• Super User

    Ho letto l'articolo che riporta numerose cifre opinoni e considerazioni.
    Su una cosa sono sicuramente d'accordo, che ci siano degli interessi. Quelli non mancano mai.

    Però se per esprimere la mia opinione devo fare tutte le cose che hai detto tu, allora sto fresco, mi ci vogliono 3 anni di studi...

    Ribattendo proporrei a tutti quelli che criticano indiscriminatamente tutte le varie opere che vengono o si vorrebbero realiazzare di studiare per un paio d'anni un po' di ingegneria, di geologia, di biologia, di fisica e di medicina.
    Poi di prendersi tutti i progetti, perizie, e gli studi effettuati su una determinata opera, di fare degli studi propri e solo dopo di parlare di argomenti tecnicamente così complessi.

    Un articolo scritto su un giornale o su di un sito che prevede disastri ambientali e indica cifre di dubbia validità ha valore fino ad un certo punto.

    Pur ipotizzando che hai ragione tu e il caso Val di Susa sia un'eccezione e che l'opera sarebbe da non fare, non puoi negare che l'Italia a causa del [url=http://it.wikipedia.org/wiki/NIMBY]NIMBY è destinata a perdere posizioni nel tempo.

    Nella Facoltà dove studio di gente scientificamente e tecnicamente competente ce n'è molta e quando ci si è trovati a discutere di vari aspetti quali: (riporto da wikipedia) strade, termovalorizzatori, discariche, impianti industriali, centrali nucleari, l'opinione comune dagli studenti, ai ricercatori, ai professori, era quasi sempre che le varie ragioni di chi era contro tali opere non avevano alcun base tecnico-scientifica.

    Ora ripeto, nel caso specifico potrebbero essere ragioni valide, ma in generale non lo sono quasi mai.


  • Super User

  • Bannato Super User

    Premetto che tengo molto all'ambiente, premetto che odio i lavori pubblici per tutte le mascalzonate che possono nascondere.

    Però credo che non sia possibile ignorare il fatto che certe opere pubbliche siano necessarie per tenere il nostro paese al passo con gli altri.

    Io non conosco i fatti specifici, non conosco gli studi e cosa (chi?) ha portato il progetto in quella valle, quindi non entro nel merito del caso specifico, vorrei solo fare una riflessione più generale.

    Quando c'è da fare una discarica, far passare un'autostrada o una ferrovia c'è sempre qualcuno che non approva, che vorrebbe passasse altrove, è umano, si può capire calcolando i disagi che certe opere portano.

    Ora pensiamo un attimo: ammesso e non concesso che queste opere servano alla comunità, da qualche parte dovranno pur passare o no?

    A volte siamo un po' egoisti, non pensiamo al bene della comunità per salvaguardare il nostro orticello, ma siamo sicuri di fare bene ?

    Altra storia è la gestione degli appalti ed il rispetto per i territori interessati dalle "grandi opere", quì ci sarebbe da scrivere più di un libro.


  • User Attivo

    Ho ripescato l'articolo di Gallino uscito su Repubblica (la mia memoria fa cilecca ultimamente). [url=http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/cronaca/tavtolioneuno/commentogallino/commentogallino.html]Ve lo segnalo perche' secondo me chiarisce parte dei grossi problemi relativi a questo tav.

    Non e' questione di blocco dei lavori ma si tratta di mettere una seconda ferrovia (che secondo parecchi studi non servira' a nulla se non ad ingrassare le tasche di chi ha deciso di costruirla) che si aggiungera' ad una ferrovia gia' esistente (che se potenziata andrebbe a soddisfare tutte le esigenze di trasporto merci e costerebbe solo 500 milioni di euro contro i 15 miliardi della linea nuova), una strada ed una autostrada gia' presneti in valle. La valle e' molto stretta e 4 vie di trasporto sono eccessive per chiunque. La nuova tav passerebbe molto vicina alle case (sul versante francese passa a 5-10 volte la distanza italiana) e comporterebbe lavori per altri 20 anni in una valle gia' piuttosto incasinata adesso.

    A questo si aggiunga l'inutilita' dell'opera, il fatto che esistono gia' le vie per il trasporto merci su rotaia (il gottardo per esempio) e che non ci sono significative previsioni di crescita, il fatto che manca un serio studio sull'impatto ambientale, il fatto che ci guadagnano sempre i soliti pochi (che sono gli stessi che vogliono la tav) con soldi interamente pubblici (nessun privato si e' voluto accollare i rischi enormi di perdite e questo dovrebbe far riflettere seriamente), che la popolazione locale non e' stata minimamente interpellata. Direi che ci sono tutti i presupposti per rimettere seriamente in discussione il TAV e bloccare totalmente l'inizio dei lavori...

    Non si tratta di "non fatelo nel mio giardino", in quella valle nel loro giardino sono gia' state fatte 3 vie di comunicazione di cui una autostrada non voluta e con dei costi di pedaggio al chilometro tra i piu' cari d'europa, non utilizzata dalle persone in valle ma solo dai turisti. Direi che qui non si tratta di questo ma di ben altro e chi vuole ridurlo a questa semplificazione bisognerebbe capire quali interessi nasconde...


  • Super User

    Sbaglio o l'Italia ha rinunciato al nucleare e la compra anche dalla Francia che invece le ha e anche vicino al territorio italiano?

    Se non è spararsi nelle pelotas questo...

    Inoltre il nucleare sta tornando in auge perché alla fin fine risulta l'energia più pulita e meno costosa ed è continua ed affidabile. Ha aspetti negativi ma si sono ridotti vistosamente negli anni, compresi i rischi delle vecchie centrali mal tenute (vedi Chernobyl)

    Se la corrente me la paga qualcun altro posso anche rinunciarci...


  • User Attivo

    @777 said:

    Sbaglio o l'Italia ha rinunciato al nucleare e la compra anche dalla Francia che invece le ha e anche vicino al territorio italiano?

    Se non è spararsi nelle pelotas questo...

    Inoltre il nucleare sta tornando in auge perché alla fin fine risulta l'energia più pulita e meno costosa ed è continua ed affidabile. Ha aspetti negativi ma si sono ridotti vistosamente negli anni, compresi i rischi delle vecchie centrali mal tenute (vedi Chernobyl)

    Se la corrente me la paga qualcun altro posso anche rinunciarci...

    Mi sfugge cosa c'entri con il tav questa affermazione...
    Sull'energia nucleare magari apriamo un altro thread ma deviare cosi' il discorso parlando di due tematiche estremamente complesse e mischiandole cosi' facilmente mi sembra poco sensato


  • User Attivo

    @claudioweb said:

    Imho, Bloccare progetti simili vuol dire subire un'ulteriore mazzata alla competitività del nostro paese che già è a terra.
    Se continuiamo così su ogni opera: dai treni alle discariche, dalle strade all'energia nucleare, prevedo un futuro difficile per l'economia del nostro paese. E' come andare avanti con una palla al piede.

    Bravo.


  • Super User

    Ragazzi, che vi devo dire... sono soddisfattissima di vedere argomenti come questo trattati ed approfonditi con tanta civiltà e maturità. :yuppi:

    Bravi !! :bravo:

    Poi va a finire che finiscono col considerarci un Forum capace di discutere in modo serio e preparato anche argomenti non tecnici. 😄

    Vabè, ora dico pure la mia. :sbonk:

    ... che la popolazione locale non e' stata minimamente interpellata. Direi che ci sono tutti i presupposti per rimettere seriamente in discussione il TAV e bloccare totalmente l'inizio dei lavori...

    Non si tratta di "non fatelo nel mio giardino",...

    Dando un'occhiata ai numerosi link che avete postato, sembra questo il problema, che qualcuno, per *interessi suoi *abbia deciso quell'intervento ed in quel modo, senza interpellare le popolazioni della Valle Susa, [ma anzi imponendoglielo con la forza], solo perchè quello era il suo [del qualcuno, non delle popolazioni] interesse. :bho:

    Le genti di Val di Susa è per questo che sono visibilmente alterate.

    Ma gli esempi ed i precedenti di soluzioni positive di simili vertenze nel nostro Paese, [ed in altri] sono tanti.

    Stà per essere completata la nuova galleria autostradale appenninica con raddoppio della carreggiata.
    Sappiamo bene che quando si presentò quel progetto, i verdi, il WWF, le Associazioni Ambientaliste, le Amministrazioni Locali ed i cittadini tutti scesero sul piede di guerra e pronti alla battaglia.

    Poi che è successo?

    Che hanno saputo incontrarsi, ascoltare le varie ragioni e perplessità di ogni organismo, ente ed associazione, assieme ed in modo civile hanno trovato soluzioni che risolvessero i vari problemi e ... sono partiti con i cantieri.

    Sembra pure facile no?

    E' evidente che se propongono una discarica di rifiuti dietro a casa nostra ci alteriamo a dovere.

    Ma se vengono ad ascoltare le nostre ragioni, se prevedono barriere architettoniche, filtri e soluzioni adeguati ed adeguati indennizzi... se ne puo parlare.

    Ricordo quando scoprirono il petrolio in Lucania e presentarono un progetto per lo sfruttamento massiccio di quei giacimenti [sembra anche siano enormi e pregiati] che comportava alcune decine di pozzi, la devastazione di alcune valli e dell'ambiente circostante.
    Anchè là scesero immediatamente in trincea, ma anche là si ragionò e si trovò una soluzione adeguata ed accettata da tutti.

    Numero di pozzi contenuto, assoluto rispetto dell'ambiente, salvaguardia del paesaggio ecc.

    Ma se a Lunardi per i fatti suoi serve un *certo tipo *di intervento, potrà mai scendere a discutere il da farsi con i cittadini e con loro trovare soluzioni alternative al suo tipo di intervento?

    Naaa.

    Ci manda la polizia 😄


  • Super User

    @d0main said:

    Mi sfugge cosa c'entri con il tav questa affermazione...
    Sull'energia nucleare magari apriamo un altro thread ma deviare cosi' il discorso parlando di due tematiche estremamente complesse e mischiandole cosi' facilmente mi sembra poco sensato

    Grandi opere, progresso e benessere. Atteggiamento sempre negativo a priori. Muro contro muro e mai che le parti interessate si mettano al livello le une delle altre.

    Semplice.


  • User Attivo

    @777 said:

    Grandi opere, progresso e benessere. Atteggiamento sempre negativo a priori. Muro contro muro e mai che le parti interessate si mettano al livello le une delle altre.

    Semplice.

    Non mi sembra tu stia parlando del tav con questa descrizione, e' per questo che chiedevo che cosa c'entrasse quella tua frase...

    edit successivo: piccola modifica per segnalare l'articolo su l'Espresso con l'intervista a Marco Ponti (uno dei maggiori esperti europei di trasporti e docente al Politecnico milanese) sul TAV. Lo potete trovare in edicola con l'Espresso di questa settimana o trascritto sul sito dei verdi all'indirizzo http://www.gruppoverdipiemonte.it/html/art-306