• User Newbie

    Io credo che in Italia, la grande confusione che oggettivamente esiste, derivi da un enorme buco legisltativo che consente alle aziende di bypassare eventuali normative restrittive. Anch'io sono alla ricerca di una risposta circa un mio progetto di vendita on-line di servizi turistici, ma ancora non ho capito se l'AV è necessaria oppure no. Faccio alcuni esempi per definire il problema ed esporvi meglio i mei dubbi:

    SERVIZI TURISTICI (ST)
    Expedia fa una chiara differenziazione tra Pacchetti turistici e Servizi turistici: "I Servizi di Viaggio non rientrano tra i Pacchetti Turistici poiché la scelta dei Servizi di Viaggio è strutturata nel Sito, così come una tradizionale agenzia di viaggio, in modo che siano gli Utenti a combinare, a seconda delle loro specifiche necessità, la destinazione, la data, il volo (compagnia aerea, prezzo, ecc.) con l'hotel (categoria, collocazione, ecc.) ovvero con l'autonoleggio della macchina, potendo infatti scegliere tra una serie pressoché infinita di combinazioni, non rientrando pertanto quest'ultima nella definizione di combinazione "prefissata" idonea a configurare un Pacchetto Turistico ai sensi della normativa vigente."

    Diamo per assodato che nel nostro progetto (chiamiamolo X) vendiamo servizi turistici (camera di albergo, escursione, guida, transfert, etc.) combinabili autonomanente dagli utenti e quindi, essendo non pre-confezionati, non si tratta di Pacchetti turistici.

    VENDITA ONline ST: a quale titolo?
    EXPEDIA:"In particolare Expedia verifica la disponibilità dei vari fornitori dei servizi di viaggio a pubblicizzare e vendere i loro prodotti sul Sito e successivamente rende gli stessi prodotti accessibili all'Utente secondo le leggi ed alle condizioni applicabili ai singoli fornitori."
    OPODO ITALIA srl, alias OPODO: "Opodo agisce come intermediario tra Voi e terzi fornitori, quali compagnie aeree, hotel, compagnie di assicurazioni, società per il noleggio di auto e altri (i "Fornitori"). Nel momento stesso in cui effettuate una prenotazione sul Sito, e il prodotto o servizio da Voi richiesto è disponibile, il contratto verrà concluso tra Voi ed il Fornitore. Opodo non è parte del rapporto contrattuale".

    Expedia e Opodo si dichiarano apertamente intermediari, ma sottolineano che i contratti di vendita riguardano esclusivamente Utenti e Fornitori

    BOOKING:"Il nostro scopo è quello di facilitare le prenotazioni alberghiere online mettendo in contatto diretto utenti ed albergatori."

    Booking non si dichiara ne intermediario ne AV online. Come corollario vi è una grossa differenza rispetto ai precedenti casi: Booking non trattiene ne percentuali ne importi interi, a differenza di Expedia e di Opodo, fatturando successivamente solo ai Fornitori, dopo aver verificato le "intermediazioni" gestite (arrivi effettivi, noshow, etc.)

    LINK srl, alias RESERVER: "Reserver.it è un portale di prenotazioni alberghiere online; le disponibilità delle stanze di ciascuna struttura presente nel portale è inserite direttamente dagli alberghi. All'atto della prenotazione, vi verrà richiesto il pagamento in carta di credito della prima notte di soggiorno." - "La Link srl non è un tour operator nè una agenzia di viaggi: attraverso i propri siti non propone pacchetti di viaggio ma offre ai singoli alberghi e bed and breakfast affiliati i migliori strumenti online per poter acquisire clienti e proporre singolarmente le proprie offerte."
    *LINK srl dice apertamente di non essere un TO e neppure un agenzia. Intrattiene però rapporti commerciali sia con glu utenti (la prima notte di permanenza) che con i fornitori (ai quali rigira il pagamento della prima notte di permanenza decurtato dalla provviggione sulla transazione). *

    Come OPODO ITALIA srl, anche LINK srl è una società italiana (con sede a Napoli o Roma credo), così come lo sono VENERE (modello stile booking) e bbplanet (modello ibrido che non prevede la disponibilità on-line e dove i rapporti commerciali sono tra bbplanet e fornitori).
    **
    CONCLUSIONI

    Vista così (e tenendo in stretta considerazione tutte le argomentazioni sostenute all'interno del forum) BOOKING, LINK, VENERE, etc. sembrerebbero FUORI LEGGE, visto che operano da intermediari ma senza alcuna autorizzazione di agenzia di viaggi, instaurando rapporti contrattuali e fiscali non previsti dalla legislazione.

    Limitandoci solo all'Italia (booking è Olandese), è possibile che queste aziende operino a questo livello senza essere certe della legalità del loro modello di business?

    Vista così, l'unico in regola (in Italia) sembrerebbe OPODO, che è autorizzato come AV... e gli altri sono "delinquenti"???

    Chi ne sa di più si accomodi... io faccio davvero fatica 😉


  • User Newbie

    @matadero said:

    Sai che hai ragione?????
    Eppure ero sicuro...l'avevo letto un pò di tempo fà......o hanno creato ora l'agenzia di viaggi o mi confondo con un altro sito di questi.....eppure sono sicuro che in uno di questi siti prendessero la percentuale specificando si non essere ADV.

    ciao

    Giusto: VENERE è AV... ma LINK srl NO (come Booking), lo dichiara apertamente. In più Venere non prende soldi direttamente dagli utenti, LINK si.

    ps: Link srl detiene il sito RESERVER, ACCOMODATIONZ, etc.
    ps1: altro modello di business simile è quello di HostelWorld (ma in questo caso siamo a Londra e non in Italia)


  • User

    @Paoloky said:

    Giusto: VENERE è AV... ma LINK srl NO (come Booking), lo dichiara apertamente. In più Venere non prende soldi direttamente dagli utenti, LINK si.

    ps: Link srl detiene il sito RESERVER, ACCOMODATIONZ, etc.
    ps1: altro modello di business simile è quello di HostelWorld (ma in questo caso siamo a Londra e non in Italia)

    Expedia, Bookings e molti altri sono società estere, e dichiarano che l'intermediario è una società estera (per Expedia è Travelscape, e non Expedia Italia srl come sarebbe logico) quindi non soggette ad alcuna normativa Italiana circa l'intermediazione di servizi turistici. Tu stai di fatto comprando all'estero, e questo vuol dire anche che in caso di problemi, il cliente non ha nessuna tutela e non può rivalersi su chi gli ha venduto il servizio, ma solo sul fornitore finale (l'albergo o altro).
    Le società con sede legale in Italia "serie", tipo Venere, LastMinute Italia, EDreams, ITWG, e molte altre, sono tutte ADV.
    I cosiddetti intermediari "tecnici", cioè che a dir loro mettono solo in contatto il cliente con il fornitore e quindi non sono ADV, sfruttano l'ambiguità normativa, ma agiscono comunque illegalmente (a mio parere) nel momento in cui prendono soldi dal cliente. Fino a quando fatturano all'albergo le commissioni come "servizi promozionali web" possono anche andare avanti, ma torno a ripetere ciò che ho scritto in alcuni post precedenti, se prendi i soldi dal cliente sei tu il responsabile e la prima volta che sorgono problemi seri i guai con il fisco sono assicurati. Poi si sa com'è....siamo in Italia


  • User Newbie

    @matadero said:

    Senti..il problema è che non conosco i contratti di franchising e non sò la legge cosa tolleri o no.
    Gli incassi dovrebbero centrare poco, è quello che fatturi che conta di più.
    Quando un agenzia intermediaria fà firmare il contratto e, per esempio, vende un viaggio a Parigi di xxxxxtour, che incassi i soldi o no conta poco. L'agenzia dovrà fatturare a xxxxtour la provvigione e xxxxxtour ha, mi pare, tempo 1 mese per inviare la sua fattura al cliente. Quindi, contabilmente, il turista è cliente di xxxxxtour e l'agenzia svolge una mansione (e si fà pagare) per xxxxtour, cioè lxxxtour è cliente dell'agenzia.
    Turista paga----> xxxtour
    xxxxtour paga----->agenzia
    Tu non devi fare fatture al cliente. Tu sei intermediario

    Dal punto di vista legale, però, spesso il turista prende l'agenzia come riferimento, e in caso di problemi si rifà contro di essa. Qui entra in gioco la tua assicurazione che ti protegge e accerta che il problema sia dovuto al tour operator (dato che tu non hai fatto niente di tuo).

    Quando vendi un pacchetto da catalogo nel contratto è specificato, appunto che è un pacchetto da catalogo (c'è il campo apposta), altrimenti è valutato come un tuo servizio diretto.

    Ora, penso che tutte queste cose tu le sappia già, il problema è che bisognerebbe analizzare il contratto di franchising e ciò che permette la legge in questo campo....

    ...stavo guardando le leggi regionali ma non è chiaro in merito del direttore...dovresti chiedere direttamente alla provincia.

    Bella storia... salgo su questo treno per fare una domanda cooerente. Se al giro suddeto sostituiamo ad xxxtour un sempliceservizio di viaggio offerto da un FORNITORE (albergo, attrazione, etc.), ottenendo questa situazione:

    Turista paga----> Servizio di viaggio offerto dal fornitore (SV)
    Fonritore paga----->agenzia

    L'agenzia non deve fatturare al cliente ma solamente al fornitore (a prescindere dal fatto che trattenga o meno parte o tutto l'ammontare del servizio al momento della prenotazione).

    Corretto?


  • User Newbie

    @inox said:

    Expedia, Bookings e molti altri sono società estere, e dichiarano che l'intermediario è una società estera (per Expedia è Travelscape, e non Expedia Italia srl come sarebbe logico) quindi non soggette ad alcuna normativa Italiana circa l'intermediazione di servizi turistici. Tu stai di fatto comprando all'estero, e questo vuol dire anche che in caso di problemi, il cliente non ha nessuna tutela e non può rivalersi su chi gli ha venduto il servizio, ma solo sul fornitore finale (l'albergo o altro).
    Le società con sede legale in Italia "serie", tipo Venere, LastMinute Italia, EDreams, ITWG, e molte altre, sono tutte ADV.
    I cosiddetti intermediari "tecnici", cioè che a dir loro mettono solo in contatto il cliente con il fornitore e quindi non sono ADV, sfruttano l'ambiguità normativa, ma agiscono comunque illegalmente (a mio parere) nel momento in cui prendono soldi dal cliente. Fino a quando fatturano all'albergo le commissioni come "servizi promozionali web" possono anche andare avanti, ma torno a ripetere ciò che ho scritto in alcuni post precedenti, se prendi i soldi dal cliente sei tu il responsabile e la prima volta che sorgono problemi seri i guai con il fisco sono assicurati. Poi si sa com'è....siamo in Italia

    Io francamente rimango molto dubbioso... Alcuni di voi hanno mai dato un occhiata alle fatture di V....E? Abbiamo verificato che si tratta di AV, ma come mai, quando fattura ai fornitori, usa questa dicitura:

    Canone per l'utilizzo del sistema di prenotazione

    Canone che chiaramente è variabile e dipende dal valore delle prenotazioni che il fornitore ha ricevuto per mezzo di venere...

    Magari è tutto in regola, ma volevo capire meglio con voi :bho:


  • User Attivo

    Venere mi pare sia un adv...

    Parlando con chi dovrebbe controllare il turismo mi dicono sempre che il loro sogno è incularsi Expedia e company ma ci sono svariati problemi come puoi immaginare (giurisdizione, moneys....)

    Però non ti preoccupare che se inizi tu a fare quello che fà Expedia ti mettono anche l'olio di ricino.

    Il Web è libertà e quindi anarchia purtroppo.

    Sai come potete fare per essere adv anche senza licenza on line?
    Prendetevi un server all'estero.
    C'è chi dice che la territorialità è data dalla posizione del server.... :impiccato:

    Vadano tutti a f...


  • User Attivo

    @Paoloky said:

    Bella storia... salgo su questo treno per fare una domanda cooerente. Se al giro suddeto sostituiamo ad xxxtour un sempliceservizio di viaggio offerto da un FORNITORE (albergo, attrazione, etc.), ottenendo questa situazione:

    Turista paga----> Servizio di viaggio offerto dal fornitore (SV)
    Fonritore paga----->agenzia

    L'agenzia non deve fatturare al cliente ma solamente al fornitore (a prescindere dal fatto che trattenga o meno parte o tutto l'ammontare del servizio al momento della prenotazione).

    Corretto?

    Certo, se sei intermediario fai un servizio per il fornitore, lavori per lui, e quindi è lui che ti deve pagare non il turista.
    Il fatto di prendere i soldi dal turista è un servizio che fai per il fornitore.
    Naturalmente al turista dovrai dare un voucher o un qualcosa in cui risulta che ha dato i soldi, ma che non ha validità di fattura.

    IL turista spende -100.
    Fornitore fattura +100 (il turista ha fattura di 100 ed è a posto)
    Tu fatturi +10 al fornitore.
    Il fornitore ha fatture: 100 in entrata e 10 in uscita = 90 che sono i soldi che ha avuto realmente in cassa 😄


  • User Newbie

    @matadero said:

    Certo, se sei intermediario fai un servizio per il fornitore, lavori per lui, e quindi è lui che ti deve pagare non il turista.
    Il fatto di prendere i soldi dal turista è un servizio che fai per il fornitore.
    Naturalmente al turista dovrai dare un voucher o un qualcosa in cui risulta che ha dato i soldi, ma che non ha validità di fattura.

    IL turista spende -100.
    Fornitore fattura +100 (il turista ha fattura di 100 ed è a posto)
    Tu fatturi +10 al fornitore.
    Il fornitore ha fatture: 100 in entrata e 10 in uscita = 90 che sono i soldi che ha avuto realmente in cassa 😄

    Matadero... grazie mille. Non lo sai, ma mi hai davvero chiarito le idee. Mi stavo arrovellando per capire come fatturare, se emettere scontrini fiscali, etc. etc.

    A questo punto posso rendervi partecipi del mio progetto per verificare l'effettiva "legalità".

    Noi siamo una società di servizi turistici (srl), chiamiamola X. Abbiamo fatto un accordo con una agenzia di viaggi con regolari licenze anche come TO per l'incoming sulla regione dove andremo ad operare... chiamiamola Y.

    Stiamo lavorando ad una sorta di sistema di prenotazione on-line, a conferma immediata, dove l'utente potrà trovare sia accomodation, sia attraction ed altro.

    In senso stretto, andremo a proporre singoli servizi di viaggio (controllati direttamente dai fornitori, così come avviene su booking, su venere, etc.).

    Vorremmo consentire all'utente di decidere lui come acquistare: a) lasciare solo carta di credito e saldare all'arrivo, b) pagare un acconto e saldare all'arrivo, c) pagare tutta la prenotazione in anticipo.

    Tutte le operazioni saranno comuque svolte formalmente dall'Agenzia di viaggi.

    Circa la prima soluzione, la situazione mi era già chiara. Si procede come Venere, emettendo fattura al fornitore dopo verifica eventuali noshow. Il fornitore ti paga secondo la modalità prescelta. Noi non entratteniamo nessun rapporto economico con il cliente.

    Negli altri due casi temevo che la faccenda si complicasse. Visto che prendiamo soldi dai clienti (un acconto o il totale della prenotazione), pensavo che l'agenzia di viaggi dovesse emettere ricevuta fiscale al cliente stesso.

    Grazie alla tua preziosa consulenza invece, capisco che anche nel caso in cui incassiamo sul nostro conto dei soldi, lo facciamo sempre e solo per conto del fornitore e non dobbiamo rilasciare alcun che al cliente (eccetto chiaramente il voucher/mail di conferma d'acquisto). Ce le vedremo in ogni caso solo con il fonritore, al quale manderemo una fattura già pagata e non gireremo alcuna somma (caso acconto), oppure manderemo la fatura della nostra provvigione rigirando il netto della prenotazione (caso pagamento per intero).

    In ogni caso (corregimi se sbaglio), non si tratta di servizi acquistati in precedenza, ma di pura intermediazione di servizi turistici.

    Grazie mille :ciauz:


  • User Attivo

    @Paoloky said:

    In ogni caso (corregimi se sbaglio), non si tratta di servizi acquistati in precedenza, ma di pura intermediazione di servizi turistici.

    Grazie mille :ciauz:

    All' inizio pensavo che dicessi "Matadero, grazie per la tua drittona, ora posso dirti che farò un adv nel fondo appena comprato accanto al tuo!" 😄
    Comunque non dirmi la regione che potresti essere concorrente....ma sei mica un Pisano che lavora a Firenze? :dotto: ...stò indagando....

    "servizi acquistati in precedenza" serve solo a capire se rientra nel regime 74ter, proprio delle adv.
    Ma ciò non ti toglie dal problema....le adv non usano il 74ter per gli hotel ma la commisione al 20% d'iva.

    Voi fate molta confusione, e probabilmente anche i grossi portali fanno finta di non sapere, che una cosa è la definizione di PACCHETTO TURISTICO, una cosa è la definizione di AGENZIA DI VIAGGI O TOUR OPERATOR e un altra cosa e il regime iva per le adv 74TER.

    Sembra che l'adv serva per vendere i pacchetti turistici.
    L'adv serve per produrre e vendere pacchetti, servizi, fare consulenza ecc...

    PER INTERMEDIARE IN UN SERVIZIO TURISTICO BISOGNA ESSERE ADV.
    NON IN UN PACCHETTO, BASTA UN SEMPLICE SERVIZIO.

    Un elettricista non può prendere la provvigione da un hotel. Perchè qualcun altro dovrebbe potere?

    Occhi a fare come i portali perchè loro hanno altri poteri e sono stranieri.
    I vostri voucher devono essere emessi dalla adv, perchè ha l'assicurazione che copre nel caso vada male.


  • User Attivo

    Comunque dipende da che le leggi sono regolati i servizi penso.

    L'autonoleggio non è regolato dal turismo.
    Quindi qui potrebbe non entrare l'esclusività delle adv.
    Ma gli hotel rientrano un pochettino...no ?
    E gli apartamenti vacanza? Turismo+Immobiliare, peggio del triangolo delle Bermuda... 🙂


  • User Newbie

    @matadero said:

    All' inizio pensavo che dicessi "Matadero, grazie per la tua drittona, ora posso dirti che farò un adv nel fondo appena comprato accanto al tuo!" 😄
    Comunque non dirmi la regione che potresti essere concorrente....ma sei mica un Pisano che lavora a Firenze? :(): ...stò indagando....

    "servizi acquistati in precedenza" serve solo a capire se rientra nel regime 74ter, proprio delle adv.
    Ma ciò non ti toglie dal problema....le adv non usano il 74ter per gli hotel ma la commisione al 20% d'iva.

    Voi fate molta confusione, e probabilmente anche i grossi portali fanno finta di non sapere, che una cosa è la definizione di PACCHETTO TURISTICO, una cosa è la definizione di AGENZIA DI VIAGGI O TOUR OPERATOR e un altra cosa e il regime iva per le adv 74TER.

    Sembra che l'adv serva per vendere i pacchetti turistici.
    L'adv serve per produrre e vendere pacchetti, servizi, fare consulenza ecc...

    PER INTERMEDIARE IN UN SERVIZIO TURISTICO BISOGNA ESSERE ADV.
    NON IN UN PACCHETTO, BASTA UN SEMPLICE SERVIZIO.

    Un elettricista non può prendere la provvigione da un hotel. Perchè qualcun altro dovrebbe potere?

    Occhi a fare come i portali perchè loro hanno altri poteri e sono stranieri.
    I vostri voucher devono essere emessi dalla adv, perchè ha l'assicurazione che copre nel caso vada male.

    MATADERO vai tranquillo... altra regione, ben lontana dalla tua fantastica toscana, che per altro conosco bene avendoci vissuto per anni...

    Io sto organizzando il tutto con molta calma e beneficiando di consulenti vari, ma onestamente ho trovato molte più risposte su questo topic...

    Come ti accennavo noi stiamo tirando su un ipermercato dedicato alla vendita di singoli servizi turistici (niente pacchetti), dove saranno i fornitori stessi a gestire disponibilità e prezzi (come la maggior parte dei portali a conferma immediata). Le chiavi della "cassa" saranno in mano ad una AV, che gestirà in completa autonomia l'intermediazione.

    Il mio dubbio era relativo alla fatturazione dei servizi venduti... tu lo hai chiarito quando hai specificando che facendo pura intermediazione, anche incassando parte o tutto l'ammontare della prenotazione, il nostro "riferimento" fiscale resta comunque solo ed esclusivamente il fornitore... ovvero l'AV, una volta incassati i dindi, dovrà sempre emettere fattura solo ed esclusivamente al fornitore secondo modalità diverse: a) fattura da saldare (quando non si incassa nulla per la prenotazione... stile venere, booking, etc.); b) fattura già saldata (quando incassiamo la nostra provviggione come acconto sulla prenotazione); c) fattura già saldata e giroconto del ammontare della prenotazione al netto delle nostre commissioni (quando incassiamo l'ammontare totale della prenotazione).

    E' tutto esatto???

    Detto ciò disponibilissimo a approfondire in privato con te per verificare possibili collaborazioni (l'unione fa la forza :2:

    :ciauz:


  • User Newbie

    @matadero said:

    PER INTERMEDIARE IN UN SERVIZIO TURISTICO BISOGNA ESSERE ADV.
    NON IN UN PACCHETTO, BASTA UN SEMPLICE SERVIZIO.

    Occhi a fare come i portali perchè loro hanno altri poteri e sono stranieri.
    I vostri voucher devono essere emessi dalla adv, perchè ha l'assicurazione che copre nel caso vada male.

    Certo che è assurdo che grossi sistemi/portali italiani, che fanno addirittura pubblicità sulle reti mediaset, se ne sciaccquino altamente... ci si arriva rapidi: 1 si chiama ...planet, l'altro ...erver - entrambi se ne strafregano delle autorizzazione AV, pur incassando dindi dai clienti per conto dei fornitori, quindi operano come intermediari di servizi turistici.

    Che bel paese questa nostra Italia...


  • User Attivo

    @Paoloky said:

    Certo che è assurdo che grossi sistemi/portali italiani, che fanno addirittura pubblicità sulle reti mediaset, se ne sciaccquino altamente... ci si arriva rapidi: 1 si chiama ...planet, l'altro ...erver - entrambi se ne strafregano delle autorizzazione AV, pur incassando dindi dai clienti per conto dei fornitori, quindi operano come intermediari di servizi turistici.

    Che bel paese questa nostra Italia...

    La cosa che non capisco è ora con il potere che hanno e i soldi quanto ci metterebbero ad assumere un direttore tecnico e fare adv?????
    Perchè rischiare?
    Probabilmente a non essere adv ci devono essere dei vantaggi che non comprendo.
    forse è a causa delle assicurazioni e della cauzione che esiste ancora in qualche regione....
    boh...


  • User Attivo

    @Paoloky said:

    Io sto organizzando il tutto con molta calma e beneficiando di consulenti vari, ma onestamente ho trovato molte più risposte su questo topic...

    Bisogna che mi metta a fare consulenza, cavolo, invece di quei "formatori" improvvisati che escono dalle mini-lauree che ci sono ora....scienze della a...scienze della b...scienze della c....ma che cavolo servono? 😄

    @Paoloky said:

    E' tutto esatto???
    Sembrerebbe di si.

    @Paoloky said:

    Detto ciò disponibilissimo a approfondire in privato con te per verificare possibili collaborazioni (l'unione fa la forza :2:
    Mi piace molto la tua idea. Anche eio ne avrei mille da sviluppare ma già devo fare da solo altre mille cose....
    Comunque in qualche modo potremmo collaborare, anche semplicemente on line, spindendoci i siti, essendo a stesso tema ma non concorrenti.
    Rimaniamo in contatto , ciao


  • User

    da profano ho letto con molto interesse la discussione, sinceramente non riesco a comprendere se in Italia le leggi sono fatte a protezione di chi ha già una certa prenetrazione in un mercato e deve "difendere" il proprio territorio dai concorrenti oppure a difesa dei consumatori, leggendo viene il dubbio che sia il primo caso.


  • User Attivo

    @muà said:

    da profano ho letto con molto interesse la discussione, sinceramente non riesco a comprendere se in Italia le leggi sono fatte a protezione di chi ha già una certa prenetrazione in un mercato e deve "difendere" il proprio territorio dai concorrenti oppure a difesa dei consumatori, leggendo viene il dubbio che sia il primo caso.

    probabilmente contro chi vuole "improvvisare" e quindi a protezione dei consumatori.

    Se non sei in regola con licenze e assicurazioni sei come il marocchino che ti tampona. Non ha assicurazione e risulta nulla tenente. Chi te le paga le cure e la macchina?

    Come lo tuteleresti il turista tu?

    D' altra parte chi ha già penetrazione nel mercato ha fatto tutta la trafila che dovrebbero fare i nuovi....o no?

    Vogliamo fare come le lauree che fino a 6/7 anni fà erano cose serie e ora una junior ce l'hanno tutti con grave danno della professionalità?

    In America è tutto più semplice vero; chiunque può creare qualsiasi cosa, o quasi. Ma la società lì è totalmente meritocratica, non mafiosa come in Italia, e poi le persone se voglio sopravvivere devono avere assicurazioni proprie per ogni minimo spostamento d'aria. 😉 Si tutelano da soli.


  • User

    @matadero said:

    probabilmente contro chi vuole "improvvisare" e quindi a protezione dei consumatori.

    Se non sei in regola con licenze e assicurazioni sei come il marocchino che ti tampona. Non ha assicurazione e risulta nulla tenente. Chi te le paga le cure e la macchina?

    Come lo tuteleresti il turista tu?

    D' altra parte chi ha già penetrazione nel mercato ha fatto tutta la trafila che dovrebbero fare i nuovi....o no?

    Vogliamo fare come le lauree che fino a 6/7 anni fà erano cose serie e ora una junior ce l'hanno tutti con grave danno della professionalità?

    In America è tutto più semplice vero; chiunque può creare qualsiasi cosa, o quasi. Ma la società lì è totalmente meritocratica, non mafiosa come in Italia, e poi le persone se voglio sopravvivere devono avere assicurazioni proprie per ogni minimo spostamento d'aria. 😉 Si tutelano da soli.

    Mah...per come la vedo io se un giovane vuole mettere su un portale per intermediare tra hotel e turisti lo deve poter fare senza tante seghe mentali e legislative, sarà poi il mercato a decidere se è in grado di competere con gente che è da più tempo sulla piazza, cosa che non credo sia assolutamente facile anche senza l'ostacolo delle regolette assurde.

    Per tutelare il turista non basterebbe l'obbligo, per il responsabile del portale, di stipulare un'assicurazione di responsabilità civile con un buon massimale ? secondo me sì, almeno in tutti quei casi in cui il portale non incassa soldi dai clienti ma fa solo da mediatore.

    Ma negli altri paesi del mondo come funziona ?


  • User Attivo

    @muà said:

    Mah...per come la vedo io se un giovane vuole mettere su un portale per intermediare tra hotel e turisti lo deve poter fare senza tante seghe mentali e legislative, sarà poi il mercato a decidere se è in grado di competere con gente che è da più tempo sulla piazza, cosa che non credo sia assolutamente facile anche senza l'ostacolo delle regolette assurde.

    Per tutelare il turista non basterebbe l'obbligo, per il responsabile del portale, di stipulare un'assicurazione di responsabilità civile con un buon massimale ? secondo me sì, almeno in tutti quei casi in cui il portale non incassa soldi dai clienti ma fa solo da mediatore.

    Ma negli altri paesi del mondo come funziona ?

    Dipende dai paesi, ma non si può fare confronti, dipende anche da come funziona il sistema, le leggi, la giustizia, il senso civico, ecc....

    L'assicurazione potrebbe bastare, dato che on line non c'è un contatto diretto con i consumatori, e quindi scambi di informazioni.

    Però ti faccio una domanda:
    Perchè allora non vendere case on line, con una normale assicurazione?

    Tante altre professioni potrebbero essere svolte on line con buoni risultati, mentre nella realtà sono soggette a particolari vincoli.

    Il problema è che on-line il sito + frequentato sarebbe quello del webmaster super ottimizzatore sem seo super-smanetton ecc... ecc.. non quello migliore per i servizi che vai ad aquistare.

    Questo invece ti sembra giusto?


  • User

    @matadero said:

    Dipende dai paesi, ma non si può fare confronti, dipende anche da come funziona il sistema, le leggi, la giustizia, il senso civico, ecc....

    L'assicurazione potrebbe bastare, dato che on line non c'è un contatto diretto con i consumatori, e quindi scambi di informazioni.

    Però ti faccio una domanda:
    Perchè allora non vendere case on line, con una normale assicurazione?

    Tante altre professioni potrebbero essere svolte on line con buoni risultati, mentre nella realtà sono soggette a particolari vincoli.

    Il problema è che on-line il sito + frequentato sarebbe quello del webmaster super ottimizzatore sem seo super-smanetton ecc... ecc.. non quello migliore per i servizi che vai ad aquistare.

    Questo invece ti sembra giusto?

    Innanzi tutto buon anno 🙂

    Il confronto con altri paesi sarà pure impossibile ma se in Italia è quasi sempre più complicato che altrove avviare qualsiasi cosa un problema ci sarà...

    I vincoli devono essere imposti se hanno una logica e soprattutto se sono realmente a difesa dei consumatori, al resto dovrebbe pensare il mercato, certo, su Internet un sito on line dovrà essere ben visibile e la capacità di ottimizzarlo sarà importantissima ma, a parte che senza contenuti non farà strada, è già così anche oggi, con tutta quella pappardella di norme che regolano la materia, di certo l'utilizzo di prestanomi non cambierà questo stato di cose.

    Chiedo scusa comunque se mi sono introdotto in una discussione che riguarda un settore che non è il mio e di cui probabilmente mi sfuggono aspetti importanti, la discussione mi è sembrata lo specchio di come funzionano le cose in questo paese e non mi sono trattenuto

    Ciao


  • User

    Salve,

    questa è la prima volta che scrivo su questo forum, anche se lo consulto spesso perchè lo ritengo interessante.

    Dato l'argomento trattato, vorrei avere alcuni chiarimenti.

    Sto per relizzare un sito turistico nel quale inserirei le strutture ricettive, agriturismi, b&b, case vacanze ecc.

    Le strutture saranno inserite in modo gratuito, senza pagare alcun canone, inoltre sul sito ci sarà un modulo per la richiesta diponibilità che sarà inviata direttamente alla struttura ricettiva, la quale provvederà a contattare direttamente l'utente.

    In poche parole io non farò nessuna intermediazione, quindi non percepirò nessuna somma di denaro da parte delle strutture, voglio solo offrire in modo gratuito il mio sito web.

    Vorrei sapere se per far ciò, bisogna avere delle licenze o partita iva, ma penso di no in quanto non percepisco nessun guadagno.

    Vi ringrazio per la risposta.