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Esternalizzazione Call Center Wind (N. Totale 275 persone)
L'ho scoperto perchè tra queste 275 persone c'è una mia amica...
VI CHIEDO SCUSA ANTICIPATAMENTE SE APRIRò UNA DISCUSSIONE CHE ANNOIERà LA MAGGIOR PARTE DI VOI...PERO' VISTO CHE I GIORNALI NON NE HANNO PARLATO TANTO..VORREI DIFFONDERE IL PIù POSSIBILE LA NOTIZIA...IL SEGUENTE TESTO è TRATTO DAL BLOG DEI DIPENDENTI DELLA WIND.
"Salve a tutti, volevamo segnalare l'ennesimo caso di violazione della tutela del lavoratore a seguito della comodità di terziarizzare in out-sourcing il lavoro in Italia.
Infatti, presso l'Azienda Wind (ex Enel) venduta circa 1 anno fa a un industriale egiziano, si sta procedendo a una graduale cessione di alcuni Call Center diretti dell'Area del nord Italia (Milano/Sesto San Giovanni) costituiti solo da lavoratori a tempo indeterminato con anzianità lavorativa oscillante tra i 7 e i 10 anni, molte donne, mamme quasi tutte oltre i trent?anni, ragazzi che avevano trovato il coraggio di lasciare la casa di mamma e papà per la ricerca della propria indipendenza.
Ancora una volta la logica del profitto vince su quella della qualità della vita così con l?intento di trasferire il rischio d'impresa ad altri soggetti economici di non eguale affidabilità si fa vacillare la certezza di un posto di lavoro, la possibilità di pagarsi un mutuo per la propria casa e la realizzabilità di una famiglia.
Pertanto chiediamo che venga fatta luce sull?accaduto richiamando l?attenzione mediatica e politica al fine di ottenere un tavolo di trattative in grado di tutelare il contratto a tempo indeterminato, quale prerogativa della professionalità dei lavoratori di Sesto San Giovanni, i livelli occupazionali in Wind ed contrastare le oramai note Cessioni di ramo di Azienda, utilizzate per camuffare licenziamenti di massa.
i dipendenti call center di sesto san giovanni "
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VI CHIEDO SCUSA ANTICIPATAMENTE SE APRIRò UNA DISCUSSIONE CHE ANNOIERà LA MAGGIOR PARTE DI VOI...
Ciao Castorella
Non ci annoia per nulla, ma sarebbe forse stato più opportuno che tu avessi aperto appunto* la discussione*, senza limitarti all'Annuncio.Gli utenti di questo Forum non conoscono i fatti; potrebbero sentirsi solidali con quei lavoratori oppure sentirsi vicini alla posizione di Wind; potrebbero dibattere e sviluppare le problematiche particolari di questo caso, ma occorre che vengano spiegate, che si esprima un commento iniziale od una posizione relativa all'Annuncio.
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conosco abbastanza bene la tipologia aziendale a cui fa riferimento castorella....
il punto è che, primo, le aziende in nome della legge Biagi stanno migrando in massa verso l'outsourcing, che viene gestito in maniera poco chiara da soggetti e/o imprese le quali contemplano l'assurda figura del socio-lavoratore....che vuol dire questo? semplicemente che il lavoratore lavora per 8 ore al giorno, dalle 8-12 e dalle 16-20 ( in genere ).....inutile dire che il buco 12-16 è perso e non si viene pagati come invece succede per i lavoratori dipendenti.....
ok lasciamo perdere questo punto.....
l'altro problema è che si è sottopagati con la scusa che i guadagni mancanti verranno compensati dalla spartizione degli utili, cosa che puntualmente non avviene, perchè gli amministratori di dette società fanno il gioco delle tre carte, facendo sparire gli utili, magari reinvestendoli o usando altri metodi....il succo è che le società in questione presentano quasi sempre dei passivi in bilancio.......
dov'è sta il problema? beh un socio partecipa all'amministrazione della società o al limite partecipa all'elezione degli amministratori, nel caso del socio-lavoratore, lo status di socio sta solo sulla carta, di fatto si viene sottopagati, non si partecipa alla vita societaria e non si riesce ad avere la parte degli utili che spetterebbe.....
molti hanno accollato questo disastro alla legge Biagi, in realtà Biagi aveva previsto ben altre misure...in realtà la situazione attuale deriva da un'applicazione distorta della legge Biagi resa possibile dai decreti voluti dall'ex governo di centro-destra ( cosa che gli esponenti del centro-destra nei dibattiti televisivi negano spudoratamente )
il problema comunque è tutto italiano....il meccanismo si inceppa per un semplice motivo, ossia l'impossibilità ad avviare attività imprenditoriali.....infatti Biagi parlava di liberalizzazioni....in pratica da un lato sfilacciava parte delle garanzie classiche offerte al lavoratore, dall'altro dava la possibilità ai lavoratori di mettersi insieme e formare proprio aziende.....in pratica non è più papà-Stato a difenderci, ma siamo noi che unendoci attuiamo pressioni lobbistiche su concorrenti ed ex-datori di lavoro.....
lasciando da parte se un sistema del genere sia giusto, equo, saggio oppure ingiusto, folle, ecc.... va notato che perlomeno così come teorizzato da Biagi è un sistema che dà a chiunque pari opportunità e permette un'organizzazione dal basso delle forze produttive e del capitale....il problema è che il capitale in Italia è stato sempre nelle mani di poche famiglie, quasi fossero aristocratici, i quali hanno fatto pressione per vanificare la seconda parte della legge Biagi.....
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@paolino said:
in realtà la situazione attuale deriva da un'applicazione distorta della legge Biagi resa possibile dai decreti voluti dall'ex governo di centro-destra ( cosa che gli esponenti del centro-destra nei dibattiti televisivi negano spudoratamente )
Mi spiace partire andando un filo OT in una discussione così importante, ma è bene fare chiarezza quantomeno sotto il profilo tecnico.
Premetto che: conosco la legge biagi e le successive circolari emanate dal Welfare e da Inps, non è esattamente il mio lavoro ma si avvicina molto.
Lo scorso governo HA invece introdotto pesanti tutele a favore di quei collaboratori.
Esistevano i "collaboratori coordinati e continuativi", privi di tutele e spessissimo sfruttati. Il governo precedente a quello scorso (2 governi fa) non ha fatto un bel nulla per sistemate e tutelare quei lavoratori.... e l'estrazione di quel governo non era certo di centro-destra.
Lo scorso governo, approvando la legge biagi, ha invece introdotto tutele sconosciute, a partire dal contratto scritto, dal compenso pre-pattuito e basato sui compensi di mercato per i medesimi compiti, dalle tutele 626, dalla possibilità di ammalarsi senza perdere la possibilità di continuare a lavorare, dalle pesanti sanzioni in caso di cattivo uso del contratto (compresa la conversione automatica in contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato sin dall'origine) e potrei continuare molto.
Quest'ultimo governo sulle medesime collaborazioni, è vero ha anche lui fatto un piccolo passo in più verso ulteriori tutele.... addebitandole però a loro stessi aumentando notevolmente i contributi a loro carico.
Quindi partiamo da un po' di chiarezza tecnica e non da proclami ed a dirlo è persona che ha fatto il tirocinio con un contratto del genere, privo di tutele.
Condivido e quoto Andrez perchè chi ha aperto il topic continui con maggiori dettagli sulla vicenda che altrimenti mi sembra poco valutabile.
Paolo
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Andrez Paolo, avete ragione...sono stata un po' troppo ermetica!!
Cercherò quindi di presentare in modo un po' più chiaro l'argomento.
Il call center di Sesto esiste da circa 8 anni... a quanto so e ho letto, tutti i dipendenti sono regolarmente assunti con contratto indeterminato, fonti ufficiali dicono che l'80 % di queste persone è full time. Questo Gennaio dopo 8 anni di onesto lavoro, i 275 dipendenti del call center si vedono recapitare una circolare nella quale si comunica che il call center è stato interamente ceduto alla S.r.l. Omnia. In più si fa riferimento al fatto che Omnia lavorerà per Wind , e quindi come funziona per il 99,9% delle società di call center in outsourcing, la sopravvivenza di questa azienda sarà legata al rinnovo delle commesse. QUINDI?Se Wind dopo due anni dovesse decidere di non utilizzare più Omnia, ?i lavoratori si troveranno in mezzo a una strada, o comunque costretti a negoziare al peggio le proprie condizioni di lavoro.?
*Personalmente *reputo barbaro il modo di operare della Wind...Penso che invece di spendere miliardi in pubblicità potrebbe spenderli per formare meglio il personale e riorganizzare la propria struttura aziendale.
Penso che la strada per risolvere i propri problemi finanziari non sia quella di cancellare 275 "voci di costo" (MA ANCHE DI GUADAGNO...I DIPENDENTI GENERANO ANCHE VALORE NELLE AZIENDE...NON SOLO COSTI...magari non propio tutti...ma quello è un altro discorso).
La cosa che mi lascia però più perplessa (per non dire che mi fa inkazzare) è che in queste occasioni il nostro Governo non sappia imporsi e permetta al primo imprenditore straniero che passa di acquistare un'azienda e venderne(scusate il termine forte)i dipendenti...
Sempre personalmente esprimo tutta la mia solidarietà a tutti i dipendenti Wind coinvolti in questa vicenda e alle loro famiglie. Credo sia emotivamente ed economicamente traumatico passare da un contratto inderteminato con fondo integrativo sanitario?ad un indeterminato ?a scadenza? ma soprattutto da un posto di lavoro sereno ad uno dove cambieranno notevolemente le condizioni lavorative(in peggio a detta della mia amica)Chiedo ai lettori più esperti : <<Questa esternalizzazione è legale(purtroppo credo di si ) MAREMMA MAIALA?
N.B.Spero che questo intervento venga ritenuto più opportuno del precedente. Non sono in grado di contribuire in modo più tecnico su questo argomento, posso però girarvi il link del blog dei dipendenti della Wind per darvi la possibilità di leggere direttamente le loro testimonianze.
http://noesternalizzazionewind.blogspot.com/Silvia