• User Attivo

    ciao,

    la regola numero uno è "mai criticare il lavoro altrui", se per te il sito fa schifo forse lo è per molte persone ma mai criticare l'operato di altri webmaster per un semplice motivo, se dici che il lavoro è stato fatto malissimo e chi lo ha fatto è il peggior artista al mondo indirettamente offendi anche il committente che ha dato fiducia e soldi a costui..

    la seconda regola è cercare di portare il discorso sull'innovazione di internet che è in continua evoluzione e avere un sito conforme ai canoni moderni corrisponde avere una finestra più visitata..aiutandoti magari con degli esempi di siti magari della concorrenza che possiedono peculiarità che aiutano a fidelizzare il cliente..

    la terza regola consiste nel proporre soluzioni gratuite al neo cliente come ad esempio servizio hosting e dominio gratis per uno o due anni a seconda dell'entità del lavoro..

    :ciauz:


  • User Attivo

    @robot_dika said:

    la regola numero uno è "mai criticare il lavoro altrui", se per te il sito fa schifo forse lo è per molte persone ma mai criticare l'operato di altri webmaster per un semplice motivo, se dici che il lavoro è stato fatto malissimo e chi lo ha fatto è il peggior artista al mondo indirettamente offendi anche il committente che ha dato fiducia e soldi a costui..:ciauz:

    Ciao, concordo in parte conquello che dici ma un parere è pur sempre un parere.
    Io l'altro giorno ho criticato un noto sito web e ho motivato le mie critiche in maniera costruttiva, poi se il web designer si offende ed il cliente si sentirà un fesso ad aver dato la sua fiducia a quel designer, beh, il designer che si offenda pure ma che guardi la sua coscenza e il cliente si senta pure uno stolto...

    Il problema è purtroppo più ampio. Ci sono motlo uebmastella che si dovrebbero vergognare di quello che fanno e invece continuano a rovinare il mercato e i clienti abbocconi pur di risparmiare ci cascano alla grande.

    Hai però ragione, non si deve mai criticare un sito web davanti ad un cliente perchè infondo, se quel sito web piace al cliente, ne va fiero e quindi sarebbe come criticare sua moglie o suo marito o il figlio.

    Davanti ad un cliente che va fiero del suo sito web che oggettivamente non è funzionale ai suoi fini, come hanno detto gli altri prima di me, devi trovare argomentazioni sufficienti a far capire al cliente che quel sito non va bene, deve essere il cliente stesso a rendersi conto che forse sarebbe ora di cambaire e che il lavoro di prima non è stato fatto bene.

    Non sempre però si riesce a far cambiare idea al cliente perchè molto credono di sapere più di te o meglio, sanno quello che vogliono e non capiscono, che quello che vogliono, non funzionerà su internet.

    Una buona soluzione è quella detto parecchi mesi fa da non ricordo chi (non me ne voglia) è di realizzare al cliente una landing page diversa (all'epoca si parlava di landing) e fargli vedere, tramite le statistiche, il cambiamento effettivo.

    Attenzione però a giudicare correttamente il sito, i gusti soggettivi sono sempre soggettivi. Bisogna essere davvero esperti per giudicare in maniera oggettiva.


  • User Attivo

    @Doh!!! said:

    Come da oggetto +

    in realtà il suo sito è una roba da puzzoni orripilante, scomodo, innavigabile..

    ma,

    come fare a dirglielo?

    Ognuno mi proponga la sua tecnica per far capire che ogni scarrafone non è poi così bello nemmeno a mamma sua!

    Gli chiedi: "ma cosa ti aspetti dal tuo sito internet?"

    E poi, se ciò che si aspetta è in linea con ciò che ha.... lo lasci in pace (o lo ingolosisci facendogli capire che potrebbe anche avere altri risultati :2:

    Se invece ciò che si aspetta non è soddisfatto dalla situazione attuale.... beh.... definisci meglio i suoi obiettivi (è anche tuo compito quello di far si che le sue aspettative siano realistiche) e gli dimostri (con esempi pratici, storie, etc..) che è possibile realizzare le sue aspettative in un altro modo.

    Ma devi anche essere pronto ad accettare che se un tuo cliente vuole semplicemente fare il figo con i suoi clienti possa anche andare bene un sito che ci mette mezz'ora a caricarsi ma è pieno di effetti speciali 🙂


  • User Attivo

    @piernicola said:

    Gli chiedi: "ma cosa ti aspetti dal tuo sito internet?"

    Quoto;)


  • User Attivo

    @piernicola said:

    Gli chiedi: "ma cosa ti aspetti dal tuo sito internet?"

    e Homer dice a Bart: " Le sue idee mi garbano assai e gradirei abbonarmi alla sua rivista".

    Dehehihihuhuh

    Piernicola, sei sempre piennellistico come nessun altro! Grande davvero..

    Sei tu in realtà il venditore FINE DI MONDO!?!?!?

    CONFESSA!!!!!! 😄

    Ps: ovviamente mi riferivo al sempre classico sitonzolo realizzato dietro casa dal figlio dell'amico della suocera, che tra una partita GTA SanAndreas e una a FIFA 2007 non sapendo che fare s'è offerto volontario (anche un pò controvoglia..). Poi magari il titolare del sito lascia macerare la cosa per 5 annetti buoni.. e li, al culmine dell'orgoglio per il suo sitone, ormai più che collaudato, arriva il sottoscritto che cerca di mostrare la luce! Ma quando la nebbia regna sovrana.. più luce tenti di fare, più "effetto muro" ottieni. Per fortuna mi avete dato qualche consiglio lodevole e degno di nota.


    Mai comprare un Rolex, da uno col fiatone..

    (Antico proverbio cinese)


  • User Attivo

    @Doh!!! said:

    e Homer dice a Bart: " Le sue idee mi garbano assai e gradirei abbonarmi alla sua rivista".

    Dehehihihuhuh

    Piernicola, sei sempre piennellistico come nessun altro! Grande davvero..

    Sei tu in realtà il venditore FINE DI MONDO!?!?!?

    CONFESSA!!!!!! 😄

    No comment 😉

    (cut)
    Poi magari il titolare del sito lascia macerare la cosa per 5 annetti buoni.. e li, al culmine dell'orgoglio per il suo sitone, ormai più che collaudato, arriva il sottoscritto che cerca di mostrare la luce! Ma quando la nebbia regna sovrana.. più luce tenti di fare, più "effetto muro" ottieni.
    (cut)

    Ed è esattamente questo il motivo per il quale ottieni l'"effetto muro".

    In sostanza... chi diavolo credi di essere? (non è rivolto a te.... è una domanda retorica per farti capire :2:

    Puoi davvero pensare di entrare in casa (o nella mente, o nell'azienda) di qualcuno e pisciarci sopra senza prima qualificarti ed ottenere il gradimento da lui?

    Tu accetteresti di essere "illuminato" da una persona a caso che non conosci che viene da te e ti dice che non capisci nulla? (ps. a me bussano sempre a casa e non li faccio mai entrare :2:

    E se invece ti trovassi a parlare per caso con una persona e scoprissi che è Jacob Nielsen, accetteresti invece i suoi consigli?

    E se fosse ...?

    Spero che tu abbia capito il mio punto di vista...


  • User Attivo

    @piernicola said:

    Spero che tu abbia capito il mio punto di vista...

    Capito e condiviso!!

    Tra l'altro ne ho avuto dimostrazione anche pochi giorni addietro quando, parlando con un imprenditore (anche abbastanza preparato tecnicamente) e non vedendolo come un potenziale cliente ho espresso un parere (fatto in modo molto gentile ovviamente) sul fatto che per giungere ad informazioni semplici come il loro numero di telefono fosse necessario attendere tutta la loro intro in flash. E questo mi guarda ridendo e mi fa:

    MA ERA VOLUTO! Tanto il visitatore lo voglio far arrivare al sito, una volta li, se anche impiega un'ora prima di uscire.. frega nulla!

    Punti di vista?! 😉


  • User Attivo

    ciao a tutti,

    premetto che navigo il forum posizionamento e quasi mai questo... perdonate eventuali insettezze 🙂

    io partirei chiedendo qual'è l'obiettivo da raggiungere... immagino maggiore comunicatività del sito.

    personalmente quando mi presento ad un nuovo potenziale cliente, porto con me una relazione tecnica del posizionamento dove gli dimostro che il suo sito anche se ne è innamorato ed è fatto con tabelle annidate alla 10 potenza, tag errati, testo nascosto e via dicendo, ha presenza sui motori uguale a zero.

    a quel punto la cosa diventa "facile" lo metto di fronte ad una scelta: se vuoi visibilità "devi" seguire le mie direttive se no non ne parliamo nemmeno, non posso mettermi a fare un lavoro con vincoli che per certo non mi daranno risultati.

    assicuro che quanto meno il mio interlocutore inizia ad ascoltarmi e ad annuire...

    questo è il mio metodo/strumento di vendita per il seo, immagino ne possa esistere uno parallelo anche per il web marketing.

    per chiudere e lasciare un piccolo segno della mia piccola esperienza, direi che qualunque cliente, se è certo di avere di fronte un professionista serio, difficilmente farà obiezioni di sorta e vi si affiderà, viceversa, quando nascono imposizioni o obiezioni, probabilmente non abbiamo dato un giusto senso di sicurezza e fiducia al nostro interlocutore, ma dipende da noi non dal cliente...

    achille


  • User Attivo

    @piernicola said:

    Puoi davvero pensare di entrare in casa di qualcuno e pisciarci sopra senza prima qualificarti ed ottenere il gradimento da lui?

    quoto:

    era appunto quello che volevo dire...


  • Super User

    Il mio parere spassionato. 🙂

    Vendere un sito web ad un'azienda che ne ha già uno a disposizione è un'operazione difficile e molto rischiosa.
    E' psicologia alla fine! Come convincere qualcuno a disfarsi di qualcosa che ha già a disposizione in favore di qualcosa di nuovo e, diciamolo, sconosciuto.

    Non credo vi sia un unico metodo di azione, ogni cliente ha il suo temperamento, la sua sensibilità, i suoi gusti e la sua esperienza con il web.
    Quindi mi sembrerebbe opportuno creare delle categorie di clienti e definire i comportamenti che ciascun commerciale deve intraprendere Es.: cliente esperto, cliente poco esperto, cliente ignorante in materia. Stiamo parlando di un'operazione prettamente commerciale, il grafico, il designer o il marketer entrano poco nel discorso.
    Orbene un bravo commerciale però non si fida delle categorizzazioni, ma, in base alla persona che si trova di fronte, saprà attuare degli adattamenti alla sua strategia.

    Ora questo a parole. Veniamo ai fatti! Io, in genere, sono schietto, spesso mi definiscono pure brusco, va bene, lo accetto. 😉
    Ma io stesso se vado da un cliente (della categoria ingnoranti in materia) e gli dico bruscamente "il tuo sito fa schifo" posso ottenere due reazioni: il cliente si rende conto di essere stato gabbato da chi gli ha realizzato il sito in precedenza o il cliente non ne è convinto e pensa che stiamo tentando di corromperlo psicologicamente.

    Nel primo caso, il cliente si sente gabbato, si può ottenere, quale corollario, l'effetto opposto a quello sperato: il cliente perde fiducia, tipicamente egli pensa qualcosa del tipo: "Ho già speso 5000 euro per un sito che fa schifo, che sono scemo ad investirne altrettanti per un nuovo sito che magari farà la stessa fine del primo?". Qui solo i grandi venditori riescono a recuperare: si deve convincere il cliente che l'errore che ha commesso l'avrebbe potuto commetterlo chiunque e che il sito che andiamo a proporgli creerà realmente del valore aggiunto alla sua azienda. Ma, assicuro, 9 su 10 è difficile recuperare in questi casi.

    Se invece ci troviamo di fronte all'altra alternativa, il cliente non vi crede, non è convinto che il suo sito attuale sia inefficace allora la situazione si fa un po' più facile. Si tratta innanzitutto di essere certi che faccia schifo! 😄
    Ottenuta questa consapevolezza, a mio avviso, si deve operare in questo modo: effettuare un'autopsia al sito medesimo stile CSI! Trovare il più piccolo punto debole, il minimo errore e trovare (Google ex machina) tutti i riferimenti ad articoli che trattano di codesti errori. Ecco, questo è un punto fondamentale! Citando altre fonti il potenziale cliente comincia ad essere messo alle strette, non può non credervi, gli fornite link di autori, magari per lui sconosciuti, ma cmq di altre persone che la pensano esattamente come voi senza però aver visto realmente il suo sito. Quindi da idea particolare o soggettiva, la vostra, si arriva all'oggettività! Insomma il sito fa veramente schifo e forse vale la pena di effettuare un redesign o di rifarlo da zero, tabula rasa come dire.

    Consideriamo a questo punto il caso in cui non si sia bruschi ma solamente falsi e cortesi! 😄 Si dica al cliente che il sito (che fa schifo) potrebbe essere migliorato un pochettino perchè così si avrebbero certi vantaggi, ecc. ecc.. In questo caso il cliente è come un registratore di cassa: che vantaggio economico X ho a fronte di un esborso di Y Euro. LA bravura del venditore qui sta a ammannire (scusate il termine) i vantaggi. Bisogna far capire al testone di potenziale cliente che voi gli fornite la monetina della slot machine vincente! E' una piccola e insignificante monetina considerata da sola, ma, aggiunta al sito esistente, può dare la svolta! Il jackpot! Se riuscite a far intuire questo al cliente è fatta!

    Beh l'ultimo caso di questa categoria, cioè dire al potenziale cliente che il suo sito è bello (quando non lo è) non può portare altro che ad una perdita di tempo.

    Le categorie medi conoscitori del web e super conoscitori le lascio a qualcun altro per esercizio.

    Mi scuso per gli errori, ma ho poco tempo e ho scritto di getto...

    :ciauz:


  • Moderatore

    Se il sito gli piacesse non avrebbe richiesto che gliene fosse fatto un altro, se di questo si parla...


  • User

    Un piccolo intervento "rafforzatore" delle tesi sinora espresse:

    Non criticate MAI e poi MAI un sito web per quanto faccia schifo anche lontano un miglio. Può darsi che l'ha fatto il figlio, il cugino, il nipote della figlia del dipendente piu amico del titolare e cose così. Se sinora è stato questo individuo il suo referente se si trova a parlare probabilmente vi beccherete una serie di "ma non pensarlo. fa così per spulciarti soldi." e così via...

    "Fate fesso e contento il cliente". In fondo, se viene da vuoi vuol dire che forse non è soddisfatto del proprio sito. Ma non dovete essere voi a dirlo per primi, dovete farlo dire a lui. Dovete motivare il suo "schifo", il suo non "essere soddisfatto". Dovete mettervi al suo stesso livello

    Alla fine sono d'accordo con molti interventi. Vi dico come la vivo io la vendita di un sito web: io non vado a vendere un sistema web che si interfaccia con google map per creare una pagina "dove siamo" fichissima, non vendo un sistema ipervalidato e iperaccessibile con una grafica sopraffina e un codice ipersicuro, non vendo un sistema di e-commerce pieno di tanto web 2.0 e 3.0 che gestisce dal magazzino alla fatturazione, io vendo una emozione.

    Siamo, imho, venditori di emozioni. Alla fine per molti clienti non fa differenza che il sito sia tagliato da photoshop, sia un template gratuito, o un qualcosa di iperpersonalizzato e ipervalidato tableless. Se non fa differenza quello che c'è fuori figuratevi quello che c'è sotto.

    Quindi non ha senso relazionarsi così con il cliente. Lo si perde. Io cerco di capire le sue ambizioni, i suoi obiettivi e i suoi progetti e gli vendo un sogno. Una chiave verso il successo. Come letto da qualche parte "una monetina che può essere vincente" ma assicuro il successo soltanto se il suo è un sogno valido. "Se davvero siete competitivi allora farete un boom"

    Così facendo si fa contento il cliente perchè non gli diamo semplicemente qualcosa di utile per la sua attività. Noi gli andiamo a consegnare qualcosa di utile alla realizzazione del proprio sogno. E per un sogno (soprattutto per il sogno del successo) sono tutti pronti a spendere cifre che non spenderebbero mai per un qualcosa di utilissimo ma che viene vissuto senza "emozione".

    Poi ovviamente c'è chi sopravviverà perchè ha idee buone e caparbietà e chi scomparirà perchè non ha avuto l'idea giusta.