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Deducibilità riscatto laurea
Ciao Simona spero tanto che tu non sia in ferie perché mi serve un consiglio.
Mio padre vuole regalarmi il riscatto della laurea e crede che possa dedurre dal proprio reddito i contributi anche se sono per me (lui è un lavoratore dipendente con aliquota massima al 40%). E' vero questo?
Ammesso che sia vero, conviene che lo faccia lui o conviene che lo faccia io? Considera che da quello che ho capito essendo nel regime dei minimi e pagando una ritenuta di acconto del 20% andrò sempre a credito.
Non so se mi sono spiegato ma in sintesi la domanda è se è vero che mio padre potrà dedurre i contributi per il riscatto della mia laurea, anche se io lavoro. Vabbè, sono sicuro che hai capito. Ciao e grazie.
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Ciao Simona spero tanto che tu non sia in ferie perché mi serve un consiglio.
Mio padre vuole regalarmi il riscatto della laurea e crede che possa dedurre dal proprio reddito i contributi anche se sono per me (lui è un lavoratore dipendente con aliquota massima al 40%). E' vero questo?
Ammesso che sia vero, conviene che lo faccia lui o conviene che lo faccia io? Considera che da quello che ho capito essendo nel regime dei minimi e pagando una ritenuta di acconto del 20% andrò sempre a credito.
Non so se mi sono spiegato ma in sintesi la domanda è se è vero che mio padre potrà dedurre i contributi per il riscatto della mia laurea, anche se io lavoro. Vabbè, sono sicuro che hai capito. Ciao e grazie.
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Ciao Marco,
non sono in ferie... ma devo dirti che non mi dispiacerebbe esserlo. Per quel che ne so io, non essendo più a carico di tuo padre lui non può scaricarsi i tuoi contributi relativi al riscatto di laurea. Devi inserirli nella tua dichiarazione, di conseguenza aumenterai il tuo credito irpef. Se non ricordo male tu non paghi nemmeno l'inps. Di conseguenza l'unico modo per tornare in possesso del credito è richiederne il rimborso, anche se potresti andare incontro a controlli formali sulla contabilità che, comunque nel tuo caso è molto semplice.Buona giornata
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Solo se sei ancora fiscalmente a carico di tuo padre, il costo sostenuto per il tuo riscatto di laurea è da lui deducibile (nel rigo E22 del mod. 730/2010 o nel rigo RP23 del mod. Unico/2010).
Nelle istruzioni dei predetti modelli è specificato che se il documento che certifica la spesa è intestato al figlio fiscalmente a carico di entrambi i genitori, il costo viene dedotto in misura del 50 per cento da ciascuno di essi tranne che annotino sul documento una diversa % di ripartizione tra loro della spesa (nel tuo caso potete scrivere sulla ricevuta che la spesa è stata interamente sostenuta da tuo padre).Se invece non sei fiscalmente a carico di tuo padre, sembrerebbe che non hai diritto alla deduzione del riscatto della laurea dai tuoi redditi. Infatti, l'art. 1 comma 104 della Legge Finanziaria 2008 stabilisce che si deducono dal reddito dei contribuenti minimi "i contributi previdenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge".
Questa espressione è stata interpretata (con riferimento all'art. 10 comma 1 lett. e del TUIR dov'è usata in modo letteralmente identico) nel senso che si tratta di quei contributi "il cui versamento dipende dal precetto normativo specificamente sanzionato in caso di inosservanza" (R.M. 15.7.95 n. 205/E). Quindi non rientra in tale categoria di contributi quelli versati volontariamente per il riscatto della laurea (Ag. Entrate, circ. 31.10.2005 n. 155).
E' però quanto meno strano che l'argomento non sia stato ancora affrontato in nessuna delle tante circolari emanate con riguardo al regime dei minimi, quindi secondo me si tratta di una svista della legge: chissà che l'Agenzia delle Entrate, se pungolata con un'istanza di interpello, non possa adottare una interpretazione estensiva (anche considerato che quella restrittiva appare creare un ingiustificata disparità di trattamento per i contribuenti minimi).Però se hai altri redditi, oltre a quelli nel regime dei minimi, puoi dedurre gli oneri del riscatto dal tuo reddito complessivo (art. 10 comma 1 lett. e del TUIR).
Spero di averti aiutato a capirci qualcosa, in caso chiedi pure!
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Ciao,
ho letto i vostri post relativi al riscatto degli anni di laurea e vorrei chiedervi delle delucidazioni.
Sono un praticante avvocato in procinto di sostenere l'esame di stato, non sono ancora abilitato e non possiedo alcuna P.Iva in quanto non produco alcun reddito...
Stavo pensando di prendere il patrocinio, iscrivermi alla cassa forense e fare domanda per il riscatto degli anni di laurea e di pratica come mi sembra voi abbiate già fatto e quindi vorrei chiedervi:
1- dopo quanto tempo vi è arrivato il prospetto relativo al riscatto?
2- vorrei aprire la p.iva a gennaio aderendo al famoso forfettino in prospettiva di alcuni introiti da fatturare a fine 2011(cmq al di sotto dei 2.800? in modo da risultare ancora a carico dei miei), può mio padre dedursi l'intera cifra?
3- nell'ipotesi in cui decidessi di optare per il pagamento rateale sarà sempre mio padre a dover portare in deduzione le relative quote per l'intero quinquennio o nell'ipotesi in cui dal 2012 riuscissi a fatturare più di 2800 sarei IO tenuto a portarli in deduzione??
4- rimanendo sotto i 2800? per il 2011 quanto sarei tenuto a pagare alla cassa oltre alle spese di riscatto?
Ogni vostro consiglio ulteriore è ben accetto...
Sperando in una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente.
Grazie