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INSTAGRAM: numeri e case study di successo
Oggi Instagram vale più di 35 miliardi di dollari, è considerato il social più vicino agli utenti e ha lentamente mutato la fruizione delle immagini in rete. L'app sviluppata da Kevin Systrom e Mike Krieger, lanciata il 6 ottobre 2010, è cresciuta, si è evoluta e ha saputo ascoltare sia gli utenti, a oggi oltre 300 milioni, sia i brand, che hanno intuito l'enorme potenziale di questa piattaforma social, sperimentandosi nella maniera più creativa possibile.
Qui potete trovare un'ampia selezione di case interessanti: bit.ly/INSTAGRAMstudy (copiate il link aggiungendo all'inizio il www)
Sperando possa tornarvi utile, enjoy!
Social: Altro
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Ciao Aurever!
Adesso che ti sei registrato sul forum torna spesso a trovarci eh!
Ti ringrazio per la condivisione della tua ricerca su Instagram, è uno degli argomenti che sto affrontando maggiormente in questo periodo.. Il libro che sto leggendo ora in merito è di una noia mortale e quindi contenuti freschi ed immediati come i tuoi sono apprezzabilissimi. Una cosa però che continuo a non comprendere è se davvero in Italia si possa vendere con Instagram.
Mi spiego, buona parte delle cose che tu hai condiviso sono realizzate da grandi marchi che hanno milioni di followers e che quindi non condividono un contenuto con l'idea di vendere un dato prodotto, condividono con l'idea di offrire una experience che faccia associare emozioni positive al marchio.. Bene.
Ma in Italia, dove se hai 30.000 followers senza essere uno youtuber ii sei già il King del Quartiere.. Che fai? Non riesci ad avere una massa critica tale da poterti permettere un marketing soft, sapendo che qualcuno ne sarà colpito e molti molti " MOLTI " altri andranno oltre.. Ci vorrebbe una causa=effetto più concreta.
Ok, se sono un negozio di abbigliamento condividerò le foto dei miei prodotti e via.. Condividerò video di sfilate, prove, servizi fotografici e magari vi associerò un link su come acquistare il prodotto.. Ma in Italia funziona?
Perché sui profili dei negozi anglosassoni i commenti all'immagine di un negozio che ha appena immortalato l'ultimo modello di scarpe disponibili è <<< OMG!! I bought them now, I can't way to receive them!!!!! >>, in Italia, la stessa foto riceve << Ciao Antonella! Siete aperti il 2 Giugno che passo in negozio? Ma quanto vengono queste? Me lo fai lo sconto? >>.
Sto seguendo un corso di fotografia online americano e per convincerti a pubblicare le tue foto su instagram riportano l'esempio di un newyorkese disoccupato che girava per la sua città scattando fotografie ed un giorno decise di metterle in vendita a 140$ l'una e guadagnò 15.000$ il primo giorno, in Italia chi comprerebbe una foto di Instagram? Per 140$ poi.
Il libro che sto leggendo adesso non entra mai nel concreto, non ti spiega mai come condividere il contenuto X e vendere direttamente il prodotto Y e svicola finendo per parlare di viaggi o di vacanze offerte da grandi brand tramite concorsi.. Queste sono esperienze, ma sono molto lontane dal vero processo di acquisto che ti da, per esempio, facebook o ancor di più adwords.
Tu cosa ne pensi? L'unico vero modo per vendere su instagram è il marketing esperienziale? In questo caso per il settore alimentare, il mio settore, l'unica cosa che mi viene in mente è organizzare delle degustazioni a numero chiuso con location pregevoli ed ottenere da ciò fotografie che trasmettano al cliente la voglia 1) di partecipare alla prossima degustazione 2) di avere un pezzettino di quella experience acquistando i nostri prodotti.
Posso chiederti cosa ne pensi?
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Utilizzavo molto instagram quando era un'app per appassionati di fotografia, il fatto di esser diventato un social network secondo me gli ha tolto parte della sua magia...