• User Attivo

    @.HPo said:

    La porngrafia,se moderatamente usata è divertente,piacevole stimolante e SOPRATTUTTO INNOCUA (la droga no)
    Vincenzo se vuoi quotarmi per cortesia non togliere la parte che ti fa comodo togliere.

    L'eroina fa male.Qualunque sia la dose che ne assumi,***per tutte le altre dipendenze che hai citato invece no!

    *** Sono stata sessodipendente che dici?Mi do alla contemplazione mistica?
    Sono stata bulimica:che dici?Smetto di nutrirmi?
    Sono stata Giorno e notte a studiare.Che dici vado a zappare ora?
    Sono stata sport dipendente.Che dici mi faccio spingere con la carrozzina per non rischiare di allenare i muscoli?
    Sono stata internet dipendente:che dici,da oggi uso solo carta e calamaio?

    Il caro Ryan_Giggs79 mi ha fatto notare che forse con te sono stata indelicata in precedenza.
    Ho un grande rispetto per la tua sofferenza e per il tuo desiderio di aiutare chi si trova in situazioni simili o chi potrebbe cascarci.
    Ma dire a me,che usufruisco con piacere (e moderazione) della pornografia,che faccio una cosa orrenda non te lo consento.

    Inoltre hai fatto bene a citare ll fenomeno dello "shopaholic"..Lo shopping secondo te quindi è una droga al pari dell'eroina?
    Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?

    Allora siamo tutti drogati.Trovami un essere vivente che non abbia un bisogno spasmodico ,che persiste anche nella sua fase rem,di respirare.
    Quello che per te è dipendenza non lo è per un altro.

    Io non do la colpa all'oggetto della mia dipendenza.
    Inoltre:
    quando studiavo come un'ossessa mia madre era al settimocielo,non ci ha proprio pensato di fermarmi
    Quando passavo le giornate tra corsa esercizi e cibo salutare,le mie amiche non mi hanno mai detto "miky hai già un bel fisico,ora esageri"
    Quando ero sessodipendente,il mio ragazzo dell'epoca credi si sia lamentato anche solo una volta?

    Che faccio?
    Inizio a dare la colpa a tutti?

    La colpa era mia.Nè della mia ossessione nè di chi mistava attorno.


  • Bannato User

    @.HPo said:

    Vincenzo se vuoi quotarmi per cortesia non togliere la parte che ti fa comodo togliere.

    L'eroina fa male.Qualunque sia la dose che ne assumi,per tutte le altre dipendenze che hai citato invece no!

    Sono stata sessodipendente che dici?Mi do alla contemplazione mistica?
    Sono stata bulimica:che dici?Smetto di nutrirmi?
    Sono stata Giorno e notte a studiare.Che dici vado a zappare ora?
    Sono stata sport dipendente.Che dici mi faccio spingere con la carrozzina per non rischiare di allenare i muscoli?
    Sono stata internet dipendente:che dici,da oggi uso solo carta e calamaio?

    Il caro Ryan_Giggs79 mi ha fatto notare che forse con te sono stata indelicata in precedenza.
    Ho un grande rispetto per la tua sofferenza e per il tuo desiderio di aiutare chi si trova in situazioni simili o chi potrebbe cascarci.
    Ma dire a me,che usufruisco con piacere (e moderazione) della pornografia,che faccio una cosa orrenda non te lo consento.

    Inoltre hai fatto bene a citare ll fenomeno dello "shopaholic"..Lo shopping secondo te quindi è una droga al pari dell'eroina?
    Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?

    Allora siamo tutti drogati.Trovami un essere vivente che non abbia un bisogno spasmodico ,che persiste anche nella sua fase rem,di respirare.
    Quello che per te è dipendenza non lo è per un altro.

    Io non do la colpa all'oggetto della mia dipendenza.
    Inoltre:
    quando studiavo come un'ossessa mia madre era al settimocielo,non ci ha proprio pensato di fermarmi
    Quando passavo le giornate tra corsa esercizi e cibo salutare,le mie amiche non mi hanno mai detto "miky hai già un bel fisico,ora esageri"
    Quando ero sessodipendente,il mio ragazzo dell'epoca credi si sia lamentato anche solo una volta?

    Che faccio?
    Inizio a dare la colpa a tutti?

    La colpa era mia.Nè della mia ossessione nè di chi mistava attorno.
    Rispondo più tardi al tuo messaggio.
    Per ora ti do qualche spunto:
    http://www.siipac.it/newaddictions/shoppingcompulsivo.htm

    http://www.in-dipendenza.org/modules.php?name=News&file=categories&op=newindex&catid=5&page=1

    http://www.iims.it/doc_novita/210.htm

    http://www.benessere.com/psicologia/arg00/sindrome_da_shopping.htm

    http://www.girlpower.it/sos/dipendenze/shopping_compulsivo.php

    ecc. ecc.

    Vincenzo


  • Super User

    @"vincenzop" said:

    Insomma, voglio dire che il termine "droga" non può essere attribuito solo all'eroina e simili. Invece credo che non solo si possa, ma si debba attribuirlo solo a eroina e affini.

    @"Devoto Oli" said:

    *Droga: **s.f. 1. **Sostanza Vegetale aromatica che serve a dar sapore a cibi o bevande (es: pepe, cannella, vaniglia). **2. **In farmacologia, ogni prodotto naturale contenente uno o più princìpi biologicamente attivi. **Com. *Qualsiasi sostanza vegetale o chimica ad azione stupefacente (cocaina, eroina, oppio, ecc.)

    Se poi c'è premeditazione nell'uso (disinformativo? volutamente fuorviante? sensazionalistico? fazioso? moralizzante?) dell'uso del termine "Droga" allora fai benissimo, perchè da un punto di vista della comunicazione è ineccepibile. Perchè distogli l'altrui attenzione dal reale problema (la pornodipendenza) e la focalizzi su un'immagine obiettivamente negativa.

    Crea maggiore sensazione dire: "La pornografia è un problema" oppure "la pornografia è una droga"?

    Se vogliamo associare il termine "droga" a tutto ciò che crea dipendenza (o, per estensione, tutte le attività compulsive a cui l'uomo si aggrappa e che di fatto impediscono il normale svolgimento della propria vita) allora anche l'onicofagia, la tricofilia, il collezionismo sono droghe.

    Ma ribattezzare un problema (o una particolare inclinazione) psicologico nella maniera più negativa possibile (droga) ci aiuterà a risolvere il problema?
    **NO. **Anzi, stiamo come spesso accade confondendo la causa con l'effetto.
    Ho visitato il tuo sito http://www.noallapornodipendenza.it alla ricerca di qualche info.

    • La "mission" del sito, che seppur esposta sotto forma di un manifesto programmatico, tutt'ora non mi è chiara
    • Non ho trovato in tutto il sito uno, ma dico uno, contatto di uno psicoterapeuta a cui rivolgersi.
    • E' strano che un sito che tratta di temi così importanti, non abbia un numero verde, un contatto telefonico, uno sportello, ma una semplice mail (anonima) su Email.itOra, c'è chi pensa che tu abbia ragione, chi invece è convinto del contrario. Indipendentemente da ciò, è di dipendenze che stiamo parlando, di problemi SERI di tipo umano, psicologico e comportamentale. E il *sensibilizzare *le persone sull'esistenza di un problema va bene, ma è solo il primo passo.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @Stuart said:

    ... allora anche l'onicofagia, la tricofilia, il collezionismo sono droghe.
    Stu, il dizionario l'hai consultato o ingurgitato?:sbonk:

    E cmq direi che nessuna delle tre "manie" citate sia adatta.poichè nessuna influenza la vita dell'nteressato in maniera invasiva,cioè sono 3 manie che camminano parallele alla vita del soggetto,mentre la prnografia,lo shopping e via dicendo influiscono pesantemente sulla scelta giornaliera del soggetto "malato":
    "uscire o masturbarmi?",
    "Shopping o pago le bollette?".

    Mentre nessuno si trova farsi domande come
    "mangio le unghie o pasteggio?",
    "annuso capelli o conquisto il mondo?",
    "colleziono teiere o gioco a tenis?"

    Ma ci rende tutti più felici sapere che conosci ben due parole che finiscono in "ia" :fumato:

    Cmq condivido pienamente l'ipotesi del sensazionalismo..Solo non l'ho citata perchè non riuscivo a farlo senza sembrare inutilmente insolente.
    Tu, come sempre, sei squisitamente diplomatico..nu babbà,quasi :vaiii:


  • Super User

    @.HPo said:

    E cmq direi che nessuna delle tre "manie" citate sia adatta.poichè nessuna influenza la vita dell'nteressato in maniera invasiva,cioè sono 3 manie che camminano parallele alla vita del soggetto.

    Tuttavia tricofilia e collezionismo possono trasformarsi in "devianze" sessuali, trasformandosi in feticismo, che se esasperato puo' essere considerato un problema.
    Ormai abbiamo capito che queste ed altre manie diventate patologie non sono droghe (almeno non nell'accezione comune) visto che il loro potere va anche al di la di chi le assume, una dipendenza dovuta a sostanze chimiche in esse presenti e non presenti in pornografia, sport estremi, ecc. Che al massimo provocano una sovrapproduzione di alcune sostanze chimiche da parte del nostro organismo.
    Ma quando una mania diventa patologia? E quando una patologia e' grave e deve essere curata?

    :ciauz:


  • Super User

    @"Lkv" said:

    Ma quando una mania diventa patologia? E quando una patologia e' grave e deve essere curata? Quando l'individuo è succube della propria mania tanto da privarsi del libero arbitrio. Quando la soddisfazione della propria mania diventa il fine, e non il tramite per il proprio benessere.

    Ma sono mie considerazioni, ho come l'impressione che ci stiamo addentrando in un terreno, quello della psicoanalisi, che su questo forum sono ben pochi a poter affrontare cum grano salis.

    @".HPo" said:

    Ma ci rende tutti più felici sapere che conosci ben due parole che finiscono in "ia" Ne conosco almeno un'altra 😉

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Quando l'individuo è succube della propria mania tanto da privarsi del libero arbitrio. Quando la soddisfazione della propria mania diventa il fine, e non il tramite per il proprio benessere.
    Condivido in pieno.Mi hai preceduta di un soffio

    @Stuart said:

    Ne conosco almeno un'altra 😉
    quale?

    @Stuart said:

    Cordialmente,
    Stuart

    Distintamente,
    Micaela

    Direi comunque che il punto fondamentale è che la pornografia non è una droga,non è orrenda e che se mia madre accende il mio pc, per me è finita :eheh:


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Ne conosco almeno un'altra 😉

    ahahah l'ho capita;)


  • Super User

    @Riguardo ad un commento molto vecchio di **Emmebar **che ha "avvertito"(direi con tono quasi mafioso) Micky di non dire altre oscenità contro Dio,mi sento di dire 2 cose.

    1)Dio nn è "roba tua".Io sono nata, cresciuta e "plagiata" dalla religione cristiana.Io non l'ho chiesto.Mi è stato imposto come diritto/dovere di nascita.

    Nonostante QUESTA SUBDOLA VIOLENZA PRISOLOGICA DI VOI CRISTIANI io rispetto chi ci crede ed esigo rispetto per me che sono agnostica.E se mi scappa una bestemmia(non mi scappa perchè non mi piace) io cmq non tollero che mi si riprenda Ciao .HPo
    Condividendo in larga misura quanto scrivi, vorrei solo puntualizzare su quanto ho quotato.

    Non è che qui, in quanto CRISTIANI, imponiamo SUBDOLE VIOLENZE PSICOLOGICHE.
    Personalmente agnostico [come credo Emmebar] cerchiamo solo di invitare al rispetto del Regolamento 🙂

    Per una precisa linea editoriale di questo ForumGT si è scelto di chiedere a chi qui scrive il rispetto e la tolleranza per le fedi e religioni altrui.

    Bestemmiare qui sarebbe un'offesa all'utente che crede in quel Dio, ma anche una grave mancanza di rispetto al nostro Regolamento ed alle nostre linee editoriali. 😉

    Pure l'eroina, se moderatamente usata, è divertente, piacevole, stimolante ed innocua. Oltre che sbagliata e diseducativa, mi sembra pericolosa e grave questa affermazione.

    Inoltre, come ho già scritto e come ha ben evidenziato Stuart, diffido di chi copiaincollando lo stesso proclama ovunque, strumentalizza sentimenti e più o meno intimi e latenti sensi di colpa personali per piazzare prodotti o pubblicizzare attività.

    Se l'argomento trattato può avere una sua valenza a sè, quello di vincenzop appare invece solo uno scarno quanto subbdolo annuncio pubblicitario [ed in annunci dovrebbe andare].

    Personalmente non amo chi strumentalizza affetti, manie e sentimenti delle persone per i propri fini.
    Nè credo questo forum sia un'area per dare loro spazio.

    Tuttavia, nonostante queste premesse, l'argomento ha portato considerazioni vivamente interessanti:
    ***Lkv
    ***Ma quando una mania diventa patologia? E quando una patologia e' grave e deve essere curata?

    Stuart
    Quando l'individuo è succube della propria mania tanto da privarsi del libero arbitrio. Quando la soddisfazione della propria mania diventa il fine, e non il tramite per il proprio benessere.
    Ma sono mie considerazioni, ho come l'impressione che ci stiamo addentrando in un terreno, quello della psicoanalisi, che su questo forum sono ben pochi a poter affrontare cum grano salis.

    Leggerei volentieri addentramenti in questo terreno, senza esitare a passare pure per Sigmund Freud e Wilhelm Reich

    Nel proseguire a dibattere l'argomento, invito vincenzop a non ripetersi nella sua campagna promozionale, nel qual caso saremo costretti a splittare nel forum adeguato. 🙂


  • Super User

    @Stuart said:

    Quando l'individuo è succube della propria mania tanto da privarsi del libero arbitrio. Quando la soddisfazione della propria mania diventa il fine, e non il tramite per il proprio benessere.
    Definizione condivisibilissima. 🙂 Anche se il primo periodo da solo comprende troppe cose, perfino l'amore ci rientrerebbe, quello per i propri figli ad esempio, soprattutto perche' non e' chiara la definizione di mania (quando non e' ancora patologia), che puo' essere una fede (religiosa e politica), l'attaccamento al proprio territorio, alla famiglia, che limitano il libero arbitrio e il cui benessere a volte diviene piu' importante del proprio, il martirio e il patriottismo ad esempio.
    E siamo sicuri che questa situazione si verifica per nostra volonta' e non perche' ci e' stato insegnato cosi'? E queste sono patologie o alti sentimenti e manifestazioni di spirito di sacrificio?

    Non mi viene in mente nulla per definire "mania" e non far rientrare comportamenti reputati ormai "normali". :bho:

    @Stuart said:

    Ma sono mie considerazioni, ho come l'impressione che ci stiamo addentrando in un terreno, quello della psicoanalisi, che su questo forum sono ben pochi a poter affrontare cum grano salis.
    Credo che ognuno di noi abbia analizzato se stesso piu' di una volta, per cui siamo psicoanalisti almeno di noi stessi (se non anche di qualche amico, parente, conoscente). E dagli errori si impara, per cui un po' di sale lo abbiamo acquisito chi piu' chi meno. :lol:


  • Super User

    Quando ho visto i miei figli per la prima volta, quando ho visto il brillare dei loro occhi e sentito il suono già familiare della loro voce, ho promesso a me stesso che avrei fatto tutto il possibile affinchè avessero potuto esprimere ciò che avevano dentro, qualsiasi cosa, nella loro particolare ed originale unicità, e poi di aiutarli a comprendere come meglio far interagire questa unicità con la società, senza rinunciare ad essa.

    Credo che questo possa rientrare nei concetti esposti di fine o del libero arbitrio; essere cioè in grado di realizzare sè stessi.
    O perlomeno sapere in che direzione muoversi.

    Durante questo cammino, possono verificarsi incidenti e distrazioni, o semplicemente perdere la rotta [la propria particolare ed unica rotta, non quella che altri hanno deciso per noi giusta essere, quelle insomma indotte dalla collettività, dalla famiglia o pure dagli amici].

    In queste fasi possiamo rincorrere aspetti solo marginali del nostro percorso in modo ***maniacale ***come se fossero il nostro obiettivo finale e non uno dei mezzi per raggiungerlo.
    A volte possiamo farlo per gioco, distrazione o come momento ricreativo, altre per sopraggiunte situazioni oggettivamente difficili.
    Il termine mania stesso poi è di solito riferito a qualcosa di non grave, poco più di una abitudine o fissazione, senz'altro considerabile nella normalità, (come tra l'altro la pornografia).

    Freud considera la mancata espressione della propria unicità sessuale femminile e relativo appagamento, come il principale elemento per la diffusa isteria di allora.
    Dobbiamo ricordare che in quegli anni alle donne non solo non era concesso il voto ed erano educate ed istruite in modo diverso dai maschi, ma ne era tassativamente vietata loro ogni forma di sessualità; esse dovevano mostrare di tollerare appena l'atto, il piacere era considerato indecente e il motto imperante era non lo fò per voler mio ma per far piacere a Dio; dove il piacere a Dio era la procreazione o la soddisfazione del maschio dominante.

    Reich successivamente sviluppa questo concetto applicandolo anche all'omosessualità, e come si può immaginare, i concetti di normale e **diverso **vengono pesantemente messi in discussione da entrambi, così come entrambi non hanno incontrato le simpatie dei regimi dominanti dell'epoca e del loro chiuso e gretto integralismo.


  • User Attivo

    @Andrez said:

    Non è che qui, in quanto CRISTIANI, imponiamo SUBDOLE VIOLENZE PSICOLOGICHE.
    Personalmente agnostico [come credo Emmebar] cerchiamo solo di invitare al rispetto del Regolamento 🙂
    Dunque...Ieri leggendo un altro post di Emmebar(sempre vecchio,mi pare in questa stessa sezione),mi sono accorta che quel suo intervento era esclusivamente di carattere "correttivo in nome del regolamento" e non morale e da lì mi è sorto il dubbio che anche qui lo fosse.

    Ma concedimi che espressioni come "non è bene.." poco si confanno a qualcuno che interviene con quell'intento e che se qualcuno(come me) non conosce l'interlocutore,sia naturale pensare ad un moralista.Detto questo,sinceramente , io non mi sono mai chietsa se Emmebar fosse cristiano o no, perchè sono la prima a difendere l'altrui diritto malgrado non mi riguardi personalmente quand'anche non ne avessi titolo(Emmebar in qualità di moderatore ne ha invece di certo).

    Che Emmebar dunque, fosse agnostico o ateo poco importa nel momento in cui va a proteggere un diritto per me inesistente.

    Il caso invece del rispetto del regolamento è un discorso inappellabile che io stessa ho preso in considerazione forse nel primo post,dichiarandolo incontestabile, anche perchè del tutto arbitrario e, se lo riteneste opportuno, avulso dal buon senso.(potreste ad esempio decidere che venga espulso chiunque pronunci la parola "pomodoro").

    Rimango dell'idea che comunque,intervenendo, Emmebar si sia espresso non certo nel modo migliore affinchè Micky potesse capire in nome di cosa fosse stato ripreso.
    E secondo me,invece,questo è l'aspetto più importante.


  • Super User

    ...Emmebar si sia espresso non certo nel modo migliore affinchè Micky potesse capire in nome di cosa fosse stato ripreso.
    E secondo me,invece,questo è l'aspetto più importante.
    Non vorrei deviare l'interessante argomento.
    Il buon Micky scrive su questo forum da tempo, fa parte della Famiglia insomma 🙂 e quanto scritto là da Emmebar mi è sembrato più che adeguato per fargli comprendere in nome di cosa fosse stato ripreso.

    L'epilogo positivo di quella situazione evidentemente lo dimostra. :ciaosai:


  • User Attivo

    @Mamilu said:

    Il buon Micky scrive su questo forum da tempo, fa parte della Famiglia insomma 🙂 e quanto scritto là da Emmebar mi è sembrato più che adeguato per fargli comprendere in nome di cosa fosse stato ripreso.

    L'epilogo positivo di quella situazione evidentemente lo dimostra. :ciaosai:
    Mamilu, al momento dei post incriminati io non avevo tempo per il GT(iper-lavoro),ma nelle poche chiaccherate con Micky non ho proprio percepito lui avesse capito il tono di Emmebar e forse parlando con lui ti saresti resa conto di come ci fosse rimasto male.(lo ammetto sono un pò iperprotettiva con le persone che mi piacciono)

    E prima dell'epilogo positivo..ce n'è voluto(ma questo lo sentito dire).

    Io sono molto precisa nell'utilizzo dei termini,per evitare fraintendimenti(e puntualmente accadono anche a me).
    Non ci si affida al buon senso dell'interlocutore,si fa quanto è in proprio potere affinchè il messaggio sia veicolato nei modi più idonei(parlo in generale)..Tanto la via per interpretare male si fa sempre in tempo a trovarla,vai serena:)


  • Super User

    @"Lkv" said:

    Credo che ognuno di noi abbia analizzato se stesso piu' di una volta, per cui siamo psicoanalisti almeno di noi stessi (se non anche di qualche amico, parente, conoscente). E dagli errori si impara, per cui un po' di sale lo abbiamo acquisito chi piu' chi meno Concordo.
    Del resto nessuno può negare a se stesso la capacità di comprendere e aiutare un amico in difficoltà (sentimentale, finanziaria, da abusi di varia natura), visto che bene o male tutti almeno una volta nella vita abbiamo affrontato un problema, e la condivisione dell'esperienza che deriva dall'esserne usciti è alla base di ogni rapporto umano (nel senso più positivo del termine).

    Tuttavia, quando il problema assume la forma della patologia è molto rischioso volersi sostituire agli *esperti, *vantando come reference il proprio personalissimo vissuto.

    Faccio l'esempio più triviale che mi venga in mente in questo momento.

    La mia ragazza mi molla. Ci resto male, malissimo.
    Ci rimugino sopra per qualche giorno, poi esco con gli amici, bevo due birre e la vita torna a sorridermi.

    Mi chiama un amico. Mi confida che la sua fidanzata l'ha lasciato. Cerco di sdrammatizzare come posso, gli racconto la mia esperienza e gli dico che se esce con me una sera gli offro due birre e la vita tornerà a sorridergli.
    Il che va bene, un amico serve anche e soprattutto nel momento del bisogno.
    Ma se lui in tutta risposta mi dice che la vita non ha più senso e sta meditando il suicidio?
    Quanto danno potrei, potenzialmente, fare convincendolo a prendersi una sana, meritata e curativa sbornia? Un danno immenso, incalcolabile.

    Ecco che quindi se è vero che tutti siamo in grado di portare il nostro contributo (perchè non siamo né nati nè cresciuti sull'Isola di Pasqua) è altresì vero che la nostra esperienza, in molti casi, può essere inutile e dannosa, in potenza.

    Per questo motivo sono scettico, e anche di più, nei confronti di questi sedicenti gruppi di autoaiuto (online!!!) che non fanno capo ad uno psicologo o uno psichiatra di dimostrata e certificata competenza.
    Il feedback positivo che si può trarre dal confrontarsi con persone che hanno affrontato o affrontano il tuo stesso problema deve essere guidato e** canalizzato** in energia positiva da un moderatore competente e capace di gestire ogni complicazione, ogni reazione dei partecipanti.

    Altrimenti può fare danno. E non poco. Generando senso di inadeguatezza, frustrazione, senso di colpa e peggiorare la patologia (se di patologia si tratta).

    Inoltre questo *recruitment without a cause *che mira a raccogliere indistintamente persone che soffrono di pornodipendenza, insieme a persone che credono di soffrire di pornodipendenza, simpatizzanti e individui contrari al porno mi fa pensare che ci siano ambizioni e mire sostanzialmente diverse che tutt'ora non mi sono ben chiare.

    D'accordo per l'anonimato e il rispetto della privacy, ma è mia opinione (forse discutibile) che quando si tratta la materia più delicata che esiste, la psiche umana, l'anonimato debba provenire dal basso (gli affetti da dipendenza), e NON dall'alto (la struttura di supporto).

    @"Andrez" said:

    Personalmente non amo chi strumentalizza affetti, manie e sentimenti delle persone per i propri fini.
    Nè credo questo forum sia un'area per dare loro spazio. Fosse solo il Forum GT...
    Guarda un po' qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Dipendenza_dalla_pornografia

    😉

    @"Andrez" said:

    Freud considera la mancata espressione della propria unicità sessuale femminile e relativo appagamento, come il principale elemento per la diffusa isteria di allora.
    Dobbiamo ricordare che in quegli anni alle donne non solo non era concesso il voto ed erano educate ed istruite in modo diverso dai maschi, ma ne era tassativamente vietata loro ogni forma di sessualità; esse dovevano mostrare di tollerare appena l'atto, il piacere era considerato indecente e il motto imperante era non lo fò per voler mio ma per far piacere a Dio; dove il piacere a Dio era la procreazione o la soddisfazione del maschio dominante.
    Ottimi i riferimenti a Freud e Reich, per iniziare tutti quanti a parlare dell'argomento con maggiore cognizione di causa.

    E questo tuffo nel passato mi porta a riflettere sull'eventualità che il tanto declamato benessere moderno non ci abbia reso in realtà tutti quanti viziati, fragili e ipocondriaci. Che l'uomo occidentale, in un'epoca senza guerre nè carestie, nell'impossibilità di combattere un nemico, abbia scelto se stesso come principale antagonista.

    E' pura retorica domenicale, s'intende.
    Ma i nostri nonni vivevano con il timore costante di una guerra, con poco cibo a disposizione. Oggi si considera "piaga" sociale la mania dello shopping, la pornodipendenza, l'anoressia, si parla di depressione, di ADHD (sindrome da deficit di attenzione) se un bambino di 12 anni preferisce la Playstation ai libri di geografia...

    Si è evoluta la psichiatria o si è de-evoluto l'uomo?

    Retoricamente,
    Stuart


  • Super User

    (:) Micaela ti rigrazio di tutto, se molto carina che prendi le mie difese anche se è tutto chiaritissimo per fortuna :). Ho letto in silenzio tutte le cose fino ad ora e forse è giusto che ora intervenga.

    Si è vero all'inizio ci ero rimasto male: sono proprio permaloso devo ammetterlo :D. In fondo non ne valeva la pena per così poco; nel senso si può anche avere ragione, e non dico che ce l'avevo necessariamente, ma forse meglio qualche volta non puntualizzare proprio tutto a puntino come ho fatto io in quell'occasione ma lasciar cadere la cosa anche perchè gli amministratori o i moderatori devono mettersi nelle teste degli altri.

    Sono il primo che consiglia sempre ad tutti gli amici che è bene mollare su questioni di principio perchè la maggior parte delle volte non ne vale la pena e non ho mai sentito in una discussione che in seguito ad un aggressione da parte di uno l'altro risponda: "si è vero ora mi hai fatto capire come stanno le cose, bravo!" 😄

    Giustamente quello che dissi all'epoca poteva essere presa erroneamente da qualcuno come bestemmia ed era giusto che qualcuno intervenisse. Potevo chiudere la cosa semplicemente, ma purtroppo ho intrapreso una spirale sbagliata, rimuginando tutto il pomeriggio. Come ho spiegato poi è venuto fuori anche per il mio rapporto "particolare" per la religione che in altre occasioni, in altri topic, spiegherò molto più pacatamente.

    E come dissi, Giorgio in quell'occasione mi diede una piccola lezione di vita contattandomi e sorridendo invece di arrabbiarsi. Per cui ragione o torto non fa nulla: potevo essere più pacato ma il mio essere permalosissimo me lo impedì :D!

    Tutta questa vicenda penso sia servita onestamente, perchè è una noia la vita quando va tutto liscio ed il vero confronto si ha quando si cade, ci si scrolla di dosso lo sporco, e si riprende il cammino con le persone che contano.

    Questo forum rappresenta per me molto più che un forum tecnico, ho degli amici, come Micaela e** Marcello,** non solo più virtuali oramai :), e deposito quotidianamente dei piccoli pezzettini di Michele :).

    Scusate se qualche pezzettino qualche volta è un pò acerbo :D!

    :ciauz:)

    scusate tanto per L'OT!


  • User Attivo

    @micky said:

    (:) Micaela ti rigrazio di tutto, se molto carina che prendi le mie difese (...)
    Non c'è molto da ringraziare temo..il mio intervento arriva mesi dopo quando avrebbe potuto farti realmente piacere(mi dispiace)
    Un bacio

    Circa il discorso sulla pornografia..Beh,innanzi tutto ringrazio Stu e Andrez per aver fatto saggiamente un lavoro che avrei potuto e dovuto fare io(documentarmi), già da qualche post non tratto più la questione poichè questa mistifcazione di termini,di intenzioni..Mi hanno un pò dato fastidio. E mi imbarazza,come spesso mi accade, aver dato quasi per scontata la buonafede(non propagandistica)del messaggio iniziale.

    Non condanno senza prove certe ma nel dubbio evito di continuare stupidamente a pubblicità involontaria ad un'iniziativa di cui non avevo valutato il potenziale dannoso.
    Ringrazio entrambi per avermelo fatto notare,e per avermi insegnato come prima di intervenire sia bene analizzare tutto.
    (sono già una precisina...secondo me avete creato un mostro)


  • Bannato User

    @.HPo said:

    Non c'è molto da ringraziare temo..il mio intervento arriva mesi dopo quando avrebbe potuto farti realmente piacere(mi dispiace)
    Un bacio

    Circa il discorso sulla pornografia..Beh,innanzi tutto ringrazio Stu e Andrez per aver fatto saggiamente un lavoro che avrei potuto e dovuto fare io(documentarmi), già da qualche post non tratto più la questione poichè questa mistifcazione di termini,di intenzioni..Mi hanno un pò dato fastidio. E mi imbarazza,come spesso mi accade, aver dato quasi per scontata la buonafede(non propagandistica)del messaggio iniziale.

    Non condanno senza prove certe ma nel dubbio evito di continuare stupidamente a pubblicità involontaria ad un'iniziativa di cui non avevo valutato il potenziale dannoso.
    Ringrazio entrambi per avermelo fatto notare,e per avermi insegnato come prima di intervenire sia bene analizzare tutto.
    (sono già una precisina...secondo me avete creato un mostro)
    Ma quale è il potenziale dannoso del nostro gruppo di auto aiuto? Se qualcuno di voi si fosse degnato, prima di scrivere le varie considerazioni, di andare a leggere un po' il gruppo ed il sito, forse avrebbe reagito diversamente alla mia proposta.
    Tra l'altro, costantemente io scrivo nel gruppo che l'aiuto di uno psicoterapeuta è importantissimo, l'importante è scegliere quello giusto.
    E poi nel gruppo sono segnaliti libri ed articoli di specialisti, dove invito tutti a leggere e riflettere.
    Inoltre, il nostro gruppo è seguito, nel senso che sono iscritti, vari specialisti: Dottor Lanari, dottor Ghezzani, dott Lavenia, dottor Lambiase, ed è letto da vari altri specialisti (professor Cantelmi, professor Marcucci).
    Con tutti questi ho avuto scambi epistolari e verbali. Ad alcuni ho chiesto di intervenire, ma loro mi hanno replicato che il gruppo di auto aiuto deve rimanere tale, con i suoi pregi ed i suoi difetti.
    In ogni caso, prima di esprimervi, provate a leggere le lettere degli iscritti.
    Approfitto per fare pubblicità. Ho scritto un libro: Io, pornodipendente, edito da Costa e Nolan, costa 8,60 ed il mio nome è Vincenzo Punzi.
    E, per favore, non cominciate a dire: ecco, vedi, si è scoperto!

    Vincenzo


  • User Attivo

    Ragazzi, forse l'utente che parla del sito "noallapornografia",
    non sarà bravo a farsi capire e ad utilizare un linguaggio chiaro,
    ma sinceramente per ora, non mi viene da pensare male(io sono una persona fin troppo BenFidente) riguardo l'intento dei suoi post.


  • Super User

    Se qualcuno di voi si fosse degnato, prima di scrivere le varie considerazioni, di andare a leggere un po' il gruppo ed il sito, forse avrebbe reagito diversamente alla mia proposta. Ci siamo degnati eccome Vincenzop; è tua questa roba vero?
    ****- ****" ... La pornografia nel mondo è nata agli inizi del 1900. Prima non esisteva nemmeno il concetto di pornografia. La pornografia è una malattia, un errore della cultura moderna.

    • La pornodipendenza è nata non più di 15 anni fa, e solo adesso se ne comincia a parlare. Quindi ancora non c’è una letteratura precisa sull’argomento... **"-
      **
      Che ne dici, vogliamo parlare dei bordelli dell'antica grecia o dei lupanari di Roma dove erano presenti abbondanti aspetti di immagini e sculture pornografiche, nonchè di servizi per voyeur?
      Per non parlare dell'antica arte amatoria cinese e delle sue rappresentazioni visive, sino a giungere al kamasutra.

    ...Approfitto per fare pubblicità...
    evidentemente non appaiono di tuo interesse i miei ripetuti inviti a non continuare qui la campagna promozionale delle tue attività.

    Prendendo atto che preferisci ignorarli chiudo ed informo l'amministratore.

    Invito chi lo desideri ad aprire altro thread sull'argomento. 🙂