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82.99.40 e quadro RE
Salve a tutti...premesso che sto impazzendo e che sono fortemente demoralizzato da tutte le problematiche a cui sto andando incontro.
Il prossimo anno sarò soggetto agli studi di settore (Giu 2011).
L'anno scorso mi è stato consigliato di aprire la partita IVA dal mio commercialista per svolgere l'attività di Visurista, con il codice ATECO 82.99.40, Richiesta Certificati e Disbrigo Pratiche.
Sono andato all'AdE e all'INPS per la Gestione Separata ed ho aperto sia la partita sia la posizione provvidenziale.Risulto quindi inquadrato come lavoratore autonomo...
Leggendo per curiosità le istruzioni sulla compilazione degli studi di settore 2010, trovo che il modulo per il mio codice attività....è tutto tranne che un modulo per lavoratori autonomi.
Sulla compilazione dei campi inerenti al reddito, si fa riferimento al quadro RG......ma io sull'Unico dovrei compilare il quadro RE...Come sì fa? Non so più dove sbattere la testa
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Spero proprio che non ci saranno problemi, comunque ci parlo con il commercialista e sento cosa mi dice...
Alla fine allo stato interessa che io paghi le tasse giustamente....o almeno questo è quello che penso.
Quello che mi fa incavolare è l'utilità/inutilità dei codici ateco...stando all'ISTAT, il mio codice ATECO è 82.99.40, cosa su cui concorda anche il mio commercialista, ma se vai a sentire in giro, ci sono 2 scuole di pensiero.- Il codice sopracitato è incompatibile con lo status di Lavoratore Autonomo e quindi vige l'obbligo di iscrizione alla camera di commercio.
- E' vero che il codice è incompatibile con lo status di L.A. ma i codici stessi non sono sufficienti, in questo caso in particolare a rappresentare con precisione una data attività.
Il mio codice è usato da...Autoscuole, Agenzie di pratiche automobilistiche, e Agenzie di disbrigo pratiche...
Ma io non sono un'agenzia...lavoro in studio, viene l'avvocato X che vuole che ne so...la compilazione di una nota di trascrizione su supporto magnetico...mi da l'incarico, lo eseguo, ed emetto fattura.
Ma perchè ogni cosa deve essere così complicata?
Del foglio clienti/fornitori e degli studi di settore non mi interessa...ben vengano tutte le norme per la difesa dei contribuenti...
Ma cavolo...è mai possibile che ci devono essere tutti questi problemi per una persona che vuol lavorare in santa pace e per di più, versando regolarmente i contributi allo Stato, soltanto perchè c'è un'enorme confusione in merito alla tipologia delle attività svolte (in particolare per quelle non "protette" da ordini particolari)?...Sembra che vogliono tutelare il lavoro in nero facendo così.