• User

    Istat

    Ciao,
    mi piacerebbe aprire un dibattito sulla validità, o meglio, sulla corrispondenza alla realtà dei dati sull''inflazione emessi periodicamente dall'Istat.
    Attendo opinioni in merito.
    saluti
    giuseppe


  • User Attivo

    Ciao. In che senso sui tassi di interesse? Intendi forse l'indice di andamento dei prezzi al consumo (l'inflazione)?


  • User

    ciao corvojoe11,
    volevo dire tasso d'inflazione, non sono riuscito ad editare prima che rispondessi.....
    Mi riferisco in particolare alle differenze tra gli studi istat e studi eurispes in merito alla variazione dei prezzi periodicamente rilevata.
    Notizia di oggi vuole il tasso d'inflazione italiano al 2,4 %.
    E' da tempo, però, che gli studi eurispes,contrastando quelli "ufficiali", rilevano tassi inflazionistici di molto superiori si parlerebbe addirittura del 6%.
    Preciso che non ho studiato economia, ma essendo interessato all'argomento, desideravo aprire un dibattito che si fondasse su opinioni illuminate.
    ciao


  • Bannato Super User

    lasciamo perdere.............
    è una battaglia persa (vedi associazione consumatori)
    già il paniere di riferimento dei prezzi al consumo è totalmente sballato
    è vero è stato adeguato ultimamente (mi pare nel 2003/2004)
    ma cmq tengono conto di beni che in realtà incidono poco sul reddito senza tener conto degli altri


  • User Attivo

    Opinioni illuminate forse le riceverai da altri....io ho la mia...modesta e da profano. Direi che lo standard utilizzato dall'Istat è più collaudato e rispondente ad analoghi indicatori utilizzati in ambito comunitario: in effetti l'Europa viaggia a tassi di inflazione dello stesso ordine di grandezza di quello italiano. Ciò non significa però che non possa in qualche modo sfuggire parte dell'inflazione (definita a tal proposito "percepita"). L'indicatore Istat è basato su un paniere che rappresenta la struttura media dei consumi delle famiglie: è pertanto influenzato anche da consumi a bassa inflazione ma che molte delle famiglie "medie" non effettuano; questo è il difetto delle medie, che per definizione appiattiscono le differenze. L'indicatore Eurispes ha un paniere diverso, volutamente riferito ai "reali" consumi delle famiglie medie, e pertanto più vicino al percepito della maggior parte delle persone. Ma proprio per questo è un po' più di parte e quindi meno generico. Nell'indicatore Eurispes credo ci sia anche un po' di "provocazione" per far si che si sollevi comunque serio il problema. Quello Eurispes funge da opinione autorevole di un organo autonomo. Quello Istat deve comunque sottostare a logiche di Stato e di uniformità. Per intenderci: l'Istat non può mica sparare un numero a caso o stravolgere il paniere! L'Eurispes può invece "provare" a modificare il paniere e sparare il numeretto!
    Detto questo il problema c'è, probabilmente la metà sta nel mezzo. Ma c'è da dire che per rappresentare l'inflazione percepita da ognuno di noi servirebbe per ognuno un proprio indicatore relazionato a ciò che compra...

    CorvoJoe11