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Soddisfatti o rimborsati nelle landing?
Ciao a tutti,
Per dare più fiducia agli utenti ho pensato di utilizzare la diciutra soddifatti o rimborsati, per non perderci però somme concrete, si potrebbe specificare che il rimborso è in servizi. Ad esempio se fai un corso e non sei soddisfatto, puoi farne gratuitamente un altro.
Ora, supponiamo che una persona ha fatto il corso, è soddisfatta, ma per fare il furbo, dice di essere insoddisfatta solo per poterne fare ancora uno...come si valuta l'effettiva insoddisfazione?
In questo caso, se sarà insoddisfatta anche del secondo corso, teoricamente dovrebbe poternefare uno terzo e quarto, ecc...ecc...
Potete illuminarmi la via in questo dilemma?
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Ciao, ecco qualche idea:
- nella dicitura soddisfatti o rimborsati ci potrà essere qualcuno che ne approfitta;
in genere i meccanismi sono 2:
a) in genere la soluzione classica è che il rimborso sia in denaro (cioè rimborsi la somma spesa)
b) se il rimborso fosse un secondo corso, meglio che quest'ultimo sia senza soddisfatti o rimborsati;
penso tra le 2 soluzioni sia meglio il rimborso in denaro perchè comunque un meccanismo come il b. incita i più soddisfatti a chiedere rimborso e quindi un altro corso!
Se l'aumento di vendite e di margine ti compensa la percentuale di "furbi", allora vai con la dicitura soddisfatti o rimborsati!
Se mettendo la dicitura soddisfatti o rimborsati non hai aumento di vendite, allora toglila.Ecco un esempio di semplice calcolo, nel caso di rimborso in denaro:
- senza soddisfatti o rimborsati
- costo marketing: 1.000 euro
- vendite attuali: 6.000 euro, a margine 50%
- profitto attuale: 2.000 euro ((6.000 x 50%) - 1000)
- con soddisfatti o rimborsati:
- costo marketing: 1.000 euro
- vendite: 10.000 euro, a margine 50%
- rimborsi: 1.000 euro, con costo 500 euro
- profitto: 9.000x50% - 500 - 1000 = 3.000 euro
allora è preferibile il caso 2).
Parallelamente, puoi mettere in piedi dei meccanismi per ridurre la % di chi chiede il rimborso;
ad esempio:- annunci un bonus extra per chi continua e non chiede rimborso, etc.
- se il servizio è un corso, chiedi che chi è insoddisfatto lo esprima a metà corso (in tal caso prende i soldi e se ne va); in questo modo, l'effetto curiosità (o effetto Zeigarnik, come specificano alcuni marketers) di sapere cosa verrà detto dopo diminuirà i rimborsi che saranno richiesti.
Ancora più interessante il caso in cui il cliente acquisito ti genera vendite ulteriori rispetto alla prima;
in tal caso, un aumento di conversion quasi sempre vale la pena di qualche rimborso da fare;
fai comunque prima qualche test ed il calcolo di convenienza nel tuo specifico modello di profitto.Ciao!
- nella dicitura soddisfatti o rimborsati ci potrà essere qualcuno che ne approfitta;
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@marco.manuzio said:
Se l'aumento di vendite e di margine ti compensa la percentuale di "furbi", allora vai con la dicitura soddisfatti o rimborsati!
Se mettendo la dicitura soddisfatti o rimborsati non hai aumento di vendite, allora toglila.Colpetamente d'accordo.
Potresti ricorrere in un idea del genere magari:
chi non è soddisfatto,
compila una scheda(alemeno se è vero capisci i motivi)
non può fare un altro corso, ma lo stesso gratis,
ma da un'altro docente,
e riceve l'attestato solo quando supera il corso con soddisfazione.In questo modo è tutelato lui, perchè rifa' il corso,
e tu perchè limiti i furbi!Ola'
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Grazie per i suggerimenti sicuramente utilissimi!!
Interessantissimo l'effetto Zeigarnik della metà del corso.Grazie mille!
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Hai tirato fuori un argomento molto interessante sul quale vale la pena di riflettere.
Ecco qualche considerazione frutto della mia esperienza nella vendita sia di prodotti che di servizi online.
Sui prodotti -> RIMBORSO SEMPRE e con un periodo di tempo per richiederlo fino ad un anno dalla data dell'acquisto. Mossa suicida? Non direi, visto che storicamente mi è stato richiesto un solo rimborso!
Non sono in grado di darti altre informazioni in quanto, avendo avuto un solo caso risolto molto civilmente e pacificamente, non saprei come comportarmi con qualche "furbetto".
Ma se mi dovesse capitare opterei per mettere in una blacklist e non vendere più.Sui servizi -> li dividerei in due casi, a seconda che sia richiesta la collaborazione del cliente o meno.
Un esempio del primo caso è il classico seminario di formazione o consulenza aziendale.
In questo caso preferisco non istituire nessun rimborso perché voglio A PRIORI evitare che si presentino persone che valutano il rimborso una opzione possibile.
E' una mia decisione imprenditoriale e da docente in quanto una persona "cagaca55i" preferisco non averla.
Non tanto per me, quanto per non rovinare l'esperienza di apprendimento degli altri.
Sul breve termine posso guadagnare qualche centinaio di euro in meno, ma se considero il livello di soddisfazione medio paga molto di più.
Ma ripeto, è un mio gusto personalePosso invece decidere di gestire dei **servizi ad "obiettivo" **quando la maggior parte della responsabilità ricade su di me. Ed in tal caso la formula del rimborso è quasi sempre presente.
Un ruolo fondamentale in tutti i casi è il copywriting, che io vedo come filtro e come selettore di clienti invece che come "AAAA vendesi occasionissima".
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@marco.manuzio said:
- con soddisfatti o rimborsati:
- costo marketing: 1.000 euro
- vendite: 10.000 euro, a margine 50%
- rimborsi: 1.000 euro, con costo 500 euro
- profitto: 9.000x50% - 500 - 1000 = 3.000 euro
Bella idea! Potrebbe funzionare!
anzi poteri fare
3) con soddisfatti o rimborsati del 50%