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    Il web elementare. Da una rete per l?elite a internet di massa

    image L?evoluzione elementare dei siti web; chi non si adeguerà sarà semplicemente ignorato

    Dopo oltre un decennio di evoluzione, la maggioranza dei nostri siti continua a presentare aspetti confusi e per nulla amichevoli per gli utenti. Troppo spesso dimentichiamo quanto appaia complessa ed intricata la logica di internet a chi non appartiene al settore. Anche per chiunque di noi esperti dell?ueb, spesso approdare in un nuovo sito significa impiegare decine di minuti per comprendere come interagire con esso in una vera e propria partita a scacchi.


    Per la prima volta nella storia di Internet, molte centinaia di migliaia di utenti si sono autocoordinati con il solo ausilio di blog e siti web ed hanno organizzato una manifestazione politica a Roma, senza nessun coordinamento di partiti e sindacati.

    Ma i partecipanti appartenevano quasi tutti ad una fascia sociale molto contenuta e quasi elittaria, quella appunto degli attuali fruitori di internet. Una fetta di popolo ristretta, giovane e colta.


    Tra i miei amici in facebook ho il Presidente USA Barack Obama.

    Con metodica puntualità mi pone quesiti e* mi chiede* opinioni ai quali a volte rispondo, ottenendo puntuali risposte educate e pertinenti.

    La Presidenza USA ha cioè messso in piedi un sistema di umani capace di interagire con milioni di persone-utenti/mondo in modo facile, semplice e diretto, elaborandone in tempo reale umori ed interessi, timori e passioni e consentendogli di fatto di partecipare alle scelte del Presidente, consigliandolo, apprezzando o criticando le sue azioni.

    Per molti questo suo saper interagire con la rete è stato uno dei motivi determinanti alla sua vittoria.


    Le reti TV restano di gran lunga per le aziende il canale privilegiato per la diffusione della pubblicità.

    L?insieme degli annunci pubblicitari rappresenta un business molto elevato che riserva alla rete solo le briciole, in quanto di fatto oggi solo piccole minoranze usano internet e per giunta colte, difficilmente quindi influenzabili dalla pubblicità. Operai e massaie, le ?zie e le nonne? ed i pensionati restano in massa fuori dai nostri siti web, tutt?ora non alla loro portata.


    Fortunatamente molti WebMaster cominciano a capire che semplicità, immediatezza e fruibilità rappresentano gli unici fari a cui ispirarsi e che solo presentando siti immediatamente comprensibili (vedi Google) si può avere la speranza di poter accedere a fasce di popolazione ora escluse. Ed ai messaggi pubblicitari ad essi destinati.

    Nel futuro del Web c?è spazio solo per ciò che è strettamente indispensabile e comprensibile a chi oggi ne è escluso.

    Se il successo o il fallimento dei prodotti commerciali è dato dal mercato, il Web è indicato direttamente dall?utente. Se l?utente vuole qualcosa, quella cercherà e prenderà, o andrà a crearla egli stesso. Se all?utente non è concesso di interagire facilmente ed immediatamente con internet continuerà a guardare la TV.

    È davvero molto semplice.

    Ed è la semplicità la tendenza fondamentale del domani.

    Siti standard, personalizzati nel messaggio ma immediatamente comprensibili nella fruizione in quanto standardizzata appaiono di immediata fruibilità. Dopo gli anni in cui si ricorrevano le più sfrenate fantasie, creare siti con elementi standard porta ad una rete di siti facili ed intuibili, aprendosi alle grandi masse oggi escluse dal web, e con esse enormi fette di pubblicità, mirata e per un?utenza scelta.

    Siti semplici ed immediatamente intuibili rendono possibile la trasmissione di informazioni reali direttamente alle grandi masse di cittadini oggi lobotomizzati dalle TV e che vivono in una loro realtà fantastica, cullati, rassicurati o allertati a piacere dai TG dei governi di turno.

    I WebMaster devono puntare a un modello razionale della struttura del sito, se vogliono guadagnare più denaro on line. Evitare di ammassare funzionalità, e mostrare pochi dati ma mirati ed utili, offrendo solo elementi rilevanti. Siti chiari e semplici insomma, che la semplicità non abbassa il livello d?insieme. Al contrario, si sa essere semplici quando ci si prende cura dei dettagli.

    Dopo la semplicità, c?è poi una questione di velocità.

    Se è possibile progettare infiniti modelli di siti Internet, in realtà ne esistono solo pochi che funzionano davvero. Per tutti l?esempio di Facebook, una piattaforma voluta da professionisti concentrati sulla velocità dell?interazione più che sulla bellezza.

    Ricordando la velocità d'interazione del* telecomando*, sempre più WebMaster capiscono l?importanza di evitare i layout fantasiosi, concentrandosi sull?organizzazione del sito, sulla sua semplicità, facilità di comprensione e velocità d?interazione, così da garantire la migliore esperienza di lettura possibile per l?utente.

    La tecnologia ci ha mostrato nei secoli una linea di sviluppo che va dal primitivo passando per il complicato, e arrivando infine alla semplicità funzionale. Internet si sta sviluppando nello stesso modo, ma solo più velocemente.


  • User

    Ottime considerazioni e mi associo in pieno


  • Bannato User Attivo

    La tecnologia ci ha mostrato nei secoli una linea di sviluppo che va dal primitivo passando per il complicato, e arrivando infine alla semplicità funzionale. Internet si sta sviluppando nello stesso modo, ma solo più velocemente.

    Personalmente ritengo che, con la nascita del web 2.0, è vero che internet ha subito un grosso cambiamento (in gran parte dovuto alla nascita dei social network, di nuove mode di interazione-utente) ma è altrettanto vero, comunque, che il web si sta evolvendo, secondo me, sfruttando la cruda legge della natura "sopravvive solo il più forte".

    Credo che questo sia anche dovuto al fatto che il concetto di fruibilità delle informazioni (poche ma buone, chiare e reperibili a tutti) sia stato portato avanti tenendo a mente esclusivamente il fattore denaro.

    Ci sarà stata una crescita economica, ma ritengo che l'aspetto più importante per i nostri giorni, l'integrazione, sia stato quasi completamente dimenticato.

    E' crudo da dire, ma al momento sono davvero pochi i webmaster che prima dei "dollari", ops euro, considerano il fattore integrazione.

    Perchè? Perchè così si è evoluta la popolazione, perchè a pochi interessa guardare a 360°.

    Da tempo si parla di web 3.0, evoluzione che andrà a stravolgere (ancora una volta) l'attuale web 2.0 ... ma realmente si terrà a mente quanto segue?

    Fortunatamente molti WebMaster cominciano a capire che semplicità, immediatezza e fruibilità rappresentano gli unici fari a cui ispirarsi e che solo presentando siti immediatamente comprensibili si può avere la speranza di poter accedere a fasce di popolazione ora escluse. Ed ai messaggi pubblicitari ad essi destinati.