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Come distinguere semplici spese da beni strumentali (con tetto massimo 15.000 euro)?
Ciao a tutti,
vorrei chiedere un chiarimento riguardo al regime dei minimi. So che c?è il limite dei 15.000 euro nei tre anni per quanto riguarda i beni strumentali. Mi chiedevo come si potesse distinguere tra ?beni? e ?spese?: ad esempio, credo che l?affitto della casa/studio rientri al 50% nel calcolo dei beni strumentali, ma le spese condominiali della stessa casa no? Giusto?
Sul resto, ho un po? di dubbi: il canone di internet/telefono, è spesa o bene?
E in generale le fatture per le forniture della casa/studio (gas, elettricità)?
Il carburante è da calcolarsi ?bene strumentale? (da calcolarsi al 50%)?
L?assicurazione auto è da calcolarsi ?bene strumentale??
Una fattura del meccanico per la riparazione dell?auto è spesa?
I biglietti di treno (ovviamente legati all?attività) sono spesa o bene?
Le tessere Viacard dell?autostrada sono spesa o bene?
Le ricariche del cellulare sono spesa o bene?
Le fatture per i pranzi di lavoro vanno conteggiati come spesa o bene?
La fattura del commercialista per la tenuta P. IVA è spesa?
I taxi?(Mi scuso per la lunghezza dell?elenco, ma volevo chiarirmi i dubbi principali?)
Esiste uno specchietto riassuntivo che aiuti a fare la distinzione?
Grazie in anticipo a tutti.
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Da quel che ne so io, nessuna delle spese da te elencate è per beni strumentali. I beni strumentali sono quelli che acquisti e che ti restano perché tu li possa usare nel lavoro. Ad esempio il computer, l'automobile in sé, il telefonino...
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@Dexter800 said:
Da quel che ne so io, nessuna delle spese da te elencate è per beni strumentali. I beni strumentali sono quelli che acquisti e che ti restano perché tu li possa usare nel lavoro.
Anch'io avevo finora considerato i "beni strumentali" come oggetti fisici e invece le spese come tutto quello che non è un oggetto (es: pedaggio autostrada, biglietto treno, spese telefoniche/internet...)
Però ad esempio in un altro 3d qui sul forum mi dicevano che l'affitto della casa/studio (quindi, calcolato per i minimi al 50%) è da conteggiarsi nei "beni strumentali"...
In compenso, se ho capito bene, il limite dei 15.000 è al netto di IVA, quindi in realtà il tetto sarebbe (almeno considerando i beni strumentali soggetti ad IVA) di 15.000 + IVA. E' corretto?Qualcuno ha più certezze/riferimenti in merito?
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Sicuramente sbagliato il discorso dei 15000+IVA perchè l'imposta IVA per i contribuenti minimi è un costo, al pari dell'imponibile. Quindi 15000+iva sarebbero 18150 euro quindi saresti già fuori dal regime!
Invece sulla distinzione tra beni strumentali e altre spese attendo risposte anche io...
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@ste295 said:
Sicuramente sbagliato il discorso dei 15000+IVA perchè l'imposta IVA per i contribuenti minimi è un costo, al pari dell'imponibile. Quindi 15000+iva sarebbero 18150 euro quindi saresti già fuori dal regime!
Io ho immaginato fosse così sulla base di queste informazioni che avevo trovato in rete:
"Il limite del valore di 15.000 Euro per i beni strumentali va considerato al netto dell?Iva indetraibile, come più volte spiegato nelle stesse circolari dell?Agenzia delle Entrate. Si veda ad esempio la circolare 13/E del 26.2.2008, quesito 1.8 pagine 10 e 11"
tratto da:
tasse-fisco.com/liberi-professionisti/regime-minimi-iva-apertura-partita-attivita/4880/
Ho interpretato male io il testo? Nel caso mi scuso, sono un ignorante assoluto circa questi aspetti...
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Confermo che il rispetto del limite degli acquisti di beni strumentali deve essere verificato con riferimento al costo sostenuto al netto dell'imposta sul valore aggiunto, anche se non e' stato esercitato il diritto di detrazione (cfr. circolare n. 13/E del 2008, quesito 1.2. e circolare n. 7/E del 2008, quesito 2.8, lett. b).
Quanto ai beni strumentali non c'è una elencazione esaustiva ma occorre fare riferimento in generale ai beni di utilizzo durevole nell'attività (impianti, macchinari, mobili, automezzi, ecc..) compresi i canoni di locazione/noleggio relativi all'immobile utilizzato per l'esercizio dell'attività. Non vi rientrano ovviamente i costi sostenuti per godere di servizi connessi allo svolgimento dell'attivita', quali le utenze, i canoni di assicurazione, i servizi di consulenza, ecc.. .
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@marco.commercialista said:
Quanto ai beni strumentali non c'è una elencazione esaustiva ma occorre fare riferimento in generale ai beni di utilizzo durevole nell'attività
Grazie davvero per la risposta.
Ma dunque, le tessere Viacard dell'autostrada e i biglietti dei mezzi pubblici rientrerebbero nelle spese, non nel calcolo dei beni strumentali, giusto?
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Giusto, si tratta di spese per servizi e non per l'acquisto di beni strumentali. Ti ricordo però che se utilizzi l'autovettura come bene strumentale nell'esercizio dell'attività, il relativo valore, per la quota fiscalmente deducibile, dovrebbe rientrare nel calcolo
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@marco.commercialista said:
se utilizzi l'autovettura come bene strumentale nell'esercizio dell'attività, il relativo valore, per la quota fiscalmente deducibile, dovrebbe rientrare nel calcolo
Grazie della risposta.
Circa l'autovettura: la comprai nel 2004, sei anni prima di aprire partita IVA. Ora ha un valore molto limitato (penso qualcosa come 6.000 euro, a giudicare dalla stima assicurativa); come dovrei dichiararla/considerarla, quanto bene strumentale? Dovrei metterne una quota in ammortamento? E come dovrei calcolarla?
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Se l'acquisto è stato effettuato prima del triennio non c'è problema.
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@marco.commercialista said:
Se l'acquisto è stato effettuato prima del triennio non c'è problema.
Nel senso che posso evitare di considerarla, giusto?
Grazie ancora!
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Sì esatto
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Un'ultima domanda: mi è capitato di fare gasolio anche in Slovenia (ovviamente in viaggio di lavoro); nel dubbio, ho comunque fatto timbrare la scheda carburante al gestore e indicato l'importo in euro pagato. Volevo chiedere: anche quelle spese di carburante sono deducibili come le altre, o ci sono problemi/procedure particolari in merito?
Grazie ancora.
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Un grazie a marco commercialista.
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Salve a tutti,
nell'ottica dell'aggiornamento, mi ritrovo ad iscrivermi in università, il corso di studi è assolutamente inerente con la mia attività di consulenza.
Le tasse universitarie, le posso scaricare come corso di aggiornamento o comunque inerenti l'attività e quindi al 100%, in modo promiscuo o non le posso scaricare affatto (non ho altri redditi).
Chiedo anche se, un mezzo acquistato 2 anni prima dell'ingresso nel regime ed utilizzato come bene promiscuo (per assicurazione, carburante, manutenzione), debba *necessariamente *essere dichiarato o meno e in che misura si debba/possa farlo.
Sempre sul mezzo di cui sopra, se io volessi venderlo, dovrei farmi autofattura che andrebbe ad accumularsi al fine del raggiungimento dei 30.000 euro?
Grazie dell'ospitalità su questo forum e della vostra cortesia.
Un caro saluto a tutti
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Salve a tutti,
fino all'anno scorso rientravo nel regime dei Contribuenti Minimi, ma con la nuova riforma sono in regime degli ex (purtroppo) contribuenti minimi.
A giungo ho acquistato una macchina usata da un concessionario e mi sono fatto fare la fattura inerente il costo dell'auto (senza IVA esposta) e una fattura inerente il costo della pratica del passaggio di proprietà (con IVA esposta).
Le mie domande sono queste.
1 ) vale sempre il discorso delle spese inerenti l'attività (quindi scaricabili al 100%) e delle spese ad uso promiscuo (scaricabili al 50%) ?
2 ) vale sempre il tetto dei 15.000 euro per acquisto di beni strumentali nei 3 anni precedenti ?
3 ) la spesa per l'acquisto della macchina la scaricherò tutta nell'anno 2012 (UNICO 2013), oppure dovrò ammortizzarla negli anni successivi (e se si, in quanti anni) ?
4 ) la spesa della pratica seguirà il criterio della spesa dell'acquisto ?
Grazie 1000 per l'aiuto che mi darete
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Ciao carax,
non conosco uno specchietto riassuntivo, ma ti posso dire che delle spese che hai menzionato, rientra nel limite dei 15.000 euro soltanto il canone di locazione.
Anche se l'affitto non rappresenta un bene strumentale (quale invece l'immobile di proprietà, l'auto, il telefono, il computer, ecc.) è stato fatto rientrare dal legislatore nel calcolo del limite.
Gli altri costi che hai elencato rappresentano semplicemente delle spese correnti, e non acquisti di beni durevoli.
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Ciao Thedave,
rispondo alle tue domande:
a) No. Per le spese parzialmente deducibili va applicata la percentuale di deducibilità prevista dalla normativa
b) Si.
c) Il costo dell'auto va ammortizzato in più anni, in base al coefficiente fiscale previsto per la tua attività dal D.M. 31 dicembre 1998 (generalmente per le auto l'aliquota è il 25% all'anno)
d) Si. Nel costo ammortizzabile vanno computati anche gli oneri accessori.
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Grazie per le risposte.
Per il punto 1, sai indicarmi qual è la normativa di riferimento per determinare le percentuale di deducibilità previste ?Un altro dubbio da chiederti.
Gli anni scorsi, nel regime dei contribuenti minimi, andavo sempre in credito d'imposta in quanto versavo più ritenuta d'acconto. La compensavo con il pagamento del saldo INPS e degli acconti INPS. Non avevo acconti IRPEF.
Quest'anno in UNICO 2012 sono andato ancora in credito d'imposta che ho compensato.
Devo considerare gli acconti IRPEF ?
Grazie ancora per l'aiuto.
Saluti@trust said:
Ciao Thedave,
rispondo alle tue domande:
a) No. Per le spese parzialmente deducibili va applicata la percentuale di deducibilità prevista dalla normativa
b) Si.
c) Il costo dell'auto va ammortizzato in più anni, in base al coefficiente fiscale previsto per la tua attività dal D.M. 31 dicembre 1998 (generalmente per le auto l'aliquota è il 25% all'anno)
d) Si. Nel costo ammortizzabile vanno computati anche gli oneri accessori.
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Grazie a tutti per le risposte illuminanti.