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il valore strategico del search advertising
ciao a tutti!
sto preparando una piccola tesi sul valore strategico del search advertising
ho pensato di aprire questa discussione per raccogliere un po di idee, definizioni e implicazioni a riguardo... anche casi di studio (molto interessante quello riportato dal forum su vodafone no problem )ormai è imprescindibile strumento da utilizzare considerando che quasi il 90% di chi naviga usa motori di ricerca per ottenere informazioni relativamente a prodotti o servizi PRIMA DI ACQUISTARE!!!
google o per meglio dire il network di google secondo me ha interpretato nel modo più efficace l'idea di search advertising, basando la propria strategia innanzitutto sulla semplicità e sull'accessibilità della tecnologia.
se qualcuno conosce testi o siti a riguardo me li potrebbe segnalare!!!!??
ringrazio tutti
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in italiano trovi molto poco.
ti suggerirei alcuni capitoli da sviluppare:
Search advertising: quando il target viene a cercarti
Tra informazione e promozione, l'importanza dei contenuti per le conversioni
Ricerca e landing pages, come trasformare un click in business
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@gaiodedu said:
in italiano trovi molto poco.
ti suggerirei alcuni capitoli da sviluppare:
Search advertising: quando il target viene a cercarti
Tra informazione e promozione, l'importanza dei contenuti per le conversioni
Ricerca e landing pages, come trasformare un click in businessOltre ai bei suggerimenti dati da gaiodedu, ti suggerisco anche questo capitolo:
Search advertising: cosa fai, cosa spendi, quanto guadagni..
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molto interessante...
il grosso problema è appunto trovare informazioni che siano in primis molto aggiornate o molto recenti e in secondo luogo in italiano c'è davvero poco...http://www.seroundtable.com/archives/003411.html
http://www.google.com/ads/glossary.htmlconoscete qualche link per così dire più "didattico"??
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Ciao Manu85, su questo tema specifico ti consiglio di leggere gli articoli di Paola Albanese su SeoTalk
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Ciao A tutti,
volevo solamente proporvi un piccolo articolo tratto da ***** circa l'advertising on line. a mio avviso molto interessante:
ve lo copio qui sotto:La progressiva penetrazione di Internet e della banda larga, con un numero sempre crescente di utenti collegati e dotati di connessioni di qualità , e contestualmente il maggior tempo dedicato alla navigazione – sottratto alla lettura, ai quotidiani o alla televisione – fanno del web un canale sempre più efficace e dunque appetibile per pubblicitari ed investitori La ripresa degli investimenti è avvenuta nel 2004, indicato dagli analisti come l’anno della pubblicità on-line e ora, nel 2006, si ha avuto un incremento del 50% del fatturato pubblicitario rispetto al 2005. Si parla di circa 200 milioni di euro di inserzioni pubblicitarie sul web.
Tale cifra risulta essere una goccia d’acqua se confrontati con i valori della televisione. Secondo stime della Interactive Advertising Bureau (IAB) Italia nel 2010 il 10% della pubblicità italiana viaggerà su Internet anche se ora siamo solo al 2%. I 20 milioni di utenti, che trascorrono circa 18 ore al mese in Internet, sono dati importanti per chi programma gli investimenti pubblicitari.
Questi dati ci dicono chiaramente che da qualche tempo, almeno in Italia, il mercato della comunicazione vive uno strano paradosso. Dal lato della domanda, il canale web raggiunge un pubblico potenziale numeroso, interessante (fascia d’età bassa, reddito elevato, equa distribuzione tra i sessi,…) ed oltretutto facilmente profilabile sulla base dei comportamenti ed abitudini. Queste caratteristiche fanno di internet un mezzo particolarmente efficace, soprattutto per azione di marketing mirate.
L’advertising on-line avrà in un futuro un’ampia fetta dei budget che le aziende dedicheranno alla comunicazione e al marketing, essendosi profondamente modificate le abitudini dei consumatori o almeno di una certa fascia di essi, proprio quelli che stanno più a cuore dei pubblicitari.Secondo l’Osservatorio e-business Sanpaolo Imprese, quasi la metà delle piccole e medie aziende (45,5%) ha effettuato azioni di advertising sul web investendo non oltre i 10.000 euro (nel 60% dei casi). Per la maggior parte di queste aziende (70%) Internet continua ad avere un peso marginale, meno del 5%, all’interno del media mix complessivo.
Secondo la ricerca realizzata nel 2004 dall’Economist Intelligence Unit il 43% delle aziende non investe on-line e ben l’80% di queste – che hanno deciso di non investire nel 2005 - hanno ribadito uno scarso interesse nel media digitale. Comparando questi risultati con il profilo tecnologico delle aziende campione, si nota che la maggioranza delle aziende che non hanno investito ha però un sito web, il che fa pensare ad un approccio ancora primitivo con il web che non si è evoluto o peggio forse non si evolverà affatto.
Le previsioni per i prossimi due anni (2007 – 2008) è ribaltata: la percentuale dei big spender (ossia coloro che spendono più del 30% del loro budget) passerà dal 3% all’11% mentre cadranno al 2% coloro che invece non investiranno.A presto,
Filippo
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Ti segnalo anche, dalla Newsletter di Sems, un illuminante (almeno per me) articolo sulle strategie di branding attraverso i motori di ricerca
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@manu85 said:
ormai è imprescindibile strumento da utilizzare
scusa se mi permetto, ma una tesi molto più interessante dovrebbe investigare il perchè questo strumento imprescindibile sia usato in italia solo da una microminoranza di aziende nella PMI
per quanto riguarda i testi da leggere, io andrei direttamente sull'inglese perchè le cose più aggiornate non vengono scritte da noi italiani :bho: