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Accordo di collaborazione e ricevute di prestazione occasionale.
Salve a tutti.
Mi è stato proposto un contratto di collaborazione e pagamenti attraverso ricevute di prestazioni occasionali, non essendo io titolare di partita iva.
Mi sorgono alcune domande. Prima di tutto, mi confermate che l'accordo di collaborazioni, come avviene anche per il contratto a progetto non può superare la soglia dei 5000 euro lordi? Quali sono le altre caratteristiche di questa tipologia di contratto che lo distinguono dalla prestazione di lavoro occasionale?
Nel caso in cui "l'accordo di collaborazione" si prolunghi e superando la soglia dei 5000 euro mi ritrovi nella situazione di dover aprire la partita iva, per i primi 5000 euro tassati con ritenuta del 20%, in sede di dichiarazione cosa succede? Per le spese eventualmente deducibili sostenute prima dell'apertura della partita iva all'interno dello stesso anno fiscale?
Grazie anticipatamente.
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Il fatto che ci sia una collaborazione periodica esclude che si possa parlare di prestazioni occasionali. L'Agenzia delle entrate adesso è più rigida sui controlli.. se trova 6 - 7 ricevute per prestazione occasionale contesta che non era occasionale.
Per singolo committente non si possono superare i 2000 euro. I 5000 sono globali all'anno da più committenti. La cosa meno chiara sono i 30 gg di lavoro, che dovrebbero essere totali nell'anno sommando tutti quelli di tutte le prestazioni fatte.
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Per quanto riguarda il profilo temporale, riporto quanto trovato online:
"Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa è una forma di lavoro “atipico” che prevede lo svolgimento di un’attività in modo continuativo senza dar luogo ad un rapporto di lavoro stabile nel tempo, anche se l’attività può essere prestata sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. [h=3]Il termine collaborazione, infatti, indica che il lavoratore presta la sua opera in quanto collaboratore dell’azienda o dell’ente con il quale ha stipulato il contratto con modalità, stabilite a seconda delle esigenze del progetto sul quale è impegnato (luoghi, orari ecc…)
Il termine coordinata indica la necessità che il collaboratore coordini le sue attività con la struttura organizzativa e operativa dell’impresa o ente presso il quale lavora a volte prevedendo anche un rapporto di esclusività"Motivo per il quale con questo tipo di contratto la durata del rapporto non dovrebbe essere un problema. Mi confermate tale supposizione?
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Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa è diverso dalla prestzione occasionale della quale stai parlando, il co.co. co è un vero e proprio contratto di lavoro.