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Il flop dei domini EU
Ormai è passato un po' di tempo e credo si possa dire che i domini .eu sono stati un flop colossale.
Tralasciamo, poi, l'acaparramento un po' discutibile, eufemistacamente parlando, attuato da alcune società.
Basta fare un giro su SEDO e si trovano migliaia di domini in vendita, alcuni, peraltro, non hanno neppure il corrispondente .it, .com o .net occupato. Come dire che hanno cercato di speculare delle persone non troppo furbe.
Vediamo adesso con i .mobil che succede...
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ti confesso però che non tutti sono subito utilizzabili
io ho rischiesto studiopanato.eu.
risulta prenotato ma ancora non mi è stato assegnato.boh!!!
altri generici sono interessanti invece.
devono u n pò abituarsi i motori di ricerca..
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Io continuo a pensare che chi si è accaparrato certi .eu abbia fatto un ottimo affare... magari ci vorranno mesi, anni... o forse decenni...
ma lo sviluppo ci sarà. L'Europa va verso una maggiore integrazione... mercato integrato...
E poi metti che coloro che hanno acquistato i domini attualmente hanno ancora il sito in progettazione... o addirittura sono ancora in sunrise.Dulcis in fundo... la gente normale, che non scrive nei forum di marketing alle 3 di notte, non sa nemmeno che è possibile registrare i domini .eu
Appena ci sarà uno sviluppo discreto di siti con tale estensione, probabilmente i motori si adegueranno...
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Bah.. per quanto riguarda il Flop dei .eu la colpa è da attribuire al 70% ad EurID, che ha pensato prima di tuttoa guadagnare soldi prima che a garantire un servizio onesto.
Il prezzo di 10mila euro per diventare registrar era semplicemente ridicolo, tanto che alcune società, sopratutto in germania e olanda, hanno deciso di prendersi 10, 20 o addirittura 50 licenze alla volta.Il meccanismo di assegnazione nel primo giorno di landrush era che ogni licenziatario accreditato registrava un nome alla volta, a turno.
Le licenze per registrar accreditati erano circa 800, quindi capite bene che uno con 50 licenze aveva più possibilità di registrare nomi "buoni" rispetto al povero registrar che aveva una licenza sola.Poi questi cani con 50 licenze recuperano presto i soldi spesi.. oggigiorno comprare un dominio equivale a comprare un pezzetto di terreno edificabile, e alcuni termini generici possono essere pagati migliaia di euro, non solo da utenti finali, ma anche all'interno di un mercato molto florido come quello dei domini (ultimamente ho avuto modo di trafficare un po' anch'io con i domini).
Ora pero' è un po' un cane che si mangia la cosa, nel senso che i 5-6 "big-players" che si sono accaparrati il 90% dei nomi nei primi giorni dall'apertura del nuovo tld hanno, di fatto, "soffocato" lo spazio dei nomi, rendendone impossibile una diffusione vera e propria, (se nessuno ha in mano buoni domini .eu, nessuno sa che esistono, nessuno li usa), e quindi, a parte un impennata iniziale che ho notato nelle vendite subito dopo il landrush (sopratutto nei 3 lettere che andavano via a cifre sopra i 500 euri), secondo me il mercato dei .eu è destinato a spegnersi in fretta e con mia immensa gioia tutti sti' grossi cani rimarranno fregatissimi.
P.S: e non ho parlato del fatto che Eurid assegnava, durante il sunrise, i nomi a persone con molto dubbi diritti di trademark. (vedasi una certa parknet bv. che tiene in mano buona parte dei 2 lettere .eu attraverso diritti su marchi come "P&G" registrati in lussemburgo dalla dubbia, dubbia esistenza reale)...
Scusatemi la lunghezza,
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