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    L'avvocato scarso fa male alla categoria

    Ho suggerito il nome di un legale (di cui avevo sentito parlare bene) ad un amico per valutare la possibilità di essere assistito in un contenzioso. Il mio amico chiede un incontro e si presenta, accompagnato da altri due. La riunione dura poco più di un ora e si svolge a 4: i tre potenziali clienti e l'avvocato.
    In seguito alla riunione il mio amico scarta questo legale perchè non sembrava molto preparato sul tema: durante la conversazione esponeva informazioni abbastanza comuni e concentrava la sua attenzione non nel merito tecnico-giuridico del caso (del quale mi hanno riferito purtroppo non era proprio il suo settore), bensì alla mediazione, sostenendo la sua conoscenza dell'avvocato di controparte.
    A parte questo, la riunione è stata conoscitiva, e buona parte è stata dedicata a parlare genericamente su diversi argomenti, anche del suo cane.

    Tra i vari avvocati visitati, il mio amico sceglie quello che sembra essere il più preparato, poichè specializzato nel settore, siccome aveva chiesto il preventivo a tutti, l'avvocato scelto è risultato anche il più costoso.

    Dopo un mese giunge una nota proforma dell'avvocato "scarso" che pretende un pagamento per la chiacchierata conoscitiva.

    Il mio amico non paga e gli riferisce che trova ingiusto pagare: data la spiacevole situazione (avevo suggerito io quel legale) mi sono offerto di pagare al suo posto, ma non ha accettato.

    Indipendentemente dal merito, ovvero se è giusto o non giusto pagare ciò che il mio amico definisce "chiacchierata" e questo avvocato definisce "sessione di lavoro"... anche senza alcun documento scritto.

    Desidero focalizzare l'attenzione il punto che segue, forse minore, ma che ritengo di evidenziare, poichè più degli altri, mi ha infastidito.

    Davanti al Giudice di Pace la controparte ha cercato di negare la presenza degli altri due accompagnatori del mio amico, anzi ha cercato di introdurre tra i testimoni un suo collega, che non ha partecipato all'incontro, giustificando il fatto che la scrivania del suo collega non è molto distante dalla sua...

    In particolare ha scritto che l'avv. suo collega non ha partecipato all'incontro, ma sedeva a pochi metri dal tavolo dove si svolse l'incontro tra lui ed il mio amico. Ed aggiunge: "curiosamente la controparte pretende che siano stati presenti altri soggetti, ma vuole evitare che testimoni l'unica persona sicuramente presente" ossia il suo collega.

    Ovviamente il Giudice di Pace ha ammesso i testimoni del mio amico.

    Ma secondo voi:

    • la frase scritta sopra non è un po' eccessiva per un avvocato?
    • come può scrivere "dove si svolse l'incontro tra lui ed il mio amico (quindi a 2)... se erano 4?
    • come può scrivere "l'unica persona sicuramente presente?"
    • è possibile impunemente negare l'evidenza in modo così clamoroso?

    Sulla base dei fatti esposti: a me sembra che le affermazioni di questo avvocato, su questa delicata circostanza, sono addirittura offensive della buona fede del mio amico, che invece ha subito scritto al Giudice di Pace, pregandolo di fare chiarezza sulla questione dei testimoni... si può querelare o è meglio lasciar perdere?

    D'ora in poi mai più un suggerimento a nessuno se basato su "sentito dire" !!!