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Sito bannato a causa di attacco informatico
Salve, uno dei siti che seguo è stato penalizzato (o addirittura bannato) da Google perché soggetto a un recente attacco che ha avuto il suo picco oggi.
Centinaia di link si sono manifestati e sono stati segnalati dalla Google Search Console. La falla è stata tappata, ma la penalizzazione è in atto.Il sito è stato realizzato con wordpress, l'hosting è presso Aruba.
Qualcuno sa indicarmi il metodo meno lento per uscire dalle secche e ricominciare a posizionare il sito?
Tra l'altro presidiavamo le SERP con quasi tutte le keyword al primo e secondo posto
Dominio:
villabernardini.it
Motori:
Google
Prima indicizzazione o attività:
1999
Cambiamenti effettuati:
tre cambi di CMS e template negli anni
Eventi legati ai link:
Recente attacco con conseguente penalizzazione
Sito realizzato con:
wordpress
Come ho aumentato la popolarità:
SEO, Blog e soprattutto Facebook
Chiavi:
Matrimonio Lucca, Cermonie Lucca
Sitemaps:
Si
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Cercando site:villabernardini.it su Google si vede che il sito è indicizzato, quindi non è stato bannato.
Bisogna innanzitutto rimuovere tutti i link e le modifiche effettuate da chi ha fatto l'attacco.
Poi credo basti "aspettare" che Google ripassa sul sito e si accorga delle correzioni.
Ovviamente si può fare qualcosa per far ripassare Google sul sito...
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Grazie mille, respiro meglio adesso
I link e le modifiche sono stati rimossi, hai qualche suggerimento per anticipare la visita dello spider?
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Rimuovi i link ed i referral dall'htaccess!
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Fatto. Grazie mille.
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Ciao Nomad,
per anticipare la visita dello spider basta che utilizzi lo strumento visualizza come Google e rimandi all'indice tutte le pagine.
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Grazie mille Cassiopea.
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Salve a tutti, ritorno col mio problema che credevo risolto, invece non lo è affatto.
Google Search Console mi restituisce un errore 403 su pagine regolari del sito, senza traccia di link nocivi o spam.
Qualcuno saprebbe aiutarmi a risolvere il problema?:bho:Grazie infinite.
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Hai verificato che riesci a visitare quelle pagine?
Link nocivi e spam non c'entrano con l'errore 403.
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Sì, accedo tranquillamente, ma Google a quanto pare no.
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Risolto.
In pratica Google scansionava il sito continuamente (come sempre), molte delle pagine che l'hacker aveva creato non le trovava (errore 404).
Il sito, che ha un sistema di protezione molto alto (che a quanto pare non basta) ha identificato nell'ip di Google un ip malevolo, poiché cercava pagine e risorse non esistenti in continuazione, bannando così quell'ip.
Ho quindi ripristinato tutti gli ip inseriti nella banlist (erano scritti in htaccess), e tolto questa impostazione dal pannello di controllo del sito.
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Me ne sono accorto perché il file robots e il file sitemap davano errore, rispettivamente 404 e 403.