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Ritenuta d'acconto
Ciao a tutti,
dopo aver fatturato con la ritenuta d'acconto, devo accertarmi del pagamento fatto dai miei clienti di tale ritenuta ?
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No, devi solo ricevere dai tuoi clienti la certificazione dei compesni soggetti a ritenuta d'acconto entro il 15/3 dell'anno successivo a quello in cui hai incassato.
Paolo
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Grazie mille,
solo un chiarimento, questa certificazione che documento è ?
Se la chiedo ora incorro in qualche problema ?
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E' un semplicissimo foglio intestato del tuo cliente dove dice che nell'anno xyz ti (tuo nome, domicilio fiscale, codice fiscale ecc.) ha erogato euro 10.000.000 al netto della ritenuta di euro ....... di eventuali contributi inps di euro..... ecc
Paolo
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grazie mille, sei stato gentilissimo
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Figurati.
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Gentile Giorgio,
Vorrei farti due semplici domande sull'argomento alle quali non so rispondermi:-
Se una persona si accorge solo ora di non aver ricevuto tale certificazione per gli anni 02/03/04 come deve comportarsi?
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Rischia di incorrere in qualche sanzione se non possiede tale certificazione e non riesce ad ottenerla dal proprio cliente?
Grazie
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Ciao e benvenuto.
Il primo consiglio è quello di richiederne copia a chi te la avrebbe dovuta rilasciare.....
altrimenti puoi trovare utili info qui:
http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=2867&highlight=certificazione
Paolo
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Ciao, sono una traduttrice editoriale il cui reddito deriva in buona parte da diritti d'autore ma per arrotondare faccio anche altri lavori, fra cui quello di collaborare con un CAF per la dichiarazione dei redditi. Quindi ho messo insieme un 'minimo sindacale' di competenza fiscale che mi consente di essere d'appoggio a molti giovani colleghi che muovono i primi passi nel mondo della traduzione.
L'altro giorno una collega mi ha posto un quesito a cui ho risposto, ma gradirei il conforto di una conferma. La giovane Claudia mi ha detto di avere 'appaltato' una parte di lavoro ad un collega e chiedeva se, pagandolo con regolare ricevuta, può 'scaricare' la spesa. Io le ho risposto di no, adducendo le seguenti motivazioni: 1) i titolari di diritto d'autore hanno un 25% forfettario di esenzione dall'irpef che dovrebbe funzionare come 'compensazione' di eventuali spese che però non possono essere portate in detrazione; 2) un privato non può agire da sostituto d'imposta per un altro privato.
Ho risposto correttamente? Ci sono altre informazioni che potrei comunicare alla collega?
Grazie di questo forum utilissimo!
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Reputo tu abbia centrato i due motivi principali.
Comportamento diverso potrebbe tenere se traducesse senza "diritto d'autore", ma con p.iva libero professionale.
Paolo
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Gentile Paolo,
Ti ringrazio per la risposta esauriente che mi hai dato e vorrei porti un?altra domanda sull?argomento.
Mi rendo conto che certe domande sono un po??delicate? ma la differenza tra questo e altri forum, a mio avviso, è proprio la possibilità di poter parlare di tutti gli argomenti e ricevere risposte esaurienti.
La domanda è la seguente:
Mi sono accorto che il mio commercialista, al quale ho affidato la gestione della mia partita IVA, poiché io sono incompetente in materia, per l?anno 2004 ha scomputato dalla mia dichiarazione dei redditi la R.A. basandosi unicamente su quanto da me fatturato, senza prendere in considerazione la relativa certificazione rilasciata dal mio cliente.
Ne risulta che ha tolto 1000 Euro in più dal mio debito tributario annuale.
Vorrei gentilmente sapere se andrò incontro a sanzioni e, nel caso ciò avvenisse, se potrò rivalermi sul mio commercialista per l?errore commesso.Grazie
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Lo scomputo dal debito tributario deve avvenire sulla base delle certificazioni dei compensi ricevute.... e non sulla base dei dati risultanti dalla tua fatturazione.
In effetti questi due dati dovrebbero comunque risultare identici... se non lo sono, un bravo commercialista dovrebbe attivare un campanello d'allarme e, per tempo, predisporre un'indagine per capire dove sia l'incongruenza.... solo poi decidere cosa portare in detrazione dal debito d'imposta.
Purtroppo non conoscendo l'origine dell'errore risulta difficile poter dire quale responsabilità esatta egli abbia. Certo il comportamento, visto il mancato incrocio, mi risulta comportamente non professionale.
Il mio studio, come penso tanti altri, da prioritaria importanza ai dati delle certificazioni ricevute e solo poi li quadra con i dati della contabilità.
L'individuazione di tale errore di scomputo dovrebbe purtroppo essere automatico da parte dell'agenzia entrate (incrocio).
Paolo