• User Newbie

    costo aziendale dipendente

    Buongiorno,

    lavorando in un ufficio amministrativo, mi viene spesso richiesto di calcolare il costo aziendale nonchè i contributi dei dipendenti. Di solito, a mia volta inoltro tali domande al nostro consulente del lavoro. In tealtà mi piacerebbe conoscere la dinamica nonchè la formula per tale calcolo.
    Sarei felice se qualcuno mi aiutasse.
    Cordiali saluti a tutti
    Silvia


  • User Attivo

    @spotty75 said:

    Buongiorno,

    lavorando in un ufficio amministrativo, mi viene spesso richiesto di calcolare il costo aziendale nonchè i contributi dei dipendenti. Di solito, a mia volta inoltro tali domande al nostro consulente del lavoro. In tealtà mi piacerebbe conoscere la dinamica nonchè la formula per tale calcolo.
    Sarei felice se qualcuno mi aiutasse.
    Cordiali saluti a tutti
    Silvia

    Chiederlo al tuo consulente del lavoro no? 😉
    Lui è il più adatto sicuramente..
    :ciauz:


  • User Attivo

    Premessa della retribuzione:

    Le retribuzioni consistono in somme di denaro che vengono corrisposte ai lavoratori dipendenti in genere con periodicità mensile.
    Le retribuzioni, tuttavia, costituiscono soltanto una delle componenti del costo che l?Azienda deve sostenere per poter impiegare dei lavoratori dipendenti. Vi sono, infatti, altre voci di costo che derivano dall?applicazione di norme di legge il cui scopo è perseguire finalità di pubblico interesse. Tali voci consistono:

    1. nei contributi sociali che sono somme da versare obbligatoriamente ad alcuni enti pubblici, detti enti previdenziali ed assistenziali, il cui scopo istituzionale è quello di garantire ai lavoratori una pensione al termine dell?attività lavorativa, un?indennità nel caso di disoccupazione, un risarcimento per infortuni sul lavoro, oltre che un sostegno economico nel caso di particolari situazioni soggettive.
    2. nel trattamento di fine rapporto (T.F.R.), che consiste in una retribuzione aggiuntiva che, invece di essere corrisposta periodicamente, matura gradualmente nel corso del tempo e viene corrisposta in un?unica soluzione al termine del rapporto di lavoro; la finalità perseguita dal TFR è quella di far realizzare ai lavoratori una sorta di ?risparmio forzato? in vista delle difficoltà economiche che essi potrebbero incontrare nel caso di interruzione del rapporto di lavoro.

    Le retribuzioni stabilite attraverso i contratti di lavoro si dicono retribuzioni lorde perché il datore di lavoro è obbligato ad effettuare alcune detrazioni da esse. Si tratta in particolare delle ritenute previdenziali ed assistenziali, che consistono in somme che il datore di lavoro trattiene per versarle nelle casse degli enti previdenziali ed assistenziali insieme a quelle a suo carico; tali somme costituiscono, pertanto, la quota di contributi sociali che la legge pone a carico del lavoratore.
    Le altre trattenute sono quelle fiscali, che consistono sempre in somme di denaro che il datore di lavoro trattiene dalla retribuzione, ma in questo caso, per versarle direttamente nelle casse dello Stato; tali somme costituiscono, dal punto di vista dello Stato, una forma di riscossione anticipata e rateizzata delle imposte sui redditi (IRPEF) dovute dal lavoratore.

    Sottraendo dalla retribuzione lorda le ritenute previdenziali ed assistenziali a carico del dipendente si ottiene l?imponibile fiscale, ossia il reddito sul quale il datore di lavoro calcola le imposte dovute dal lavoratore allo Stato e quindi le ritenute fiscali da effettuare. Sottraendo dall?imponibile fiscale le ritenute fiscali si ottiene la retribuzione netta.
    Le retribuzioni nette non sempre corrispondono alle somme di denaro effettivamente percepite ogni mese da ciascun lavoratore, in genere chiamate competenze nette.

    Può infatti accadere che ad essa vengano aggiunte delle indennità, cioè delle somme versate al lavoratore per aiutarlo a superare particolari momenti che possono creare delle difficoltà economiche (come una malattia o una maternità). Può anche essere aggiunta ala retribuzione netta una somma destinata ad aiutare il lavoratore a sostenere il peso economico di una particolare situazione familiare (presenza di familiari privi di reddito come ad esempio i figli in età scolare), definita, appunto, assegno per il nucleo familiare.

    Per avere un'aiuto in più incollo il seguente link: http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/busta-paga

    E' davvero difficile riuscire a "comprendere" una busta paga perchè molto articolata sia da "competenze" che da "trattenute".
    Poi ogni busta paga segue il proprio C.C.N.L. con varie deroghe
    Addirittura la busta paga può essere personalizzata di dipendente in dipendente a seconda che quest'ultimo sia molto preparato.
    Esistono anche gli scatti di anzianità che fanno aumentare l'importo o come accennato prima i familiari a carico oppure le trasferte (che possono essere di 3 tipi diversi) se non in certi settori (come ad es. l'edilizia), i rimborsi per pasti.

    Mi dispiace se non posso essere stato d'aiuto ma ci sarebbe davvro troppo da scrivere.

    Alberto


  • Super User

    Grazie mille Alberto per il tuo puntuale intervento.
    Benvenuto sul forum GT 😉 .

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie mille Destroy per i tuoi approfonditi chiarimenti.
    Saluti