• User Attivo

    @giosan said:

    ..........
    Beh mi orienterei per il .com ... che ne dite?Infatti, il COM è, anche, + friendly x i MDR


  • User Attivo

    @ChiccoSmile said:

    Infatti, il COM è, anche, + friendly x i MDR

    ma in realtà mi sembra che per google.it è più friendly i domini .it e quindi pensavo che google.es privilegiasse i domini .es. O è una leggenda metropolitana?


  • User Attivo

    @giosan said:

    ma in realtà mi sembra che per google.it è più friendly i domini .it e quindi pensavo che google.es privilegiasse i domini .es. O è una leggenda metropolitana?
    Secondo me l'estensione .com è tutt'altro che seo friendly(moltissimi domini spam usano questa estensione!), personalmente credo sia meglio l'estensione .es. Se vogliamo parlare di estensione domini che piacciono a GG forse dovremmo orientarci a domini .org o .gov , anche se credo che sia tutto molto relativo e che i MDR non diano rilevanza, più di tanto, all'estensioni di dominio...


  • User Attivo

    @alex said:

    Secondo me l'estensione .com è tutt'altro che seo friendly(moltissimi domini spam usano questa estensione!), personalmente credo sia meglio l'estensione .es. Se vogliamo parlare di estensione domini che piacciono a GG forse dovremmo orientarci a domini .org o .gov , anche se credo che sia tutto molto relativo e che i MDR non diano rilevanza, più di tanto, all'estensioni di dominio...

    Sono perfettamente d'accordo ... infatti più che per i MDR mi preoccupo dell'impatto sul target ad esempio argentino di un dominio .es piuttosto che .com.

    non so neanche che mdr usano in argentina o in america latina in genere ... quale versione di google. Mi interesserebbe non per il posizionamento, ma per rendermi conto delle estensioni usate!!


  • Super User

    @giosan said:

    Sono perfettamente d'accordo ... infatti più che per i MDR mi preoccupo dell'impatto sul target ad esempio argentino di un dominio .es piuttosto che .com.

    Personalmente farei così:
    se si decide per un unico dominio, allora il .com
    se si decide di giocare sulla regionalizzazione, allora .es; .br; ecc.


  • User Attivo

    grazie Stefano ...

    penso che per ora registrerò il .com ... la manutenzione di molti siti (e già ne abbiamo vari) è troppo onerosa, soprattutto nella stessa lingua. Mi pare impossibile evitare la duplicazione dei contenuti ... o forse si potrebbe agire con dei redirect. Ma ha senso?


  • User Attivo

    @giosan said:

    Sono perfettamente d'accordo ... infatti più che per i MDR mi preoccupo dell'impatto sul target ad esempio argentino di un dominio .es piuttosto che .com.

    non so neanche che mdr usano in argentina o in america latina in genere ... quale versione di google. Mi interesserebbe non per il posizionamento, ma per rendermi conto delle estensioni usate!!

    Da quel che ne so io in spagna la fa da padrone google, per impostarlo in lingua spagnola vai qui e seleziona la lingua di interfaccia in spagnolo, a quel punto hai impostato la visualizzazione dei data center in lingua spagnola.
    Se poi, non l'hai ancora letto, ti consiglio questa interessante sessione discussa al SES di Milano 2007.


  • Super User

    @giosan said:

    grazie Stefano ...

    penso che per ora registrerò il .com ... la manutenzione di molti siti (e già ne abbiamo vari) è troppo onerosa, soprattutto nella stessa lingua. Mi pare impossibile evitare la duplicazione dei contenuti ... o forse si potrebbe agire con dei redirect. Ma ha senso?

    Se la manutenzione di molti siti diviene un problema, prendi il .com e vai tranquilla.

    Quello che volevo dire è che, se nella vostra strategia ritenete opportuno trattare i diversi paesi in modo autonomo, credo sia meglio usare i domini nazionali.

    Tu scrivi: "il dubbio mi viene perché una forte percentuale di questo target è proprio della Spagna. Ovvero il mercato in america latina è emergente, mentre in Spagna è già maturo e molto ampio."

    Quindi mi viene da pensare: prevedete di trattare allo stesso modo il target maturo (la spagna) e quello emergente (america latina)?

    Se si, usa un unico sito, se no, usa più domini regionalizzati in cui forzatamente vanno inseriti testi diversi.

    In america latina i testi andranno studiati su un bisogno emergente, quindi per esempio spingendo sulla novità del servizio e sull'essere all'avanguardia.

    In spagna i testi verranno strutturati su un target maturo, che ha bisogno di conoscere più particolari per confrontare il vostro prodotto con la concorrenza ed essere tranquillizzato (sicurezza, assistenza, ecc.).

    Lo spagnolo che acquista non si sente all'avanguardia, ma una persona/azienda che acquista un prodotto normale di cui ha bisogno, quindi si può puntare sulla "solidità" dello stesso.

    Per il latino è diverso, lui è una persona che vuole "essere avanti", quindi si può puntare sulla novità proveniente dall'europa (comunicazione che farebbe ridere uno spagnolo).


  • User Attivo

    grazie alex ... guarderò un po' google spagnolo ...

    mi ero ripromessa di leggere il tuo reportage dal ses, ma acora non ne ho avuto il tempo!! a questo punto non posso più rimandare.


  • User Attivo

    @Stefano said:

    Se la manutenzione di molti siti diviene un problema, prendi il .com e vai tranquilla.

    Quello che volevo dire è che, se nella vostra strategia ritenete opportuno trattare i diversi paesi in modo autonomo, credo sia meglio usare i domini nazionali.

    Tu scrivi: "il dubbio mi viene perché una forte percentuale di questo target è proprio della Spagna. Ovvero il mercato in america latina è emergente, mentre in Spagna è già maturo e molto ampio."

    Quindi mi viene da pensare: prevedete di trattare allo stesso modo il target maturo (la spagna) e quello emergente (america latina)?

    Se si, usa un unico sito, se no, usa più domini regionalizzati in cui forzatamente vanno inseriti testi diversi.

    In america latina i testi andranno studiati su un bisogno emergente, quindi per esempio spingendo sulla novità del servizio e sull'essere all'avanguardia.

    In spagna i testi verranno strutturati su un target maturo, che ha bisogno di conoscere più particolari per confrontare il vostro prodotto con la concorrenza ed essere tranquillizzato (sicurezza, assistenza, ecc.).

    Lo spagnolo che acquista non si sente all'avanguardia, ma una persona/azienda che acquista un prodotto normale di cui ha bisogno, quindi si può puntare sulla "solidità" dello stesso.

    Per il latino è diverso, lui è una persona che vuole "essere avanti", quindi si può puntare sulla novità proveniente dall'europa (comunicazione che farebbe ridere uno spagnolo).

    si beh i tuoi ragionamenti filano perfettamente, ma mi sono espressa male!

    Esco dal vago perché altrimenti non mi so spiegare bene ...
    Allora mi rivolgo ai produttori di olii vegetali specialmente di oliva offrendogli un sistema innovativo per il controllo di qualità dell'olio ... la produzione di olio di oliva i Spagna è enorme, mentre in amerrica latina si sta sviluppando ora. Il sistema di analisi che propongo è innovativo per qualsiasi mercato, a parte quello italiano in cui ci stiamo affermando ora.

    Quindi forse può andare bene anche un unico dominio in lingua spagnola per proporre un sistema comunque innovativo! che ne dici?


  • Super User

    @giosan said:

    si beh i tuoi ragionamenti filano perfettamente, ma mi sono espressa male!

    Esco dal vago perché altrimenti non mi so spiegare bene ...
    Allora mi rivolgo ai produttori di olii vegetali specialmente di oliva offrendogli un sistema innovativo per il controllo di qualità dell'olio ... la produzione di olio di oliva i Spagna è enorme, mentre in amerrica latina si sta sviluppando ora. Il sistema di analisi che propongo è innovativo per qualsiasi mercato, a parte quello italiano in cui ci stiamo affermando ora.

    Quindi forse può andare bene anche un unico dominio in lingua spagnola per proporre un sistema comunque innovativo! che ne dici?

    Non conosco il settore, può essere.

    Forse sbaglio, ma credo che comunque ci siano delle particolarità che possono essere sfruttate.
    Poi che queste "particolarità" portino un beneficio superiore alle spese nel tuo settore, non saprei dirlo, come non so se voi adesso avete il tempo/le risorse per muovervi in modo differenziato nazione-per-nazione.

    Provo a buttare un esempio a caso, sicuramente sbagliato, ma giusto per capirsi.

    Questo sistema di controllo della qualità dell'olio può essere utile per esportare il prodotto finale?
    Non so, esistono normative? esigenze nazionali?

    Per esempio si potrebbe comunicare ai latini che grazie a questo sistema possono vendere senza problemi negli usa, perché tengono sotto controllo il parametro X ed Y che viene considerato dagli statunitensi come indice di qualità.... oltretutto utilizzando un metodo italiano (che generalmente gli americani apprezzano.... toscana regione dell'olio...).
    In questa ottica gli si potrebbe pure rilasciare un "timbrino" del tipo: "prodotto con il sistema XY, Tuscany, Italy".

    Mentre magari per uno spagnolo attraversare l'oceano è una spesa che lo renderebbe non competitivo... quindi per lui diviene una comunicazione inutile e forse anche dannosa (ha l'impressione che non ci si rivolga a lui).
    Oltre a questo, il timbro "Italy" probabilmente verrebbe visto come uno "schiaffo" morale...

    Intendo questo genere di strategie commerciali...
    Se le pianificate ha senso differenziare, altrimenti no.


  • Super User

    Siamo partiti da una domanda specifica: usare più siti o uno solo, ed in ogni caso con quale estensione.

    Detto per inciso: non dico assolutamente che è meglio differenziare, differenziare è un costo notevole perché ti devi informare su mille cose (oltretutto in lingua e con leggi diverse dalle nostre).
    Forse devi pure pagare qualcuno sul posto per raccogliere le informazioni e, in realtà, NON HAI COMUNQUE GARANZIE.

    Differenziare ti permette di avere delle carte in più da giocare, aumenta le probabilità di successo, fine.

    Mia opinione è che la risposta alla prima domanda (quanti domini e quale estensione) è conseguente alle strategie che avete intenzione di usare.

    Se la strategia è una sola, io opterei per il .com
    Se avete intenzione di mettere in atto oggi, o nel breve periodo, strategie differenziate, personalmente opterei per i domini nazionali.


  • User Attivo

    grazie ragazzi ... mi avete fornito molti spunti di riflessione! ci penserò un po' su e mi consulterò in modo più approfondito con chi ci cura il marketing su questi mercati. In entrambi i casi è lo stesso soggetto quindi potrò facilmente conoscere analogie e differenze e valutare quale sia la strada migliore.


  • User

    Ciao, ho letto questa interessante discussione che cadeva proprio a fagiolo....

    Anche io ho necessità di entrare in altri mercati, avremmo infatti intenzione di tradurre il sito in lingua inglese, francese e spagnola.
    Per il mercato spagnolo avete detto tutto, per l'inglese non c'è bisogno di dire nulla (.com), ma per il francese cosa suggerireste, in fondo il .fr sarebbe limitativo esiste pur sempre il mercato canadese.

    Una divisione del tipo www.xyz.com/es/ - www.xyz.com/fr/ avrebbe senso? e i MDR cosa ne penserebbero?


  • Super User

    @french67 said:

    Ciao, ho letto questa interessante discussione che cadeva proprio a fagiolo....

    Anche io ho necessità di entrare in altri mercati, avremmo infatti intenzione di tradurre il sito in lingua inglese, francese e spagnola.
    Per il mercato spagnolo avete detto tutto, per l'inglese non c'è bisogno di dire nulla (.com), ma per il francese cosa suggerireste, in fondo il .fr sarebbe limitativo esiste pur sempre il mercato canadese.

    Una divisione del tipo www.xyz.com/es/ - www.xyz.com/fr/ avrebbe senso? e i MDR cosa ne penserebbero?
    Se il tuo problema sono i motori di ricerca, ti conviene chiedere su Posizionamento Nei Motori di Ricerca, se invece vuoi parlare di marketing ti sottolineo che due paesi possono condividere la lingua, ma molto difficilmente condividono la cultura.


  • User

    In realtà non è tanto il problema dei motori di ricerca che mi preoccupa, quanto sapere quale può essere il giusto dominio da acquistare.
    Concordo con te che stessa lingua non significa stesse abitudini, ma il sito in questione tratta di ricette italiane, quindi bene o male l'interesse dovrebbe essere simile sia che questo sia guardato da uno spagnolo di Madrid sia da un argentino di Buenos Aires.
    Più che altro mi chiedevo se su un com faccio convivere versioni in varie lingue cosa succede?


  • Super User

    @french67 said:

    In realtà non è tanto il problema dei motori di ricerca che mi preoccupa, quanto sapere quale può essere il giusto dominio da acquistare.
    Concordo con te che stessa lingua non significa stesse abitudini, ma il sito in questione tratta di ricette italiane, quindi bene o male l'interesse dovrebbe essere simile sia che questo sia guardato da uno spagnolo di Madrid sia da un argentino di Buenos Aires.
    Più che altro mi chiedevo se su un com faccio convivere versioni in varie lingue cosa succede?
    Nessun problema a far convivere sullo stesso dominio più lingue.

    Non so quale sia l'obiettivo del sito, provo comunque a buttare giù "cose a caso".
    Se dico sciocchezze (probabile), semplicemente non tenere conto di queste cose.
    😉

    Metti che Barilla fornisca direttamente il mercato francese, ma non sia ancora sul mercato canadese....
    In quale caso pensi che ti sponsorizzi più facilmente?

    Metti che un utente ti chieda "Ma questo tipo di ingrediente, chi lo produce?" e che non ci sia un unico produttore che serve Francia e Canada (non scordiamoci che c'è un oceano nel mezzo).

    Metti di voler dare uno spazio agli utenti del sito per "personalizzare le ricette" (ogni stato del mondo personalizza le ricette in base ai propri usi e consumi).

    Metti di voler aggiungere le marche consigliate ($) per ogni ingrediente....