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Consenso utilizzo db di indirizzi
Ciao a tutti, avrei bisogno di un prezioso consiglio. In anni di lavoro online ho collezionato un numero considerevole di indirizzi mail, alcuni di contatti personali, altri da s.n., altri ancora da mail ricevuto in cui il mittente non ha utilizzato il ccn. Il numero è ragguardevole, supera le migliaia, e ho deciso di provare a utilizzare questo db per azioni di mailmarketing. Il mio problema è il consenso al primo invio.
Cosa mi consigliate di fare?Ho inoltre, a parte, raccolto un db di mail aziendali, ragguardevole anche quest'ultimo. Vale la stessa regola che per gli indirizzi privati?
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nessuno può darmi un consiglio?
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Sicuramente non puoi usare gli indirizzi ricevuti in CC. Non so cosa intendi con "s.n." .
In generale le email di chi ti ha scritto le puoi usare per rispondere sullo stesso argomento.Sulla legalità dell'operazione dovresti rivolgerti ad un legale, la materia è molto complessa ed interpretabile... io posso dirti che se gli indirizzi sono vecchi di "anni" molto probabilemnte la metà non funziona più e quando proverai a fare un invio massivo verrai messo in qualche blacklist e nemmeno la metà che funziona le riceverà. Avrai buttato tempo e soldi, secondo me.
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Tutti contatti con cui hai avuto una relazione di business (a cui hai venduto qualcosa, o solo ti hanno chiesto un preventivo) sicuramente li puoi usare. Su tutti gli altri eviterei, come dice Bago.
Nella prima email dovresti linkare l'informativa ed essere più esplicito (e sintetico) possibile spiegando chi sei, dove hai raccolto il dato, come lo userai, con quale finalità e come si può disiscriversi.
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Questa volta non sono del tutto d'accordo con Nazzareno. Ovvero farei ricadere nel primo gruppo solo gli indirizzi AZIENDALI con i quali hai avuto relazioni di business.
Se un sito che fa preventivi si mette a inviare email a tutti i PRIVATI che hanno fatto una richiesta di preventivo tramite modulo online e NON hanno dato uno SPECIFICO consenso per l'iscrizione ad una newsletter allora SECONDO ME violerebbe la normativa.
Non mi risulta ci siano scappatoie per mandare una newsletter ad un privato senza che sia stato lui a darti un consenso specifico per ricevere tale newsletter.
Nessuno ti impedisce di rispondere ad una email di contatto rispondendo al quesito del potenziale cliente ed invitandolo ad iscriversi alla newsletter, ma da qui a iscriverlo "di fatto" ce ne passa.
Da quello che so, sarebbe diverso se invece fossimo negli stati uniti o in altri paesi dove la normativa sul trattamento dei dati personali non è così stringente come in italia: in quei paesi spesso è lecito iscrivere di fatto alla newsletter un utente che ti ha fatto una richiesta contatto (purchè dici chi sei e che metti sempre la possibilità di disiscriversi).
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Ok, grazie per le dritte. Per "s.n." intendo social network. E se dovessi, per esempio, utilizzare un indirizzo mail personale in cui spiego che il loro contatto mi è arrivato in maniera casuale e che vorrei "mettermi in regola" chiedendo di spuntare la casella di privacy?
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No, quello non si può fare. Riguardo ai contatti con cui hai avuto relazioni di business (es. clienti), considerando che i numeri non sono esagerati, non vedo grossi rischi nell'utilizzarli anche se sono di privati. Certo come dice Bago per essere tranquillo 100% dovresti verificare bene l'informativa e il trattamento con un buon avvocato. Comunque sicuramente il primo messaggio non deve essere una newsletter, ma una email di primo contatto come descritto sopra.
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Ok, perfetto: prima mail per spiegare e chiedere l'autorizzazione al trattamento dei dati. Già così si dovrebbe fare un bel po' di pulizia. Ma secondo voi vale anche con i privati?