• User Newbie

    Accettazione o non accettazione remissione querela falsa!

    Salve a tutti, scrivo perché mi trovo in seria difficoltà ed ho bisogno di un consiglio su come agire in questa situazione: la socia inadempiente in una s.n.c. con due soci al 50%, per bloccare il procedimento per la sua estromissione già instaurato in tribunale dall'altro socio ha ben pensato, come manovra estorsiva, di presentare una denuncia in polizia totalmente inventata nei miei confronti, che sono la compagna dell'altro socio. Questa denuncia non ha ottenuto l'effetto sperato, ossia quello di intimorirci e fermare la causa di estromissione, ma anzi ci ha spinto ad andare avanti con più convinzione di prima, dato che so di non avere mai fatto o detto nulla di male a questa persona. Ed infatti il mio compagno è riuscito ad ottenere il recesso del socio inadempiente che però nell'atto di transazione redatto davanti ai rispettivi legali ha voluto che venisse inserita come clausola che lei potesse rimettere la denuncia fatta nei miei confronti e che io accettassi questa remissione. Io sono stata praticamente costretta ad accettare, ed i nostri avvocati ci hanno detto che comunque io anche se accetto la remissione della querela posso ugualmente intentare una causa civile per la richiesta danni per l'accusa ingiustamente subita. Però uno dei reati (STALKING!!!) di cui questa persona mi ha falsamente accusato è procedibile d'ufficio per cui io potrei comunque subire un processo. Qualche giorno fa questa persona ha avuto la faccia tosta di farci sapere che se il procedimento andasse avanti d'ufficio lei è disponibile a parlare con il giudice e a mettere delle parole buone su di me. Dato che io non ho mai fatto nulla a questa persona e mi aspettavo una lettera di scuse per tutte le falsità inventate che mi hanno causato un periodo di forte stress con crisi di panico, sono rimasta sconvolta da questa ulteriore offesa. Fra pochi giorni dovrei andare in polizia per accettare o meno la remissione di questa falsa denuncia ed io sono fortemente tentata di non accettarla (anche perché la mia non accettazione non compromette la validità dell'atto tra il mio compagno e questa persona) ed affrontare il tribunale per la mia completa assoluzione, ma ho dei dubbi circa la convenienza di questa strada. Nello specifico vorrei sapere se, non accettando la remissione, devo subire due procedimenti: uno per dimostrare la mia estraneità ai fatti ed uno poi a seguire per la richiesta dei danni morali per queste calunnie. Se invece accetto la remissione come faccio a chiedere i danni se non ho dato una dimostrazione che le accuse che mi sono state fatte sono false? Accettare la remissione per me che sono totalmente innocente mi pare come un'ammissione di colpa, per questo sono restia al farlo, ma vorrei comunque un opinione su qual'è la strada più conveniente sia a livello economico che a livello di tempo.
    Grazie
    Sabri


  • Dovresti seguire i consigli dei tuoi legali. Per dare una indicazione sia pur di massima occorrerebbe conoscere molte altre cose, di fatto visionare le scartoffie per stabilire le probabilità di successo nella difesa.


  • User Newbie

    Purtroppo questa divisione societaria ha causato un enorme strascico che i nostri avvocati sono talmente carichi di lavoro che iniziano ad avere qualche difficoltà nel seguire tutto quanto. Per questo ho provato a chiedere un consiglio qui.
    Io sono strasicura di non aver assolutamente nulla da temere anche perché ho testimoni e registrazioni audio e video che avvalorano che le accuse che mi sono state fatte sono totalmente inventate al solo fine di bloccare il procedimento per l'estromissione di questa persona dalla società. Questa persona oltre alle denunce false a me, è arrivata anche a fare un falso esposto in polizia dicendo che l'altro socio le aveva chiuso le porte di accesso in azienda per impedirle di lavorare e pure per questo abbiamo le prove che smentiscono tutto.


  • User Newbie

    Alla fine abbiamo deciso per ora di richiedere ulteriore tempo (1 mese) e ce l'hanno concesso. Sono stata accompagnata da un legale che collabora con i miei che mi ha detto che se non accetto la remissione sarei inadempiente dal punto di vista contrattuale e dover risarcire i danni per questa mia inadempienza, cosa che non accadrebbe se accettassi la remissione. Mi ha però detto che se accetto la remissione e lo stalking non dovesse procedere d'ufficio, sarebbe per me difficile presentare poi una denuncia per calunnia e richiedere i danni, non è una cosa consona. Ed allora io mi ritrovo con una denuncia falsa inventata a scopo estorsivo e chi me l'ha fatta ne esce totalmente pulita, quando io per mesi non mi reggevo in piedi per le continue crisi di panico che mi ha causato questa situazione con un simpatico ufficiale che mi ha detto "signora io con queste imputazioni avrei potuto arrestarla anche ora...però è chiaro che sono state messe lì tanto per fare!"...