• Super User

    aprire azienda all'estero e lavorare anche sul mercato italiano

    ciao a tutti
    volevo chiedervi delle informazioni riguardanti l'apertura di un'attività turistica all'estero.

    Premetto che sono cittadino italiano e che lavoro nell'organizzazione di viaggi online tramite alcuni nostri canali web
    Premetto inoltre di essere in possesso di regolare licenza di agenzia di viaggi e tour operator in italia.

    Visto che la mia attività è prettamente online, i clienti compongono il nostro numero di telefono dopo aver visto le offerte online e prenotano la propria vacanza.

    Volendo spostarmi all'estero mantenendo i contatti con gli alberghi italiani ed esteri e ricevendo le telefonate su un numero voip con prefisso italiano e fatturando tramite l'azienda che aprirei fuori dal territorio italiano, come dovrei comportarmi con il fisco?
    Dovrei pagare tutto all'estero oppure anche qualcosa in italia?

    La mia idea era quella di aprire un conto sia all'estero che in italia in modo da dare le coordinate bancarie italiane ai clienti che acquistano i nostri servizi per poi bonificarmi la cifra sul mio conto estero, in questo caso, lo stato italiano vedendo circolare questi soldi su un conto italiano mi tasserebbe quei soldi?
    Questa cosa la farei solo per dare maggior fiducia al mio cliente e fargli risparmiare anche qualcosa sul prezzo del bonifico, perche' magari anche io sarei un po' titubante ad acquistare vedendo l'iban di un paese straniero.

    Questa cosa la fa il gestore della mia linea voip, e' un'azienda americana ma quando effettuo il pagamento della ricarica la faccio su un conto italiano quindi non so se paga o meno le tasse anche in italia.

    Potrei avere qualche informazion in merito?
    Grazie a tutti in anticipo


  • User Attivo

    Buonasera No_Stress, dipende dalla tua localizzazione: se ti trasferisci all'estero e risiedi la maggior parte del tempo all'estero, ed il centro dei tuoi affari e affetti diventa l'estero nulla è dovuto in Italia. In caso contrario bisognerebbe valutare i diversi casi per capire dove versare imposte.
    Saluti


  • Super User

    Buongiorno studio emmi e grazie per la risposta.
    Da quello che ho capito dipende tutto da dove risiedo?
    Mettiamo caso che voglio continuar a vivere in italia ma voglio investire all'estero creando una societa', perche' dovrei pagare le tasse in italia per quell'azienda?
    Come si fa a valutare i diversi casi per capire dove pagare le imposte?

    Se invece decidessi di avere solo il conto all'estero e fare tutte le operazioni con quel conto tramite banca online, l'italia sarebbe sempre interessata alle mie tasse?


  • User Attivo

    In ogni caso se si risiede in Italia bisognerà versare imposte sulla eventuale differenza di aliquote. Se la società è estera e partecipata solo da un italiano che vive in Italia si potrebbe facilmente contestare l'esterovestizione della società stessa.
    In Italia bisogna versare imposte appunto perchè ci si vive e si utilizzano tutti i servizi (anche se scadenti) di cui usufruiscono anche le persone che vivono e versano imposte qui.
    Tutte le ipotesi che si possono fare non sono in linea con le normative nazionali, a meno che la società sia composta da diversi soci e la direzione amministrativa sia all'estero.
    Cordiali saluti


  • Super User

    rieccomi e grazie ancora

    Se invece la società all'estero e' composta da 2 persone, 1 italiano residente per piu' di 180 giorni sul posto e me che risiedo in italia e dividendo la società al 99% alla persona all'estero e 1% a me, in questo caso cosa succede?
    La persona residente all'estero ha tutte le carte in regola per vivere sul posto avendo un permesso che si rinnova anno per anno.

    In questo caso cosa succede?
    La mia percentuale viene ugualmente tassata in italia seppur bassa?
    Mi tasserebbero solo il guadagno netto dell'1%, giusto? (dico 1% come potrebbe essere 49% 1 socio e 51% l'altro)

    Prima di fare errori e' meglio informarci meglio 🙂