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progetto vs partita iva
Salve a tutti, sono nuovo ed ho letto con attenzione gli interventi sul 'forfettino', vorrei sottoporvi il mio caso e dubbio e chiedervi una mano non conoscendo per nulla la materia:
Mi è stato proposto un lavoro continuativo aprendo la partita iva con regime agevolato al posto di un contratto a progetto, l'azienda mi propone:
1.350 netti l'anno
- tutti i benefit soliti per il mio tipo d'attività cioè:
auto aziendale,
pc portatile,
cellulare aziendale
notebook
L'azienda dice che utilizzando il forfettino riesce a pagarmi di più del precedente datore di lavoro e così 'soffiarmi a lui', insomma entrambi avremo vantaggi.
L'azienda dice:
il commercialista, e tutte le spese sono a carico nostro,
TU percepirai EFFETTIVAMENTE 1.350 euro netti per 12 mensilità.
le tasse 10% te le paghiamo noi.
l'inps 18% te la paghiamo noi.Tu effettivamente non dovrai far nulla, oltre ovviamente 'sgobbare e lavorà...'
A voi come sembra questo discorso?
Regge?
A loro cosa torna in questo modo rispetto farmi un contratto a progetto?Spero possiate aiutami.:x
l'azienda mi chiede di firmare una 'delega/revoca ad un intermediario abilitato di cui all'art.3, comma 3 del D.P.R. n.322/1998 per l'utilizzo del ''cassetto fiscale'' , di cosa si tratta?
Paolo
- tutti i benefit soliti per il mio tipo d'attività cioè:
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Beh... , a prescindere dal trattamento economico, aprire la partita iva significherebbe (in teoria) lavorare in autonomia.
A quanto pare loro ti proporrebbero in sintesi di gestirti loro la tua partita iva e quindi provvedere loro ai tuoi adempimenti fiscali (infatti per delega sul cassetto fiscale si intende la possibilità tramite entratel o fisconline di accedere alla tua posizione e inserire versamenti e dichiarazioni del caso).Sinceramente non saprei, a me personalmente non piace; le mie cose voglio gestirmele io.... ma ammetto che questa cosa potrebbe interessare molte persone che così vengono svincolate dall'avere un commercialista.
Naturalmente vigila bene sulla situazione perchè, a parte questo discorso di facciata, le tasse alla fine dovrai versarle tu... se non ci pensano loro......
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@lorenzo-74 said:
Beh... , a prescindere dal trattamento economico, aprire la partita iva significherebbe (in teoria) lavorare in autonomia.
A quanto pare loro ti proporrebbero in sintesi di gestirti loro la tua partita iva e quindi provvedere loro ai tuoi adempimenti fiscali (infatti per delega sul cassetto fiscale si intende la possibilità tramite entratel o fisconline di accedere alla tua posizione e inserire versamenti e dichiarazioni del caso).Sinceramente non saprei, a me personalmente non piace; le mie cose voglio gestirmele io.... ma ammetto che questa cosa potrebbe interessare molte persone che così vengono svincolate dall'avere un commercialista.
Naturalmente vigila bene sulla situazione perchè, a parte questo discorso di facciata, le tasse alla fine dovrai versarle tu... se non ci pensano loro......
grazie della risposta..
in effetti ciò che non capisco io 'COSA CI GUADAGNANO LORO RISPETTO A FARMI UN CONTRATTO A PROGETTO?'
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gli altri interrogativi sono:
1.350 euro netti per 12 mensilità fanno 16.200 al netto di tutto.
il lordo dovrebbe esser quindi sui 20.250 se non sbaglio.
Inoltre vi è l'auto aziendale benefit non indifferente per il mio mestiere che mi fà viaggiare molto per lavoro..
ovviamente tutte le spese sono pagate il 15 del mese successivo, e sono di regola: alberghi se pernotto fuori regione (entro 100 euro per notte), ticket restaurant 5.20 per 20 : 100 euro in più al mese +
pc portatile (però lo sgravano in parte col forfettino che ha un agevolazione apposita) + telefono aziendale con scheda ( sapete bene che con un lavoro commerciale almeno 400 euro al bimestre si spendono, io le spendo almeno!!)Inoltre appunto il commercialista interno penserà ad ogni adempimento ed io mi ritroverò a non dover pagar nulla l'anno successivo.
Tasse 10% e Inps 18% a carico loro ed ogni altra spesa.A me sinceramente pare troppo bello, voi che ne pensate??
Nel contratto c'è una clausala di esclusività per loro, nel senso che io lavoro esclusivamente per il LORO NOTISSIMO BRAND e non posso avere altre collaborazioni essendo FULL-TIME dedicato a questo committente.
upppppppppp:x
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Ciao,
difficile darti un parere come si dice fidarsi è bene...
In sostanza tu non gestisci nulla degli adempimenti per te obbligatori e lo fa il tuo datore di lavoro. Se lui sbaglia o non versa le imposte per te non potrai mai rivalerti su di lui.
A ma non piace molto come soluzione.Fabrizio
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già, però io tramite 'fisconline' potrei per così dire tenere sottocontrollo ciò che dovrei far io invece è in delega è giusto??
monitorando chi deve monitorare me....:x
Insomma fidarsi è bene.. non fidarsi è meglio ma tra:
UN CONTRATTO A PROGETTO DI 1.300 NETTI MESI ED UNO CON P.IVA TENUTA DALLA SOCIETà COMPRESI I TRIBUTI DOVUTI, A PARITà DI BENEFIT AZIENDALI, COSA SCEGLIERESTE VOI?
SENZA CONTAR CHE CON P.IVA POSSO PORTAR ALTRI COSTI PRIVATI E SPESE IN DEDUZIONE-DETRAZIONE, GIUSTO?
UPPPPPPPPPPPP
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A me pare un rapporto di lavoro subordinato mascherato da autonomo.
Il contratto di lavoro a progetto si pone a metà strada tra il subordinato e l'autonomo, in quanto il prestatore ha l'autonomia nel raggiungere il risultato me presta la sua attività in modo coordinato e continuativo con quello dell'impresa.
Il lavoratore autonomo, invece, agisce con piena libertà in ordine al risultato, all'organizzazione e al rischio.
E' evidente che in quell'inquadramento non c'è rischio, non c'è autonomia e di più c'è il coordinamento con l'attività dell'impresa.
IMHO