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Ecommerce all'estero e rapporti con Italia
Salve,
è la prima volta che scrivo in questo forum.Vado subito al sodo, ringraziandovi in anticipo per le risposte che mi darete.
Tra qualche settimana mi trasferirò all'estero (in Asia, Giappone, quindi extra EU).
Vorrei tentare un commercio elettronico nel paese in cui mi trasferirò, vendendo prodotti italiani. Questo sarà però un'attività da "smanettone", per arrotondare e vedere se tira, che affiancherò alla mia professione vera e propria.
Mi appoggerò ad un servizio di gestione del negozio tipo (merchantmoms.com/ )
in cui installerò la mia grafica.Questo è il mio dubbio.
Stando fisicamente all'estero, vendendo solo all'estero (il sito sarà solo in Giapponese e spedirò solo a loro), ma mantenendo la residenza in Italia, devo aprire una partita IVA?
A chi pago le tasse? All'inizio credo che venderò poco, avviando la cosa da zero, quindi non vorrei fare cose inutili tipo aprire partita IVA in Italia se poi non serve.Grazie.
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Penso che si debba valutare la legislazione nel paese dave si opererà.