• User Attivo

    Nasce così il tag ma si sta rapidamente diffondendo il movimento DO FOLLOW (di cui faccio parte anch'io - fores uno dei primi dalle nostre parti).

    Bisogna stare molto attenti ad utilizzare questo tag. Mentre alcuni non lo filano affatto (ASK) Google lo prende molto sul serio. Ho letto di casi in cui webmaster, per applicare il principio della conservazione del Page Rank lo hanno messo su pagine come "chi siamo" hanno visto predite notevoli di posizionamento.

    Lisa Barone di Bruce Clay ha sviluppato un ragionamento che tutto sommato potrebbe anche avere una fondatezza: Se tu non vuoi che venga indicizzata una pagina che parla di te o della tua azienda, ci potrebbe essere del marcio - stai nascondendo i tuoi dati, allora non vuoi che gli altri li conoscano, allora il tuo sito non è credibile (affidabile) ...

    Allora prudenza nel giocare con questo attributo.

    Per il blog poi non ne vedo più l'utilità, da quando ho tolto questo attributo il numero di persone che lasciano un commento sensato è aumentato - ci sono sempre quelli che ci provano, ma questo è vero in qualunque campo di business nonché nei rapporti umani ...


  • User Attivo

    @sjachille said:

    Lisa Barone di Bruce Clay ha sviluppato un ragionamento che tutto sommato potrebbe anche avere una fondatezza: Se tu non vuoi che venga indicizzata una pagina che parla di te o della tua azienda, ci potrebbe essere del marcio - stai nascondendo i tuoi dati, allora non vuoi che gli altri li conoscano, allora il tuo sito non è credibile (affidabile) ...

    non ti stai confondendo? NOFOLLOW non e' NOINDEX, con NOFOLLOW la pagina di destinazione viene normalmene visitata ed indicizzata, cio' che cambia e' che il link non trasmette alcun valore in termini, come minimo, di PR

    comunque c'e' chi dice che anche le pagine con NOINDEX vengono indicizzate, la differenza consiste che i MdR non le fanno vedere nei risultati di ricerca, pero' non si sa mai


  • User Attivo

    Beh il tema era il nofollow seguendo l'avvio del thread - l'esempio che ho citato era riferito al NOFOLLOW e ribadisco il consiglio di usare prudenza nell'implementare l'attributo.

    il NOINDEX lo utilizzerei a livello di robots.txt per gestire a livello centralizzato le pagine che, per vari motivi vorrei non venissero indicizzate (per evitare ad esempio la ridondanza di contenuti nei blog).

    Seguendo il protocollo per l'elaborazione di un file robots.txt hai la garanzia che tutti i maggiori non indicizzeranno quei contenuti.


  • User Attivo

    @paolo said:

    con NOFOLLOW la pagina di destinazione viene normalmene visitata ed indicizzata, cio' che cambia e' che il link non trasmette alcun valore in termini, come minimo, di PR

    Per quel che so io, col nofollow il link non viene proprio seguito, è come se non esistesse: se la pagina linkata è stata indicizzata grazie ad altri percorsi, buon per essa... altrimenti se è raggiungibile solo con link con nofollow allora credo non verrà proprio indicizzata.

    Io sono d'accordo con gli altri insomma! 🙂


  • User Attivo

    Io ho da poco pubblicato in rete un Social News e tutti i link sulla pagina sono diretti e senza nofollow. Penso che sia difficile capire veramente quello che può essere considerato spam o no. Nel dubbio preferisco togliere i nofollow piuttosto che metterli. Voi cosa ne pensate?


  • User Attivo

    richiede sicuramente un po + di attenzione da parte tua ma può dare delle soddisfazioni se ben curato - lo spam si identifica abbastanza bene nella maggior pare5te dei casi essendo caratterizzato da:

    • Contenuti di basso profilo (se ce ne sono)
    • Nomi a dominio che destano sospettiCon un pochino di allenamento oculare e mentale riesci a vedere chi è bravo e chi non lo è 😉

  • User Attivo

    giusto sante, pian piano si fa l'occhi e si capisce subito la probabilità di incappare in uno spammer. Il problema è la gestione di massa: con wordpress ho metti il rel=nofollow o non lo metti, non conosco plugin che ti permettano di selezionare quali sono per te ok e quali ti lasciano i dubbi... E nel dubbio che si fa?


  • User Attivo

    io in effetti non volevo dirlo dall'inizio in quanto so che non sarebbe ben visto, pero' io ho chiesto su NOFOLLOW perche' ho una bella paginetta dei links, dedicata a tutti i bannerini e codici HTML che le vari directory e toplist mi esigono per apparire da loro

    facevo quindi una considerazione se ricambiare quelle directory che mi danno un link che non passa PR (o un redirect) con un tag NOFOLLOW e invece dare via libera a tutti quelli che invece mi danno un link diretto


  • User Attivo

    Se usi AKISMET starai abbastanza tranquillo - ho una coda di commenti SPAM che varia da un minimo di 400 ad un massimo di 1.500 commenti - raramente capita un commento buono lì in mezzo.

    Devi essere selettivo - se da una parte la voglia di mettere online commenti che sono utili per il blog dall'altra li devi bloccare se sono commenti inutili (= senza valore aggiunto) -

    Certo la quantità di lavoro aumenta, ma tutto sommato non è poi così terribile - parola di uno che lo fa tutti i santi giorni che il padreterno manda qui giù sulla terra ...


  • User Attivo

    @sjachille said:

    Ho letto di casi in cui webmaster, per applicare il principio della conservazione del Page Rank lo hanno messo su pagine come "chi siamo" hanno visto predite notevoli di posizionamento.

    gia, pero' io lo voglio applicare a links che vanno verso l'esterno, questo non dovrebbe provocarmi nessuna penalizzazione,no?

    comunque ragazzi, rimaniamo nell'argomento, se volete parlare della scelta tra NOFOLLOW o DO FOLLOW su wordpress, aprite un post nella sezione blogsfera, per favore

    so che il forum non e' mio, pero' vorrei approfondire questa cosa perche' mi interessa molto e non vorrei che l'argomento prendesse altre pieghe

    e' da tempo che penso alla possiblita' di taggare con NOFOLLOW quei links che dai miei siti vanno, per esempio, ai programmi di affiliazione contatori servizi di seostats ecc. ecc., dato che l'importante e' che li vedano i visitatori


  • Super User

    @koolontheweb said:

    Io ho da poco pubblicato in rete un Social News e tutti i link sulla pagina sono diretti e senza nofollow. Penso che sia difficile capire veramente quello che può essere considerato spam o no. Nel dubbio preferisco togliere i nofollow piuttosto che metterli. Voi cosa ne pensate?
    concordo, penso che alla lunga il nofollow non porti risultati, anzi proprio il contrario... anch'io sto togliendo tutti i nofollow dal mio sito


  • User Attivo

    mai visto così tanta confusione in un post soltanto....

    Ho letto di casi in cui webmaster, per applicare il principio della conservazione del Page Rank lo hanno messo su pagine come "chi siamo" hanno visto predite notevoli di posizionamento.Mi sembra molto strana questa affermazione per diversi motivi. Primo perchè il nofollow è addirittura usata come tecnica per rafforzare il ranking delle pagine (es. si taggano i menu del secondo livello per passare più rank al terzo livello). Il tag si usa poi su pagine che non portano molti accessi come contatti, chi siamo, sitemap al fine di non pompare i link interni distribuendo pr solo a determinate pagine.


  • User Attivo

    Farei una distinzione tra logica e tecnica:

    • Logica vuole che il ragionamento che ho sviluppato possa avere fondatezza - perché non voglio che la pagina dei contatti venga indicizzata ? per nascondere i miei riferimenti ?
    • La tecnica dice che posso gestire il page rank con lo strumento nofollow e veicolare PR lì dove lo ritengo più necessarioLa tua posizione è legata al ragionamento di cui al punto 2, il mio vicino al punto 1.

    Non è che me lo sono inventato, quanto dico è scritto qui.

    Rimango dell'idea che utilizzare il nofollow non è una tecnica che utilizzerei o che consiglierei di utilizzare per risparmiare PR, con qualche buon link esterno si sistema tutto.

    C'è poi da dire che queste pagine inutili che generano dispersione di PR - ma quante ce ne sono sul sito ? Se son troppe allora bisogna vedere cosa fare per ridurne il numero ...


  • User Attivo

    @sjachille said:

    Farei una distinzione tra logica e tecnica:

    • Logica vuole che il ragionamento che ho sviluppato possa avere fondatezza - perché non voglio che la pagina dei contatti venga indicizzata ? per nascondere i miei riferimenti ?
    • La tecnica dice che posso gestire il page rank con lo strumento nofollow e veicolare PR lì dove lo ritengo più necessarioLa tua posizione è legata al ragionamento di cui al punto 2, il mio vicino al punto 1.

    Non è che me lo sono inventato, quanto dico è scritto qui.

    Rimango dell'idea che utilizzare il nofollow non è una tecnica che utilizzerei o che consiglierei di utilizzare per risparmiare PR, con qualche buon link esterno si sistema tutto.

    C'è poi da dire che queste pagine inutili che generano dispersione di PR - ma quante ce ne sono sul sito ? Se son troppe allora bisogna vedere cosa fare per ridurne il numero ...

    Ciao Achille!

    Quello che dici è in parte condivisibile, a mio parere però confondi troppo i due tipi di navigazione, quella umana e quella dello spider. La prima si basa su percorsi e strutture ben delineate, dettate dall'esperienza, in poche parole l'utente sa che nel menu troverà la pagina dei contatti e se non la trova in max due click bisognerebbe (in linea di massima) riformulare la struttura del sito. Lo spider invece, trova la pagina anche se al 20esimo livello e può anche indicizzarla ma quante visite porterà? L'inutilità consiste proprio nel rapporto tra indicizzazione e visite, non nel nascondere i riferimenti. Perchè far indicizzare una pagina e "disperdere" pr interno, quando la pagina è per sua natura facilmente rintracciabile dall'utente? (piccola parentesi, la pagina dei contatti/form è di solito la coda di un percorso di navigazione ben riuscito, non la testa!)
    Altro punto contestabile è quando affermi che invece di risparmiare pagerank lo acquisiresti dall'esterno, in parte è vero ma non sottovaluterei l'importanza di una struttura interna solida e ben studiata, con nofollow al punto giusto in grado di ben distribuire il pr interno. Se vuoi si può aprire un thread apposito per discuterne.

    Ciao, :ciauz:

    Andrea


  • User Attivo

    Andrea,
    non confondo nulla al riguardo. quando si parla di nofollow si sta parlando spider = motori di ricerca non utenti ed il mio ragionamento, legato all'uso del nofollow, e suffragato da un ragionamento di terzi che condivido, dice di evitare l'uso del nofollow per questo scopi - io condivido in pieno questa filosofia.

    Tu al contrario ritieni l'uso del nofollow come strumento tecnico utile per gestirti il PR interno - sono punti di vista diversi.

    Nel post che ho citato si parte proprio da un caso - bada bene che potrebbe benissimo essere isolato o farlocco - in cui si parla della perdita di posizionamento a causa del NOFOLLOW.

    Io sono in accordo con loro e non utilizzerei ili NOFOLLOW per gestire il PR interno 🙂


  • User Attivo

    E' indubbio che la pensiamo diversamente e lungi da me nel convincerti di pensarla come me.

    La fonte è attendibile, l'autore un po' meno...

    Barry Schwartz of Search Engine Roundtable calls attention to a WebmasterWorld thread in which a web publisher used the NoFollow attribute to link to some of their internal pages such as privacy policy, contact us, user agreement and terms of service; then, their ranking in Google dropped.

    Già si è passati dall'allarmismo del titolo al caso di un singolo utente di un forum.

    Here is my opinion on using the NoFollow for linking to such internal pages; doing so is idiotic.
    Internal company information pages such as About Us, Contact Us, and a site?s Privacy Policy are important factors for establishing the Authority of a site.
    These pages are internal proofs that a site is the representation of a real world business or company and the existence of phone numbers, addresses, and privacy information are vital to search results.

    qui siamo ai limiti del ridicolo, addirittura che le informazioni sulla privacy siano vitali per i risultati di ricerca di un'azienda.....ma poi questo autore lo sa che da un link esterno la pagina è accessibile allo spider e quindi indicizzabile? Wikipedia e Amazon che hanno strutture interne da favola sarebbero fuori da ogni serp.....ma questa è un'altra storia.

    Ciao :ciauz:


  • Super User

    @gaiodedu said:

    qui siamo ai limiti del ridicolo, addirittura che le informazioni sulla privacy siano vitali per i risultati di ricerca di un'azienda.....ma poi questo autore lo sa che da un link esterno la pagina è accessibile allo spider e quindi indicizzabile? Wikipedia e Amazon che hanno strutture interne da favola sarebbero fuori da ogni serp.....ma questa è un'altra storia.
    Ciao :ciauz:

    eppoi dici la confusione...

    proviamo a fare un po' d'ordine, anche se il venerdi sera non è certo il momento ideale.

    1. il rel="nofollow" fu introdotto per tentare di ridurre lo spam sui blog. dato che il link è visto come un voto dato dal sito linkante al sito linkato, un commento di spam diventava come un voto dato dal blog spammato al sito spammante.
      l'efficacia di questo strumento s'è vista: nulla. ma va bene così, comunque: almeno lo spam non altera il ranking dei motori di ricerca (per quei motori che considerano il nofollow, s'intende).
      da qui si deduce abbastanza agilmente che se un blogger controlla i commenti scritti sul proprio blog, il nofollow può essere anche rimosso, in quanto lo spam - semplicemente - non passa (a proposito di spam: ho scritto due righe sull'argomento [url=http://www.stefanogorgoni.com/293/un-anno-senza-nofollow/]rimuovere il nofollow dai blog).

    2. il nofollow indica in generale che il sito linkante non sa se fidarsi o meno del link, essendo fuori dal proprio controllo (non è un link messo dal webmaster, insomma).
      lasciamo fuori da questo thread discussioni sulla libertà di ogni webmaster ed il ruolo di capo di internet e di ogni singolo sito web che i motori (google in primis, ovviamente) si assegnano da soli, però.

    3. dati i due punti precedenti, il buonsenso non ci offre una sola ragione per aggiungere il nofollow ai link verso pagine come la privacy, le condizioni d'uso, l'about us, i contatti, etc (chiamiamole [url=http://searchengineland.com/070802-023956.php]everyday page(s)).
      anzi, il buonsenso ci dice l'esatto opposto.

    4. mettiamo caso che vogliamo lasciar perdere per una volta il buonsenso (ma [url=http://it.movies.yahoo.com/v/vai-avanti-tu-che-mi-vien-da-ridere/index-114333.html]vai avanti tu che mi vien da ridere). decidiamo quindi di usare il nofollow per non dare pagerank a pagine considerate inutili ai fini del traffico.

    in realtà mi rifiuto di credere che qualcuno voglia davvero usare il nofollow per un motivo così idiota (ammesso e non concesso che quelle pagine non portino traffico utile).

    ma torniamo al pagerank, signore unico ed onnipotente dell'aspirante SEO. dicevamo di usare il nofollow per non dare pagerank a pagine ritenute ininfluenti. in questo modo, le pagine linkate senza nofollow riceveranno più pagerank. quanto? ecco, fatevi due conti (voi, che io sono ancora impegnato a [url=http://it.movies.yahoo.com/v/vai-avanti-tu-che-mi-vien-da-ridere/index-114333.html]ridere).

    torno un po' più in linea con il thread e mettiamo caso che l'editor di [url=http://www.searchenginejournal.com/]search engine journal un minchia qualunque (magari è pure vero).

    il fatto è che la frase

    Internal company information pages such as About Us, Contact Us, and a site?s Privacy Policy are important factors for establishing the Authority of a site.
    These pages are internal proofs that a site is the representation of a real world business or company and the existence of phone numbers, addresses, and privacy information are vital to search results.

    è quanto di più sensato e logico si possa pensare e scrivere sull'argomento.

    poi certo, c'è chi al buonsenso preferisce il pagerank...


  • User Attivo

    Francamente non capisco di quale confusione tu mi stia accusando....:?

    @must said:

    eppoi dici la confusione...

    proviamo a fare un po' d'ordine, anche se il venerdi sera non è certo il momento ideale.

    1. il rel="nofollow" fu introdotto per tentare di ridurre lo spam sui blog. dato che il link è visto come un voto dato dal sito linkante al sito linkato, un commento di spam diventava come un voto dato dal blog spammato al sito spammante.
      l'efficacia di questo strumento s'è vista: nulla. ma va bene così, comunque: almeno lo spam non altera il ranking dei motori di ricerca (per quei motori che considerano il nofollow, s'intende).
      da qui si deduce abbastanza agilmente che se un blogger controlla i commenti scritti sul proprio blog, il nofollow può essere anche rimosso, in quanto lo spam - semplicemente - non passa (a proposito di spam: ho scritto due righe sull'argomento rimuovere il nofollow dai blog).

    2. il nofollow indica in generale che il sito linkante non sa se fidarsi o meno del link, essendo fuori dal proprio controllo (non è un link messo dal webmaster, insomma).
      lasciamo fuori da questo thread discussioni sulla libertà di ogni webmaster ed il ruolo di capo di internet e di ogni singolo sito web che i motori (google in primis, ovviamente) si assegnano da soli, però.

    3. dati i due punti precedenti, il buonsenso non ci offre una sola ragione per aggiungere il nofollow ai link verso pagine come la privacy, le condizioni d'uso, l'about us, i contatti, etc (chiamiamole everyday page(s)).
      anzi, il buonsenso ci dice l'esatto opposto.

    4. mettiamo caso che vogliamo lasciar perdere per una volta il buonsenso (ma vai avanti tu che mi vien da ridere). decidiamo quindi di usare il nofollow per non dare pagerank a pagine considerate inutili ai fini del traffico.

    Questo non è il Vangelo, è la tua verità più o meno condivisibile. Non mi pare che i blog siano penalizzati in serp dal nofollow (come sembrerebbe affermare il guru del SEJ) e non venitemi a dire che GG è in grado di riconoscere come utile anzi essenziale e quindi penalizzare una pagina (contatti, about, etc.) in cui non potrebbe entrare (dico potrebbe perchè dall'esterno è linkabile!!) perchè attenzione ragazzi, se passa il concetto che google penalizza chi gli nasconde qualcosa, allora addio anche robots.txt!!! Poi parli di efficacia nulla del nofollow e ti preoccupi di essere penalizzato se lo usi?

    in realtà mi rifiuto di credere che qualcuno voglia davvero usare il nofollow per un motivo così idiota (ammesso e non concesso che quelle pagine non portino traffico utile).
    ma torniamo al pagerank, signore unico ed onnipotente dell'aspirante SEO. dicevamo di usare il nofollow per non dare pagerank a pagine ritenute ininfluenti. in questo modo, le pagine linkate senza nofollow riceveranno più pagerank. quanto? ecco, fatevi due conti (voi, che io sono ancora impegnato a ridere).aldilà del tono su cui sorvolo e che mi piacerebbe riportare al clima amichevole e di confronto del forum, ti faccio soltanto un esempio almeno capite che la mia concezione di PR non è certo quella dell'ammalato da barretta verde. Sito di e-commerce con Home ad altissimo PR e Trust in generale, terzo livello con descrizione dei prodotti e carrello nelle immediate vicinanze. Impossibilità per qualsiasi motivo a portare PR dall'esterno su ogni pagina, lo si tira un po' dalla Home "patchando" di nofollow il secondo livello (menu e altre parti inutili) e alcune pagine a basso potere landing come i contatti o la policy. Ti sembra tanto idiota? E' una pratica molto diffusa e soprattutto mi è capitato di provarla.

    torno un po' più in linea con il thread e mettiamo caso che l'editor di search engine journal un minchia qualunque (magari è pure vero).

    il fatto è che la frase

    è quanto di più sensato e logico si possa pensare e scrivere sull'argomento.

    poi certo, c'è chi al buonsenso preferisce il pagerank...non sarebbe la prima volta che uno di questi ultraguru SEO prenda lucciole per lanterne.

    Ciaoooooooo :ciauz:,

    Andrea


  • Super User

    @gaiodedu said:

    Questo non è il Vangelo, è la tua verità più o meno condivisibile. Non mi pare che i blog siano penalizzati in serp dal nofollow (come sembrerebbe affermare il guru del SEJ) e non venitemi a dire che GG è in grado di riconoscere come utile anzi essenziale e quindi penalizzare una pagina (contatti, about, etc.) in cui non potrebbe entrare (dico potrebbe perchè dall'esterno è linkabile!!) perchè attenzione ragazzi, se passa il concetto che google penalizza chi gli nasconde qualcosa, allora addio anche robots.txt!!! Poi parli di efficacia nulla del nofollow e ti preoccupi di essere penalizzato se lo usi?

    non è quello che nascondi. è quello che non mostri.

    una attività commerciale senza indirizzo, telefono, partita iva, etc, tu, la riterresti affidabile?
    un modulo in cui invii alcuni tuoi dati e nessun riferimento alla tutela della privacy, tu, lo riterresti affidabile?
    etc etc etc

    aldilà del tono su cui sorvolo e che mi piacerebbe riportare al clima amichevole e di confronto del forum

    anche a me.
    ma non sono io ad aver etichettato affermazioni (condivise da una buona parte della comunità, afaik) come "al limite del ridicolo". o forse che degli assenti si può parlar male?

    ti faccio soltanto un esempio almeno capite che la mia concezione di PR non è certo quella dell'ammalato da barretta verde. Sito di e-commerce con Home ad altissimo PR e Trust in generale, terzo livello con descrizione dei prodotti e carrello nelle immediate vicinanze. Impossibilità per qualsiasi motivo a portare PR dall'esterno su ogni pagina, lo si tira un po' dalla Home "patchando" di nofollow il secondo livello (menu e altre parti inutili) e alcune pagine a basso potere landing come i contatti o la policy. Ti sembra tanto idiota? E' una pratica molto diffusa e soprattutto mi è capitato di provarla.

    a me sembra idiota, si. poi, caso per caso, potremmo anche dimostrare tutti assieme il perché.

    non sarebbe la prima volta che uno di questi ultraguru SEO prenda lucciole per lanterne.

    Ciaoooooooo :ciauz:,

    Andrea

    neanche l'ultima, se è per questo. ma penso dovremo aspettare un'altra occasione.

    Ciao.


  • User Attivo

    Vedo che la discussione si è animata ed emergono le due correnti di pensiero.

    Mi verrebbe da concludere che entrambi le metodologie potrebbero funzionare senza alterare significativamente le sorti di un sito, ma io tendo a privilegiare la linea di pensiero di SEJ - anche se avrei qualcosa da ridire sull'approccio ...

    Ricordiamoci sempre che si parla di motori ma è software - fatto dall'uomo essere imperfetto che trasmette a tutto ciò che crea tutta la sua imperfezione.

    Vi lascio con questa considerazione sulla Universal Search di Google ...