• User Newbie

    Vi prego aiutatemi, sono disperato: quel maledetto 4%

    Volevo porre alla vostra attenzione il mio problema.
    Diversi mesi fa stipulai con un' Università Statale un "contratto di affidamento incarico" per svolgere mansioni di tipo segretariale per la durata di 1 anno. Al fine di svolgere la mansione precedentemente menzionata dovetti aprire la partita iva (libero professionista con gestione INPS separata senza regime fiscale agevolato). Il contratto prevedeva l'importo del compenso al lordo delle ritenute fiscali + IVA e l'elargizione del medesimo in rate bimestrali. La fattura, compilata da un commercialista, prevedeva contributi previdenziali al 4 % sull'imponibile lordo, come prescrive la legge 335/95.
    La prima e la seconda fattura vennero pagate, ma i problemi sono iniziati a nascere alla presentazione della terza fattura.:x

    Infatti, alla presentazione di quest'ultima, perfettamente uguale alle prime due, mi venne contestata però la presenza nella fattura della voce che faceva riferimento alla percentuale del contributo nella misura del 4 per cento dei compensi lordi. Inoltre, mi venne contestato anche il calcolo della ritenuta d'acconto del 20%, in quanto, a parere del personale addetto al pagamento della fatture, non doveva essere calcolato anche su quel 4%, ma su l'imponibile, decurtato di quel 4 %, perché loro si appellavano a "fantascientifiche norme interne": in pratica loro volevano che io calcolassi la ritenuta d'acconto sull'imponibile senza quel 4 percento. A quel punto chiesi spiegazioni al mio commercialista che mi confermò che io, in quanto soggetto di attività autonoma, dovevo sottostare alla legge 335/95 pertanto quella percentuale posta sulla fattura era legittima.
    Però La risoluzione 11.07.1996, n. 109/E, fornitami dal commercialista per motivare il suo operato, dice che "I professionisti...hanno titolo ad addebitare ai committenti, in via definitiva, una percentuale del contributo nella misura del 4 per cento dei compensi lordi. [...] tale maggiorazione, addebitata in fattura e acquisita a titolo definitivo dal professionista, non può essere considerata alla stregua dei contributi previdenziali che non costituiscono compenso ai sensi dell'articolo 50, comma 1, del T.U.I.R, ma - facendo parte integrante del compenso - deve essere assoggettata al prelievo alla fonte di cui all'articolo 25 del citato D.P.R. N. 600 del 1973 e CONCORRE, inoltre, A FORMARE LA BASE IMPONIBILE DELL'IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO, a norma dell'articolo 13 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633.": qui si parla di 4% che "concorre a formare la base imponibile dell'imposta del valore aggiunto" e non della ritenuta d'acconto.

    Il personale preposto al pagamento, una volta fatte quelle contestazioni sulla formulazione della fattura, mi disse che, non solo dovevo rifare le due fatture vecchie (dopo aver già pagato l'IVA sulle 2 fatture nel mese di Agosto:o) già pagate (senza accorgemene, avevano effettuato il bonifico con l'importo da loro voluto e non quello riportato sulla mia fattura) calcolando la ritenuta d'acconto e il TOTALE DA DARE in base al procedimento sopradescritto, ma, inoltre, se non avessi apportato le modifiche da loro volute, non mi avrebbero pagato e avrebbero chiesto anche l'annullamento del contratto.:o

    Ma le loro contestazioni alla mia fattura sono legittime? Possono chiedermi di riformulare la fattura secondo I loro criteri?:?

    Per aiutarmi vi faccio vedere la fattura fatta dal mio commercialista:
    Maggio- Giugno 1.602,57
    Contributo Prev.le L.335/95 pari al 4% 64,10
    Totale imponibile 1.666,67
    IVA 20% 333,33
    TOTALE FATTURA 2000,00
    a detrarre ritenuta d'acconto 20% 333,33
    TOTALE VS. DARE 1666,67

    Il personale preposto al pagamento delle fatture vuole
    che al posto di 333,33, come ritenuta d'acconto, metta 320,51
    e al posto di 1666,67, come TOTALE VS. DARE, metta 1679, 49:
    chi ha ragione e chi ha torto? Ma se riemetto le prime fatture con gli importi
    da loro voluti, dopo aver versato già l'IVA, non corro il rischio di pagare una multa?
    Grazie di cuore per il tempo che vorrete concerdermi.


  • User Newbie

    Dopo aver lasciato questo messaggio nel Forum ho trovato questo link (*) su internet in cui si spiega che il professionista ha facoltà, ma non l'obbligo, di porre il 4% sull 'imponibile come Contributo Previdenziale.
    Dal momento che mia intenzione è conservare il rapporto di lavoro ed essere pagato, e non fare della cosa una questione di principio, tutto sta a capire come posso riemettere le vecchie fatture pagando una "piccola" multa:
    voi cosa ne pensate? Grazie mille.


  • Super User

    Ciao e benvenuto.

    Ti prego di voler leggere il regolamento del forum per quanto attiene i titoli.

    Sono d'accordo con il comportamento dettato dal tuo commercialista.
    Quel 4% è una "rivalsa facoltativa" consentita al professionista, parificata a compenso e dunque assoggettata sia ad Iva che a ritenuta d'acconto.

    Certo, come componente facoltativa del compenso, diviene una questione di forza contrattuale riuscire ad addebitarla in aggiunta al compenso stabilito.

    é dunque solo rifacendosi al contratto originario che si potrà capire cosa sia dovuto.

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie mille per la risposta.:)