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Scelta fra assunzione a tempo indeterminato o collaborazione con P.IVA
Salve a tutti,
vorrei sottoporre un dilemma in cui mi pone l'azienda per cui lavoro al momento con contratto di collaborazione di 6 mesi. Alla fine del contratto l'azienda mi ha già garantito la volontà di assumermi a tempo indeterminato oppure, per diminuire i costi aziendali, mi propone di instaurare un rapporto di collaborazione fisso con P. IVA in cui mi garantisce uno stipendio fisso mensile, mi paga il commercialista e mette il TFR in un piano previdenziale decennale. Per l'azienda la scelta della P.IVA comporta minori costi di gestione del lavoratore e quindi le permette anche di darmi uno stipendio più alto rispetto allo stipendio che mi propone come assunzione.
Le domande sono:
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si può sapere, ipotizzando uno stipendio da dipendente di 1600 euro mensili e un netto mensile di 1700 nel caso di P.IVA, quanto costo all'azienda annualmente nei due casi?
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quanto devo fatturare di lordo mensile (+ iva 20%) in caso di collaborazione con P. IVA per ottenere un netto mensile di 1700 euro una volta tolte tutte le varie tasse?
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il rapporto di collaborazione con P. IVA mi permetterebbe di avere orari e tempi di lavoro più flessibili ed un stipendio più alto, il che è un vantaggio, ma come funziona nel caso di malattia o ferie? Se resto ammalato 2 settimane o mi rompo una gamba e non posso andare a lavoro non vengo pagato giusto? Lo stesso dicasi se vado 3 settimane in ferie, giusto?
Spero che la richiesta possa essere utile anche ad altri in situazione simile.
Saluti
Roberto
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Io consiglierei il tempo indeterminato per il solo fatto di avere i requisiti anche se dopo trentacinqueanni di potere andare in pensione.
Ricorda che la collaborazione oggi c'è domani non si sa