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Si paga lo stesso il legale se non sortisce effetto la sua opera?
Io ed un gruppo di colleghi ci siamo rivolti ad un legale per avviare una pratica di pignoramento presso terzi (la nostra ex azienda era prossima al fallimento ma parecchi clienti dovevano ancora parecchi soldi ad essa e noi vantiamo crediti nei confronti dell'azienda).
Viene fatto il decreto ingiuntivo nei confronti della ditta dove lavoravamo e, una volta svoltosi tutto l'iter siamo pronti al pignoramento.
A questo punto il legale sconsiglia di fare sia il pignoramento alla ditta sia quello verso i terzi e ci presenta il conto dicendo che il suo lavoro l'ha svolto e vuole essere pagato.
Il conto equivale (un po' di più a dire il vero) a quanto dovevano essere le spese legali imputate dal giudice alla ditta e questo conto è proporzionale a quanto ognuno di noi doveva prendere quindi, paradossalmente, ci sono persone che, per lo stesso identico decreto ingiuntivo (li abbiamo confrontati e sono identici eccettuati dati anagrafici e somme) devono pagare 1000, ed altre che devono pagare 2000.
È giusto tutto ciò?
È poi giusto che ci venga chiesto di pagare con assegni circolari ora (pena, testuali parole, pignoramento dei nostri beni) che verranno incassati per necessità del legale a gennaio con reativa fattura a gennaio?
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Il legale quando viene assunto ha un mandato o meglio sarebbe una procura.
quindi che procura avete dato?
Se la procura o peggio il mandato non impone l'obbligo di fare i vari precetti, il legale, NON è obbligato a proseguire l'opera, perchè potrà rimettere mandato, diverso sarà il caso della procura, facendosi pagare per il lavoro svolto sin a quel momento.
Da quello che leggo l'avvocato ha ottenuto per lo meno parte delle richieste,bisogna SAPERE se siano state richieste orali, cosa che qualcuno continua a fare.
In caso contrario c'è una procura, con i vari obblighi dettagliati.
in caso di mandato, può rimetterlo in qualunque tempo alla fine di ogni grado di giudizio.
Sarebbe il caso di rivolgersi ad uno Studio Legale, per poi procedere con i precetti, ammesso che vi siano soldi da prendere.
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Forse non mi sono spiegato bene. Il decreto ingiuntivo ha compiuto tutto il suo iter fino al precetto e, teoricamente, l'azienda avrebbe dovuto pagarci ivi incluse le spese legali.
Questo non è avvenuto perché l'avvocato, oltre alla notifica all'azienda del decreto (tramite ufficiale giudiziario), non ha fatto. O meglio noi avevamo chiesto a lui il pignoramento dei macchinari (ci eravamo sbattuti per trovare acquirenti a cui rivenderli riuscendo nella ricerca) e dei conti su cui i soldi dei clienti continuavano ad arrivare ma lui a detto che non si poteva fare perché costava troppo e ci voleva troppo tempo.
Stesso dicasi per i pignoramenti presso i terzi anche qui ha sconsigliato e non si è proceduto.
Detto ciò quello che vorrei capire è se siamo tenuti noi a pagare le spese legali dato che sono ingenti e che non credo proprio equivalgano al lavoro svolto in modo parziale.
Lavoro che, sottolineo ancora, doveva pagare la ditta in quanto è stato appurato che aveva torto (non è stata fatta alcuna opposizione al decreto).
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Non hai risposto alla mia domanda: hai qualcosa di scritto dove chiedi al legale un mandato o procura che riguarda in modo stretto questi argomenti?
Devi sapere che il legale si può Rifiutare di compiere qualsiasi azione che reputa non idonea.
Detto questo: i macchinari di lavoro NON sono pignorabili, i conti correnti si, secondo quanto predisposto dalla legge, cioè precetto, 10 giorni per l'impugnazione e poi si procede. Il conto corrente si può svuotare in con 1 click.
Precetto verso terzi è ridicolo. In caso di legittima opposizione si andrebbe a pagare i Danni, per un azione legale, che "potrebbe" essere illegittima, la quale avrebbe riflessi nel diritto penale.
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Abbiamo firmato un foglio (ce l'ho archiviato a casa quindi non sotto mano) dove l'avvocato può operare per tutto ciò che vuole se ricordo bene. Non c'era indicato nulla di specifico.
Cmq lui può decidere di non fare una cosa ma i patti presi al momento dell'acconto erano che lui doveva pignorare i crediti dei clienti ed i conti sui quali, ti garantisco, i soldi c'erano e ci sono.
Non hai però risposto alla domanda principale. È giusto che noi si debbano pagare queste cifre che dovevano essere pagate dalla controparte? A noi aveva detto che avremmo pagato solo l'acconto per poi recuperarlo a procedura finita.
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E per il metodo di pagamento che mi dici? Lo trovi regolare?
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Il legale a chiacchiere è stato sleale.
Ma il punto resta, cioè il mandato generico. Si può rifiutare di operare, nessun tribunale lo condannerà.
Bisogna vedere cosa dice il mandato con esattezza. Ad ogni modo sarebbe meglio trovare un altro legale al più presto per i pignoramenti. In questo modo le spese legali dovrebbero rientrare nel frattempo che si risolva la situazione.
Questa volta date procura dettagliata.
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Purtroppo è già sopraggiunto il fallimento dell'azienda e quando abbiamo capito come stava operando il nostro legale ci siamo informati da un altro ma ci ha detto che per i pignoramenti ormai era tardi, anzi, che se fosse stato lui avrebbe proprio sconsigliato di fare qualunque cosa per mancanza di certezze sui tempi e quindi sul risultato. A detta sua il nostro legale sapeva bene tutte queste cose e ne ha approfittato per spennarci.
Ora comunque i soldi ce li ha chiesti e vorrei capire se è giusto che le cifre che lui non ha richiesto all'azienda per le spese legali le imputi a noi.
Io, nella mia ignoranza, trovo profondamente ingiusto che lui si sia rimangiato la parola data e che ci chieda di pagare cifre che sa benissimo che non merita.
Tra l'altro ci ha anche minacciati. "O pagate o vi pignoro i beni".
E questo l'ha fatto non dopo aver appurato la nostra malafede ma quando ci ha dato il conto.
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L'avvocato non mente, magari bisogna vedere in che modo ha posto la minaccia, per il riflesso nel penale.
Qui sono solo 2 le possibilità:
1 lo citate VOI in tribunale per l'incompetenza che ha derivato a voi un danno che poteva essere prevenuto, ma vi servirà il patrocinio di un legale.
2 LUI richiederà l'ingiunzione di pagamento immediatamente esecutiva, e poi in caso di opposizione, dopo aver pagato, si andrà a discutere se aveva diritto o meno.
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Mi sembra di capire che, comunque, bisogna spendere...
Ed un esposto all'ordine raccontando tutta la vicenda?
Comunque ci ha detto, giusto per esser chiari, che se non avessimo pagato entro novembre avrebbe richiesto il pignoramento presso terzi (il terzo è l'INPS) per andare a prendere ciò che noi dobbiamo incassare dal fondo di garanzia dell'Ente. Ha anche specificato (e mi son sentito preso in giro) che è la procedura che avrebbe dovuto fare per noi ma che ci ha sconsigliato.
Dopo varie rimostranze (eravamo più persone) ci ha concesso di pagare rateizzando (ovviamente lui fa solo la fattura alla fine di tutte le rate) con il vincolo che saltare una rata per un qualunque motivo (e qui ha battuto molto) avrebbe come conseguenza il pignoramento presso il terzo.
In ultimo (ma io non ero presente) ha dato una terza opzione e cioè il pagamento al momento di incassare dal fondo di garanzia con una "penale" (io la chiamerei in un altro modo ma mi trattengo) di 150 ? extra.
Giudica tu...
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Ad ogni modo dormite tutti!
Se ci sono testimoni o registrazioni, l'avvocato sta compiendo Estorsione, ed è probabile che finirà in carcere, se lo denunciate voi e presiederete personalmente l'ufficio dell'accusa, senza patrocinio.
Lui non può minacciare pignoramenti di alcun genere, figuriamoci un precetto autonomo.
Può fare ingiunzione di pagamento tramite tribunale, che è cosa ben diversa, se precetta senza titolo esecutivo, si profila il reato di Estorsione Aggravata.
Queste transazioni, di cui parli,vanno tutte messe per iscritto e se date lui 1€ deve essere fatturato il giorno che viene dato. Altrimenti, registrazioni ambientali, telefoniche e documenti alla mano aspettate l'ingiunzione per poter fare azione civile e panale. Con l'aggravante della truffa con induzione in errore.
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Scusate l'ignoranza. In parole povere come dovrei agire?
Io avevo pensato prima di tutto all'esposto all'Ordine ma ditemi voi.
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Se mi dicevi fin dall'inizio che l'avvocato minaccia pignoramenti arbitrari, ( e non congruo onorario secondo legge), ti davo subito questa risposta.
Ritengo che se l'avvocato minaccia come dici, va registrato, bisogna fargli mettere le minacce per iscritto, magari è così folle da iniziare un precetto estorsivo, a quel punto si coglie in flagranza e si fa una bella querela per estorsione.
Già di se, tentare l'estorsione è grave. FIGURATI se ricorre al precetto senza un titolo esecutivo (ingiunzione di pagamento, sentenza del tribunale).A riguardo puoi contattare uno studio legale, ma considera di evitare di affermare che si tratta di un collega, non credo decidano di prendere il caso.
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Scusa se insisto. Sortisco effetto con un esposto all'ordine?
Lo chiedo perché è gratis ed a noi fondamentalmente interessa non versare all'avvocato le somme che non reputiamo giusto siano a noi addebitate.
Andare a spendere altri soldi in legali, ora come ora che siamo disoccupati, non reputiamo sia, per le nostre precarie finanze, una scelta saggia.
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L'esposto all'ordine risulterà inutile al 90%, solo se avete fortuna vi considereranno.
Le tue rimostranze sono "strane" Ho già detto che un legale molto difficilmente prenderà una causa penale nei confronti di un altro legale. Ed in questi casi, il vostro ex accoto potrebbe farsi furbo ed al posto delle minacce si potrebbe mettere in regola, in quel caso, andrete a pagarlo con gli interessi.
In caso di reati penalmente rilevanti, la querela è gratuita e come ho scritto, se vi studiate il caso, potete tranquillamente portare "voi" avanti l'accusa con il pm che vi farà patrocinio.