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ritenuta d'acconto
Ciao a tutti,
sono nuovo e mi sono iscritto con fiducia a questo sito, perché l'ho trovato molto ben fatto e direi altrettanto molto serio, visto che tentativi di pubblicità e spam vari noto sono soppressi senza pietà!So che questo sito ha carattere puramente consultivo ma proprio di un consiglio ho bisogno!
Sono decisamente "ignorante" nelle materie commerciali e pur leggendo la sintesi sulle ritenute d'acconto non ho capito granché.
Velocemente il mio problema è questo: sono lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato.
Per arrotondare lo stipendio vorrei poter svolgere una seconda attività, chiaramente non conflittuale con quella principale, da svolgere privatamente, per conto di aziende e/o private.Non ho intenzione di prendere partita IVA, perché questa voglio rimanga una seconda attività, da profitti non esagerati e comunque, proprio per la mia incapacità di sapermi muovermi nel settore, preferirei fosse la scelta legale più semplice da gestire.
Ho pensato così alla ritenuta d'acconto ma non ho capito bene come funzioni:
come devo muovermi per averne una? Devo andare fisicamente l'INPS e fare una richiesta?
Se poi ho compreso bene, una volta ottenuta la ricevuta d'acconto, al pagamento delle mie prestazioni dovrò lasciare un cedolino di ritenuta d'acconto. Se il committente è privato mi pagherà con l'IVA (che presumo io dovrò poi versare all'INPS... come?) se invece è 1 azienda sarà questa a versare il 20% all'INPS al posto mio.Se fin qui ho detto giusto, mi rimangono comunque 2 punti da chiarire. Io attualmente come dichiarazione dei redditi ho solo il CUD poiché non ho redditi extra lavoro dipendente, dovrei a questo punto fare qualche altro modello, tipo 730 o simili?
Seconda cosa... ho letto sempre navigando che questo tipo di prestazione "occasionale" ha un limite di 5.000 euro annui.
Premesso che raggiungerli credo sarà comunque un sogno, valgono per la totalità della prestazione nell'anno o verso un singolo committente? (credo la prima).
Nel caso fossero superati... come ci si comporta a norma di legge?Chiedo scusa per il post lungo e noioso, come potete vedere le idee sono poche e confuse, volevo almeno schiarirmene qualcuna prima di procedere o magari andare da un commercialista.
Grazie mille a chi risponderà (spero) ciao a tutti!
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Ciao,
in effetti è tutto contenuto nel topic in rilievo sulle collaborazioni occasionali, ma vedo di darti ancora qualche chiarimento con altre parole.
Per fare una collaborazione occasionale non servono inizialmente nessuna iscrizione od autorizzazione. Io consiglio solo di redigere una letterina in cui il tuo cliente ti incarica di fare quella cosa come collaborazione occasionale con quel compenso (nel topic in rilievo trovi diversi suggerimenti).
L'iscrizione all'inps scatta solo quando superi i 5000 euro di reddito annui da collaborazioni occasionali (non si conta il reddito da dipendente). In quel caso corri all'INPS, ufficio "gestione separata collaboratori" (o simile) spieghi perchè sei lì e ti aiuteranno ad iscriverti. A quel punto lo comunichi al tuo cliente prima che ti paghi il compenso che farà sforare i 5000 euro e lui provvederà a trattenere una parte di quel compenso (quota a tuo carico di contributi) che aggiungerà ad una sua parte (quota a suo carico di contributi) e verserà all'inps.
Quando riceverai un pagamento emetterai in doppia copia (una la tieni tu) la ricevuta sul tipo del facsimile che trovi nel topic in rilievo.
A fine anno non ti basterà più solo il CUD ma dovrai fare almeno il 730 per dichiarare anche quei redditi occasionali.
PS il limite dei 5000 euro annui è solo per l'obbligo di iscrizione all'inps e vale a prescindere dal numero di committenti. Stai comunque attento a non fare troppe collaborazioni, committenti ecc.
Paolo
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Ciao Paolo e grazie per le parole semplici con le quali mi hai spiegato il tutto... è davvero molto più chiaro ora.
Grazie alle tue info vedrò di capire qualcosa in più dal documento che è presente in questo sito!
Per il resto, se ho compreso bene, si tratta di "ufficializzare" la cosa semplicemente tra le 2 parti, tramite un documento che mi servirà per dichiararmi all'INPS solo se sforo i 5000 euro.
Se così fosse, mi dovrò presentare all'INPS con le copie delle collaborazioni occasionali dimostrando il reddito percepito, altrimenti nulla di ciò.
Mi sembra altresì logico che non devono, come giustamente scrivi, essere tante queste collaborazioni altrimenti non apparirebbe come una cosa molto "occasionale" ma quasi come una seconda professione.
So inoltre che non dovrei farmi nessuna pubblicità (biglietti da visita, siti etc...) poiché questa fà decadere il concetto di occasionale.
Grazie di tutto... Alan