strumentale all?attività di lavoro autonomo, poiché ha un'utilità pluriennale e, pertanto, il relativo costo deve essere ammortizzabile (aliquota pari al 15%) oppure deducibile integralmente per cassa se di importo inferiore ad Euro 516,46.
Diversamente da quanto sostenuto qua: http://www.microsoft.com/italy/pmi/fisco/speciali/trattcontabsoftware/articolo3.mspx ,
personalmente considero il software applicativo diverso da una banca dati su cd-rom e dunque un bene immateriale e ammortamento del 50% anche se il costo è inferiore ad Euro 516,46. Certo che, quando i software costano 20 euro, ci vuole coraggio a utilizzare le aliquote di ammortamento....
Che ne pensate?