• User Newbie

    aprire partita iva

    Buongiorno a tutti
    sono nuovissima (iscritta da ieri!), ma dal poco che ho letto, questo forum mi sembra veramente interessante e ben fatto.
    Scusate se magari non mando il messaggio nel posto giusto, ma non riesco ad aprire le istruzioni!
    Ho un problema da sottoporvi: dovrei iniziare a lavorare presso una agenzia immobiliare, senza compensi fissi, ma solo provvigioni sulle eventuali vendite.
    Mi è stato detto che tutti i loro collaboratori hanno la Partita Iva e che prima o poi dovrei aprirla anch'io. Da quello che ho capito dal forum, potrei aprire una P.I. a regime agevolato (3 anni max 30.000 euro ecc.) - Quello di cui non sono sicura è tutto quello che riguarda l'INPS - Mi sembra di aver capito che comunque io dovrei versare tassativamente una quota fissa di circa 2700 euro, indipendentemente dagli eventuali guadagni.
    E' corretto quello che ho capito? e se sì, quanto mi conviene iniziare un'attività senza nessuna garanzia di guadagno?
    Grazie per le vostre risposte.
    nina


  • User

    Non sono un esperto, ma sono quasi sicuro che se non guadagni niente non devi versare niente.
    Questo perché sia le tasse sia i contributi si calcolano come una percentuale del tuo reddito, se il reddito è 0, paghi 0.

    Quello che non mi è chiaro è cosa succede con gli "studi di settore", aspettiamo che qualche esperto ci risponda.

    Giusto per darti un'idea (da quello che ho capito io): gli studi di settore sono una fantastica trovata dello stato per combattere l'evasione.
    Tu dici che attività svolgi, dove, per quante ore, con quali mezzi, quanti clienti, ecc... loro fanno studi statistici per capire quanto DOVRESTI guadagnare nella tua situazione.
    Se tu guadagni meno di quello che dicono loro, ecco che parte l'accertamento fiscale e ti fanno nero. Non puoi dire "ho lavorato poco, cosa ci volete fare?", probabilmente perché lo dicono tutti, anche quelli che evadono.

    Ecco... ora aspettiamo che quacuno + esperto ci dia qualche info in + (magari non ho capito niente).


  • User

    @augu said:

    Quello che non mi è chiaro è cosa succede con gli "studi di settore", aspettiamo che qualche esperto ci risponda.

    Giusto per darti un'idea (da quello che ho capito io): gli studi di settore sono una fantastica trovata dello stato per combattere l'evasione.
    Tu dici che attività svolgi, dove, per quante ore, con quali mezzi, quanti clienti, ecc... loro fanno studi statistici per capire quanto DOVRESTI guadagnare nella tua situazione.
    Se tu guadagni meno di quello che dicono loro, ecco che parte l'accertamento fiscale e ti fanno nero. Non puoi dire "ho lavorato poco, cosa ci volete fare?", probabilmente perché lo dicono tutti, anche quelli che evadono.

    Ecco... ora aspettiamo che quacuno + esperto ci dia qualche info in + (magari non ho capito niente).

    Non sono un esperto ma ti rispondo ugualmente suggerendoti di leggere questo ottimo articolo: http://www.overlex.com/leggiarticolo.asp?id=1169


  • User

    Grazie mille! Ho trovato l'articolo molto interessante (e soprattutto molto sensato).

    Però è strano perché da quanto ricordo di aver letto qui su questo forum, mi sembrava che la linea prevalente sugli studi di settore fosse:

    "ti conviene essere congruo per evitare gli accertamenti, altrimenti ti fanno nero, piuttosto fai l'adeguamento spontaneo!"

    Invece il commercialista dell'articolo sostiene che è meglio non adeguarsi, sia per questione di principio che per convenienza economica (alla fine si paga meno e 2/3 anni più tardi).

    Mi piacerebbe sentire un altro parere di commercialista (Paolo?) sul tema, per sentire un'altra campana.


  • User

    scusa se mi intrometto e ne approfitto per salutarti.....
    Per il primo anno di iscrizione camerale non paghi nulla, poi paghi in base ai guadagni, tieni presente che avrai dei costi anche per la gestione fatturale ( commercialista ovviamente ) ma se non produci nulla non versi nulla e questo per la categoria come agente di commercio.
    Per quanto riguarda l'adeguamento...anche il mio commercialista mi ha consigliato di evitare gli adeguamenti onde evitare controlli...a prescindere che non si ha nulla da nascondere, non capisco questo consiglio...che comunque seguo.
    Passo la parola alle menti adesso.


  • User Newbie

    Si, purtroppo l'Inps chiede un contributo minimo. Se vai sul sito dell'inps e cerci "minimali di versamento per commercianti" ha una descrizione di tutto.

    Per quanto riguarda gli studi di settore, sei esentata dalla compilazione per il primo anno. Pe gli anni successivi vale la regola che se non sei congruo e coerente per due anni su tre puoi essere passibile di controllo da parte dell'Agenzia delle entrate.

    Ciao


  • Bannato Super User

    se hai una contabilità perfetta (consiglio ordinaria)
    puoi non fare adeguamento spontaneo, ma ovviamente non devi avere niente in nero
    poi se entro i successivi 2 anni sei congruo e coerente eviti l'accertamento (o meglio sarà + difficile che ti accertino)
    con il versamento spontaneo e come essere congruo
    ora adeguarsi o meno è una valutazione molto personale
    se non ti adegui quasi sicuramente avrai accertamento a.e.
    e sarai tu a dimostrare il perchè non sei congruo (inversione onere della prova)
    e quasi sicuramente ti aspetterà un bel contenzioso con relativo pagamento di un commercialista/avvocato davanti commissione tributaria