• User Attivo

    Anni fa abbiamo promosso degli eventi insieme con Madri ed ho scritto una sequenza di autoresponder con il "nome" 🙂

    Mia mamma si è iscritta per caso e dopo qualche giorno mi ha chiamato e mi ha detto: "mi è arrivata una tua email alle 8 del mattino! Lavori troppo! Ma non mi avevi riconosciuto?" 😉

    Ovviamente non tutti gli utenti sono come mia mamma, ma assicuro che le risposte che si ottengono tramite email con il nome sono almeno 5/10 volte più elevate.

    Lo svantaggio? Che essendo percepite come email personali TI RISPONDONO... quindi devi anche fare i conti con il tempo...

    Ho una newsletter creata come test per un sito (se volete lo indico, non volevo spammare) che ha pochissimi iscritti (era solo per testare se funzionava l'autoresponder... abbiamo fatto solo 2/300 clicks con adwords e devo - ahime - ancora scrivere la promozione) e comunque ci sono delle persone che rispondono ai miei invii!


  • User

    io uso sempre il nome dell'utente perchè è sicuramente il metodo meno anonimo e meno invasivo di proporre una newsletter, più "friendly" insomma 🙂

    a proposito di newsletter e di inserire il "nome utente" nella mail, se usate Joomla vi consiglio l'ottimo component **letterman

    :ciauz:
    **


  • User Attivo

    A proposito, oggi scade una promozione e manderò su una mailing list di circa 500 persone (una sotto/sotto/mailing list :P) un reminder.

    Farò uno split test tra un subject di questo tipo:

    Nome, sei anche tu un Golden Retriever?

    e questo

    Sei anche tu un Golden Retriever?

    Appena aweber ricomincia a funzionare la invio....
    ..ed entro un paio di giorni vi darò le percentuali di
    click sul link all'interno e quelle di conversione 😛

    Ovviamente percentuali e non valori assoluti 😄


  • User

    Si è sicuramente un modo efficacie per far percepire qualcosa di personale legato all'utente.

    Anche io da utilizzatore tendo a guardare con occhio di riguardo le email con il mio nome nell'oggetto. Ti rendi conto che forse l'offerta è legata solo a te (anche se poi sai che non è cosi, però è bello pensarlo 🙂 )

    Oltre a questo è buona cosa inserire anche in chisura della email il nome di chi la scrive.
    Si percepisce che c'è dietro un nome / contatto, anche quello del manager però è sempre un nome a cui legarti e non una redazione anonima che cambia ad ogni invio.


  • User

    Io ho acquistato E@Manager da MADRI ancora nel dicembre del 2004 e da allora scrivo le newsletter con questo software.
    Naturalmente sempre personalizzate con il nome del destinatario.
    Fa una grande differenza!! La mail che arriva senza un nome viene percepita come una mail che arriva in massa a un numero illimitato di iscritti, mentre quella personalizzata con il nome del destinatario viene percepita proprio come mail personale. Molti infatti, anche se non sono mai stati nostri clienti, ci rispondono ringraziandoci per le informazioni che gli arrivano e, anche se non possono essere nostri clienti, ci dicono di continuare ad inviargli le nostre proposte e le nostre offerte.
    Posso dire che questo non puo' che essere positivo, il numero di cancellazioni e' sicuramente minore personalizzando il destinatario. Non indico percentuali perche' le cancellazioni dipendono molto anche da cosa si invia agli iscritti.... 😉 Ho notato che in certe newsletter, con contenuti giudicati scadenti ancor prima di inviarla, la percentuale delle cancellazioni aumenta.... ma questa e' un'altra storia, un'altro argomento.
    Dimenticavo, nella mail metto sempre il nome del destinatario 🙂 !!


  • User Attivo

    Scusandomi in anticipo per l'OT
    Al di là del discorso di marketing, l'inserire il nickname (o il nome/cognome) quando si scrive a un utente iscritto ad un sito/servizio è un buon strumento anti phising. Sicuramente l'avrete notato tutti nelle newsletter/comunicazioni scritte da grossi siti soggetti ad attacchi di questo tipo.


  • Super User

    Il vero problema è che molti utenti non inseriscono i loro veri nomi.. ma parole senza senso oppure nick non propri e questo fa cadere a picco le conversioni... perchè?

    Perchè la gente non si ricorda di aver inserito come nome, "Cane rognoso" e poi gli arriva la newsletter "Ciao cane rognoso, hai visto che bello il mio sito?" e questo come minimo un po' si arrabbia... 😄


  • User Attivo

    @dechigno said:

    Il vero problema è che molti utenti non inseriscono i loro veri nomi.. ma parole senza senso oppure nick non propri e questo fa cadere a picco le conversioni... perchè?

    Perchè la gente non si ricorda di aver inserito come nome, "Cane rognoso" e poi gli arriva la newsletter "Ciao cane rognoso, hai visto che bello il mio sito?" e questo come minimo un po' si arrabbia... 😄

    😄 è vero anche questo, dipende anche dal tipo di servizio che si offre, se per esempio mi sto iscrivendo a paypal sicuramente metterò il mio nome e cognome reali..ma per altri servizi potrebbe non accadere.


  • User Newbie

    Ciao a tutti,

    sono Luca Catania, il tizio col cilindro nero che vedete qui sotto... beh, per
    dirla tutta, sono anche quello con le trecce color arancione al suo fianco :).

    Ho cercato di riprodurre un esperimento "leggermente fuori dagli schemi
    di marketing :)" per esprimere il mio pensiero.

    Per lavoro mi sono ritrovato piu' volte a dover riscrivere delle newletter
    per le quali non era stato "raccolto" nessuno dato. Neanche l'iniziale del
    nome!

    Come faccio ad inviare un'email senza poterla personalizzare?
    Ero abituato (e lo sono ancora adesso) ad inviare email con molti
    campi di personalizzazione (a momenti anche il nome del gatto).
    Credevo che senza di essi non avrei migliorato i risultati (vendite,
    iscrizioni, ecc..).

    **Effettivamente senza "il nome" i risultati sono stati pessimi;
    **ma solo per quei clienti che non si prendevano cura dei loro
    "iscritti", che sfruttavano le liste solo per pubblcita' e che non avevano
    una forte "identita'" (quelle stesse liste dove c'erano tanti "Cane rognoso" :)).

    **Ma allora le email vanno personalizzate o no?
    **Questo e' quello che mi sono chiesto piu' volte. E piu' volte ho risposto
    a me stesso "Si". Ho potuto pero' riscontrare che non e' solo questo che
    aiuta a migliorare i risultati.

    Per mia esperienza conta molto di piu' l'identità e il tono generale di un
    email (e di chi la scrive).

    Ecco come (giocando) ho voluto riassumere il mio pensiero:

    image

    Entrambi i "Luchi" usano il nome... ma credo che il messaggio trasmesso non sia proprio lo stesso :). Cosa ne pensate?


  • User Attivo

    troppo forte 🙂 originale!!! 😄


  • User

    Penso di essere daccordissimo su quanto detto da Luca. infatti nel mio post ho detto che le percentuali di conversioni sono piu' altre quando si usa il nome, ma che anche se c'è, in presenza di contenuti scadenti le cancellazioni ci sono comunque o il tasso di conversione diminuisce.

    Per rispondere a dechigno invece, e' ben vero che certi si registrano con i nomi piu' strani, ma se sono interessati al prodotto mettono il nome vero, percio' i "cani rognosi" sappiamo gia' chi sono 😄 .

    In ogni caso io ho sempre cercato, dove possibile visto che il nome non me lo posso inventare io, di identificare leggendo l'indirizzo emal, il nome dell'iscritto e correggerlo manualmente.

    Ciao


  • Super User

    Quanto dice lubette è vero... 🙂

    Però purtroppo in italia c'è questo "vizietto" di mettere nomi falsi... Anche la mia ragazza ogni volta che vuole chiedere informazioni on-line gli viene quasi istintivo inserire un nome fasullo... 🙂

    Naturalmente, occupandomi anche di questo, la esorto dal farlo... ma a volte mi frega! 😄


  • User Attivo

    @piernicola said:

    Appena aweber ricomincia a funzionare la invio....
    ..ed entro un paio di giorni vi darò le percentuali di
    click sul link all'interno e quelle di conversione 😛

    Ovviamente percentuali e non valori assoluti 😄

    Anche io uso Aweber, è veramente un buon servizio, con ottime potenzialità


  • User Attivo

    @piernicola said:

    A proposito, oggi scade una promozione e manderò su una mailing list di circa 500 persone (una sotto/sotto/mailing list :P) un reminder.

    Farò uno split test tra un subject di questo tipo:

    Nome, sei anche tu un Golden Retriever?

    e questo

    Sei anche tu un Golden Retriever?

    Appena aweber ricomincia a funzionare la invio....
    ..ed entro un paio di giorni vi darò le percentuali di
    click sul link all'interno e quelle di conversione 😛

    Ovviamente percentuali e non valori assoluti 😄

    Ecco i risultati (per niente sorprendenti ;)).

    La mail personalizzata con il nome ha avuto un CTR quasi DOPPIO di quella senza nome....