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Per iniziare: consiglio.
Essendo il mio primo post colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che rendono possibile questo forum che seguivo ormai da tempo con molto interesse.
Ho da poco compiuto 18 anni e sono in procinto di finire il liceo scientifico. Da tempo mi interesso del campo investigativo-genetico-forense con varie idee interessanti a riguardo tanto che sono in attesa di finire quest'ultimo anno di scuola per aprire una società.
Nel frattempo collaboro con una società con sede a Malta che si occupa di test del DNA fungendo da una specie di agente per l'Italia: gestisco la corrispondenza con i clienti Italiani ed invio agli stessi informazioni commerciali in varie forme. Adesso che ho compiuto la maggiore età volevo regolarizzare la mia posizione fiscale ma, se possibile, senza aprire partita IVA per la quale aspetto di finire la scuola. Che possibilità ci sono per la ritenuta d'acconto? Devo, per esempio, farmi pagare una sola volta a fine anno così da far figurare una collaborazione una tantum? Fino a che importo posso prendere? Esiste qualche altra alternativa? (per esempio: io con questa azienda collaboro ma chiedo loro di non pagarmi, di trattenere i miei compensi "congelati" fino a quando aprirò partita IVA. E' possibile questo senza incorrere in problemi fiscali?).
Ringrazio anticipatamente per le delucidazioni che vorrete darmi.
Matteo
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Ciao Matteo e benvenuto,
mi sembra di capire che le tue prestazioni siano di tipo prettamente intellettuale, di tipo diciamo consulenziale.
Se così è in effetti dovresti aprire una posizione dal libero professionista (attenzione alle professioni riservate ed a quelle che vogliono autorizzazioni particolari) con partita iva e regolarizzazione previdenziale..... visto chesembrerebbe una collaborazione continuativa...... oppure ricorrere a quello che Italia sarebbe un "contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto".... più complesso e completo.... ma in questo caso andrebbe verificata l'applicabbilità visto il tuo committente straniero.Collaborare con occasionalità potrà invece consentirti di non aprire la p.iva, ma invece di ricorrere alle "collaborazioni meramente occasionali" (vedi topic top apposito).... più semplice nella gestione.
Non basta cumulare i pagamenti, quello che conta è la realtà dei fatti.... la continuità con cui presti la tua collaborazione.
Paolo
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Grazie mille per la tua risposta che mi ha chiarito alcuni punti.
Tu dici:" attenzione alle professioni riservate ed a quelle che vogliono autorizzazioni particolari". Sapresti indicarmi qualcuno (io sono di Padova) che possa aiutarmi in merito? Qualche categoria professionale? (Magari un avvocato potrebbe chiarirmi, per esempio, prima di aprire una posizione economica e quindi essere passibile di ispezioni, se le mie prestazioni possono essere eseguite in Italia).Ti ringrazio molto
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L'investigazione privata ha delle precise norme autorizzative.... mi sembra in prefettura trovi un riferimento.
L'attività medica a sua volta è riservata.Un avvocato potrebbe incaricarsi di studiarti il profilo autorizzativo avuto riguardo alle specificità della tua attività.
Paolo