• User Newbie

    Ritenuta d'acconto

    Buongiorno, navigando in internet ho trovato il vostro forum, vorrei chiedere un consiglio.
    Sono una novella praticante presso un architetto, che mi paga 300 euro al mese e ora vorrebbe che aprissi la partita iva per mettermi in regola.

    Pensavo: non sarebbe meglio (per me) se io facessi una semplice ritenuta d'acconto? Se non sbaglio il datore di lavoro verserebbe per conto mio il 20% a forfait come irpef, ma magari a fine anno - in sede di dichiarazione col modello unico - potrei detrarre qualche spesa sostenuta e ritrovarmi in credito d'imposta con la possibilità di chiedere pure la restituzione di qualcosina.
    Ho comunque il dubbio che io debba pagare a fine anno qualcos'altro, tipo l'irap.
    E' poi obbligatorio iscriversi all'Inps? Non mi pare, vero?
    E l'Inail? Mi conviene iscrivermi? O devo farlo?

    Grazie per l'aiuto! :vai:


  • Super User

    Ciao e benvenuta,

    l'attività di praticante non è cosa occasionale e quindi non può essere regolata solo con "ritenuta d'acconto".

    Le collaborazioni coordinate e continuative a progetto prevedono invece un'apposita possibilità di utilizzo per i tirocini professionali.... ti consiglierei quella strada se il tuo dominus è d'accordo.
    Pagheresti solo Irpef e contributo alla gestione seprata Inps.

    Altrimenti resta la P.Iva, ma ti carichi di adempimenti (contabilità, versamenti e dichiarazioni) ed imposte (IRAP oltre certe soglie di esenzione) che forse potresti evitare. Il consulente del lavoro del tuo dominus saprà spiegarvi la possibilità della collaborazione coordinata e continuativa.

    Ciao,

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie mille per la celerissima risposta Paolo!

    Non pensavo che potessi usufruire delle collaborazioni coordinate e continuative, perchè credevo che il "registro" dei praticanti a cui sono iscritta fosse assimilabile all' "albo" cui fa riferimento la legge quando proibisce che agli iscritti sia applicabile tale tipo di contratto.

    A essere sincera, però, tornando al discorso di prima, non pensavo ad una ritenuta d'acconto mese x mese, ma piuttosto (data anche l'esiguità della cifra) una ogni 3 mesi... anche perchè la mia collaborazione effettivamente non è proprio continuativa, non è che lavoro presso l'architetto 5 gg la settimana e 8 ore al giorno.

    Comunque, tanto per soddisfare i miei precedenti dilemmi sull'argomento, mi sapresti dire qualcosa su quei dubbi sull' irap ecc. di cui sopra?
    Grazie ancora!


  • Super User

    L'irap si applica solo se apri la partita IVA e se hai un monte imponibile (compensi - spese) > 8000 euro (4,25%).
    L'inail si applica solo alle collaborazioni coordinate e continuative.
    L'inps gestione separata solo per partita iva e per cococo. Oppure anche per le collaborazioni occasionale ma solo al sorpasso di 5000 euro di reddito da collab. occasionali nell'anno.

    Verifica col tuo ordine probabilmente il vs. consiglio nazionale avrà dato delle direttive in merito all'inquadramento giuridico da dare ai praticanti........ sarebbe senza senso aver vietato le collab. coord. e continuative.

    Ad esempio per i dott. comm. sono praticabili con iscrizione al registro praticanti (che non è l'albo).

    Paolo


  • User Newbie

    Ringraziandoti per i consigli, avrei un altro quesito.
    Ho deciso di fare la ritenuta d'acconto, e cercando modelli di ricevute ho letto il topic "Le collaborazioni occasionali - SINTESI".
    Tuttavia non mi è chiara la differenza tra le prestazioni meramente occasionali ex art. 2222 cc e le prestazioni occasionali coordinate ex art. 61 d.leg. 276/03.
    Infatti hanno lo stesso tetto di 5000 euro (solo redditi di lavoro, vero? Non anche da immobili?) e la stessa trattenuta fissa del 20%. Però la seconda sembra avere, al contrario della prima, anche l'ulteriore limite dei 30 gg lavorativi, e in più non è applicabile alle professioni intellettuali per cui è prevista l'iscrizione ad un albo.
    Mi pare che la prima ipotesi sia in ogni caso più vantaggiosa perchè meno restrittiva...

    Vedendo poi, sempre in quel topic, il facsimile della ricevuta A, mi chiedevo perchè dovrei dichiarare (ad abundatiam, mi pare) di non essere iscritto in alcun albo. Tanto più che credevo fosse il datore di lavoro a farmi una ricevuta, non io a farla a lui.

    Gazie mille!


  • Super User

    NB le differenze ci sono anche sul tetto dei 5000 euro.... leggi bene.... una è sul reddito (meramente occasionali) e quindi su compensi meno costi, l'altro è sui compensi (e non reddito).

    Tu ricevi i soldi, tu emetti ricevuta.

    E' bene in entrambi i casi specificare che non sei iscritta ad albo.... come vedi nei caratteri comuni delle due fattispecie l'iscrizione ad albi professionali diviene un requisito di presunta professionalità e non più di occasionalità (e vale per entrambe le tipologie occasionali).

    La sostanziale differenza è che le coordinate prevedono una certa integrazione del collaboratore nella struttura/organizzazione del committente, le meramente no.
    Le coordinate sono co.co.co.pro. senza il pro. (progetto), senza il contratto scritto obbligatorio e con i precisi limiti che ho descritto.

    Le ritenute sui redditi occasionali coordinati non è detto che siano del 20% .... leggi bene.

    Paolo


  • User Newbie

    Un ultima questione sulla differenza tra le prestazioni meramente occasionali e le prestazioni occasionali coordinate:
    nella prima c'è il limite dei trenta giorni presso lo stesso committente?
    Grazie!


  • Super User

    No, di 30gg no, ma c'è un limite di "pudore" implicito nel termine occasionale.... come logico.

    Cioè l'occasionalità non si misura su tutta la tua vita (100 anni) dunque se per 8 mesi ha fatto una collaborazione è occasionale.... si misura sull'anno solare e dunque 30gg mi sembrano comunque un buon limite anche per le meramente (nonostante non sia previsto esplicitamente).

    Paolo


  • User Newbie

    salve, io sono un lavoratore dipendente statale ed ho in mente, nel periodo estivo (circa 2 mesi),di affittare degli appartamenti a turisti.
    Desideravo sapere se mi è possibile svolgere l'attività suddetta con la ritenuta d'acconto, visto che non ho intenzione di aprire la partita iva, appoggiandomi a qualche agenzia immobiliare e rimanendo ai fini legali in regola con la mia occupazione primaria.
    Se si, con che modalità, che spese fisse nei confronti dello stato e dell'agenzia?
    Eventualmente è possibile appoggiarsi solo ad un'agenzia immobuiliare o a una qualsiasi attività con partita iva che mi consenta di pagare le tasse.
    Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.