• User Attivo

    @Paoloky said:

    Io sto organizzando il tutto con molta calma e beneficiando di consulenti vari, ma onestamente ho trovato molte più risposte su questo topic...

    Bisogna che mi metta a fare consulenza, cavolo, invece di quei "formatori" improvvisati che escono dalle mini-lauree che ci sono ora....scienze della a...scienze della b...scienze della c....ma che cavolo servono? 😄

    @Paoloky said:

    E' tutto esatto???
    Sembrerebbe di si.

    @Paoloky said:

    Detto ciò disponibilissimo a approfondire in privato con te per verificare possibili collaborazioni (l'unione fa la forza :2:
    Mi piace molto la tua idea. Anche eio ne avrei mille da sviluppare ma già devo fare da solo altre mille cose....
    Comunque in qualche modo potremmo collaborare, anche semplicemente on line, spindendoci i siti, essendo a stesso tema ma non concorrenti.
    Rimaniamo in contatto , ciao


  • User

    da profano ho letto con molto interesse la discussione, sinceramente non riesco a comprendere se in Italia le leggi sono fatte a protezione di chi ha già una certa prenetrazione in un mercato e deve "difendere" il proprio territorio dai concorrenti oppure a difesa dei consumatori, leggendo viene il dubbio che sia il primo caso.


  • User Attivo

    @muà said:

    da profano ho letto con molto interesse la discussione, sinceramente non riesco a comprendere se in Italia le leggi sono fatte a protezione di chi ha già una certa prenetrazione in un mercato e deve "difendere" il proprio territorio dai concorrenti oppure a difesa dei consumatori, leggendo viene il dubbio che sia il primo caso.

    probabilmente contro chi vuole "improvvisare" e quindi a protezione dei consumatori.

    Se non sei in regola con licenze e assicurazioni sei come il marocchino che ti tampona. Non ha assicurazione e risulta nulla tenente. Chi te le paga le cure e la macchina?

    Come lo tuteleresti il turista tu?

    D' altra parte chi ha già penetrazione nel mercato ha fatto tutta la trafila che dovrebbero fare i nuovi....o no?

    Vogliamo fare come le lauree che fino a 6/7 anni fà erano cose serie e ora una junior ce l'hanno tutti con grave danno della professionalità?

    In America è tutto più semplice vero; chiunque può creare qualsiasi cosa, o quasi. Ma la società lì è totalmente meritocratica, non mafiosa come in Italia, e poi le persone se voglio sopravvivere devono avere assicurazioni proprie per ogni minimo spostamento d'aria. 😉 Si tutelano da soli.


  • User

    @matadero said:

    probabilmente contro chi vuole "improvvisare" e quindi a protezione dei consumatori.

    Se non sei in regola con licenze e assicurazioni sei come il marocchino che ti tampona. Non ha assicurazione e risulta nulla tenente. Chi te le paga le cure e la macchina?

    Come lo tuteleresti il turista tu?

    D' altra parte chi ha già penetrazione nel mercato ha fatto tutta la trafila che dovrebbero fare i nuovi....o no?

    Vogliamo fare come le lauree che fino a 6/7 anni fà erano cose serie e ora una junior ce l'hanno tutti con grave danno della professionalità?

    In America è tutto più semplice vero; chiunque può creare qualsiasi cosa, o quasi. Ma la società lì è totalmente meritocratica, non mafiosa come in Italia, e poi le persone se voglio sopravvivere devono avere assicurazioni proprie per ogni minimo spostamento d'aria. 😉 Si tutelano da soli.

    Mah...per come la vedo io se un giovane vuole mettere su un portale per intermediare tra hotel e turisti lo deve poter fare senza tante seghe mentali e legislative, sarà poi il mercato a decidere se è in grado di competere con gente che è da più tempo sulla piazza, cosa che non credo sia assolutamente facile anche senza l'ostacolo delle regolette assurde.

    Per tutelare il turista non basterebbe l'obbligo, per il responsabile del portale, di stipulare un'assicurazione di responsabilità civile con un buon massimale ? secondo me sì, almeno in tutti quei casi in cui il portale non incassa soldi dai clienti ma fa solo da mediatore.

    Ma negli altri paesi del mondo come funziona ?


  • User Attivo

    @muà said:

    Mah...per come la vedo io se un giovane vuole mettere su un portale per intermediare tra hotel e turisti lo deve poter fare senza tante seghe mentali e legislative, sarà poi il mercato a decidere se è in grado di competere con gente che è da più tempo sulla piazza, cosa che non credo sia assolutamente facile anche senza l'ostacolo delle regolette assurde.

    Per tutelare il turista non basterebbe l'obbligo, per il responsabile del portale, di stipulare un'assicurazione di responsabilità civile con un buon massimale ? secondo me sì, almeno in tutti quei casi in cui il portale non incassa soldi dai clienti ma fa solo da mediatore.

    Ma negli altri paesi del mondo come funziona ?

    Dipende dai paesi, ma non si può fare confronti, dipende anche da come funziona il sistema, le leggi, la giustizia, il senso civico, ecc....

    L'assicurazione potrebbe bastare, dato che on line non c'è un contatto diretto con i consumatori, e quindi scambi di informazioni.

    Però ti faccio una domanda:
    Perchè allora non vendere case on line, con una normale assicurazione?

    Tante altre professioni potrebbero essere svolte on line con buoni risultati, mentre nella realtà sono soggette a particolari vincoli.

    Il problema è che on-line il sito + frequentato sarebbe quello del webmaster super ottimizzatore sem seo super-smanetton ecc... ecc.. non quello migliore per i servizi che vai ad aquistare.

    Questo invece ti sembra giusto?


  • User

    @matadero said:

    Dipende dai paesi, ma non si può fare confronti, dipende anche da come funziona il sistema, le leggi, la giustizia, il senso civico, ecc....

    L'assicurazione potrebbe bastare, dato che on line non c'è un contatto diretto con i consumatori, e quindi scambi di informazioni.

    Però ti faccio una domanda:
    Perchè allora non vendere case on line, con una normale assicurazione?

    Tante altre professioni potrebbero essere svolte on line con buoni risultati, mentre nella realtà sono soggette a particolari vincoli.

    Il problema è che on-line il sito + frequentato sarebbe quello del webmaster super ottimizzatore sem seo super-smanetton ecc... ecc.. non quello migliore per i servizi che vai ad aquistare.

    Questo invece ti sembra giusto?

    Innanzi tutto buon anno 🙂

    Il confronto con altri paesi sarà pure impossibile ma se in Italia è quasi sempre più complicato che altrove avviare qualsiasi cosa un problema ci sarà...

    I vincoli devono essere imposti se hanno una logica e soprattutto se sono realmente a difesa dei consumatori, al resto dovrebbe pensare il mercato, certo, su Internet un sito on line dovrà essere ben visibile e la capacità di ottimizzarlo sarà importantissima ma, a parte che senza contenuti non farà strada, è già così anche oggi, con tutta quella pappardella di norme che regolano la materia, di certo l'utilizzo di prestanomi non cambierà questo stato di cose.

    Chiedo scusa comunque se mi sono introdotto in una discussione che riguarda un settore che non è il mio e di cui probabilmente mi sfuggono aspetti importanti, la discussione mi è sembrata lo specchio di come funzionano le cose in questo paese e non mi sono trattenuto

    Ciao


  • User

    Salve,

    questa è la prima volta che scrivo su questo forum, anche se lo consulto spesso perchè lo ritengo interessante.

    Dato l'argomento trattato, vorrei avere alcuni chiarimenti.

    Sto per relizzare un sito turistico nel quale inserirei le strutture ricettive, agriturismi, b&b, case vacanze ecc.

    Le strutture saranno inserite in modo gratuito, senza pagare alcun canone, inoltre sul sito ci sarà un modulo per la richiesta diponibilità che sarà inviata direttamente alla struttura ricettiva, la quale provvederà a contattare direttamente l'utente.

    In poche parole io non farò nessuna intermediazione, quindi non percepirò nessuna somma di denaro da parte delle strutture, voglio solo offrire in modo gratuito il mio sito web.

    Vorrei sapere se per far ciò, bisogna avere delle licenze o partita iva, ma penso di no in quanto non percepisco nessun guadagno.

    Vi ringrazio per la risposta.


  • Moderatrice

    Ciao Pyer benvenuto nel forum Gt 🙂
    ne abbiamo parlato qui
    http://www.giorgiotave.it/forum/turismo-e-marketing/50454-servizi-turistici-e-prenotazioni-normative-3.html#post400878
    ma nel caso trattato è necessaria la partita iva.

    Domanda: ma il tuo guadagno dove sta? prendi accordi con agenzie di viaggio? Se si devi presentare regolare fattura.


  • User

    Grazie Debora per la celere risposta.

    Io non dovrei fare accordi di nessun tipo, per ora voglio offrire un servizio gratuito a tutti coloro che hanno delle strutture ricettive nel Salento.

    In poche parole useranno il mio sito per pubblicizzare gli alloggi in maniera gratuita senza nessun contratto, questa politica sarà adottata per far crescere il sito.

    Non farò nemmeno intermediazione in quanto le richieste saranno inviate direttamente agli insersionisti.

    Il mio guadagno sarà in futuro, e poi successivamente quando ci sarà un guadagno penserò di mettermi in regola dal punto di vista legale.


  • User Attivo

    Ciao a tutti,

    faccio una domanda di tipo "tecnico- organizzativo"...
    attualmente ho una ditta individuale e svolgo genericamente "servizi informatici", mi sto informando per diventare anche tour operator (vivendo in una città a forte vocazione turistica.. potrebbe servirmi)

    si possono svolgere le due attività?.. cioè essere tour operator e svolgere anche servizi informatici.. non ci sono problemi? vero?


  • Bannato User

    Un agenzia di viaggio alias tour operator , in alcune regioni deve avere un locale adibito esclusivamente all'uso di intermediazione e organizzazione di viaggi.

    In teoria quindi non sarebbe possibile condividere nello stesso spazio , attività differenti.

    Ma questo non vieta utilizzare una società che gestisce due business.

    Ti convinene informarti con la tua provincia / regione.

    ciao.


  • User

    salve, ho letto attentamente tutte e 7 le pagine del post.

    Vorrei porvi questo mio caso poiché non sono riuscito a capir bene la situazione.

    Sto creando un portale turistico per prenotazione online: ogni struttura inserisce le proprie informazioni ed ha un proprio pannello amministrativo dove gestire la disponibilità delle stanze. Adesso il cliente può verificare direttamente sul sito la disponibilità delle stanze. Decide così di procedere alla prenotazione. L'unica cosa che il cliente deve fare è inserire i dati della sua carta di credito senza addebito di nessun costo (servirà solo come garanzia per l'albergatore). La richiesta viene inviata all'albergatore, mentre il cliente riceverà un email dove è presente un link per la cancellazione della prenotazione. Il pagamento il cliente lo effettuerà direttamente quando si presenterà in albergo (la disdetta e i costi di tali operazioni saranno effettuate dall'albergo). Io come portale prenderò dall'albergo una percentuale o quota fissa (voi cosa consigliate?)

    Operando in questo modo io come portale vengo considerato mediatore o come colui che vende pubblicità? Se il cliente arriva in albergo e si trova una prenotazione diversa da quella pattuita può fare causa anche a me?
    Se fosse vero il primo caso come cambiereste questo progetto per far si che possa non essere considerato come un ADV e quindi far ricadere su di me meno responsabilità possibili?


  • Super User

    Ciao, adottando questo sistema tu fai il lavoro di un tour operator incoming che utilizza un portale.

    Questo comporta l'assunzione di partita IVA e inoltre devo informati che il cliente ( e anche la struttura turistica quando è alle strette) si rifaranno su di te per qualsiasi problema e purtroppo non ci sono alternative a meno che tu non faccia firmare un tacito contratto dove esplichi le tue responsabilità in merito.


  • User

    si ok, naturalmente prima che il cliente effettui la prenotazione gli faccio accettare una clausola dove c'è scritto che il portale non si assume responsabilità per disguidi causati dall'albergo.
    Per la partita iva non ci sono problemi, cmq volevo sapere se operando in questo modo (inserendo anche la clausola prima descritta) vengo considerato per il fisco come ADV o come venditore di pubblicità dichiarando il pagamento, che l'albergatore fa nei mie confronti, come "uso del sistema di prenotazione on line"

    Ps. facendo si che l'utente accetti obbligatoriamente la clausola sopra descritta e ricevendo una copia firmata dall'albergatore, in merito ad un contratto iniziale sulla fruizione del nostro servizio dove anche l'aspetto disguidi è chiarito, non dovrebbe accadere l'eventualità che possano farmi causa. Giusto?

    Grazie comunque per la tua risposta


  • User

    Ps. aggiungo in un altro post poichè non posso modificare quello precedente.

    La mia idea è questa

    Carletto0 scrive:
    Forse ti converrebbe farti pagare direttamente dalla struttura per servizi di marketing e girare il cliente direttamente al loro una volta che ha deciso di comprare. Non farti pagare dai clienti. Non rilasciare fatture ai clienti. Lascia tutte le responsabilità (e chiariscilo bene nel sito) alle strutture.Il servizio che io offrirei al cliente è solo la verifica della disponibilità delle camere (sempre sul mio sito in tempo reale, cioè non viene inviata una richiesta di disponibilità all'albergo) che ha scelto e la visualizzazione dei prezzi.

    Inoltre il mio sistema funzionerebbe così:

    Il cliente verifica la disponibilità e poi procede alla richiesta di prenotazione inserendo i propri dati nonché i dati della sua carta di credito (quest'ultimi saranno usati solo per una verifica successiva ma non per fare alcun addebito - Il cliente assolutamente non paga me).

    Appena il cliente conferma la RICHIESTA di prenotazione tale richiesta con i dati suddetti viene inviata all'albergatore che controllerà i dati della carta e solo se i dati risulteranno validi accetterà la prenotazione e comunicherà al sistema tale decisione. Sistema che dopo informerà il cliente che la richiesta di prenotazione è stata accettata oppure no, tramite l'invio di un'email contenente anche un link per richiedere la disdetta della prenotazione. Successivamente la struttura turistica mi pagherà un costo fisso (o a percentuale?) su ogni richiesta di prenotazione.

    Se l'utente disdice lo fa tramite il link presente nella mie email e successivamente il sistema informa l'albergatore di tale scelta (disdetta senza perdita monetaria - quindi non c'è trasferimento di soldi (ovviamente in questo caso non dovrei risultare mediatore. O mi sbaglio?)).
    Se invece la disdetta dovesse avvenire non in tempo utile il mio sistema si farebbe da parte fornendo al cliente il numero di telefono dell'albergo (anche in questo caso non dovrei risultare mediatore di una disdetta con perdita monetaria?).

    Però se il cliente si presenta in albergo e trova una prenotazione diversa da quella scelta, per le clausole postate nel post precedente (dove dico di far accettare sia all'utente che all'albergatore una clausola in cui dichiaro che io non sono responsabile per disguidi causati da entrambe le parti), io incorrerei comunque in qualche rischio? Inoltre il mio sistema così com'è mi permette di essere riconosciuto come operatore di marketing e non come mediatore?

    Se fossi visto come mediatore come potrei girare la frittata dalla mia parte?

    Grazie a tutti coloro che mi aiuteranno a risolvere il mio rompi campo


  • User Attivo

    @liberoguerra said:

    salve, ho letto attentamente tutte e 7 le pagine del post.

    Vorrei porvi questo mio caso poiché non sono riuscito a capir bene la situazione.

    Sto creando un portale turistico per prenotazione online: ogni struttura inserisce le proprie informazioni ed ha un proprio pannello amministrativo dove gestire la disponibilità delle stanze. Adesso il cliente può verificare direttamente sul sito la disponibilità delle stanze. Decide così di procedere alla prenotazione. L'unica cosa che il cliente deve fare è inserire i dati della sua carta di credito senza addebito di nessun costo (servirà solo come garanzia per l'albergatore). La richiesta viene inviata all'albergatore, mentre il cliente riceverà un email dove è presente un link per la cancellazione della prenotazione. Il pagamento il cliente lo effettuerà direttamente quando si presenterà in albergo (la disdetta e i costi di tali operazioni saranno effettuate dall'albergo). Io come portale prenderò dall'albergo una percentuale o quota fissa (voi cosa consigliate?)

    Operando in questo modo io come portale vengo considerato mediatore o come colui che vende pubblicità? Se il cliente arriva in albergo e si trova una prenotazione diversa da quella pattuita può fare causa anche a me?
    Se fosse vero il primo caso come cambiereste questo progetto per far si che possa non essere considerato come un ADV e quindi far ricadere su di me meno responsabilità possibili?

    Stai facendo certamente intermediazione turistica... quindi devi avere tutte le autorizzazioni che ha un tour operator...

    te le dico in 2 parole:

    • direttore tecnico di agenzia di viaggi
    • autorizzazione della provincia
    • assicurazione con un massimale non inferiore ai 2 milioni di euro

    Se non ti metti in regola, rischi 5mila euro di multa e la cancellazione di tutte le eventuali prenotazione.

    :bho:


  • User

    Potrei risolvere il problema in questo modo?
    MI trovo un'agenzia di viaggi su cui appoggiarmi, faccio un contratto con quest'ultima. Procedo alle prenotazioni on line e fatturo le mie percentuali come servizi informatici offerti all'agenzia?


  • User Attivo

    Si certo...
    in pratica però l'azienda che svolge l'attività di intermediazione, è l'agenzia.. e non tu...

    pensaci bene! 😉


  • User

    si l'utente collabora con l'agenzia tramite il software che noi gli forniamo, quindi in parole povere il sito risulterebbe in mano sia dell'agenzia che in mano nostra (anche se il sito in realtà è intestato a noi). E' molto artificiosa la cosa ma penso che non ci dovrebbero essere problemi.

    L'agenzia utilizza il nostro software, risulta legalmente lei come responsabile delle prenotazioni on line (quindi assicurazione e tutti i permessi che ci vogliono.) L'agenzia poi paga noi per l'utilizzo e il mantenimento di tale sito di prenotazione.

    Cioè l'agenzia prende in gestione il nostro software, e paga noi per mantenerlo, quindi noi fattureremmo solo" servizi informatici".
    Ora è possibile, in questo contesto, farsi pagare sempre su percentuale di commissione? Nel senso che all'atto del contratto c'è una clausola dove spiega che le spese di mantenimento del software corrispondono ad una determinata percentuale di profitti che l'azienda fa con il software?


  • User Attivo

    @liberoguerra said:

    si l'utente collabora con l'agenzia tramite il software che noi gli forniamo, quindi in parole povere il sito risulterebbe in mano sia dell'agenzia che in mano nostra (anche se il sito in realtà è intestato a noi). E' molto artificiosa la cosa ma penso che non ci dovrebbero essere problemi.

    L'agenzia utilizza il nostro software, risulta legalmente lei come responsabile delle prenotazioni on line (quindi assicurazione e tutti i permessi che ci vogliono.) L'agenzia poi paga noi per l'utilizzo e il mantenimento di tale sito di prenotazione.

    Cioè l'agenzia prende in gestione il nostro software, e paga noi per mantenerlo, quindi noi fattureremmo solo" servizi informatici".
    Ora è possibile, in questo contesto, farsi pagare sempre su percentuale di commissione? Nel senso che all'atto del contratto c'è una clausola dove spiega che le spese di mantenimento del software corrispondono ad una determinata percentuale di profitti che l'azienda fa con il software?

    Non ci dovrebbero essere problemi... dovete trovare un accordo con l'agenzia..
    Però ti sottolineo il fatto che è l'agenzia la proprietaria business... tutti i riferimenti (iva, direttore, assicurazione) non sono tuoi... ocio!

    I contratti comunque vanno firmati da un notaio.. e ti conviene parlarne con il tuo commercialista prima.