• User

    :bho: Nulla di nuovo?:ciauz:


  • Bannato User Newbie

    Sicuramente sono stato molto infelice nella mia prima esposizione, o almeno ritengo che sia effettivamente successo ciò, considerato che alcuni approfittando della mia infelice proposta, hanno subito tirato l'acqua al proprio mulino. Egregi, lo scrivente considerato le proprie esperienze dirigenziali, voleva solo evidenziare un piccolo problema latente nel nostro sistema da qualche anno:- a differenza dei ns.tempi (scusate il confronto) attualmente ns.giovani probabilmente hanno possibiltà di stare molto comodi e valutare con tanta parsimonia (dico tanta) le poche iniziative lavorative che si presentano in questo negativo momento nazionale.Ciò che lo scrivente voleva evidenziare era solo un infantile motivo invitante a non perdere alcuna occasione che si presenta ed in qualunque modo viene offerta, anzichè stare lì comodamente ad effettuare valutazioni fuori luogo e fuori ogni tempo:- signori oggi ci danno poco dal sistema, cerchiamo di crearci noi stessi delle possibilità, per chi ha veramente coraggio di tentare,anzichè stare lì a polemizzare il poco o il tanto che non danno;in sintesi considerato il negativo momento nazionale, quello che un anziano e fiducioso signore vuole dirvi è:-
    -non perdete alcuna occasione in qualunque modo vi venga proposto, e non dimenticate che bisogna sempre prima entrare nel mondo del lavoro per poter indi incamminarsi in un sentiero valido e gradito.Scusatemi ed auguri.


  • Bannato User Attivo

    @lunagra said:

    -non perdete alcuna occasione in qualunque modo vi venga proposto, e non dimenticate che bisogna sempre prima entrare nel mondo del lavoro per poter indi incamminarsi in un sentiero valido e gradito.Scusatemi ed auguri.

    Anche se io sono stato critico, non è necessario che ti scusi...ognuno la vede a modo proprio...
    Personalmente ritengo che anche il discorso "non perdete alcuna occasione in qualunque modo vi venga proposto" sia un tirare l'acqua al mulino di chi propone. Credo invece che bisogna proprio valutare ogni occasione per non prendere tutto cio che ci viene proposto.


  • User

    @buccia81 said:

    Personalmente ritengo che anche il discorso "non perdete alcuna occasione in qualunque modo vi venga proposto" sia un tirare l'acqua al mulino di chi propone. Credo invece che bisogna proprio valutare ogni occasione per non prendere tutto cio che ci viene proposto.

    ciao a tutti,
    scusate se mi inserisco...sono daccordissimo!!!
    bisogna sempre valutare con estrema attenzione e pignoleria quello che viene offerto. Prima di lavorare, anche solo per una settimana, è utile esaminare le condizioni lavorative e analizzare un eventuale contratto (magari farlo leggere a chi ne capisce). Lo dice uno che ha lavorato senza essere stato pagato (anzi ho rimesso di tasca mia) perchè era dell'idea di non perdere alcuna occasione!!!. Purtroppo in italia proliferano lavori "fregatura"...tante promesse, tu lavori ed in fine non vieni retribuito...poi ti dicono: "ma nel contratto che hai firmato era scritto che...". Bisogna stare attenti soprattutto quando ci sono di mezzo i cosidetti contratti a progetto, è propri in quel caso che i datori di lavoro si "sbizzarriscono"...studiare un pò per far capire di non navigare in alto mare infatti quelli che abboccano sono coloro che sono poco informati...poi bisogna pretendere chiarezza e trasparenza

    Il lavoro è una cosa sacrosanta!!!

    saluti


  • User Attivo

    @fra22 said:

    ciao a tutti,
    scusate se mi inserisco...sono daccordissimo!!!
    bisogna sempre valutare con estrema attenzione e pignoleria quello che viene offerto. Prima di lavorare, anche solo per una settimana, è utile esaminare le condizioni lavorative e analizzare un eventuale contratto (magari farlo leggere a chi ne capisce). Lo dice uno che ha lavorato senza essere stato pagato (anzi ho rimesso di tasca mia) perchè era dell'idea di non perdere alcuna occasione!!!. Purtroppo in italia proliferano lavori "fregatura"...tante promesse, tu lavori ed in fine non vieni retribuito...poi ti dicono: "ma nel contratto che hai firmato era scritto che...". Bisogna stare attenti soprattutto quando ci sono di mezzo i cosidetti contratti a progetto, è propri in quel caso che i datori di lavoro si "sbizzarriscono"...studiare un pò per far capire di non navigare in alto mare infatti quelli che abboccano sono coloro che sono poco informati...poi bisogna pretendere chiarezza e trasparenza

    Il lavoro è una cosa sacrosanta!!!

    saluti

    Sono del parere che non si può fare il paragone sempre con i tempi "di una volta": anche i miei genitori mi dicono che "una volta" loro non osavano chiedere a un colloquio di lavoro l'eventuale ricompensa perchè avevano timore che il datore pensasse che tu volevi lavorare solo per i soldi...
    questo è solo un esempio banale per dire che bisogna fare ma anche pretendere chiarezza: il mercato del lavoro non è fatto solo di chi offre, ma anche chi cerca deve avere i suoi diritti. Per questo stesso motivo non penso che uno debba entrare nel mondo del lavoro giusto per entrare e poi valutare; bisogna entrare in modo opportuno, cioè in modo da avere la giusta ricompensa (anche minima per quello che si sa fare), ma non bisogna chinare la testa solo perchè si "deve" lavorare.
    Ci sono già migliaia di giovani sfruttati in Italia, non è il caso di accrescere la categoria no?


  • User

    Parlo per me. Il fatto di essere qui a "valutare " con tanta parsimonia vuol dire anche che non ho molte cose da fare e sono in cerca di lavoro. Poi occorre decidersi da parte vs (dirigenti/imprenditori) su cosa conviene di più. Attualmente ho avuto dei problemi a causa della mia età. Infatti preferiscono i giovani ad uno invece che ha già esperienza.
    In quanto al prendere tutte le occasioni che si presentano qualunque sia, credo che ci sia l'imbarazzo della scelta. Però così non si va da nessuna parte.
    Lasciamo stare effettivamente il discorso del confronto generazionale.
    Alla fine di tutto ciò sarebbe utile che magari fossero resa nota quale era effettivamente la vs proposta, quali i termini e se è ancora valida.
    Così chiunque potrà valutare e trarre le conclusioni sull'opportunità.

    😉 🙂 😄 :mmm:


  • User Attivo

    @crisalex said:

    Attualmente ho avuto dei problemi a causa della mia età. Infatti preferiscono i giovani ad uno invece che ha già esperienza.

    Ho molte difficoltà anch'io a trovar lavoro proprio per questo motivo.
    Preferiscono i giovani anche se non hanno esperienza perchè con i vari contratti che circolano li possono pagare poco.
    Io non ho molta esperienza nel mondo del lavoro ma ho tanta esperienza di vita che un giovane non ha..e questo a volte può servire.. dopo 20 anni di casalinga, corsi per l'uso del pc, per far siti, per la grafica (perchè ho la passione per queste cose), lavori in nero da lavapiatti e pulizie.. non ho ancora trovato un lavoro serio che mi permetta ogni mese di portare a casa uno stipendio degno x vivere.. vivo sempre con l'acqua alla gola..bollette che arrivano..figli..spese varie.. e tutto perchè non ho esperienza nel mondo del lavoro! MA SE NESSUNO MI FA FARE ESPERIENZA COME POSSO AVERE ESPERIENZA???? Ma il datore di lavoro pensa solo al guadagno..pensa che non rendo subito appena assunta.. ma non pensa che la sottoscritta è sveglia, impara subito, non è idiota, non è stupida, è una persona seria, ha esperienza di vita quindi se la può cavare..
    Le "carissime e gentilissime" impiegate del centro per l'impiego mi dicono sempre: "ma lei signora è sprecata per far le pulizie con i corsi che ha fatto e con le cose che sa fare!"...come mai allora non trovo lavoro??
    Capisco e sono contenta che i giovani trovino subito lavoro perchè è capitato a mio figlio di trovarlo subito..ma io? sono finita? chi mi mantiene la famiglia? chi mi paga le bollette? e la mia voglia di lavorare non la vuole nessuno?? sono ancora giovane..sono nel pieno delle forze..so di valere tanto ma nessuno mi dà la possibilità di dimostrarlo perchè tutti pensano al guadagno..
    che mondo!


  • Bannato User Newbie

    mi sembra di capire che forse non solo l'unico meno giovane della compagnia, comunque volevo chiarire che il mio studio realizza ed eroga minimprenditorie realizzate apposta per evitare investimenti da parte dei ns.giovani. Non abbiamo scoperto l'uovo di colombo,ma sicuramente stiamo cercando in ogni modo di suscitare degli input operativi interessanti per i ns.giovani o meno,almeno per quelli che stanchi delle varie ricerche, decidono di autorealizzarsi senza rischi.Non voglio dilungarmi altrimenti dimostrerei un particolare attaccamento ad un qualcosa che noi realizziamo effettivamente solo a livello hobbystico, e che speriamo utile e gradito. Saluti.


  • User Attivo

    @lunagra said:

    mi sembra di capire che forse non solo l'unico meno giovane della compagnia, comunque volevo chiarire che il mio studio realizza ed eroga minimprenditorie realizzate apposta per evitare investimenti da parte dei ns.giovani. Non abbiamo scoperto l'uovo di colombo,ma sicuramente stiamo cercando in ogni modo di suscitare degli input operativi interessanti per i ns.giovani o meno,almeno per quelli che stanchi delle varie ricerche, decidono di autorealizzarsi senza rischi.Non voglio dilungarmi altrimenti dimostrerei un particolare attaccamento ad un qualcosa che noi realizziamo effettivamente solo a livello hobbystico, e che speriamo utile e gradito. Saluti.

    Mi scusi ma io non continuo a capire cosa fate :bho:
    Cosa vuol dire "eroga minimprenditorie"?
    Magari a qualcuno possono interessare....


  • User Attivo

    Quando un soggetto propone "un qualcosa" di non comprensibile, 90 su 100, Vi stà prospettando un meraviglioso inserimento nel fantastico mondo di Ramsete, vale a dire piramidi, ovvero piramidale, da non confondersi con il sistema nervoso centrale, trattasi di multilevel.
    🙂


  • User Attivo

    @voidcomputer said:

    Quando un soggetto propone "un qualcosa" di non comprensibile, 90 su 100, Vi stà prospettando un meraviglioso inserimento nel fantastico mondo di Ramsete, vale a dire piramidi, ovvero piramidale, da non confondersi con il sistema nervoso centrale, trattasi di multilevel.
    🙂

    ...la accendiamo? 😄


  • User

    Ho voluto aspettare per vedere su qualcuno riusciva a capire cosa avesse scritto. Il non dilungarsi vuol dire, in questo caso, continuare a non spiegare.

    1 Erogare minimprenditorie: miniche?
    2 autorealizzarsi senza rischi: cioè?
    3 ...un particolare attaccamento ad un qualcosa che noi realizziamo effettivamente solo a livello hobbystico: ma se è iniziata questa discussione credo che l'attaccamento c'era?


  • User

    :mmm: non c'è più nessuna novità?:?
    :bho: :bho: :bho: :bho: :bho:
    :nonono: :nonono: :nonono: :nonono: :nonono: :nonono: :nonono: :nonono:


  • User Attivo

    @crisalex said:

    :mmm: non c'è più nessuna novità?:?
    :bho: :bho: :bho: :bho: :bho:
    :nonono: :nonono: :nonono: :nonono: :nonono: :nonono: :nonono: :nonono:

    Non credo ci saranno più novita ora che sembra sia stato sgamato 😄


  • User

    @voidcomputer said:

    Quando un soggetto propone "un qualcosa" di non comprensibile, 90 su 100, Vi stà prospettando un meraviglioso inserimento nel fantastico mondo di Ramsete, vale a dire piramidi, ovvero piramidale, da non confondersi con il sistema nervoso centrale, trattasi di multilevel.
    🙂

    Purtroppo hai ragione: solo che obiettivamente mi sento di dire questo: non tutti i multilevel sono piramidi o truffe.
    Purtroppo, specie in italia esiste una grande diffidenza in questo sistema che e' basato sul passaparola.

    Il motivo di questa diffidenza, oltre alle truffe, e' proprio dovuto al fatto che chi fa mlm tende sempre a fare il misterioso: in realta' l'obiettivo dovrebbe essere quello di catturare l'attenzione anche se nel 90% dei casi finiscono per farlo nel modo sbagliato e quindi spesso passano per essere dei truffatori specie da chi il sistema non lo conosce a fondo.

    Inoltre per uno che fa network e che lavora con etica e professionalita' sa benissimo che non ha senso andare a postare messaggi del genere sui forum.
    Anzi dovrebbe anche sapere che contribuisce ad aumentare la negativita' e chiusura nei confronti di tale sistema.

    Io mi sono documentato bene su questo tipo di imprenditoria, sulle leggi che lo regolano e sulle aziende che lo applicano. Come al solito generalizzare non ha senso e come in tutte le attivita' ci sono dei pro' e dei contro.


  • User

    scusate ancora una volta e poi penso che si possa chiudere la discussione.
    In cosa consisterebbe un multilevel?
    Lo conosco più per sentito dire che nei fatti.
    Spiegarlo potrebbe servire anche a qualcunaltro visto che chi erogava le "minimprenditorie" non lo fa!!! :nonono: :mmm:


  • User

    Guarda sto' preparando del materiale da postare su un blog.
    Appena ho un po' di tempo per finirlo te lo mando!


  • Admin

    [CENTER]image[/CENTER]

    [CENTER]image[/CENTER]

    [CENTER]Legge 17 agosto 2005, n. 173[/CENTER]
    "Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali"

    [CENTER]pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 2 settembre 2005 [/CENTER]

    [CENTER]ART. 1.
    (Definizioni e ambito di applicazione della legge) [/CENTER]

    1. Al fini della presente legge si intendono:
      a) per "vendita diretta a domicilio", la forma speciale di vendita al dettaglio e di offerta di beni e servizi, di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, effettuate tramite la raccolta di ordinativi di acquisto presso il domicilio del consumatore finale o nei locali nei quali il consumatore si trova, anche temporaneamente, per motivi personali, di lavoro, di studio, di intrattenimento o di svago;
      b) per "incaricato alla vendita diretta a domicilio", colui che, con o senza vincolo di subordinazione, promuove, direttamente o indirettamente, la raccolta di ordinativi di acquisto presso privati consumatori per conto di imprese esercenti la vendita diretta a domicilio;
      c) per "impresa" o "imprese", l'impresa o le imprese esercenti la vendita diretta a domicilio di cui alla lettera a).
    2. Le disposizioni della presente legge, ad eccezione di quanto previsto dagli articoli 5, 6 e 7, non si applicano alla offerta, alla sottoscrizione e alla propaganda ai fini commerciali di:
      a) prodotti e servizi finanziari;
      b) prodotti e servizi assicurativi;
      c) contratti per la costruzione, la vendita e la locazione di beni immobili.
      [CENTER]ART. 2.
      (Esercizio dell'attività di vendita diretta a domicilio)[/CENTER]
    3. Alle attività di vendita diretta a domicilio di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), si applicano le disposizioni di cui agli articoli 19, 20 e 22, commi 1 e 2, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, nonché le disposizioni vigenti in materia di commercializzazione dei beni e dei servizi offerti.
      [CENTER]ART. 3.
      (Attività di incaricato alla vendita diretta a domicilio)[/CENTER]
    4. L'attività di incaricato alla vendita diretta a domicilio, con o senza vincolo di subordinazione, è soggetta all'obbligo del possesso del tesserino di riconoscimento di cui all'articolo 19, commi 5 e 6, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e può essere svolta da chi risulti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 5, comma 2, del medesimo decreto legislativo.
    5. L'attività di incaricato alla vendita diretta a domicilio senza vincolo di subordinazione può essere esercitata come oggetto di una obbligazione assunta con contratto di agenzia.
    6. L'attività di incaricato alla vendita diretta a domicilio senza vincolo di subordinazione può essere altresí esercitata, senza necessità di stipulare un contratto di agenzia, da soggetti che svolgono l'attività in maniera abituale, ancorché non esclusiva, o in maniera occasionale, purché incaricati da una o più imprese.
    7. La natura dell'attività di cui al comma 3 è di carattere occasionale sino al conseguimento di un reddito annuo, derivante da tale attività, non superiore a 5.000 euro.
    8. Resta ferma la disciplina previdenziale recata dall'articolo 44, comma 2, ultimo periodo, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326.
      [CENTER]ART. 4.
      (Disciplina del rapporto fra impresa affidante e incaricato alla vendita diretta a domicilio. Compenso dell'incaricato)[/CENTER]
    9. All'incaricato alla vendita diretta a domicilio con vincolo di subordinazione si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro applicato dall'impresa esercente la vendita diretta. All'incaricato alla vendita diretta a domicilio senza vincolo di subordinazione di cui all'articolo 3, comma 2, si applicano gli accordi economici collettivi di settore.
    10. Per l'incaricato alla vendita diretta a domicilio senza vincolo di subordinazione di cui all'articolo 3, comma 3, l'incarico deve essere provato per iscritto e può essere liberamente rinunciato, anche per fatti concludenti con relativa presa d'atto dell'impresa affidante, o revocato per iscritto tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento o altro mezzo idoneo. L'atto di conferimento dell'incarico deve contenere l'indicazione dei diritti e degli obblighi di cui ai commi 3 e 6.
    11. L'incaricato alla vendita diretta a domicilio senza vincolo di subordinazione di cui all'articolo 3, comma 3, ha diritto di recedere dall'incarico, senza obbligo di motivazione, inviando all'impresa affidante una comunicazione, a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, entro dieci giorni lavorativi dalla stipula dell'atto scritto di cui al comma 2. In tale caso, l'incaricato è tenuto a restituire a sua cura e spese i beni e i materiali da dimostrazione eventualmente acquistati e l'impresa, entro trenta giorni dalla restituzione dei beni e dei materiali, rimborsa all'incaricato le somme da questi eventualmente pagate. Il rimborso è subordinato all'integrità dei beni e dei materiali restituiti.
    12. Nei confronti dell'incaricato alla vendita diretta a domicilio non può essere stabilito alcun obbligo di acquisto:
      a) di un qualsiasi ammontare di materiali o di beni commercializzati o distribuiti dall'impresa affidante, ad eccezione dei beni e dei materiali da dimostrazione strumentali alla sua attività che per tipologia e quantità sono assimilabili ad un campionario;
      b) di servizi forniti, direttamente o indirettamente, dall'impresa affidante, non strettamente inerenti e necessari all'attività commerciale in questione, e comunque non proporzionati al volume dell'attività svolta.
    13. Nel caso in cui l'incarico venga rinunciato o revocato, il tesserino di riconoscimento di cui all'articolo 3, comma 1, è ritirato.
    14. In aggiunta al diritto di recesso di cui al comma 3, all'incaricato alla vendita diretta a domicilio è in ogni caso riconosciuto, in tutte le altre ipotesi di cessazione per qualsiasi causa del rapporto con l'impresa affidante, il diritto di restituzione e, entro trenta giorni, alla rifusione del prezzo relativamente ai beni e ai materiali integri eventualmente posseduti in misura non inferiore al 90 per cento del costo originario.
    15. L'incaricato alla vendita diretta a domicilio deve attenersi alle modalità e alle condizioni generali di vendita stabilite dall'impresa affidante. In caso contrario, egli è responsabile dei danni derivanti dalle condotte difformi da lui adottate rispetto alle modalità e alle condizioni di cui al primo periodo.
    16. L'incaricato alla vendita diretta a domicilio non ha, salvo espressa autorizzazione scritta, la facoltà di riscuotere il corrispettivo degli ordinativi di acquisto che abbiano avuto regolare esecuzione presso i privati consumatori nè di concedere sconti o dilazioni di pagamento.
    17. Il compenso dell'incaricato alla vendita diretta a domicilio senza vincolo di subordinazione è costituito dalle provvigioni sugli affari che, accettati, hanno avuto regolare esecuzione. La misura delle provvigioni e le modalità di corresponsione devono essere stabilite per iscritto.
      [CENTER]ART. 5.
      (Divieto delle forme di vendita piramidali e di giochi o catene)[/CENTER]
    18. Sono vietate la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l'incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi determinati direttamente o attraverso altri componenti la struttura.
    19. È vietata, altresí, la promozione o l'organizzazione di tutte quelle operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, "catene di Sant'Antonio", che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all'infinito previo il pagamento di un corrispettivo.
      [CENTER]ART. 6.
      (Elementi presuntivi)[/CENTER]
    20. Costituisce elemento presuntivo della sussistenza di una operazione o di una struttura di vendita vietate ai sensi dell'articolo 5 la ricorrenza di una delle seguenti circostanze:
      a) l'eventuale obbligo del soggetto reclutato di acquistare dall'impresa organizzatrice, ovvero da altro componente la struttura, una rilevante quantità di prodotti senza diritto di restituzione o rifusione del prezzo relativamente ai beni ancora vendibili, in misura non inferiore al 90 per cento del costo originario, nel caso di mancata o parzialmente mancata vendita al pubblico;
      b) l'eventuale obbligo del soggetto reclutato di corrispondere, all'atto del reclutamento e comunque quale condizione per la permanenza nell'organizzazione, all'impresa organizzatrice o ad altro componente la struttura, una somma di denaro o titoli di credito o altri valori mobiliari e benefici finanziari in genere di rilevante entità e in assenza di una reale controprestazione;
      c) l'eventuale obbligo del soggetto reclutato di acquistare, dall'impresa organizzatrice o da altro componente la struttura, materiali, beni o servizi, ivi compresi materiali didattici e corsi di formazione, non strettamente inerenti e necessari alla attività commerciale in questione e comunque non proporzionati al volume dell'attività svolta.
      [CENTER]ART. 7.
      (Sanzioni)[/CENTER]
    21. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque promuove o realizza le attività o le strutture di vendita o le operazioni di cui all'articolo 5, anche promuovendo iniziative di carattere collettivo o inducendo uno o più soggetti ad aderire, associarsi o affiliarsi alle organizzazioni od operazioni di cui al medesimo articolo, è punito con l'arresto da sei mesi ad un anno o con l'ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro.
    22. Per le violazioni di cui al comma 1 si applica la sanzione accessoria della pubblicazione del provvedimento con le modalità di cui all'articolo 36 del codice penale e della sua comunicazione alle associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentative a livello nazionale.
    23. All'impresa che non rispetti le disposizioni di cui all'articolo 4, commi 2, 3, 5, 6 e 9, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 euro a 5.000 euro.

  • User

    definizione multilevel marketing o anche network marketing: sistema di marketing basata sul marketing relazionale ( passaparola).

    Hai mai consigliato un ristorante, un film, o un posto dove comprare qualcosa a buon prezzo a qualcuno? Ti hanno mai pagato per questo?

    Le aziende che decidono di utilizzare il sistema del MLM solitamente non fanno pubblicita' attraverso i canali tradizionali attraverso call center, invio di posta, pubblicita' in tv eccc... .
    Piuttosto concentrano i loro sforzi sulla creazione di una rete di vendita basata sul passaparola e pagano direttamente delle provvigioni alle persone che decidono di associarsi a questa rete e di promuovere i loro prodotti e/o servizi.

    Le persone che decidono di aderire alla rete di distribuzione avranno due cose da fare: acquisire dei clienti (consigliando l'uso dei prodotti e/o servizi) e parlare dell'opportunita' di guadagno per selezionare altre persone che diventeranno a loro volta acquisitori di clienti e via dicendo. Cosi' facendo crescono sia il numero di clienti che la rete di vendita.

    Ti faccio un esempio, marco lavora per un azienda di mlm e chiama alcuni suoi amici: parla loro dei prodotti e/o servizi e dell'opportunita'. Qualcuno diventera' cliente, qualcun altro entrera' a far parte della rete di vendita e qualcun altro non fara' niente.

    Marco insegnera' a chi ha deciso di far parte della rete di vendita a fare lo stesso e, una volta che saranno stati acquisiti dei clienti dai nuovi incaricati marco avra' diritto a percepire una provvigione anche sul fatturato generato dai suoi collaboratori.

    Si chiama marketing multilivello perche' si generano dei livelli di conoscenza: marco conosce claudio che a sua volta conosce luca e giovanni ecc....

    Solitamente per entrare a far parte della rete di vendita occorre investire una certa somma di denaro da qualche decina di euro a qualche centinaia di euro. Secondo la
    legge n. 173 del 17 agosto 2005 "Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali" all'articolo 6 comma b) viene riportato questo:
    "
    b) l'eventuale obbligo del soggetto reclutato di corrispondere, all'atto del reclutamento e comunque quale condizione per la permanenza nell'organizzazione, all'impresa organizzatrice o ad altro componente la struttura, una somma di denaro o titoli di credito o altri valori mobiliari e benefici finanziari in genere di rilevante entita' e in assenza di una reale controprestazione;
    "
    In altre parole la somma richiesta per l'avvio dell'attivita' deve essere giustificata.

    Uno dei principi fondamentali su cui si basa il network marketing e' il principio della leva del tempo che e' anche un principio fondamentale dell'economia moderna.

    Partendo dal presupposto che in un giorno ci sono 24 ore, una persona, da sola, potra' al massimo lavorare 24h al giorno (se ce la fa!) e di conseguenza il suo guadagno potenziale per alto che sia ha un limite.

    Creando una rete di vendita di questo tipo e mettendo insieme piu' persone che lavorano poche ore al giorno si crea una forza lavoro decisamente superiore alle 24 ore che ci sono in un giorno.

    Esistono molti pregiudizi in Italia riguardo a questo sistema perche' ci sono molte aziende che hanno approfittato dell'ignoranza della gente promettendo soldi facili e in poco tempo: risultato la gente e' stata truffata.

    L'argomento del mlm e' stato trattato dai politici in modo piu' serio solo con la legge del 2005 che ti ho citato in precedenza.

    E per le aziende di network che operano in modo serio ed etico e' stata una grande soddisfazione: se diminuiscono lel truffe tale sistema puo' essere meglio visto dalla gente.

    Ci tengo a precisare che in un sistema di network marketing i guadagni possono essere molto superiori alla media: si puo' guadagnare da 0euro (niente) a migliaia di euro al mese. (Io conosco persone di entrambi i tipi).

    Una cosa che ti posso dire e' che chi sta' guadagnando tanto ha lavorato duramente e con costanza per diverso tempo prima di arrivare a quei livelli.

    I soldi facili non esistono: il mlm e' un sistema come un altro per guadagnare dei soldi ma come in tutti i sistemi occorre lavorare, sudare, ed essere costanti. Il consiglio che posso darti e' di diffidare da chi ti promette soldi facili (che e' diverso da alti guadagni).
    Se ti promettono di non lavorare e fare tanti soldi molto probabilmente ti stanno truffando!

    Inoltre il network marketing e' un po' come guardarsi allo specchio: molti tendono sempre ad accusare gli altri per giustificare i loro insuccessi e le loro insicurezze:
    in realta' quando entri in un sistema di mlm sai che non puoi comprare il tuo successo ma te lo devi creare lavorando con impegno costante in maniera etica: questo significa mettere in discussione i propri limiti e le proprie capacita'.

    Qui in Italia e' molto diffusa la cultura che il posto di lavoro e la carriera dipendono piu' dalle conoscenze (politiche e non) piuttosto che dalle capacita' personali.

    Nel network vero esiste solo la meritocrazia: piu' lavori e piu' guadagni.

    Inoltre la percentuale di gente che smette e' molto alta perche' se non si hanno motivazioni abbastanza forti risulta difficile andare avanti nei momenti difficili.

    Tanto per darti un'idea molte persone di successo che fanno network marketing all'inizio non hanno avuto alcun successo: magari hanno lavorato per mesi o anche anni senza portare a casa un centesimo....

    Serve una grossa motivazione per resistere ed andare avanti.
    Inoltre bisogna essere coscienti che il lavoro fatto portera' risultati nel medio lungo periodo piuttosto che nel breve periodo: cosa che non tutti sono disposti a fare.
    Per questo molti lo iniziano come attivita' part time.

    In realta' di aziende di network marketing serie ne esistono diverse: solitamente un'azienda che truffa entro 3-5 anni sparisce o viene fatta chiudere dalle autorita'.


  • Admin

    Buonasera netblog.

    Quanto da lei postato relativamente a questo punto appare fuorviante e mistificatorio:> Secondo la legge n. 173 del 17 agosto 2005 "Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali" all'articolo 6 comma b) viene riportato questo:
    "
    b) l'eventuale obbligo del soggetto reclutato di corrispondere, all'atto del reclutamento e comunque quale condizione per la permanenza nell'organizzazione, all'impresa organizzatrice o ad altro componente la struttura, una somma di denaro o titoli di credito o altri valori mobiliari e benefici finanziari in genere di rilevante entita' e in assenza di una reale controprestazione;
    "
    In altre parole la somma richiesta per l'avvio dell'attivita' deve essere giustificata.
    Lei fa credere che "In altre parole la somma richiesta per l'avvio dell'attivita' deve essere giustificata" mentre invece il punto b) dell'Art. 6 rappresenta una delle circostanze vietate ai sensi dell'Art 5:

    [CENTER]ART. 6.
    (Elementi presuntivi)[/CENTER]

    1. Costituisce elemento presuntivo della sussistenza di una operazione o di una struttura di vendita vietate ai sensi dell'articolo 5 la ricorrenza di una delle seguenti circostanze:
      a) l'eventuale obbligo del soggetto reclutato di acquistare dall'impresa organizzatrice, ovvero da altro componente la struttura, una rilevante quantità di prodotti senza diritto di restituzione o rifusione del prezzo relativamente ai beni ancora vendibili, in misura non inferiore al 90 per cento del costo originario, nel caso di mancata o parzialmente mancata vendita al pubblico;
      b) l'eventuale obbligo del soggetto reclutato di corrispondere, all'atto del reclutamento e comunque quale condizione per la permanenza nell'organizzazione, all'impresa organizzatrice o ad altro componente la struttura, una somma di denaro o titoli di credito o altri valori mobiliari e benefici finanziari in genere di rilevante entità e in assenza di una reale controprestazione;

    Probabilmente lei ha equivocato il testo di legge.

    Così non fosse, dovremmo ipotizzare un tentativo di raggirare la buona fede degli utenti del Forum.

    Lei, netbog ha equivocato?