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Petizione per pubblicita' on line.
Buongiorno a tutti/e assidui frequentatori/assidue frequentatrici della sezione "We e fisco" di GT.
Data oramai l'esponenziale presenza di pubblicita' in rete,in siti web credo che possa essere utile o quanto meno costruttivo provare ad organizzarsi per ottenere un po' di interesse da parte del governo su queste nuove realta'...
Ci sono oramai migliaia e migliaia di persone che hanno piccoli-medi introiti generati dalla pubblicita' on line(Adsense etc..) che non sanno come fare per denunciare questi benedetti soldi.
Non trovo giusto che queste migliaia di persone possano vivere nel terrore di aprirsi una partita I.V.A e praticamente sempre SPENDERE DI PIU' DI QUELLO CHE POTREBBERO GUADAGNARE.
Mi piacerebbe che ci fosse un sistema che permetta di dichiarare questo tipo di redditi in maniera fiscalmente ineccepibile ma senza andare i perdita:).(Credo che piacerebbe a tutti)
Ora questo sistema non esiste e la prestazione occasionale non puo' essere utilizzata data la natura continuativa di questo tipo di sistemi pubblicitari e contratti.
Mi rivolgo a voi commercialisti della sezione:
Cretede che si possa ora o in futuro con interpello diretto,petizione,raccolta firme etc..Riuscire a creare una nuova forma di PRESTAZIONE PUBBLICITARIA CONTINUATIVA PER PRESUNTI BASSI IMPORTI?
Sono convinto che il 99 % degli utenti che inseriscono pubblicita' sui loro siti non ricavano piu' di 300 euro al mese.(anzi e' gia' troppo)
-E' giusto secondo voi costringere queste persone a dover aprire partita I.V.A cioe' impresa consci del fatto che andranno sicuramente in perdita? (Inps minima,Irpef,Irap,commercialsita,I.V.A,camera di commercio etc..)
- E' giusto secondo voi impedire a migliaia di webmaster di poter avere un reddito extra per il loro operato-funzione sociale-promozionale?(Perche' molti scoraggiati da tutto cio',lasciano perdere e non inseriscono pubblicita' nei loro siti)
Come potrebbe essere strutturata una Petizione di questo tipo?
Provo a buttarne giu' una base:
COME POTREBBE DEFINIRSI?
"Prestazione continuativa di collaborazione alla fornitura di spazi pubblicitari su siti web." (Nel caso di Adsense,la societa' di pubblicita'-intermediazione pubblicitaria e' Google stessa,noi siamo solo FORNITORI ED EROGATORI DEL SERVIZIO,NON INTERMEDIATORI)
QUALE POTREBBE ESSERE IL TETTO MASSIMO?
5000-6.000 euro di imponibile all'anno.
QUALI POTREBBE ESSERE LE FORME DI DENUNCIA DEL REDDITO?
- Altri redditi generati con l'usilio di strumenti informatici e mediante la fornitura di spazi adibiti alla segnalazione di offerte pubblicitarie"
Credete che qualcuno potrebbe darci ascolto?
PER CHIUDERE IO VORREI PASSARE AD ALCUNI NUMERI:
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Sono convinto che in Italia almeno 50.000 webmaster usano Adsense o altri programmi pubblicitari(Data la presenza di questo sistemi nella maggior parte dei siti verticali,di annunci,di informazioni etc..)
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Sono convito che un buon 99% di questi siti non possa ricavare piu' di 300 euro al mese dalla pubblicita'(per diversi motivi che molti di noi conoscono)
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Abbiamo quindi Almeno 49500 webmaster che:
- O rinunciano ad inserire publicita'
- O lo fanno "Dimenticandosi" dei vari adempimenti fiscali(o fregandosene evandendo)
Credete sia gusto tutto cio?
Non so perche' ho scritto di getto questo Thread...
Forse per la percezione negativa che viene spesso concretizzata nei vari forum di settore...
Forse perche' ci si lamenta della disoccupazione ma non si incentivano queste nuove forme di collaborazioni continuative.
Forse perche' Le entrate all'erario potrebbero essere superiori se solo ci fosse la voglia di andare incontro alle esigenze del popolo che vuole creare redditto e pagare regolarmente il tributo.
E' gia da un bel po' che l'advertise esiste e non capisco come mai nessuno se ne sia accorto o abbia creato delle norme ad Hoc,delle figure lavorative e forme di agevolazione per questo nuovo tipo di imprenditoria.(Perche' di imprenditoria si tratta)
Chissa' se qualcuno rispondera'(Commercialisti e non)
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Capisco benissimo la tua posizione e le tue richieste.
In effetti il DL 223 del 04/07/06 in via di conversione con maxiemendamento e fiducia al Governo proprio oggi (25/07/06) contiene una norma che esclude dagli adempimenti iva i contribuenti con volumi d'affari sotto i 7000 euro.
Purtroppo per ora tale norma, per cui bisogna comunque attendere l'interpretazione ministeriale, prevede soli benefici fiscali e non previdenziali, ad esempio, quindi non centra bene le esigenze dei micro-imprenditori.
Stiamo ancora un poco alla porta e semmai si potrà organizzare un luogo virtuale di raccolta firme.... se qualche anima pia tecnicamente è capace di gestire una simile raccolta su un sito web.
Paolo
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Nulla di nuovo...
Graize per il tuo intervento:)
La risoluzione I.V.A qualsiasi essa sia di sicuro non risolve il problema.
Inps,Ire,irap e le consulenze varie non trovano risoluzione...
La raccolta firme sarebbe forse una delle soluzioni ma ci va molto molto tempo...
Credo che nessuno abbia il tempo di fare una cosa simile...
Bisognerebbe trovare un modo per segnalare il problema a qualcuno in grado di smuovere le acque anche se quando si cambia qualcosa lo si fa spesso nel modo sbagliato.
Tu chi interpelleresti?
L'agenzia delle entrate credo che non possa fare al caso nostro...
Forse il ministro del lavoro?
Il ministero delle comunicazioni?
Il ministero dell'inovazione tecnologica?
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Le proposte di legge (di legge si tratterebbe) le fanno i cittadini solo raccogliendo le migliaia di firme per petizione ufficiale (e non su internet).
Oppure basta anche un solo parlamentare che si faccia carico di portare in parlamento questa idea con una proposta di legge.
Opterei perlaseconda strada, magari concentrando l'attenzione tutti su un medesimo parlamentare, magari giovane.
Paolo
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davanti all'evidenza di molte lettere firmate, sarebbe difficile negare l'interesse dei cittadini.
Quante firme servono? potremmo organizzarci...
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"Solo" 50.000 ma raccolte per sul serio (banchetti e non internet).
P.
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Ma è possibile che io sia l'unico che non riesce a guadagnare???
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Non guadagni ora ma guadagnerai in futuro...
Cio' che io ho chiesto a Paolo e gli altri era una piu' semplice gestione dell'apparato economico-legale nei nostri settori...
La questione delle 50.000 firme gia' la conoscevo...
Non credo che sia difficile organizzarsi in questo senso...
Il problema e' il tempo.
Sulla questione del "parlamentare conosciuto" la vedo molto piu' difficile.(io non ne conosco e credo che occora una raccomandazione bella e buona:)
Comunque ti ringrazio Paolo per aver dato fondamento alle mie supposizioni(delle 50.000 firme)
Certo che e' incredibile sta cosa...Sono anni che esiste il sistema pubblicitario in Internet e nessun legislatore se ne e' accorto.
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quando mai un legislatore si accorge di cosa serve ai loro "sudditi"
torniamo seri, potremmo spedire una lettera firmata a qualcuno che si impegna a raccoglierle?
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No, la raccolta firme non si fa in via epistolare, ma con con documento di riconoscimento e pubblico ufficiale presente che autentica la firma raccolta.
Paolo
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quindi in definitiva continuiamo a non guadagnare? non c'è alcun modo per ricavare qualke euro ?
a me hanno detto di informarmi su "PROCACCIATORE D'AFFARI" in cosa consiste?
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Ho un idea... LA CHIAMO "SCAMBIO-BANNER PUBBLICITARIO"
Se io creo su siti dove puoi avere spazio web free come altervista delle pagine web contenenti un logo di un negozio o delle offerte di prodotti di un negozio ...o inserisco delle immagini per un parrucchiere o un negozio di scarpe ...
e poi sul mio sito scrivo SITI AMICI e mi faccio pagare ???
mi spiego se un banner pubblicitario con un ricavato in denaro senza partita iva non lo posso mettere ...se invece faccio dei link a pagine web ( contenenti lo stesso materiale pubblicitario) posso farla franca?
insomma non ci sono leggi che vietano uno scambio banner di siti web vero? quindi potrei fare uno scambio banner con un sito di scarpe o di alimentari? :D:D:D:D
al massimo mi faccio pagare la pagina web che ho creato con una prestazione occasionale! :D:D:D
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Può essere che funzioni, ma almeno il dominio non dovrebbe essere tuo od a te riconducibile.... sullo scambio banner io la penso così:
http://www.fiscoitaliano.altervista.org/scambiobanneriva.htm
Paolo