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Studio associato
Salve,
sono un medico e come tale sto riflettendo sull'idea di creare uno studio associato con la mia compagna (anche lei medico). Il mio commercialista purtroppo mi ha velocemente liquidato al telefono dicendomi sostanzialmente che da un punto di vista fiscale non cambia nulla, io però vorrei capirci ugualmente qualcosa in più.Per esempio:
-a quanto ho capito gli associati possono chiudere la p.iva in quanto fattura sempre lo studio e a fine anno gli associati si dividono gli utili in funzione di quanto hanno lavorato; la cosa che non riesco a capire però è chi sia a pagare le tasse? Le paga lo studio? Prima lo studio e poi anche gli associati? solo gli associati?
- In caso le paghi lo studio se un associato ottiene un rimborso kilometrico con tariffazione ACI dallo studio quest'ultimo in che percentuale potra scaricare questa spesa come costo? L'associato deve pagare le tasse su tale rimborso?
-Se lo studio compra un ambulatorio il costo dello stesso è ammortizabile in che percentuale e in quanti anni?
Mi rendo conto che le domande sono molte e magari complesse ma se qualche anima pia ed edotta ha un pò di tempo da perdere gliene sarei infinitamente grato.
Saluti.
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il reddito dello studio viene a fine anno ripartito tra i soci in base alle proprie quote di partecipazione. I soci pagheranno poi l'irpef ed i contributi previdenziali sul reddito assegnato. L'irap invece è pagato dallo studio.
L'acquisto dell'ambulatorio (credo fosse inteso l'immobile dove viene svolta l'attività) è ammortizzabile con aliquota fiscale del 3%, 1,5% per il primo anno.
Fabrizio
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Cio e benvenuto,
rispondo solo alla questione più generale e lascio le altre agli incontri che il tuo commercialista dovrà darti.... pena cambiarlo.
Lo studio associato accentra la produzione del reddito sotto il profilo fiscale, ma accentra solo il pagamento dell'Irap, che dunque verrà scontata dal soggetto Studio associato.
In base alle % di partecipazione stabilite con l'atto associativo (modificabile di anno in anno) invece si otterranno redditi da tassare in capo ai singoli soci, determinati come redditi di lavoro autonomo.
In pratica il soggetto Studio Associato determina l'imponibile Irpef, lo attribuisce per "trasparenza" ai soci in ragione % e questi vi pagano personalmente l'irpef.Gli altri quesiti necessitano di approfondimenti sul caso concreto e dunque come detto le lascio a chi già ti segue.
Paolo
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OPS non volevo sovrappormi alla già ottima risposta di Fabrizio..... abbiamo postato insieme.
Paolo
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ciao
anche io vorrei aprire uno studio associato, e avrei bisogno di due indicazioni:-
gli associati sarebbero 2, di cui uno operativo e il secondo, ormai in pensione, solo presente "x il nome" e per una "supervisione artistica".
E' possibile fare 99% e 1%? o è attaccabile nel caso qualcuno volesse
rivalersi sulla persona che detiene l'1%? -
come funziona con la sede che è di proprietà di chi detiene il 99%? nell'atto costitutivo si definisce anche l'uso della sede?
grazie
mmm
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ciao,
nch'io sono un medico neospecialista e con alcuni miei colleghi vorremmo dividerci le spese di due locali da adibire a studio e da utilizzare ciascuno un paio di volte alla settimana (ad integrazione del nostro lavoro liberoprofessionale in case di cura/ospedali/etc.)... vorremmo intestare il contratto a tutti e sei (cinque psichiatri e un agopuntore) con piva individuale...ma mi è stato detto che così sembra che simuliamo uno studio associato senza sottostare alle nuove normative per la tracciabilità dei compensi... qual è la formula più sicura e "legale"? cointestarlo?aprire un'associazione -che cosa comporterebbe esattamente?subaffittarlo? noi vogliamo fare le cose in regola ma nel modo più semplice possibile...abbiamo interpellato alcuni commercialisti ma ciascuno la pensa a modo suo... e noi certo non vogliamo iniziare la nostra attività pagando multe !quali sono le vostre opinioni?grazie! non so se è il sito giusto ma vorremmo iniziare la nostra attività e non sappiamo che fare!
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Segnalo una piccola speranza per chi abbia in mente di associarsi... Ovviamente la strada è ancora in salita... :prodi: ...ma è bene tenere d'occhio l'informazione: si tratta di un credito d'imposta pari al 15% delle spese sostenute a seguito dell'associazione.
http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articoloN&articolo=26766&giornale=26788
Alessandra
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@iuia said:
ciao,
nch'io sono un medico neospecialista e con alcuni miei colleghi vorremmo dividerci le spese di due locali da adibire a studio e da utilizzare ciascuno un paio di volte alla settimana (ad integrazione del nostro lavoro liberoprofessionale in case di cura/ospedali/etc.)... vorremmo intestare il contratto a tutti e sei (cinque psichiatri e un agopuntore) con piva individuale...ma mi è stato detto che così sembra che simuliamo uno studio associato senza sottostare alle nuove normative per la tracciabilità dei compensi... qual è la formula più sicura e "legale"? cointestarlo?aprire un'associazione -che cosa comporterebbe esattamente?subaffittarlo? noi vogliamo fare le cose in regola ma nel modo più semplice possibile...abbiamo interpellato alcuni commercialisti ma ciascuno la pensa a modo suo... e noi certo non vogliamo iniziare la nostra attività pagando multe !quali sono le vostre opinioni?grazie! non so se è il sito giusto ma vorremmo iniziare la nostra attività e non sappiamo che fare!sarebbe in effetti utile approfondire l'argomento esposto..
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Buona sera, sono un fisioterapista e vorrei aprire uno studio insieme ad altri 2 colleghi.
Mi hanno consigliato di aprirlo come Studio associato tra Professionisti, ma non riesco a capire:
1 - quale sia la differenza tra quest'ultimo e lo Studio associato.
2 - tutti e 3 dobbiamo avere una partita IVA oltre quella dell'associazione?
Ringrazio anticipatamente.