• User Attivo

    Quando iniziare con adsense?

    Ciao a tutti.
    Da pochi mesi ho creato un mio sito e al contrario di qualche amico che mi tempesta di critiche dicendomi di iniziarlo immediatamente, non ho ancora inserito Adsense. Lo giudico prematuro. Il sito ogni mese raddoppia i visitatori, nel senso che partento da zero adesso siamo a 20 unici al giorno. A mio giudizio non ci compri neanche un panino al mese per ora.
    Alla luce della vostra esperienza è corretta questa mia interpretazione, o comunque va inserito sin da subito a prescindere. Io penso che per cominciare sarebbero necessari almeno 100 unici al giorno (e forse ci pago l'hosting!) Voi cosa ne pensate? 🙂

    P.s. con cos'ì pochi accessi temo che qualcuno possa giocarci con adsense ed essere bannato ancora prima di cominciare.
    :ciauz:


  • User Attivo

    A mio avviso il tuo comportamento è corretto...
    Anche a me fu consigliato per vari motivi di inserire adsense solo quando il sito avrebbe raggiunto almeno i 150 unici giornalieri...
    In questo son stato fortunato visto che già dopo circa 30 giorni che il sito era online facevo già circa 300 unici giornalieri e solo a quel punto ho inserito adsense...
    Il mio consiglio è quello di fregartene per il momento di adsense (con 20 unici giornlieri tanto non ci guadagni praticamente niente) e lavorare sugli accessi unici giornalieri... Vedrai che con un pò di lavoro i 100-150 unici al giorno arriveranno e a quel punto potrai pensare di inserire adsense...
    In Bocca Al Lupo
    :ciauz:


  • User Attivo

    Grazie Casting per il suggerimento,
    io sono dell'avviso che non c'è fretta, volere tutto e subito è sbagliato, con internet ci vuole pazienza, spero che il mio amico collaboratore lo capisca.
    Purtroppo, grazie all'inesperienza, appena pronto il sito sono entrato in sandbox e ho impiegato un mese buono per uscirne, e solo adesso google sta tirando fuori le ultime pagine dai risultati supplementari.
    In questi due giorni gli unici sono aumentati decisamente, forse sto iniziando a piacere a google, speriamo.
    Grazie ancora.
    :ciauz:


  • User Attivo

    Io invece sono di un parere diverso: inserire fin da subito adsense; in questo modo si raccolgono le piccole goccie (che non fanno mai male) e si prende dimestichezza con lo strumento adsense.

    Ciao a tutti!


  • User Attivo

    Ciao Dam,
    A quanto ho capito dalle esperienze in giro per il web, con adsense non si scherza, gli basta poco per bannarti senza nemmeno sentirsi in colpa. Io vorrei realizzare qualcosa di sostanzioso, pertanto rischiare che qualche burlone si diverta a fare click e bruciarsi il futuro, mi fa un po' paura. 😮
    Anche perché leggo sui post che alternative equivalenti, cioè efficaci e remunerative come adsense non ce ne sono.
    Io resto prudente.
    Forse sbaglierò? 🙂


  • Molti fanno finta però di non vedere quello che per me è il problema maggiore.
    Per inserire AdSense e ricevere i pagamenti, è necessario essere impresa (almeno ditta individuale), avere partita IVA, ed emettere regolari fatture a Google.
    Ovviamente per fare tutto questo bisogna avere la certezza di partire da una base solida e duratura (per quanto, come hai giustamente sottolineato, Google non dà garanzie ai suoi affiliati e il ban è ahimè una eventualità che incombe un pò su tutti... mmm ... diciamo quasi tutti 😉 ) e almeno da un minimo di fatturato di 7-8 mila euro annui, o anche meno se affianchi questa attività ad un'altra (anche da dipendente).
    Chi oggi vende spazi pubblicitari ad AdSense utilizzando altre strade, lo fa da evasore (IRPEF, IVA e INPS, e compagnia bella...)... anche il discorso "redditi diversi", per quanto sia meglio di non dichiarare nulla, è una pezza che non elimina il reato tributario.

    Per ora non so di "ragazzini" denunciati, ma io temo che prima o poi certi problemi emergeranno e allora saranno dolori per chi ora fa tutto nell'ombra senza rendersi conto dei guai in cui si sta cacciando.

    L'ideale per me, per chi intende guadagnare qualcosa, è quello di aprire un'attività che permetta di vivere intanto di altro (realizzazione siti internet, grafica pubblicitaria, seo etc... con il codice atecofin 74.40.1) e allo stesso tempo anche di poter vendere pubblicità, giusto per capire come può funzionare la cosa e se vale la pena "allargare" il proprio network di siti nella speranza di farne un'attività a tempo pieno.

    Tieni in considerazione anche questo nelle tue valutazioni, e non fidarti di chi ti dice che puoi incassare tranquillamente da Google anche senza avere partita iva.

    ciao e in bocca al lupo
    AI


  • User Attivo

    Grazie Archeoita per avermi inquadrato quello che forse è il nocciolo del problema. In genere si parla di adsense o di altri programmi pubblicitari con disinvoltura come se fosse fattibile anche al sitarello di turno (Diciamo che Adsense ci mette il suo non ponendo paletti di alcun genere). Effettivamente è un grosso limite questo. Occorre avere o grandi portali con visite tali e qualificate che riescano a coprire i costi di un'impresa o niente.
    A mio giudizio gran colpa è della nostra povera Italia "destinata al declino", che non possiediede una classe politica capace e rivolta al futuro. Nonostante internet sia una realtà dagli ormai anni '90, non possediamo leggi ad hoc per il web. Ma tutto è riadattato o reinterpretato dalle normative che regolano il mondo reale. Niente di più sbagliato.
    Puoi gestire un sito Uk vendendo ai british rimanendo seduto sulla tua sedia sull'isola di pantelleria, e magari con l'hosting in USA. E non esiste un codice di attività specifico (creato apposta per internet) per rivendere spazi pubblicitari sul web. A me pare incredibile.
    Comunque dal tuo discorso si evince una componente fondamentale. Il lavoro e l'impegno. Occorre progettare avendo presenti obiettivi anche non facilmente raggiungibili e che producano prima o poi dei frutti. E' assolutamente inutile aspirare ai pochi euro di un sitarello giovane.
    Grazie ancora. 😉

    P.S. Ottimo il tuo sito di archeologia e storia, l'ho aggiunto ai miei preferiti. Sono affascianto dalla storia, perché è il nostro passato e se non conosciamo ciò che è stato e da dove veniamo non capiremo mai il senso del nostro tempo. 🙂


  • @Actarus said:

    Puoi gestire un sito Uk vendendo ai british rimanendo seduto sulla tua sedia sull'isola di pantelleria, e magari con l'hosting in USA. E non esiste un codice di attività specifico (creato apposta per internet) per rivendere spazi pubblicitari sul web. A me pare incredibile.

    già, e il discorso è generalizzato e non riguarda solo gli aspetti fiscali/tributari.
    Quando si dice che l'Italia è indietro di 10-15 anni, non si tratta di un'espressione retorica, ma della verità.

    Non è un caso infatti che non esista un codice ad hoc per il webmaster, ma si debba ricorrere ad un "altre attività connesse all'informatica" (72.60.0) o un "studi di promozione pubblicitaria" (74.40.1).

    Il "dramma" è che con un 72.60.0 ci si ritrova dentro a clusters con studi di settore assurdi per un artigiano che magari lavora da solo... mettendoci dentro in quelle "altre attività" il tutto possibile, con l'assunto che: tu puoi fare cento cose diverse e quindi per forza di cose guadagnerai tot.
    @Actarus said:

    Comunque dal tuo discorso si evince una componente fondamentale. Il lavoro e l'impegno. Occorre progettare avendo presenti obiettivi anche non facilmente raggiungibili e che producano prima o poi dei frutti. E' assolutamente inutile aspirare ai pochi euro di un sitarello giovane.

    Ci sono persone che guadagnano bene, magari perchè indovinano i settori giusti e i bisogni più remunerativi.
    Per me, ma è la mia modestissima opinione, se si vuole guadagnare bene, non bisogna limitarsi a pensare ad un lavoro di "qualità", ma adattarsi anche a "vendere" all'utente ciò che vuole.
    In ogni caso, devi capire se è quello che vuoi fare... se ti ci trovi bene, allora buttati, magari prima copriti le spalle con un'altra attività (come dipendente o autonomo), ma continua comunque a lavorarci... prima di ogni cosa deve esserci la passione e il piacere di farlo, il resto verrà con il tempo (soddisfazioni comprese)

    @Actarus said:

    P.S. Ottimo il tuo sito di archeologia e storia, l'ho aggiunto ai miei preferiti. Sono affascianto dalla storia, perché è il nostro passato e se non conosciamo ciò che è stato e da dove veniamo non capiremo mai il senso del nostro tempo. 🙂
    Ti ringrazio molto 🙂 mi fa molto piacere sentirlo.
    Seguimi allora, perchè sto per ampliare molto il progetto 😉

    ciao
    AI